Le indagini sulla morte delle ragazze investite e uccise a Roma

La procura capitolina ha disposto l'autopsia sui corpi di Gaia e Camilla. E gli esami tossicologici hanno accertato per il giovane alla guida un tasso alcolemico oltre il consentito.

Due giorni dopo la tragedia, Roma e i suoi abitanti ancora non si capacitano dell’assurda morte di Gaia e Camilla, le due ragazze di 16 anni travolte e uccise mentre attraversavano Corso Francia. «Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l’incidente che avevo subito», è stato il disperato messaggio affidato dal padre di Gaia al suo legale, l’avvocato Giovanni Maria Giaquinto. «Voglio giustizia, non vendetta», sono state invece le sole parole della mamma di Camilla. «Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto», ha detto l’avvocato Cesare Piraino. «Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda».

LA PROCURA DI ROMA DISPONE L’AUTOPSIA

Intanto, la procura di Roma ha affidato incarico per effettuare l’autopsia sui corpi delle due ragazze. L’atto istruttorio è stato disposto dal pm Roberto Felici, titolare del fascicolo in cui è indagato per omicidio stradale Pietro Genovese che era al volante dell’auto. E proprio gli accertamenti tossicologici su Genovese hanno rivelato che il giovane aveva un tasso alcolemico pari a 1,4 grammi per litro (per la normativa vigente è consentito mettersi alla guida con un tasso di alcolemia di massimo 0,5 g/litro). Stabilita anche la non negatività ad alcune sostanze stupefacenti.

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