Terna, con l’hub di Milano si progetta la rete elettrica intelligente

Dopo Torino e Napoli, vede la luce l’innovation hub del capoluogo lombardo. Avrà due laboratori: uno si occuperà di advanced analytics e l’altro servirà a condurre sperimentazioni.

Dopo quelli di Torino e Napoli, il gruppo Terna apre un innovation hub anche a Milano. È stato inaugurato lo scorso 17 dicembre, presso la sede Terna di Pero, alla presenza dell’assessora alla Trasformazione Digitale del Comune di Milano Roberta Cocco, del membro del collegio dell’Arera Stefano Saglia e della presidente di Terna Catia Bastioli. L’Innovation Hub di Milano si muoverà in ambito «Analytics & Energy Systems», per sviluppare strumenti e competenze per una gestione della rete elettrica sempre più intelligente attraverso l’elaborazione e l’interpretazione di dati e lo sviluppo di algoritmi e strumenti avanzati di simulazione e previsione.

DUE LABORATORI PER INNOVAZIONE A ANALISI AVANZATA

L’hub di Milano si articolerà in due distinti laboratori: uno dedicato all’Energy Tech, per abilitare i progetti di innovazione del system operator e condurre sperimentazioni e uno focalizzato sugli Advanced Analytics, per interagire con startup e aziende innovative in un ambiente appositamente realizzato. «L’obiettivo è quello di sviluppare idee e percorsi innovativi a beneficio di una rete elettrica sempre più moderna, efficiente, flessibile, sostenibile e soprattutto in grado di favorire la transizione energetica in atto», ha detto l’amministratore delegato di Terna Luigi Ferraris.

SINERGIE CON LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

«L’hub è uno strumento per portare avanti il nostro sfidante piano nazionale che prevede investimenti per oltre 700 milioni di euro in cinque anni in innovazione e digitalizzazione, elementi imprescindibili per abilitare la transizione energetica», ha commentato invece la presidente di Terna, Catia Bastioli, «e si propone di creare sinergie tra le persone, le professionalità di Terna e le eccellenze del territorio». A tal proposito, attraverso l’interazione e lo scambio con realtà esterne come Università, centri di ricerca, startup e imprese, l’Innovation Hub diventerà un laboratorio dove creare, sviluppare e testare concretamente nuove idee.

LOMBARDIA PRIMA PER INVESTIMENTI PIANIFICATI

Proprio dall’Hub di Milano, così come previsto per quelli di Torino e Napoli, partiranno progetti che puntano a favorire la diffusione della cultura dell’innovazione, la creazione di future professionalità di eccellenza e lo sviluppo di soluzioni industriali che possano avere implementazione su più larga scala. «La Lombardia è la prima regione per investimenti Terna nel Nord Italia con 516 milioni di euro pianificati nei prossimi 5 anni e, proprio a Milano, si è conclusa recentemente la fase più significativa dell’opera di ammodernamento della rete a 220 kV della città con la sostituzione di 47 Km di vecchi cavi in olio fluido risalenti agli anni ’50 con nuovi cavi più efficienti e sostenibili», ha concluso l’ad Ferraris.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Autogrill, Barbara Cominelli nominata Amministratore non esecutivo

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi ieri, ha incaricato la manager in sostituzione di Marco Patuano.

Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill S.p.A. ha nominato mediante cooptazione Barbara Cominelli quale Amministratore non esecutivo, in sostituzione di Marco Patuano che ha rassegnato le sue dimissioni in data 24 giugno 2019.

Il nuovo Consigliere ha dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza, ai sensi dell’art. 147-ter, comma 4, e dell’art. 148, comma 3, D. Lgs. 58/98, nonché del principio 3.C.1 del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, come recepito dall’art. 3.1 del vigente Codice di Autodisciplina di Autogrill e dall’art. 10 dello Statuto Sociale.

Barbara Cominelli è il COO, Direttore Marketing e Operations di Microsoft Italia, con la responsabilità sulle diverse linee di business. Dal 2010 al 2018 è stata Direttore Digital, Commercial Operations e Wholesale di Vodafone Italia, alla guida di un team di 3000 persone, gestendo i canali fisici e digitali. Le sue esperienze precedenti includono Tenaris, A.T.Kearney, E.V. Capital e Università Bocconi. Laureata con lode in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi, ha un Master in International Management presso la stessa Università. Vanta una significativa esperienza internazionale avendo studiato e lavorato in U.K., Olanda, Lussemburgo e Spagna. Inclusa due volte tra le “50 donne più influenti in Europa nel campo della tecnologia” da InspiringFifty, ha vinto numerosi premi in Italia e all’estero per progetti di Trasformazione Digitale e eccellenza nella Customer Experience.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Smart&Start Italia si rinnova, le novità per le startup

Dal 20 gennaio al via le domande per le agevolazioni con i nuovi criteri, tra questi nuove premialità e l’incremento del finanziamento agevolato

Arrivano nuovi criteri per l’assegnazione degli incentivi che sostengono la nascita e la crescita delle startup innovative su tutto il territorio nazionale. Smart&Start Italia, l’incentivo del Mise gestito da Invitalia, si rinnova e porta in campo, con la Circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 della Direzione generale per gli incentivi alle imprese (secondo la nuova disciplina introdotta dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 agosto 2019), diverse novità. La semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione; l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%; fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento più lungo, sono solo alcune delle news introdotte secondo le quali sarà possibile presentare domanda di agevolazione a partire dal 20 gennaio 2020.

A CHI SI RIVOLGE NELLO SPECIFICO

Smart&Start Italia finanzia come detto le startup innovative, nello specifico quelle costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Tra gli ammessi a chiedere un finanziamento ci sono tutte le startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi, i team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa” e le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

TUTTE LE NOVITÀ

Si parte dal nuovo anno dunque con i nuovi criteri dell’incentivo rivolto alle startup innovative. Le novità riguardano la semplificazione dei criteri di valutazione per la concessione delle agevolazioni e l’introduzione di nuove premialità in caso di collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, compresi i Digital Innovation Hub, e di realizzazione di piani di impresa al sud da parte di start up già operative al centro-nord. E ancora in campo una nuova definizione dei piani di impresa e delle spese ammissibili, incluso il riconoscimento di una quota di finanziamento per la copertura delle esigenze di capitale circolante per il periodo di realizzazione del piano; l’incremento del finanziamento agevolato fino all’80% delle spese ammissibili e al 90% nel caso di società costituite da sole donne, da under 36 oppure se un socio ha il titolo di dottore di ricerca. Aumenta anche il fondo perduto per le imprese localizzate al Sud Italia fino al 30% dell’importo concesso per gli investimenti. Le rendicontazioni diventano più semplici, con la possibilità di ottenere le erogazioni per stati di avanzamento con fatture non quietanzate (i cui pagamenti possono essere dimostrati, entro sei mesi, al successivo stato di avanzamento) e contestuale erogazione della quota proporzionale di finanziamento inerente il capitale circolante; rendicontazione dei costi di personale con la modalità dei costi standard. Si estende, infine, il periodo di ammortamento per la restituzione del finanziamento fino a 10 anni.

COSA FINANZIA LA MISURA

Ricordiamo che Smart&Start Italia finanzia progetti compresi tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, con la copertura delle spese d’investimento e dei costi di gestione. I piani d’impresa possono comprendere spese destinate all’acquisto di beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale. Per essere approvato è necessario che il progetto imprenditoriale possegga un significativo contenuto tecnologico e innovativo o sia orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things o ancora che sia finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.

COME PRESENTARE DOMANDA

La presentazione della domanda è da farsi esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia. Le domande già presentate prima della pubblicazione della nuova circolare, per le quali non vi siano provvedimenti già adottati, potranno essere riformulate entro 60 giorni dalla data del 20 gennaio 2020. Chi ha presentato la domanda prima del 16 dicembre 2019 e non ha ricevuto l’esito della valutazione, può comunicare con Invitalia tramite PEC all’indirizzo smartstart@pec.invitalia.it indicando preferibilmente nell’oggetto l’ID della domanda. Sarà, in ogni caso, possibile presentare una nuova domanda anche oltre questo termine.

Per presentare la domanda per richiedere le agevolazioni previste dalla misura è necessario registrarsi ai servizi online di Invitalia indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario, compilare online la domanda e caricare il business plan e gli allegati. Per tutta la procedura è necessario disporre di firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

Ricordiamo inoltre che non ci sono scadenze né graduatorie. Invitalia valuta le domande in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi. Ogni valutazione prevede una verifica formale e una valutazione di merito, compreso il colloquio con gli esperti di Invitalia, e si conclude in 60 giorni, salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti.

I NUMERI DI SMART&START ITALIA

La misura del MISE è partita con la sua prima edizione, dedicata alle sole regioni del Mezzogiorno, il 4 settembre 2013 per rinnovarsi il 16 febbraio 2015 con l’allargamento della platea a tutte le startup innovative d’Italia. Fino ad oggi sono 1.007 le startup innovative finanziate mettendo in campo 340 milioni di agevolazioni concesse che hanno contribuito a creare tanti nuovi posti di lavoro, 5.504 per la precisione.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Il Cda di CDP approva nuove misure a sostegno degli Enti Locali

In particolare i provvedimenti verteranno sulle nuove modalità di utilizzo dei risparmi provenienti dalle rinegoziazioni e il pagamento differito delle rate dei mutui concessi al Comune di Genova.

Il Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, riunitosi oggi, ha approvato due nuove misure finalizzate ad erogare risorse per gli enti locali, con l’obiettivo di garantire una maggiore flessibilità finanziaria e contribuire al superamento dello stato di emergenza della Città di Genova.

RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI PER MAGGIORE FLESSIBILITÀ FINANZIARIA

Il Cda ha autorizzato nuove modalità di utilizzo dei risparmi provenienti dall’ adesione alle operazioni di rinegoziazione 2019 dei mutui concessi alle Città Metropolitane, e ai Comuni capoluogo di Regione o sede di Area Metropolitana. Le somme, precedentemente vincolate all’estinzione degli eventuali derivati e alla realizzazione degli investimenti, ora possono essere utilizzate senza vincolo di destinazione. La misura approvata potrà consentire una maggiore flessibilità finanziaria a beneficio degli enti fornendo loro un ausilio per il superamento delle rigidità di bilancio. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di CDP a supporto degli enti nella gestione del proprio debito.

RATE DEI MUTUI DILAZIONATE SENZA ULTERIORI INTERESSI

Il Cda ha approvato il differimento, senza addebito di ulteriori interessi, delle rate in scadenza nel 2020 dei mutui concessi da CDP al Comune di Genova. Con tale misura, in linea con la proroga dello stato di emergenza approvato dal Governo nel luglio scorso, CDP fornisce un ulteriore supporto al Comune per superare le criticità conseguenti al crollo del viadotto Polcevera contribuendo, più in generale, al potenziamento dei collegamenti viari del territorio ligure. Il differimento del pagamento delle rate dei Prestiti in scadenza nel 2020 consentirà di liberare risorse finanziarie da destinare prioritariamente al superamento della fase di emergenza, alla ricostruzione delle aree colpite dal crollo del viadotto e alla realizzazione di iniziative per il rilancio del territorio.

Le misure approvate oggi riflettono l’attenzione posta da CDP a supporto dello sviluppo sostenibile dei territori quale volano della crescita e del benessere del Paese. L’attività del Gruppo è stata infatti ridisegnata in funzione delle esigenze delle comunità locali, attraverso un rinnovato sostegno alle pubbliche amministrazioni e alle imprese.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Il Cda di CDP approva nuove misure a sostegno degli Enti Locali

In particolare i provvedimenti verteranno sulle nuove modalità di utilizzo dei risparmi provenienti dalle rinegoziazioni e il pagamento differito delle rate dei mutui concessi al Comune di Genova.

Il Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, riunitosi oggi, ha approvato due nuove misure finalizzate ad erogare risorse per gli enti locali, con l’obiettivo di garantire una maggiore flessibilità finanziaria e contribuire al superamento dello stato di emergenza della Città di Genova.

RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI PER MAGGIORE FLESSIBILITÀ FINANZIARIA

Il Cda ha autorizzato nuove modalità di utilizzo dei risparmi provenienti dall’ adesione alle operazioni di rinegoziazione 2019 dei mutui concessi alle Città Metropolitane, e ai Comuni capoluogo di Regione o sede di Area Metropolitana. Le somme, precedentemente vincolate all’estinzione degli eventuali derivati e alla realizzazione degli investimenti, ora possono essere utilizzate senza vincolo di destinazione. La misura approvata potrà consentire una maggiore flessibilità finanziaria a beneficio degli enti fornendo loro un ausilio per il superamento delle rigidità di bilancio. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di CDP a supporto degli enti nella gestione del proprio debito.

RATE DEI MUTUI DILAZIONATE SENZA ULTERIORI INTERESSI

Il Cda ha approvato il differimento, senza addebito di ulteriori interessi, delle rate in scadenza nel 2020 dei mutui concessi da CDP al Comune di Genova. Con tale misura, in linea con la proroga dello stato di emergenza approvato dal Governo nel luglio scorso, CDP fornisce un ulteriore supporto al Comune per superare le criticità conseguenti al crollo del viadotto Polcevera contribuendo, più in generale, al potenziamento dei collegamenti viari del territorio ligure. Il differimento del pagamento delle rate dei Prestiti in scadenza nel 2020 consentirà di liberare risorse finanziarie da destinare prioritariamente al superamento della fase di emergenza, alla ricostruzione delle aree colpite dal crollo del viadotto e alla realizzazione di iniziative per il rilancio del territorio.

Le misure approvate oggi riflettono l’attenzione posta da CDP a supporto dello sviluppo sostenibile dei territori quale volano della crescita e del benessere del Paese. L’attività del Gruppo è stata infatti ridisegnata in funzione delle esigenze delle comunità locali, attraverso un rinnovato sostegno alle pubbliche amministrazioni e alle imprese.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

OpenCUP, l’informazione al centro

Giunto alla fine della seconda fase, il progetto del DiPE, Invitalia e Sogei mette a disposizione i dati sugli investimenti pubblici.

Si è tenuto il 16 dicembre 2019 a Roma presso il Talent Garden, l’evento conclusivo del progetto OpenCUP, dati che creano valore.

L’iniziativa, nata dall’idea del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DiPE), ha voluto valorizzare la banca dati del Sistema Codice Unico di Progetto – CUP con la pubblicazione in formato open dell’Anagrafe dei progetti d’investimento pubblico sulPortale OpenCUP.  All’indirizzo opencup.gov.it, il portale, infatti, mette a disposizione di tutti, cittadini, istituzioni ed altri enti, i dati, in formato aperto, sulle decisioni di investimento pubblico finanziate con fondi pubblici nazionali, comunitari o regionali o con risorse private registrate con il Codice Unico di Progetto.

L’iniziativa è giunta al compimento della sua seconda fase ed è finanziata dai fondi europei (PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020): l’evento è stato l’occasione per condividere l’esperienza maturata negli ultimi tre anni anche nell’ambito delle solide collaborazioni che si sono instaurate con i partner Invitalia e Sogei; illustrare i risultati raggiunti e prospettare gli sviluppi futuri del progetto OpenCUP.

Tra i presenti, oltre ai protagonisti dell’iniziativa, l’Autorità di Gestione del PON finanziatore del progetto, Invitalia S.p.A. e Sogei S.p.A, i testimonial del riuso dei dati OpenCUP, da Bankitalia fino al caso di Tom Tom che attraverso i dati OpenCUP può creare servizi di geo-referenziazione ad alto valore aggiunto. Presente anche il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mario Turco, che ha dichiarato: “I sistemi di monitoraggio degli investimenti pubblici sono diventati strumenti cruciali nell’attuazione degli interventi programmati, perché consentono sia di seguirne i progressi, che di evidenziare i casi di blocco nei processi e di effettuare le opportune riprogrammazioni di risorse. Bisogna però precisare che in questo ambito, ci sono ad oggi delle criticità a più livelli che ne impediscono una piena operatività. Il rafforzamento del monitoraggio deve necessariamente passare per un cambiamento culturale che porti gli attori coinvolti, monitoranti e monitorati, ad un dialogo tra centro e periferia per ritenere tale azione non solo come un onere ma anche come un’opportunità.”  

I NUMERI DEL PORTALE OPENCUP

La seconda fase del progetto ha ingrandito e ampliato il pannel dei dati. Opencup.gov.it, online dal dicembre del 2015, ha reso disponibili ad oggi i dati su 3,3 milioni di interventi pubblici (tra questi 1 milione di records riguardano i lavori pubblici (erano già 800mila nel 2015); 2,2 milioni di dati sugli incentivi alle imprese e circa 100mila records sui contributi per la ricostruzione post eventi sismici. Tutto è rilasciato in formato aperto e scaricabile in un unico dataset complessivo.

Durante l’evento il DiPE ha annunciato anche la consegna delle chiavi di accesso al sistema MGO per il monitoraggio delle grandi opere a favore della DIA, per aumentare la legalità e contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti. Attualmente sono monitorate 67 grandi opere per 66 miliardi di euro.

IMPORTANTI COLLABORAZIONI

Un portare che propone, dunque, uno sguardo d’insieme sugli investimenti pubblici. Tutto questo è stato possibile grazie all’interoperabilità tra diversi sistemi informativi e all’ottimizzazione del corredo informativo. Tramite il portale OpenCUP, infatti, è possibile ricercare un determinato progetto e se esistono dati su quest’ultimo, si può cercare anche su altri portali. Le cooperazioni già attive sono con OpenCoesione, OpenCantieri e Italia sicura scuole. Collaborazioni come quella con il Centro Nazionale delle ricerche e il Politecnico di Milano hanno contribuito, infine, all’innalzamento della qualità dei dati.

«Oggi tradurre le esigenze di innovazione del Paese in benefici per i cittadini significa mettere il cittadino stesso al centro dei servizi pubblici e consentirgli di interagire con lo Stato in trasparenza anche attraverso canali e strumenti digitali di Open Government – ha dichiarato Andrea Quacivi, Ad di Sogei. #NoidiSogei supportiamo i nostri Clienti in progetti reali, Open Cup rappresenta una eccellenza dell’Italia, un esempio di progetto innovativo digitale, oltre ad essere un servizio pubblico precursore nell’uso degli Open data, creato e sviluppato per favorire la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini sulle decisioni di investimento pubblico. L’Italia si posiziona al 4’ posto nell’ambito della componente Open data dell’indice DESI 2019, dietro solo all’ Irlanda, alla Spagna e alla Francia, questo è un risultato significativo di cui si parla troppo poco, gli Open data costituiscono una risorsa primaria, un bene comune come l’aria e l’acqua, disponibile senza barriere tecniche, giuridiche, di prezzo».

I RICONOSCIMENTI PER OPERNCUP

Il progetto, per la sua utilità e trasparenza, ha ricevuto importanti riconoscimenti come l’Open Data Maturity Report 2018 – Best practice europea (20 novembre 2018); il Premio “Agenda digitale” dell’Osservatorio del Politecnico di Milano (13 dicembre 2018) e il Premio Innovazione 2018 conferito dal Senato della Repubblica in collaborazione con la Fondazione COTEC (Roma, 4 marzo 2019).

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Banche, il private via maestra della riscossa

Anche il 2019 è stato un anno positivo per i mercati ma non semplice per le banche alle prese con tassi negativi e margini sotto pressione. Tra gli esempi virtuosi: Banca Generali nel private banking che ritorna sul Ftse Mib e guida i rialzi delle banche.

I titoli del comparto bancario a Piazza Affari sono saliti di oltre il 20% quest’anno, attestandosi sopra i 9.400 punti. Ma guardando al loro andamento negli ultimi anni, il quadro che emerge resta sconfortante. Rispetto a 10 anni fa, il calo è ancora dei due terzi, mentre anche in raffronto ai picchi toccati nell’estate del 2015 si ottiene un -50%.

Le banche hanno dovuto fronteggiare la profonda recessione che ha colpito l’Italia e la lunghezza delle procedure di recupero hanno concorso a determinare un elevato livello di crediti deteriorati che hanno toccato il picco del 20% per gli istituti commerciali.

ECONOMIA ITALIANA DEBOLE

Una crisi che in alcuni momenti ha visto un credito su cinque deteriorato. Ora il rapporto è sceso a circa 1 su 25, ma solo perché nel frattempo sono state effettuate cessioni di cosiddetti Npl a veicoli esterni e si sono così “puliti” i bilanci.

Su tutto, poi, resta la debolezza cronica dell’economia italiana sullo sfondo di una realtà creditizia caratterizzata dai tassi negativi. Gli istituti non riescono a maturare margini sufficienti sui prestiti erogati, a causa dei bassi interessi imperanti in questa lunga fase di accomodamento monetario. Un quadro complesso, tanto che un recente report della società di consulenza Oliver Wyman si intitolava “Banche Italiane su un piano inclinato”.

Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato di Banca Generali

RISULTATI RECORD PER BANCA GENERALI

Dunque, per risollevarsi è indispensabile rivedere i modelli di business tradizionali basati su sportelli e commissioni bancarie ormai considerate commodity, puntando di più sulla tecnologia e il risparmio gestito. La strada maestra ai modelli di business più competitivi e considerati sostenibili per il futuro la fornisce ancora una volta il mercato. Andando ad analizzare la lista dei titoli più comprati nel 2019 sul listino principale di Piazza Affari (Ftse Mib) troviamo tra le migliori banche non i grandi istituti commerciali ma una banca private come Banca Generali che è salita di oltre il 70% in termini di total return tornando nel listino principale della Borsa italiana al posto di Unipol Sai proprio con il riesame dei titoli di dicembre. La società guidata da Gian Maria Mossa ha aumentato gli utili del 44% nei 9 mesi e la raccolta si avvicina ai 5 miliardi nel 2019 confermano la solidità nella crescita in un business che ha saputo riorganizzare il modello d’offerta riducendo i costi e allargando i servizi di protezione patrimoniale. Il titolo risulta anche il migliore allargando lo sguardo agli ultimi 10 anno dove il guadagno sfiora il 950% avvantaggiandosi della forte crescita messa a segno nel periodo (le masse sono passate da meno di 20 miliardi a 67 nei 9 mesi del 2019).

Guardando sempre all’andamento delle banche quest’anno troviamo a debita distanza le performance di Intesa col 20% circa di guadagno, Fineco con un +25% e Unicredit con un +32% e Ubi con un +16%. A conferma che la strada del consolidamento e dell’efficienza operativa anche tra chi ha effettuato operazioni straordinarie è risultata in salita quest’anno e che la sfida della competitività per i prossimi anni si gioca sul terreno sì delle dimensioni, ma anche dell’efficienza operativa e dell’innovazione.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Federico Lovadina nuovo presidente di Sia

Il cda ha nominato per cooptazione anche cinque consiglieri designati da CDP. Confermati l'ad Cordone e il vicepresidente Sarmi.

Il Consiglio di Amministrazione di SIA, riunitosi ieri sotto la Presidenza dell’ing. Giuliano Asperti , ha nominato per cooptazione cinque nuovi consiglieri della società, designati da Cassa Depositi e Prestiti (CDP): Federico Lovadina, Andrea Cardamone, Fabio Massoli, Andrea Pellegrini e Carmine Viola.

Nel corso della medesima riunione, il CdA ha inoltre provveduto a nominare nuovo Presidente di SIA, Federico Lovadina, in sostituzione del dimissionario Giuliano Asperti.

Federico Lovadina

Il Consiglio di Amministrazione ha espresso gratitudine ed apprezzamento per il lavoro svolto con competenza e professionalità in questi anni dall’ing. Asperti e dai consiglieri uscenti, nonché un caloroso benvenuto ai nuovi consiglieri.

SIA è una società hi-tech, leader in Europa nel settore dei servizi e delle infrastrutture di pagamento, controllata da CDP Equity all’83,09%.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Sorgente Sein, parte il piano per diventare un big dei biocarburanti

Il progetto della società del gruppo di Valter Mainetti prevede investimenti per 3 miliardi al fine di realizzare impianti tra l’Italia e gli Usa. Lo farà con la collaborazione di Saipem.

Un maxi piano da 3 miliardi di investimenti nel triennio 2020-2022 per la produzione di biocarburanti. È il progetto di Sorgente Sein, società per l’energia e le infrastrutture che fa capo a Sorgente Group, di Valter Mainetti. Un nuovo filone di business, che si affianca a quello tradizionale del gruppo focalizzato sul mercato immobiliare. «Il nostro obiettivo era diversificare il portafoglio», spiega a Lettera43 Carlo Petagna, amministratore delegato di Sorgente Sein, «perché il mercato immobiliare oggi ha meno prospettive rispetto al passato, gli investimenti si concentrano soprattutto a Milano e, in misura minore, a Roma. Mentre il business dei biocarburanti è più democratico, si può fare in Puglia come in Lombardia, e utilizza scarti di produzione agricola per fare il biometano. Da cui peraltro si può creare anche un fertilizzante biologico. Non si butta via niente, insomma, e così facendo si crea un perfetto modello di economia circolare».

UN PROGETTO TRA ITALIA E USA CON SAIPEM

Nei piani si parla di realizzare una sessantina di impianti di produzione in Italia e si vuole fare almeno altrettanto negli Stati Uniti. Per farlo il gruppo Sorgente si è affidato a Saipem, con la quale ha stretto una partnership: «Per noi l’accordo con Saipem è un punto di partenza importante per dare credibilità alla nostra iniziativa», continua Petagna, «La nostra collaborazione si basa, da un lato, sulle nostre competenze sul lato della finanza e sulla la nostra credibilità sul mercato statunitense, e dall’altra sull’esperienza di ingegneria applicata che può offrire un colosso come Saipem».

BIOCARBURANTI: UN BUSINESS IN PIENO SVILUPPO

L’iniziativa, se da una lato può avere risvolti ambientali positivi con la produzione di energia pulita, dall’altra s’incanala in un trend di mercato attraente come quello della sostenibilità. «Questo tipo d’investimenti è in grado di offrire rendimenti a doppia cifra: anche del 10, 12, 13%», ne è convinto Petagna, «più alti di molti altri prodotti sul mercato e migliore di quello che può offrire il mercato immobiliare. Per di più, quello dei biocarburanti, si tratta di un comparto anticiclico, che offre rischi contenuti ed è poco soggetto a fluttuazioni. A nostro modo di vedere, nel contesto attuale, si sta delineando un’opportunità d’investimento che ritengo più appetibile anche del fotovoltaico. Quest’ultimo infatti offre buoni rendimenti, ma soprattutto all’estero perché in Italia ci sono pochi incentivi e il mercato è saturo».

RISVOLTI LAVORATIVI SULL’ECONOMIA DEL SUD

Il biometano viene prodotto partendo dagli scarti agricoli, che sono prodotti in buona parte dal Sud Italia. E, qualora il business si sviluppasse come nei progetti di Sorgente Sein, si potrebbero avere delle buone ricadute economiche su un’area del Paese che ne ha parecchio bisogno: «È proprio così», conclude Petagna, «per i produttori agricoli potrebbe tramutarsi in una miniera d’oro. Anche perché saprebbero dove collocare e valorizzare i loro scarti di produzione, i rifiuti organici o i prodotti rimasti invenduti. Per il sud potrebbe rivelarsi una bella operazione di micro-economia. Tant’è che stiamo guardando per ottenere la maggior parte delle autorizzazioni al centro-sud. Infatti, di una sessantina di impianti che vorremmo realizzare in Italia, l’80% sarà dislocato tra centro e sud della penisola e altri 15-20 saranno invece al centro-nord».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Chi sono i vincitori della terza edizione di GoBeyond, la call for ideas di SisalPay

Adam's Hand e Corax si aggiudicano il premio assegnato a Milano in collaborazione con Cvc Capital Partners. Il ministro per l'Innovazione Paola Pisano ai giovani talenti: «Restate in Italia, stiamo lavorando per voi».

ADAM’s Hand, la prima protesi bionica al mondo completamente adattiva, e Corax, un dispositivo per prevenire le infezioni nei bambini ustionati, hanno vinto la terza edizione di GoBeyond, la call for ideas di SisalPay per incoraggiare l’innovazione e l’imprenditorialità.

Le due startup si portano a casa un finanziamento di 20 mila euro, messo a disposizione da SisalPay e da Cvc Capital Partners, che le accompagneranno e le supporteranno nel complesso percorso di trasformazione in realtà strutturate capaci di affermarsi sui mercati globali.

La premiazione è andata in scena a Milano il 9 dicembre presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, alla presenza del ministro per l’Innovazione digitale Paola Pisano. Il ministero stesso è appena nato ed è a sua volta «una startup», come ha spiegato Daniele Chieffi, direttore Comunicazione e Pr del dipartimento per l’Innovazione della presidenza del Consiglio.

LE RISORSE IN ARRIVO PER IL MINISTERO DELL’INNOVAZIONE

Ma il ministro Pisano, con un emendamento alla manovra, ha chiesto un budget di 34 milioni di euro e conta di mettersi al lavoro dal primo gennaio: «Sono fiduciosa che queste risorse arriveranno. Una parte sarà dedicata all’assunzione di profili altamente specializzati. Oggi al ministero siamo in 20, dobbiamo diventare 100 il prossimo anno, 200 nel 2021 e 300 nel 2022». Obiettivo: trasformare il Paese in una smart nation. Con il contributo essenziale dei giovani talenti che si stanno formando nelle nostre università, cui il ministro ha lanciato un appello: «Restate in Italia, stiamo lavorando per voi».

ADAM’s Hand ha vinto il premio nella categoria servizi innovativi per la persona. L’acronimo sta per “A Dialogic, Adaptive, Modular, Sensitive Hand“. È una protesi di mano adatta sia per chi nasce privo dell’arto, sia per chi lo ha perso a causa di un incidente. Può essere utilizzata per amputazioni fino al livello del gomito e permette di afferrare gli oggetti tramite l’apertura e la chiusura di tutte le dita, mosse da un unico motore. Tutto nasce dall’idea di un ingegnere meccanico salentino, Giovanni Zappatore, che ha deciso di trasformare la sua tesi di laurea in una startup. Una particolarità del progetto è l’utilizzo della stampa 3D, che permette di abbattere i costi e di creare per ogni paziente falangi robuste con lunghezza personalizzata.

Corax, invece, ha vinto il premio nella categoria innovazione per il sociale. Si tratta di una startup che sviluppa dispositivi biomedici adatti a contesti poveri di risorse. In particolare, Corax Lifebox è un dispositivo per prevenire le infezioni nei bambini ustionati. Ogni giorno, nei Paesi a basso-medio reddito, si registrano oltre 20 mila bambini al di sotto dei cinque anni affetti da ustioni e l’Organizzazione mondiale della sanità l’ha definita una «crisi sanitaria silenziosa». I problemi in questi contesti sono molteplici: trasporto, infrastrutture, antibiotici, bendaggi e personale. Corax Lifebox li risolve dando vita a un microambiente asettico e termoregolato, in grado di ridurre il rischio di setticemia, la sofferenza dei piccoli pazienti e i normali costi di un trattamento sanitario.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

GoBeyond, annunciati i finalisti della terza edizione

Oggi, a Milano, la premiazione della call for ideas di SisalPay con CVC Capital Partners che vede sul podio sei idee. Presente il ministro Pisano

Sono sei le start up finaliste di GoBeyond, la call for ideas di SisalPay lanciata per incoraggiare l’innovazione, l’imprenditorialità e il talento facilitando la trasformazione di un’idea in una realtà imprenditoriale, nata in collaborazione con CVC Capital Partners

Questa sera, lunedì 9 dicembre 2019 dalle ore 18 presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano, alla presenza del Ministro per l’Innovazione tecnologica e digitalizzazione Paola Pisano, la premiazione che vede sul podio le sei idee finaliste che hanno saputo distinguersi per utilità sociale, prospettive di sviluppo, internazionalizzazione e fattibilità.

Per la categoria Servizi innovativi per la persona ci sono Adams’ hand con la prima protesi bionica al mondo completamente adattiva, Crypto, la piattaforma per rendere le criptovalute accessibile a tutti e Jobobo, un market place innovativo per una perfetta integrazione lavorativa. Per la categoria Innovazione per il sociale, invece, si contendono il podio Busrapido, una app sulla selezione che consente di scegliere la migliore azienda per il proprio viaggio, Corax, un dispositivo per prevenire le infezioni nei bambini ustionati e Nando, un cestino in grado di riconoscere, smistare e compattare tutti i rifiuti

 TUTTO SULL’EVENTO

Questa sera alla premiazione saranno presenti anche i partner d’eccellenza della terza edizione di GoBeyond: Agi, Brunswick, frog design, Google, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Roland Berger, K&L Gates e Talent Garden che insieme a SisalPay e CVC Capital Partners, garantiranno un finanziamento all’idea vincente per ciascuna categoria di 20 mila euro, seguito poi da un supporto di advisory, mentorship, formazione e accelerazione.

La Giuria alla fine del recruiting di idee aperto il 24 giugno e conclusi il 31 ottobre 2019, ha esaminato e valutato ciascun aspetto degli oltre 120 progetti presentati da giovani e meno giovani di tutta Italia. Durate la valutazione è stato assegnato un punteggio per ciascuno dei parametri individuati: innovazione, utilità, fattibilità e scalabilità così che la Commissione ha raccolto un punteggio collegiale, decretando i sei finalisti.

UN APPUNTAMENTO DI CONFRONTO

GoBeyond, questa sera oltre alla premiazione, proporrà anche un momento di confronto tra i protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione e delle start up in Italia per individuare spunti e proposte concrete su come dare energia e finanziare il futuro in Italia, i lavori che verranno e il cambio di passo necessario per vincere le sfide che attendono il Paese. I momenti di crescita e confronto hanno fatto d leitmotiv di GoBeyond tour che ha portato in giro per l’Italia workshop con più di 500 studenti nelle Università di Bari, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e La Sapienza di Roma, per coinvolgere giovani su tematiche di imprenditorialità e innovazione.

LE PRIME DUE EDIZIONI

Oltre 250 le idee raccolte nelle due precedenti edizioni di GoBeyond. dbGLOVE con il suo progetto di Nicholas Caporusso volto a migliorare la vita delle persone cieche e sordocieche è stato il vincitore della prima edizione. dbGLOVE è un guanto che permette di interagire con smartphone e tablet digitalizzando diversi alfabeti esistenti basati sul tatto consentendo alle persone cieche e sordocieche di utilizzare tutte le funzionalità di un dispositivo mobile. Nella seconda edizione, invece, si sono aggiudicate il podio Wiseair, il vaso smart per il monitoraggio diffuso, iper-locale e real time della qualità dell’aria nella categoria Innovazione Sociale, e Plick, il pagamento semplice senza Iban, senza app e senza limiti per la categoria Servizi al Cittadino.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Contrabbando di sigarette, illegali 5 sigarette su 100

Lo studio di Intellegit e British American Tobacco Italia illustra il danno erariale di 730 milioni di euro in Italia. Napoli regina del fenomeno

Ben 5,5 sigarette su 100 consumate in Italia sono di provenienza illecita (rispetto ai primi 9 mesi del 2019). Questi i dati che emergono dalla chiara fotografia scattata dallo studio integrato sul contrabbando di sigarette in Italia, giunto alla sua terza edizione su scala nazionale, presentato oggi, 5 dicembre 2019 a Roma presso Terrazza Civita e realizzato da Intellegit, start-up sulla sicurezza dell’Università degli Studi di Trento, con il contributo di British American Tobacco (BAT) Italia

“Flussi, rotte e luoghi del contrabbando di sigarette: le principali caratteristiche dei traffici illeciti in Italia” è questo il titolo dello studio curato da Andrea Di Nicola, professore di Criminologia e Giuseppe Espa, professore di Statistica Economica, fondatori di Intellegit. Un focus che, incrociando i più recenti dati disponibili dalle diverse fonti (Sun Report KPMG, Empty Pack Survey, Mystery Shopper, Istat, Guardia di Finanza, dati BAT), propone un’analisi dettagliata delle rotte, dei punti di transito, dei luoghi di consumo e di sequestro delle sigarette di contrabbando in Italia oltre che un approfondimento su alcune delle città più rappresentative del fenomeno, tra cui Napoli definita la “regina del contrabbando”

Presenti all’incontro, moderato dal giornalista Marco Ludovico, oltre ai curatori dell’indagine anche il Senatore Vincenzo Presutto, il Gen. B. Gabriele Failla, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e Roberta Palazzetti, Presidente e AD di BAT Italia.

CONTRABBANDO, UN DANNO EUROPEO

Un fenomeno criminale molto complesso quello del contrabbando delle sigarette che genera ingenti danni per l’Erario. Si stima infatti che le perdite per le casse dello Stato italiano (IVA e accise mai versate) siano state di circa 730 milioni di euro nel solo 2018. Danno che si ripercuote anche sulla salute dei cittadini, sulla sicurezza del Paese e dell’Unione Europea che in media all’anno perde circa 10 miliardi. Si perché non parliamo dell’Italia come un caso isolato ma come anello di una catena più ampia che posiziona il nostro Paese al 19° posto in Europa (prima la Grecia con il 24%, seguono Irlanda al 21%, Lettonia al 20% e Francia al 14%). Un fenomeno che si conferma sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti e che appare fortemente legato ai differenziali di prezzo dei prodotti leciti che in altri Paesi, come Ucraina e Bielorussia, arrivano a costare 4,26/4,35 euro in meno rispetto al prezzo medio di un pacchetto in vendita nel mercato legale in Italia (circa 4,90 euro). 

NAPOLI, REGINA DEL CONTRABBANDO

Il Sud Italia detiene il triste primato di terra per eccellenza del contrabbando delle sigarette in Italia. Senza dubbio, come dimostra lo studio, la città più impattata è Napoli, storicamente considerata la capitale italiana del contrabbando di sigarette, dove oggi circa 1 pacchetto su 4 è di origine illecita. Secondo i dati dello studio, l’incidenza del contrabbando a Napoli risulta di gran lunga superiore rispetto alla media nazionale, con picchi che vanno oltre il 50% nel 2015 e 2016 e, comunque, mai al di sotto del 10%. Dalla metà del 2018 si registra un trend in lieve calo. Al secondo posto della classifica nera Trieste (poco oltre il 20%), in virtù della vicinanza con il confine con la Slovenia in cui un pacchetto costa in media 1,25€ in meno rispetto all’Italia. A seguire Casoria (20% circa), Torre del Greco e Giugliano in Campania

DA DOVE PROVENGONO LE SIGARETTE ILLECITE?

I pacchetti di sigarette che arrivano in Italia di contrabbando provengono principalmente dal canale duty free (circa il 40%), quelli che sono privi del tassello fiscale. Inoltre, le sigarette illecite arrivano dall’Ucraina (11,4% del totale) e transitano attraverso hub in Polonia e Romania, trasportate prevalentemente su gomma, prima di raggiungere l’Emilia-Romagna (via Trieste), dove vengono smistate e spedite in tutta Italia. I flussi provenienti da altri Paesi come Spagna e Grecia seguono, invece, le rotte via mare, entrando attraverso i porti siciliani o quelli del versante adriatico (come Ancona, Bari e Brindisi).

ARRIVA COMBAT, L’APP CHE RICONOSCE I MARCHI CONTRAFFATTI

Quest’anno, partendo dall’importante lavoro di catalogazione di tutti i marchi di illicit whites realizzato lo scorso anno e che ancora oggi rappresenta un unicum a livello Europeo, è stata creata da Intellegit l’app COMBAT che permetterà alle forze dell’ordine di identificare, catalogare, trovare, raccogliere e condividere ogni informazione utile relativa a questa tipologia di pacchetti di contrabbando, come ad esempio il marchio “Regina” che nel 2018 rappresentava il 15% del mercato illegale Italiano.

BAT Italia ha donato durante la presentazione dello studio la app sviluppata da Intellegit alla Guardia di Finanza di Napoli grazie alla quale i finanzieri potranno consultare agevolmente il catalogo, costruito ad hoc, contenente dettagli su ciascun marchio di contrabbando rilevato in Italia. COMBAT propone, inoltre, un modulo attraverso il quale le forze dell’ordine potranno inviare segnalazioni georiferite sul ritrovamento di potenziali illicit whites non ancora contenute nel catalogo o di altri marchi, con trasmissione delle informazioni alla banca dati e conseguente aggiornamento del database centrale. Tra i marchi noti spicca Marlboro, che da meno del 19% nel 2017 ha raggiunto il 29% del totale del mercato illegale italiano nei primi 6 mesi del 2019. 

PUBBLICO E PRIVATO INSIEME PER CONTRASTO E PREVENZIONE 

«Grazie allo straordinario lavoro delle forze dell’ordine e alle politiche equilibrate del regolatore, il contrabbando di sigarette in Italia oggi non raggiunge i livelli di Grecia (24%), Irlanda (21%) o Inghilterra (20%) ma si assesta su livelli più bassi, ovvero tra il 5% ed il 7% – ha commentato Roberta Palazzetti, Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia – Purtroppo però le ultime rilevazioni confermano ancora una volta come si tratti di un fenomeno che reagisce in modo immediato agli incrementi di prezzo sul mercato legale. In particolare, a seguito degli aumenti di prezzo dell’industria seguiti al recente incremento delle accise così come definito dalla legge di bilancio 2018, si è registrato nel 3° trimestre 2019 un innalzamento dell’incidenza dell’illecito dal 4,9% al 6,2%. La legge di Bilancio attualmente in discussione sembra prevedere anche quest’anno ulteriori sacrifici per il nostro settore senza considerare, apparentemente, l’inevitabile conseguenza di favorire così il mercato illecito che in Italia, in media, priva l’Erario di circa 800 milioni l’anno. Forze dell’ordine e magistratura svolgono quotidianamente un’eccellente e straordinaria opera di contrasto, ma servono strumenti e dotazioni idonee: forse è qui che lo Stato dovrebbe investire risorse, invece di puntare a fare cassa solo sul settore legale delle sigarette, così come potrebbe soddisfare l’esigenza di stabilizzazione o incremento del gettito attraverso incrementi fiscali rivolti ad altri prodotti del settore come quelli a tabacco riscaldato, anche perché il rischio è che la coperta si riveli essere troppo corta. Con inevitabili ricadute sulla filiera tabacchicola che, grazie ai suoi 50.000 lavoratori e alle sue 3.000 aziende agricole in tutto il territorio nazionale, fornisce un importante contributo alle finanze dello Stato. E con il tabacco che, tra accise e Iva, assicura un gettito pari a circa 14 miliardi di euro l’anno. Da diversi anni sosteniamo la necessità di un approccio integrato tra pubblico e privato per realizzare efficaci attività di contrasto e prevenzione, e siamo orgogliosi della nostra continua e concreta collaborazione con la Guardia di Finanza e la Direzione Nazionale Antimafia per supportare le Istituzioni nella lotta all’illegalità e ai traffici illeciti».  

BAT E GUARDIA DI FINANZA, UNA PROFICUA COLLABORAZIONE

Nel corso dell’evento British American Tobacco Italia ha consegnato al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli anche 5 autovetture, nel quadro del protocollo d’intesa che sancisce una lunga e proficua collaborazione tra BAT e le forze dell’ordine. Un accordo avviato nel 2015 e che al 2021 prevede la donazione complessiva di 35 auto, con l’obiettivo di contribuire fattivamente a potenziare le attività di prevenzione e di contrasto.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Gruppo Marcegaglia acquisisce la Palini & Bertoli

L’azienda di Udine comprata dalla russa Evraz SA. Crédit Agricole CIB è stata partner dell’operazione come M&A advisor e structuring & issuing bank.

La Palini & Bertoli torna ad essere italiana. L’azienda è stata comprata dal gruppo Marcegaglia, attraverso la sua controllata Marcegaglia Plates,  acquistando il 100% del capitale di Evraz. Palini & Bertoli conta 108 dipendenti e 216 milioni di fatturato, specializzata nella produzione di lamiere da treno con oltre 400 mila tonnellate di acciaio lavorate ogni anno.

Con la nuova acquisizione, che si inserisce nel piano di rafforzamento del gruppo metalsiderurgico mantovano, Marcegaglia Plates darà vita a un nuovo polo industriale in grado di trasformare con 200 addetti 1 milione di tonnellate d’acciaio l’anno, per un controvalore superiore ai 500 milioni di euro.

La società acquisita, che ha preso il nome di Marcegaglia Palini & Bertoli, potrà beneficiare grazie alla nuova proprietà, oltre che di investimenti volti a potenziare la sua struttura produttiva, anche di importanti sinergie operative e commerciali.

La transazione, che ha consentito a un’azienda italiana di ritornare a essere da russa ancora italiana,  è stata perfezionata sulla base di un “entreprise value” di 40 milioni di euro e si è avvalsa del supporto degli advisor e degli studi legali VTB Bank/LCA (per Marcegaglia) e Crédit Agricole/DLA Piper (per Evraz).

Crédit Agricole CIB è stata partner dell’operazione curando gli interessi di due clienti: agendo come M&A advisor per Evraz, ma anche come structuring&issuing bank per Marcegaglia, per il trasferimento delle garanzie dal venditore al compratore. Entrambi sono stati molto soddisfatti del lavoro svolto, confermando come gli interessi contrapposti siano stati perfettamente gestiti in una soluzione condivisa e buona per entrambe le parti

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Innovazione e brevetti, da Mise e Invitalia due nuovi incentivi

Da gennaio 2020 saranno attivi, e gestiti da Invitalia, “Brevetti+” e “Proof of Concept” dedicati a imprese, università ed enti di ricerca

Al via due nuovi incentivi del Ministero dello Sviluppo Economico gestiti da Invitalia per valorizzare l’innovazione delle imprese, delle università e degli enti di ricerca. È tutto pronto ormai per la partenza di “Brevetti+” dedicato alle imprese che mette in campo 21,8 milioni stanziati dal Mise e “Proof of Concept” che con 5,3 milioni si rivolge alle università e agli enti di ricerca. Decolleranno a partire dall’anno nuovo con le date fissate al 30 gennaio 2020 per il primo e al 13 gennaio 2020 per il secondo. 

PROOF OF CONCEPT (PoC)

A partire dal 13 gennaio 2020 le università, gli enti pubblici di ricerca, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) potranno presentare domanda fino al 27 febbraio 2020 per richiedere le agevolazioni proposte da Proof of Concept (POC), l’incentivo che finanzia programmi di valorizzazione dei brevetti al fine di innalzarne il livello di maturità tecnologica delle invenzioni brevettate da soggetti appartenenti al mondo della ricerca, appunto. Il fine ultimo è che queste invenzioni possano diventare oggetto di azioni di sviluppo anche, e soprattutto, da parte del sistema imprenditoriale. 

Il Bando POC pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico – Direzione Generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi, è gestito da Invitalia e ha una dotazione di 5,3 milioni di euro

I soggetti saranno ritenuti ammissibili solo se in possesso del requisito di Organismo di Ricerca (OdR) ai sensi del Regolamento UE n.651/2014. 

I programmi di valorizzazione dovranno, inoltre, essere trasmessi esclusivamente tramite PEC all’indirizzo poc2020@postacert.invitalia.it, indicando nell’oggetto “BANDO MISE POC 2020”. Ad esito positivo della valutazione i soggetti ammessi dovranno selezionare, secondo i requisiti di ammissione e le modalità di selezione specificate nel programma presentato, i brevetti o le domande di brevetto da valorizzare attraverso progetti di PoC per innalzarne il livello di maturità tecnologica e comunicarne l’esito. A conclusione del programma di valorizzazione i soggetti ammessi dovranno inviare una relazione delle attività svolte. 

BREVETTI+

Dal 30 gennaio 2020 a partire dalle ore 12 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, invece, le micro, piccole e medie imprese, comprese le startup innovative, alle quali è riservato il 15% delle risorse stanziate, potranno presentare ad Invitalia la richiesta di accesso agli incentivi del bando Brevetti+ per l’acquisto di servizi specialistici (relativi a industrializzazione e ingegnerizzazione, organizzazione e sviluppo, trasferimento tecnologico) finalizzati alla valorizzazione e lo sfruttamento economico di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo sui mercati nazionali e internazionali.

Gestito da Invitalia, Brevetti+ ha una dotazione di 21,8 milioni di euro, a cui potranno aggiungersi le risorse del PON Imprese e Competitività a favore delle iniziative localizzate nelle regioni meno sviluppate. Le agevolazioni consistono in un contributo in conto capitale, nel rispetto della regola del de minimis, del valore massimo di 140 mila euro.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Poste Vita, soluzioni assicurative per casa persona

Poste Casa 360 e Poste Salute sono i due aiuti concreti proposti da Poste Italiane per tutelare il proprio futuro.

Gli italiani scelgono sempre di più le polizze assicurative come forma di protezione e tutela per un futuro che sembra essere sempre più incerto. Per vivere in maniera più sicura e protetta Poste Italiane interviene sul campo con Poste Vita, la compagnia assicurativa più grande d’Italia nel ramo vita con più di 4 milioni di clienti.  

A Poste Vita è stato conferito il premio Best Pension Fund Governance di Capital Finance International, la prestigiosa rivista britannica che per il 2019 ha scelto la compagnia assicurativa di Poste Italiane perché «ha alimentato un sentimento di fiducia tra i suoi clienti – si legge nella motivazione – per la semplicità dei suoi servizi, la trasparenza delle sue operazioni e la sua accessibilità» definendo la compagnia come realtà che propone «tutto ciò che occorre per poter progettare un futuro sicuro e stabile».

E proprio per pensare al futuro Poste Vita ha confezionato delle soluzioni studiate ad hoc che permettono di assicurare sia le proprietà, che la propria persona. Per rispondere a questi bisogni scende in campo Poste Assicura, la compagnia danni del Gruppo Poste Vita che lancia due soluzioni assicurative: Poste Casa 360 e Poste Salute.

PER LA CASA POSTE CASA 360

è la soluzione assicurativa che mette al riparo la casa da imprevisti come allagamenti, incendi e furti, arricchendo la protezione della casa con due importanti coperture incluse nella garanzia base: terremoto con la protezione da danni all’abitazione causati da eventi sismici e crollo con la protezione dell’abitazione da danni materiali e diretti all’abitazione tali da renderla inagibile, indipendentemente dalla causa. Tre le combinazioni di protezione di Poste Casa 360 tra le quali scegliere e due i livelli di copertura. La protezione si applica, con diverse garanzie, sia alla casa di proprietà sia alla casa in affitto.

PER LA PERSONA POSTE SALUTE

è invece la polizza assicurativa che pensa direttamente alla persona unendo alla protezione in caso di malattia e infortunio, la prevenzione e l’assistenza. I moduli tra i quali scegliere sono differenti. La formula “rimborso spese mediche” prevede che l’assicurato possa recarsi in una struttura convenzionata con il network di Poste Salute, pagando direttamente le spese mediche da lui dovute, o rimborsando ciò che è stato anticipato in caso di ricovero, day hospital, day surgery, intervento chirurgico ambulatoriale sia in caso di infortunio sia di malattia. L’opzione “indennità per interventi” prevede, invece, il pagamento di un indennizzo predefinito, in base alla classe in cui rientra l’intervento chirurgico a cui si è sottoposti. La formula “Diaria”, infine, è ideale per chi vuole un indennizzo giornaliero in caso di ricovero, convalescenza e immobilizzazione. Qualunque sia il modulo scelto l’assistenza è sempre compresa attraverso una struttura organizzativa a disposizione 24 ore su 24, tutti i giorni in caso di necessità. L’assicurato di Poste Salute ha inoltre la possibilità di fare prevenzione usufruendo di una prestazione annuale inclusa in polizza, specifica a seconda dell’età, da scegliere tra quelle indicate nella polizza presso le strutture del network convenzionato.

POSTE E GLI INVESTIMENTI RESPONSABILI

Poste Vita nel febbraio scorso ha aderito ai principi per gli investimenti responsabili promossi dalle Nazioni Unite, confermando l’impegno del Gruppo Poste Italiane a perseguire un’attività di gestione socialmente responsabile e rafforzandone il posizionamento di realtà di riferimento in questo settore.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Sace Simest: l’agenda digitale spingerà le Pmi italiane all’estero

Un’ offerta sempre più digitale, partnership con primarie fintech e la nuova figura dell’export coach. Ecco come il portale online dell’azienda controllata da Cdp prende per mano le imprese che vogliono esportare di più.

L’export digitale si presenta come un’opportunità da non perdere, con delle potenzialità enormi ancora inespresse e poco sfruttate. Per l’Italia, le esportazioni che transitano sul canale online hanno un peso marginale, pari al 7% del totale, e sono ancora molto concentrate nei settori tradizionali del Made in Italy (food & fashion in primis), anche se non mancano esperienze innovative in comparti tradizionalmente complessi quali la meccanica strumentale e la componentistica. Di pari passo, anzi la digitalizzazione sta rivoluzionando il mondo dei servizi sia assicurativi sia finanziari, con impatti già evidenti per la sfera private, soprattutto per le PMI.

Proprio per questo il Polo Sace Simest, la società di Cassa depositi e prestiti specializzata nel supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha sviluppato un’agenda ditale rivolta alle PMI, asse portante del tessuto imprenditoriale italiano e target prioritario.

Un nuovo portale web dalla user experience evoluta, partnership con primarie fintech per offrire servizi online all’avanguardia e un export coach per aiutare le Pmi a incrementare l’export. Questi sono gli step principali della strategia Sace Simest.

OBIETTIVO DIGITALIZZAZIONE DEI PRODOTTI PIÙ RICHIESTI

Dieci anni fa Sace lanciava ExportPlus, la prima piattaforma digitale con l’obiettivo di velocizzare il processo di sottoscrizione delle polizze per l’assicurazione dei crediti esteri. Nel 2016, però, nasce una vera e propria agenda digitale: in sostanza, un ripensamento radicale del modo di sostenere le imprese italiane nel loro approccio ai mercati esteri. L’obiettivo della digital agenda è far accedere al mondo Sace Simest – sfruttando il potenziale della digitalizzazione – quante più Pmi possibili. Esiste un bacino di circa 87mila imprese che esportano poco o nulla e che potrebbero farlo di più e meglio. Da qui, SACE SIMEST si è data tre obiettivi da raggiungere: 1) piena digitalizzazione dei 6 prodotti più richiesti dalle Pmi (finanziamenti agevolati, valutazione controparti, assicurazione del credito, factoring, cauzioni e recupero crediti), 2) lancio di un programma di education to export reso fruibile all’interno di 3) un nuovo ecosistema digitale costruito attorno alle esigenze delle Pmi: sacesimest.it. In particolare, il nuovo portale punta a distinguersi attraverso una user experience personalizzata, attraverso un cms che si adatta alle esigenze di chi lo utilizza. Il portale vende prodotti di difficile standardizzazione e lo fa affiancando all’offerta di prodotti anche quella di contenuti formativi e di studi di alto livello. Rispetto ad altre agenzie e organizzazioni internazionali, inoltre, offre tutti i suoi contenuti direttamente online in modo gratuito.

PARTNERSHIP CON LE MIGLIORI FINTECH

Il Polo SACE SIMEST lo scorso settembre ha iniziato una collaborazione con Ebury, una delle principali fintech in Europa nella gestione di incassi e pagamenti internazionali e nella copertura del rischio di cambio. L’accordo permette agli esportatori italiani di avere una protezione di tutti i rischi collegati all’operatività internazionale. Un’offerta che consentirà di accedere a soluzioni sia per la copertura del rischio di credito, grazie ai prodotti offerti da Sace Simest, sia dal rischio di cambio in oltre 130 valute, attraverso i servizi offerti da Ebury.

LA NUOVA FIGURA DELL’EXPORT COACH

Per affiancare le aziende che si affacciano sui mercati internazionali, Sace Simest ha previsto la nuova figura dell’export coach. È un professionista di età media di trent’anni, con spiccate attitudini digitali e commerciali, nonché mobilità su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione al Mezzogiorno dove la maggior parte di loro fa base. Gli export coach lavoreranno molto sul campo incontrando gli imprenditori direttamente in azienda per ascoltare le loro esigenze e indirizzarli nella scelta dei prodotti e dei servizi assicurativo finanziari più adatti a sostenere i loro piani di penetrazione commerciale di nuovi mercati e i processi di internazionalizzazione volti a catturare nuove commesse.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Consegnate le borse di studio promosse da Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus

In undici anni stanziati oltre 6,5 milioni e per il 2020 confermati 375mila euro. Oltre al diritto allo studio progetti a sostegno di dipendenti in difficoltà, mense e dormitori sociali.

La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, continua l’attenzione e l’impegno per la formazione universitaria e il diritto allo studio. Ieri mattina ha consegnato cinque borse di studio destinate a dottorati e progetti di ricerca in materie umanistiche, per un ammontare complessivo di 375.000 euro. I progetti candidati in questa terza edizione sono stati 56 da 25 università italiane. Premiate le università di Basilicata, Camerino, Milano, Napoli Parthenope e Roma Tor Vergata.

In undici anni di attività della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, sono stati erogati oltre 6,5 milioni di euro per il diritto allo studio universitario. Oltre 2.350 gli studenti che ne hanno beneficiato partecipando alle oltre 80 iniziative bandite in più di 40 Atenei statali italiani. Anche per il prossimo anno accademico, la Fondazione ha confermato lo stanziamento di 375.000 euro per supportare la quarta edizione dell’iniziativa.

Le borse di studio prevedono percorsi di ricerca della durata di tre anni finalizzati a valorizzare, promuovere e comunicare il patrimonio culturale italiano e la sua interconnessione con quello europeo, con particolare attenzione ai grandi temi dell’attualità come la coesione sociale e il dialogo tra diverse culture.

Il Presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, Claudio Angelo Graziano, ha dichiarato: “Siamo convinti che investire nell’alta formazione di giovani meritevoli significhi investire sul futuro del nostro Paese. In particolare, con il sostegno ai dottorati e ai progetti di ricerca in materie umanistiche, la Fondazione si prefigge di dare un segnale di attenzione nei confronti della ricchezza della nostra cultura che, oltre ad essere una grande eredità, può costituire anche un’importante opportunità di crescita e sviluppo professionale per i giovani”.

La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, nata nel 2008, è uno dei pilastri del sistema integrato di welfare del Gruppo Intesa Sanpaolo ed opera con finalità di contrasto al disagio economico e sociale in assistenza ai dipendenti in stato di difficoltà, con borse di studio universitarie e di dottorato per giovani meritevoli e con attività di sostegno ad enti e progetti dedicati alla solidarietà verso le persone bisognose.

Nel corso del 2019 ha deliberato interventi relativi all’attività istituzionale per oltre 2,7 milioni di euro, di cui quasi 460 mila euro destinati a dipendenti, pensionati e loro familiari in situazione di svantaggio, 1 milione di euro con borse di studio universitarie e dottorato a favore di studenti meritevoli di supporto e oltre 1,2 milioni di euro per progetti benefici per i più bisognosi, come il sostegno a mense per i poveri e dormitori per indigenti.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Banca Generali e Lamborghini a confronto sull’innovazione

Al Politecnico di Milano un incontro per parlare di come la tecnologia influisce sul business dell’industria tradizionale italiana

Tecnologia, innovazione e industria tradizionale, questi i tre temi che hanno tenuto banco all’incontro tenutosi al Politecnico di Milano che ha visto tra i relatori due grandi eccellenze del Made in Italy: Banca Generali che torna al dialogo sull’innovazione portando questa volta tra i banchi dell’Università Lamborghini.

Un confronto nutrito ed interessante che ha scandagliato il mondo della produzione e del business che cambia nell’era del 3.0 nel momento in cui si accosta proprio alla tecnologia. Un parallelo dunque tra due pesi massimi del private banking e delle auto di lusso che ha delineato il ruolo della tecnologia nei rispettivi business, per arrivare poi alle sfide per l’evoluzione dei propri servizi con il tech che accelera la personalizzazione ai clienti nei servizi finanziari e nel made in Italy d’eccellenza.

L’ECOSISTEMA DIGITALE DI BANCA GENERALI

L’Ad di Banca Generali, Gian Maria Mossa, parlando di innovazione si è mostrato a suo agio con il contributo delle start up e delle piattaforme fintech per arricchire il proprio modello di ecosistema digitale aperto. «Banca Generali cresce di circa 5 miliardi di raccolta quest’anno nelle nostre stime raggiungendo nuovi picchi record di masse sopra i 67 miliardi – ha spiegato il numero uno della private bank – la tecnologia aiuta a risolvere tutto ciò che è transazionale, che è considerato ormai una commodity, ma quando si entra nei bisogni personali, nei progetti di vita, e nelle necessità di valutare delle proposte, le competenze e la professionalità di una relazione di fiducia guidano il supporto che ci arriva dal digitale”.

L’INNOVAZIONE NELLA NICCHIA DI LAMBORGHINI

Dal canto suo il numero uno del toro di Sant’Agata Bolognese, Stefano Domenicali, ha spiegato come l’innovazione riesca ad inserirsi anche in un prodotto di nicchia come Lamborghini, ma senza deludere le aspettative e i bisogni dei clienti. «Se la sfida del fintech non sembra scalfire la capacità delle realtà più dinamiche nel private banking di crescere a ritmi sostenuti, anche nel mondo delle auto più sportive la scure dell’innovazione del motore elettrico non sta ancora intaccando la forza della domanda. Quest’anno consegneremo oltre 8 mila vetture, un livello record, con una crescita che è quasi triplicata negli ultimi 5 anni – spiega Domenicali – Siamo in una nicchia di mercato con un prodotto aspirazionale dove la tecnologia gioca un ruolo importante per migliorare la distintività del prodotto e la tensione all’eccellenza».

LE CONSEGUENZE DELLA TECNOLOGIA

Ma qual è l’altra faccia della medaglia dell’impatto della tecnologia nell’industria tradizionale? Lo ha spiegato il professor Alessandro Perego, direttore del dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano: «La tecnologia aumenta le complessità e la concorrenza in tutti i settori – ha detto Perego – per fronteggiare queste sfide le aziende devono essere più agili, flessibili, imparare a gestire meglio il rischio, in sostanza a governare la tecnologia e non a subirla».

Su questa linea si muove l’approccio di Banca Generali che ha sviluppato un ecosistema digitale aperto in grado di implementare diverse piattaforme per l’operatività così come di servizi, con il plus di arricchire l’esperienza tra consulente e cliente andando a toccare l’analisi del rischio in tutta la sfera del patrimonio della famiglia o dell’imprenditore.

Più personalizzazione è la strada scelta anche di Lamborghini che resta ancorata ai propri motori a combustione, che si arricchiscono però di tecnologia nell’efficienza e nella ricerca dei materiali  perché come ha spiegato Domenicali  «per il cliente di una “Lambo” l’innovazione ha sì un peso, ma è soprattutto l’emozione di un gioiello del made in Italy che guida le loro scelte».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

CDP, primo Forum Multistakeholder

Valorizzare gli impegni assunti e rafforzare la capacità di ascolto e confronto con gli stakeholder, per individuare insieme le migliori soluzioni alle esigenze reali del Paese. Questi alcuni degli obiettivi del Forum.

Il Direttore Generale del Tesoro Alessandro Rivera (Mef) e il Presidente dell’ACRI Francesco Profumo hanno aperto ieri il primo Forum Multistakeholder di CDP, che ha ospitato nella propria sede i rappresentanti dei suoi principali portatori di interesse, insieme all’Amministratore delegato Fabrizio Palermo e il Presidente Giovanni Gorno Tempini. I due azionisti hanno sottolineato il ruolo centrale di CDP per lo sviluppo sostenibile del Paese rimarcando l’importanza del tema nel piano industriale di CDP.

Dopo la sessione introduttiva in plenaria, i partecipanti si sono riuniti in cinque tavoli di lavoro per approfondire il ruolo di CDP di fronte alle nuove sfide della sostenibilità, quali l’innovazione, la riqualificazione urbana in chiave smart e lo sviluppo delle infrastrutture sociali, restituendo i risultati delle riflessioni al management e ai vertici CDP: l’obiettivo è offrire una chiave di lettura costruttiva per contribuire a rendere le azioni di Cassa Depositi e Prestiti sempre più incisive per la crescita del territorio e delle comunità.

Il primo Forum Multistakeholder ha dunque rappresentato un’opportunità di confronto unica per CDP: l’impegno per la realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile, passa infatti attraverso occasioni di riflessione e dialogo, in un’ottica di condivisione di intenti e azioni.

Per la prima volta CDP ha voluto guardare al futuro al fianco dei propri stakeholder, in coerenza con il Piano industriale 2019-2021 che, ponendo la sostenibilità al centro di tutte le scelte strategiche, individua nell’attività di ascolto strutturato uno degli elementi fondamentali per permettere a Cassa Depositi e Prestiti di rafforzare il proprio ruolo e diventare volano dello sviluppo sostenibile in Italia.

“In 170 anni CDP non ha mai tradito la sua missione a supporto della crescita sostenibile. Con il primo Forum Multistakeholder vogliamo rafforzare la consapevolezza sul ruolo che CDP può svolgere per guidare una nuova stagione di sviluppo dell’Italia” ha dichiarato l’AD di CDP Fabrizio Palermo.

Con questo nuovo percorso CDP non scopre una nuova sensibilità, ma rende esplicita la vocazione sostenibile presente nella propria missione storica da 170 anni, orientando consapevolmente il proprio business verso il raggiungimento degli obiettivi promossi dalle Nazioni Unite.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Servizio migliorato e squadra rinforzata: il nuovo volto di Dazn

Dopo un anno dall’esordio in Italia i rallentamenti sono stati superati. E il team di commentatori si è arricchito di tanti veterani della Serie A. Ecco i loro trascorsi da calciatori.

Squadra che vince non si cambia o, al limite, si allarga. Devono pensarla così anche dalle parti di Dazn, la piattaforma di streaming specializzata nella trasmissione di eventi sportivi live e on demand e con una programmazione di contenuti originali dedicati allo sport. Il team che segue il campionato di serie A 2019/2020, infatti, ha visto aggiungersi alcuni top player. Nell’area commentatori tecnici sono arrivati ex volti noti del massimo campionato italiano come Dejan Stankovic, Federico Balzaretti e Massimo Gobbi. A loro si aggiungono Mauro German Camoranesi, uno degli eroi Azzurri di Germania 2006, e i vari Francesco Guidolin, Roberto Cravero, Dario Marcolin, Simone Tiribocchi e Alessandro Budel. Anche la squadra di presentatori e giornalisti è ricca: oltre a Diletta Leotta, inviata dagli stadi italiani per la conduzione dei pre e post partita, ci sono Giulia Mizzoni e Federica Zille. Al commento Pierluigi Pardo, Massimo Callegari, Stefano Borghi, Ricky Buscaglia, Riccardo Mancini, Edoardo Testoni e Gabriele Giustiniani.

NIENTE PROBLEMI DI BUFFERING

La cosa più importante è che, adesso, il servizio ha fatto un salto di qualità per quanto riguarda gli aspetti tecnici: niente problemi di buffering né di segnale e un’offerta di eventi sportivi che via via si è sempre più ampliata. Una sorpresa per chi era rimasto scottato l’anno precedente, durante il quale Dazn aveva avuto qualche problema di rodaggio (poi via via risolto nel corso della stagione). Ora che le difficoltà sono state superate, si può vedere Serie A, Serie B e una lunga serie di altri sport per pochi euro al mese. Ma facciamo un passo indietro e conosciamo la squadra di opinionisti.

LE NEW ENTRY: STANKOVIC, BALZARETTI E GOBBI

Partiamo, appunto, dai tre nuovi acquisti. Dejan Stankovic non ha bisogno di tante presentazioni. Da calciatore tutti se lo ricordano, in tempi più recenti, per aver fatto parte dell’Inter di José Mourinho che ha vinto il famoso Triplete: campionato, Coppa Italia e Champions League. Con la maglia della Lazio ha vinto l’ultimo scudetto biancoceleste, che risale al 2000. Federico Balzaretti, con la sua chioma bionda, è stato un terzino fluidificante di talento. Ha vestito, tra le altre, le maglie di Juventus, Torino e Roma ed è stato vice campione d’Europa con l’Italia nel 2012. Massimo Gobbi, invece, è un vero veterano della serie A dove ha all’attivo 330 partite. Era un jolly di fascia, noto ai tifosi Cagliari, Fiorentina, Parma e Chievo.

GLI ALTRI: DA CAMORANESI A TIRIBOCCHI

Al loro fianco c’è sempre l’oriundo Mauro German Camoranesi, grande ex della Juventus e campione del mondo nel 2006. Non manca l’esperienza di mister Francesco Guidolin: che da allenatore ha esordito in serie A nel lontano 1993 e ha vinto la Coppa Italia con il Vicenza nel 1997. E poi c’è il “cuore Toro” Roberto Cravero, storico capitano granata che ha giocato una finale di Coppa Uefa, contro l’Ajax, con la fascia al braccio nel 1992. Il centrocampista Dario Marcolin, poi divenuto allenatore, era un ottimo regista, che ha vestito le maglie, tra le altre, di Lazio, Sampdoria e Napoli.Il centrocampista Alessandro Budel ha giocato oltre 130 partite in A e ha chiuso solo due anni fa, in serie B, con la maglia della Pro Vercelli. Infine Simone Tiribocchi, attaccante, detto il “Tir”: ha segnato più di 150 gol in carriera e in serie A ha giocato con Torino, Atalanta, Chievo e Lecce.

NON SOLO CALCIO: SPAZIO AGLI SPORT AMERICANI

Tanti protagonisti del calcio di ieri, insomma, che commentano i protagonisti di oggi. Nell’offerta di Dazn, in ogni caso, non c’è solo il pallone. Nel parterre di giornalisti si è fatta strada anche Chiara Soldi con le sue interviste a bordo ring durante gli incontri di boxe. Trovano ampio spazio i principali sport americani: ovvero il football della Nfl e il baseball con la MLB. Si prosegue con i combattimenti della Ufc e quindi Indycar, Nascar, WRC e rugby. Da quest’anno, inoltre, si sono aggiunti tennis, basket e ciclismo, insieme allo sci e altri contenuti di Eurosport 1 Hd ed Eurosport 2 Hd.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Accordo tra SIA e Unicocampania per i pagamenti contactless a Napoli e sui mezzi di trasporto regionali

A partire dalla seconda metà del 2020, cittadini e turisti potranno pagare il biglietto direttamente ai terminali presenti nelle stazioni della rete metropolitana, ferroviaria, funicolare e degli autobus.

Il mondo del trasporto pubblico si prepara ad affrontare una nuova sfida. Grazie all’accordo siglato tra SIA e il Consorzio Unicocampania, dalla seconda metà del 2020 partirà la sperimentazione a Napoli, Salerno, Avellino e rispettive province per i pagamenti dei biglietti dei mezzi pubblici locali tramite carte di credito e di debito contactless.

Una vera e propria rivoluzione che, a regime, consentirà ai cittadini e ai turisti che si recheranno in Campania di pagare il biglietto della rete metropolitana, ferroviaria, funicolare e degli autobus con carte dotate di tecnologia NFC, anche virtualizzate su smartphone e dispositivi wearable, in modo facile, veloce e sicuro.

L’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DI SIA

L’innovativo servizio si basa sull’infrastruttura tecnologica di SIA che collegherà tutti i terminali dove avvicinare le carte per accedere ai mezzi pubblici campani, nonché i circuiti di pagamento ed il sistema regionale per il calcolo delle tariffe.

Le avanzate funzionalità, a supporto dello sviluppo della Smart Mobility, permetteranno la gestione, l’autorizzazione, la contabilizzazione e la rendicontazione delle transazioni di pagamento e, al tempo stesso, consentiranno all’utente di beneficiare della miglior tariffa disponibile in base al numero di viaggi effettuati.

Grazie all’infrastruttura di SIA, inoltre, sarà possibile utilizzare la propria carta di credito come se fosse un abbonamento: una modalità innovativa a disposizione degli utenti che, dopo aver acquistato online l’abbonamento con una carta di credito contactless, potranno avvalersi della stessa carta per spostarsi sull’intera rete di trasporto pubblico campana.

INVESTIMENTI DELLA REGIONE CAMPANIA PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO

“Il Consorzio Unicocampania è stato, fin dalla sua nascita, un precursore dell’integrazione tariffaria, realizzandone uno dei modelli più complessi, per numero di attori coinvolti ed estesi dal punto di vista territoriale – sottolinea il Presidente di Unicocampania, Gaetano Ratto – Quello spirito pioneristico non è mai andato perso e il Consorzio si appresta ad affrontare una nuova sfida, quella della EMV, in una realtà che, negli anni, è cresciuta diventando ancora più complessa visto che, accanto alla tariffa integrata, oggi il Consorzio gestisce anche gran parte di quella aziendale. Siamo pronti, quindi, nell’ambito dei più ampi investimenti che la Regione Campania sta stanziando per lo sviluppo tecnologico, ad affrontare – affiancati da un partner prestigioso come SIA – un nuovo capitolo nella lunga storia delle conquiste di Unicocampania”.

“Grazie alla tecnologia di SIA, la Campania sarà la prima regione in Italia ad adottare un sistema integrato di pagamento digitale nel trasporto pubblico. Ne siamo particolarmente fieri, perché è una ulteriore conferma del nostro contributo al percorso di innovazione che il nostro Paese ha intrapreso e su cui sta progressivamente accelerando. Presto Napoli e tutti i capoluoghi di provincia campani entreranno nel novero delle grandi città – come Milano, Venezia e Roma – che stanno utilizzando la nostra piattaforma per digitalizzare milioni di titoli di viaggio. Il pagamento elettronico entra così nella quotidianità dei cittadini e diventa, de facto, uno standard alternativo al contante”, ha dichiarato Eugenio Tornaghi, Direttore Marketing & Sales di SIA.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Accordo tra SIA e Unicocampania per i pagamenti contactless a Napoli e sui mezzi di trasporto regionali

A partire dalla seconda metà del 2020, cittadini e turisti potranno pagare il biglietto direttamente ai terminali presenti nelle stazioni della rete metropolitana, ferroviaria, funicolare e degli autobus.

Il mondo del trasporto pubblico si prepara ad affrontare una nuova sfida. Grazie all’accordo siglato tra SIA e il Consorzio Unicocampania, dalla seconda metà del 2020 partirà la sperimentazione a Napoli, Salerno, Avellino e rispettive province per i pagamenti dei biglietti dei mezzi pubblici locali tramite carte di credito e di debito contactless.

Una vera e propria rivoluzione che, a regime, consentirà ai cittadini e ai turisti che si recheranno in Campania di pagare il biglietto della rete metropolitana, ferroviaria, funicolare e degli autobus con carte dotate di tecnologia NFC, anche virtualizzate su smartphone e dispositivi wearable, in modo facile, veloce e sicuro.

L’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DI SIA

L’innovativo servizio si basa sull’infrastruttura tecnologica di SIA che collegherà tutti i terminali dove avvicinare le carte per accedere ai mezzi pubblici campani, nonché i circuiti di pagamento ed il sistema regionale per il calcolo delle tariffe.

Le avanzate funzionalità, a supporto dello sviluppo della Smart Mobility, permetteranno la gestione, l’autorizzazione, la contabilizzazione e la rendicontazione delle transazioni di pagamento e, al tempo stesso, consentiranno all’utente di beneficiare della miglior tariffa disponibile in base al numero di viaggi effettuati.

Grazie all’infrastruttura di SIA, inoltre, sarà possibile utilizzare la propria carta di credito come se fosse un abbonamento: una modalità innovativa a disposizione degli utenti che, dopo aver acquistato online l’abbonamento con una carta di credito contactless, potranno avvalersi della stessa carta per spostarsi sull’intera rete di trasporto pubblico campana.

INVESTIMENTI DELLA REGIONE CAMPANIA PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO

“Il Consorzio Unicocampania è stato, fin dalla sua nascita, un precursore dell’integrazione tariffaria, realizzandone uno dei modelli più complessi, per numero di attori coinvolti ed estesi dal punto di vista territoriale – sottolinea il Presidente di Unicocampania, Gaetano Ratto – Quello spirito pioneristico non è mai andato perso e il Consorzio si appresta ad affrontare una nuova sfida, quella della EMV, in una realtà che, negli anni, è cresciuta diventando ancora più complessa visto che, accanto alla tariffa integrata, oggi il Consorzio gestisce anche gran parte di quella aziendale. Siamo pronti, quindi, nell’ambito dei più ampi investimenti che la Regione Campania sta stanziando per lo sviluppo tecnologico, ad affrontare – affiancati da un partner prestigioso come SIA – un nuovo capitolo nella lunga storia delle conquiste di Unicocampania”.

“Grazie alla tecnologia di SIA, la Campania sarà la prima regione in Italia ad adottare un sistema integrato di pagamento digitale nel trasporto pubblico. Ne siamo particolarmente fieri, perché è una ulteriore conferma del nostro contributo al percorso di innovazione che il nostro Paese ha intrapreso e su cui sta progressivamente accelerando. Presto Napoli e tutti i capoluoghi di provincia campani entreranno nel novero delle grandi città – come Milano, Venezia e Roma – che stanno utilizzando la nostra piattaforma per digitalizzare milioni di titoli di viaggio. Il pagamento elettronico entra così nella quotidianità dei cittadini e diventa, de facto, uno standard alternativo al contante”, ha dichiarato Eugenio Tornaghi, Direttore Marketing & Sales di SIA.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Leonardo da Vinci primo aeroporto al mondo ad installare le lampade Biovitae

Installate al pronto soccorso di Fiumicino, le lampade sono in grado di ridurre i rischi di infezioni per operatori e passeggeri e limitare i fenomeni di antibiotico-resistenza.

L’aeroporto Leonardo da Vinci si conferma sempre più attento all’ innovazione e servizi per i passeggeri. Lo scalo, infatti, è il primo al mondo ad aver installato presso il proprio Pronto Soccorso (sala accettazione, sala visita medica emergenza con tavolo operatorio, sala report visita, sala degenza pazienti) i dispositivi di illuminazione battericidi Biovitae, in grado di ridurre i rischi di infezioni per operatori e passeggeri e limitare i fenomeni di antibiotico-resistenza.

Biovitae è l’unica tecnologia brevettata Led che, grazie a una combinazione di frequenze luminose, uccide tutti i batteri (Gram+, Gram-, spore, muffe e funghi) e sanifica gli ambienti senza renderli sterili e senza, quindi, indebolire il sistema immunitario. Biovitae è una luce Led che, a differenza degli UV, è totalmente sicura per l’uomo e non richiede protezioni speciali. La resistenza antibiotica è, infatti, una delle più grandi emergenze sanitarie del nostro tempo.

Delle 33 mila morti che avvengono ogni anno nei Paesi dell’Ue per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, oltre diecimila si registrano nel nostro Paese. Un record negativo, stando ai dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della Settimana mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici. Il rispetto delle norme igieniche e l’individuazione di azioni di prevenzione sono quindi sempre più importanti.

ADR A FAVORE DELLA LOTTA CONTRO LE INFEZIONI

La società Aeroporti di Roma con l’installazione di Biovitae ha deciso di intraprendere un serio cammino nella lotta alle infezioni recependo l’allarme lanciato dai ricercatori del progetto Pand Hub, realizzato dal VTT (Technical Research Centre) – principale centro di ricerca pubblico finlandese – in collaborazione, tra gli altri, con l’Università di Nottingham e lanciato nel novembre 2014 per valutare i rischi di diffusione di malattie all’interno degli hub di trasporto in tutto il mondo. Obiettivo finale del progetto triennale di ricerca, finanziato con 3,1 milioni di euro di Fondi Europei, è quello di sviluppare un modello di prevenzione e un piano d’azione in caso di crisi. Oggi a Fiumicino sono stati presentati i brillanti risultati di questa sperimentazione.

 “Grazie alla tecnologia di Biovitae – ha dichiarato l’amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis – l’abbattimento della carica batterica nei locali della sperimentazione è stato superiore al 60 % e gli spazi con buona igiene batterica sono quasi raddoppiati, passando dal 42 all’82%. Da oggi possiamo considerare il Pronto Soccorso dell’aeroporto di Fiumicino un luogo in cui il rischio microbiologico per passeggeri e operatori sanitari è sostanzialmente azzerato”.

“Sono molto contento che un brevetto 100% italiano sia stato adottato da ADR che, primo aeroporto al mondo, ha compreso l’importanza di fare qualcosa di concreto per la lotta alle infezioni e alla resistenza antibiotica. Spero questo sia il primo passo di una collaborazione continuativa e che questo virtuoso percorso possa essere uno stimolo per gli scali di tutto il mondo” ha dichiarato Mauro Pantaleo, amministratore delegato di P&P Patents and Technologies, società titolare del brevetto.

ADR sta valutando le opportunità di sperimentazione all’interno dei Terminal e delle aree d’imbarco e sbarco dei passeggeri.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Accordo tra Snam e Accenture per innovazione e sostenibilità delle reti energetiche

Le due aziende studieranno insieme soluzioni per dispositivi connessi a Internet e altre tecnologie, per ottimizzare e rendere più sostenibili le infrastrutture.

Accenture, azienda leader a livello globale nel settore dei servizi professionali, e Snam, una delle principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo, hanno siglato oggi un memorandum di intesa per studiare e valutare soluzioni basate su tecnologie IOT (Internet of Things) allo scopo di rafforzare l’innovazione e la sostenibilità delle reti energetiche nel contesto strategico mondiale di spinta verso la transizione energetica.

L’accordo è stato siglato alla presenza del CEO di Accenture, Julie Sweet, dell’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, e del presidente e amministratore delegato di Accenture Italia, Fabio Benasso.

La collaborazione rientra nell’ambito di un’ampia iniziativa portata avanti da Snam, “SnamTec, Tomorrow’s Energy Company”, che prevede al 2023 investimenti per oltre 1,4 miliardi di euro nell’innovazione e nella transizione energetica, dall’applicazione di nuove tecnologie per aumentare la sostenibilità delle reti all’impegno in settori “green” come la mobilità sostenibile, il gas rinnovabile, l’idrogeno e l’efficienza energetica.

Accenture e Snam studieranno e valuteranno soluzioni per dispositivi connessi a Internet e altre tecnologie, tra cui machine learning e intelligenza artificiale, edge e fog computing, ed advanced analytics, per ottimizzare il monitoraggio e la manutenzione delle infrastrutture e renderle più intelligenti e sostenibili, generando impatti positivi per i territori e le comunità.

Un altro obiettivo della collaborazione sarà effettuare analisi sul crescente ruolo dei gas rinnovabili come biometano e idrogeno nel mix energetico del futuro.

«La scelta della giusta strategia digitale è fondamentale per costruire un futuro a basse emissioni di CO2, aumentare la sicurezza e consolidare il coinvolgimento delle comunità locali» – afferma Julie Sweet, Ceo di Accenture. «Snam è un’azienda leader di settore e quest’iniziativa rappresenta un nuovo entusiasmante capitolo nel nostro rapporto di fiducia di lunga data. Siamo entusiasti di collaborare allo sviluppo di soluzioni che aiutino Snam e il settore ad accelerare l’innovazione e incrementare la sostenibilità.»

Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, dichiara «L’innovazione è un pilastro del progetto SnamTec, con il quale stiamo ponendo le basi dell’azienda energetica del futuro, anche attraverso accordi con operatori internazionali come Accenture. L’obiettivo è rendere la nostra rete sempre più moderna, sostenibile e integrata con i territori e le comunità, utilizzando sistemi innovativi come l’IOT per agevolare la manutenzione degli impianti e ridurre le emissioni. Proprio grazie all’impegno sull’innovazione, nel nostro nuovo piano prevediamo di ridurre del 40% le emissioni di metano al 2025 e del 40% le emissioni di CO2 equivalente entro il 2030».

Fabio Benasso, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia, aggiunge: «Nel corso degli anni abbiamo costruito una solida relazione commerciale con Snam che ci ha permesso di raggiungere obiettivi ambiziosi a livello sia nazionale che internazionale. Continueremo a fornire le nostre competenze nel campo dell’energia e le nostre capacità tecnologiche per supportare il nostro partner nel complesso processo di transizione verso un’economia più moderna, prospera, competitiva e a impatto zero.»

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Resto al Sud si apre a professionisti e under 46

Dall’8 dicembre il decreto che allarga la platea sarà operativo. I progetti dovranno essere presentati online sulla piattaforma di Invitalia

È finalmente operativa l’estensione della platea dei beneficiari della misura Resto al Sud, l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. Il decreto attuativo firmato lo scorso agosto dai ministri per il Sud, dell’Economia e dello Sviluppo economico, è stato sottoscritto e pubblicato sulla “Gazzetta ufficiale” sabato 23 novembre e dall’8 dicembre 2019 sarà dunque operativo.

A quasi un anno dalla legge di Bilancio che aveva previsto l’ampliamento della platea dei beneficiari diventa realtà. Così anche i professionisti e agli under 46 avranno la possibilità di partecipare alla misura che prevede una dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro, presentando i progetti sulla piattaforma online di Invitalia che gestisce Resto al Sud per conto del Ministero dello Sviluppo economico.

A CHI SI RIVOLGE

Le agevolazioni previste da Resto al Sud sono rivolte agli under 46 residenti, al momento della presentazione della domanda, nel Mezzogiorno, più precisamente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia oppure che trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo. La misura si rivolge, inoltre, ai professionisti e under 46 che non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio. Per i liberi professionisti è importante che non risultino titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni

Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

LE AGEVOLAZIONI

Il finanziamento previsto da Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili (ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, programmi informatici, spesa per l’avvio dell’attività) e consiste in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi

COME PRESENTARE DOMANDA

Resto al Sud è un incentivo a sportello per cui le domande, che devono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia, vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo. 

Per procedere alla presentazione è necessario registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando l’apposito form, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo. Tutte le comunicazioni tra l’Agenzia e i proponenti vengono, infatti, inviate, solo via PEC. Nella domanda bisogna inserire il progetto imprenditoriale, da compilare on line, e la documentazione necessaria da allegare. Per predisporre il progetto i proponenti possono richiedere assistenza gratuita a uno dei soggetti accreditati (pubbliche amministrazioni, università, associazioni o enti del terzo settore) con Invitalia.

Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo mediamente entro due mesi dalla presentazione. Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti.

IL ROADSHOW DI RESTO AL SUD

Quattro tappe in quattro università italiane per generare cambiamento nei territori del Sud Italia, portando innovazione, valore e impatto sociale attraverso le imprese. Questa la sfida del roadshow di Resto al Sud, l’iniziativa che prende il nome di Hackathon Tour che si propone di trovare le migliori idee imprenditoriali di giovani universitari tra i 18 e i 35 anni da sviluppare attraverso un hackathon di accelerazione da finanziare con gli incentivi Resto al Sud. La prima tappa si svolge a Bari, il 29 e 30 novembre, presso l’Università Aldo Moro mentre la seconda si ferma in Calabria, a Rende, il 10 e l’11 dicembre, presso l’Università della Calabria.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Guidare con la pioggia, i consigli di Pirelli

Sull’asfalto bagnato l’aderenza è ridotta, la direzionalità diminuisce e aumentano gli spazi di frenata. Ecco come contenere i rischi

Siamo ormai entrati ufficialmente nella stagione della pioggia, uno dei nemici più insidiosi di chi si trova alla guida, che sia per lunghi o brevi tratti. Sebbene le auto di oggi siano più sicure rispetto a quelle del passato, la pioggia resta un nemico da non sottovalutare mai. Lo ricorda a tutti gli automobilisti Pirelli, l’azienda dalle forti radici italiane con stabilimenti in 12 Paesi del pianeta tra i principali produttori mondiali di pneumatici e di servizi a questi collegati.

ADERENZA E VISIBILITÀ

Diverse sono le problematiche con le quali il guidatore deve fare i conti quando piove. Prima tra tutti la diminuzione dell’aderenza soprattutto in presenza di pozzanghere le quali possono innescare l’aquaplaning, il temibile fenomeno di “cuscinetto” d’acqua che fa venir meno il contatto tra le gomme e l’asfalto. Freddo e foglie poi, in autunno, non fanno che rincarare la dose perché cadono intasando i tombini e trasformandosi in “saponette”. Oltre che con l’aderenza ridotta, chi guida deve tenere sempre ben presente che a causa delle gocce di pioggia la visibilità è limitata, motivo per cui i tergicristallo devono essere in perfetta efficienza. A questo si aggiunge, inoltre, la “nube” sollevata dai pneumatici che viene limitata solo dai tratti di strada con asfalto drenante.

ALCUNI ACCORGIMENTI DA ADOTTARE IN AUTO

Partiamo ora con i consigli veri e propri che l’azienda ha ritenuto segnalare. «Quando piove – spiega Pirelli – sterzo, acceleratore e freno vanno usati più dolcemente del solito. Se l’Esp c’è, non va disinserito come molti pensano. Se manca, occorre sfruttare le marce più alte compatibili con la velocità alla quale si procede: in questo modo le ruote tenderanno meno a slittare. Inoltre, bisogna attivare il “clima” per ridurre il rischio che i vetri si appannino. Nel caso, deviare l’aria sul parabrezza (spesso esiste un tasto specifico) per ripulirlo alla svelta».

ATTENZIONE A SEGNALI E POZZANGHERE

Messe in chiaro alcune impostazioni di guida, Pirelli pone l’attenzione sui segnali stradali, mai da sottovalutare soprattutto in caso di pioggia. «Attenzione, quindi, ai cartelli che avvisano di fondi sdrucciolevoli in caso di pioggia e anche a quelli che annunciano cunette o sottopassi – segnala Pirelli – sono le situazioni più a rischio di allagamento». Importante inoltre è prestare attenzione alle pozzanghere, senza mai sminuire la loro profondità: «Potrebbero nascondere una buca in grado di provocare seri danni a gomme, cerchi e sospensioni, oltre che far perdere il controllo della vettura. Meglio evitarle, o comunque superarle lentamente. Identico è il consiglio nel caso di un allagamento: il rischio, nello specifico, è di far aspirare acqua al motore o di bagnare l’impianto elettrico» ribadisce l’azienda produttrice di pneumatici. Fatte queste premesse, Pirelli non dimentica di ricordare che il primo consiglio per guidare sul bagnato è quello di adottare uno stile più prudente, moderando la velocità, evitando distrazioni e aumentando la distanza di sicurezza.

COME CONTRASTARE L’AQUAPLANING

Come detto quando parliamo di pozzanghere e guida con pioggia tiriamo in ballo anchel’aquaplaning che si presenta quando si entra in una pozzanghera già a partire dai 50 km/h. Cosa succede nello specifico? L’azienda lo spiega in modo semplice: «Il pneumatico, non riuscendo ad espellere l’acqua tramite la scolpitura del battistrada, tende a far ‘galleggiare’ la vettura con la conseguente perdita di direzionalità. Non per forza il fenomeno è causato da un avvallamento della sede stradale, ma entrano in gioco uno stato d’uso avanzato o una pressione errata delle nostre gomme». Per contrastare l’aquaplaning, il primo consiglio proposto da Pirelli è quello di cercare di restare calmi tenendo lo sterzo ben saldo ed eventualmente toccare lievemente i freni. Da tenere bene a mente, inoltre, è il fatto che in questi casi anche i più sofisticati sistemi di sicurezza possono avere tempi di risposta “lunghi”, motivo per cui è bene intervenire rapidamente, in modo deciso ma delicato.

OCCHIO ALLA ‘SCHIUMETTA’

Altro fenomeno a cui prestare attenzione quando piove e si è alla guida è il pericoloso viscoplaning che si presenta, di solito, dopo la caduta delle prime gocce di pioggia. «L’acqua si mischia con lo sporco e gli oli che sono depositati sulle strade creando un’emulsione particolarmente viscida: è la famosa ‘schiumetta’ che si vede affiorare sull’asfalto quando inizia a piovere – spiega Pirelli – La prudenza e la velocità ridotta sono i primi rimedi per anticipare situazioni di pericolo che possono portare sovrasterzo o sottosterzo». Come reagire in questi casi? Alleggerire il gas e raddrizzare leggermente il volante fino a quando le ruote non riprendano direzionalità evitando di accentuare la sterzata, azione che per istinto verrebbe di fare.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Citroën lancia il Nuovo Suv C5 Aircross

Il Suv, versione rinnovata del modello lanciato a fine 2018, punta su design, comodità e modularità. Le novità? Sospensioni di nuova generazione, tecnologia e comfort di guida.

Citroën ha deciso di proseguire la sua offensiva nel settore dei Suv lanciando anche in Europa la Nuova C5 Aircross, di cui sono già stati venduti 40mila esemplari in Cina. Lo sbarco di questo nuovo modello segue C3 Aircross, un successo da 80mila vendite.

AIRBUMP ALLE PORTIERE E AMPIA PERSONALIZZAZIONE

Il segmento dei SUV rappresenta il più del 40% delle vendite del mercato automobilistico e Citroën ha investito nel settore con l’obiettivo di offrire una risposta differente e innovativa che incarni tutti i valori del brand. Nuovo SUV C5 Aircross, lungo 4,50 m, si distingue dagli altri SUV per le ruote di grandi dimensioni, da 720 mm di diametro, per la distanza dal suolo di 230 mm e per le barre al tetto, oltre che per innovazioni esclusive Citroën come gli Airbump, che proteggono le portiere dagli urti. Al pari degli ultimi modelli della casa francese, Nuovo SUV C5 Aircross propone un’ampia offerta di personalizzazione, con 32 combinazioni per gli esterni e cinque combinazioni per gli ambienti interni. La vettura può essere personalizzata grazie a sette tinte per la carrozzeria, una colorazione bi-colore con tetto a contrasto Black e 3 Pack Color, costituiti da dettagli colorati sul paraurti anteriore, sugli Airbump nella parte inferiore delle porte anteriori e sul profilo inferiore delle barre al tetto.

IL COMFORT DI GUIDA, DALLE SOSPENSIONI AI SEDILI

Nuovo SUV C5 Aircross, al pari di tutta la gamma Citroën, si caratterizza per l’elevato comfort di guida, incarnando tutti i valori del riconosciuto progetto Citroën Advanced Comfort. Nuovo SUV C5 Aircross presenta infatti due esclusive tecnologie a vantaggio del comfort di tutti gli occupanti: le sospensioni Citroën con smorzatori idraulici progressivi e i sedili Advanced Comfort, capaci di filtrare le asperità della strada e garantire un comfort di guida di livello superiore. Ancora, i tre sedili posteriori individuali e scorrevoli sono ribaltabili a scomparsa e il volume del bagagliaio “Best in Class” varia da 580 a 720 litri, attestandosi come il più grande della categoria.

LE TECNOLOGIE DI ASSISTENZA ALLA GUIDA

Tutte vetture Citroën si distinguono poi per le moderne tecnologie di assistenza alla guida. Nuovo SUV C5 Aircross non fa eccezione, grazie al display digitale da 12,3 pollici, al Touch Pad da 8 pollici con schermo capacitivo, ai 20 sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, tra cui spicca la tecnologia Highway Driver Assist, e alle sei tecnologie di connettività all’avanguardia. Nuovo SUV C5 Aircross è offerto con efficienti motorizzazioni benzina e diesel da 130 cv e 180 cv, anche in abbinamento alla trasmissione automatica ad otto rapporti EAT8, ed è il primo modello Citroën a utilizzare la tecnologia Plug-in Hybrid PHEV per offrire nuovi ed inediti livelli di comfort, efficienza e piacere di guida. Nuovo SUV C5 Aircross, commercializzato in Italia a partire da fine 2018, è prodotto in Francia, nella fabbrica di Rennes – La Janais.

IL DG JACKSON: «È IL NUOVO MODELLO DI PUNTA CITROEN»

Linda Jackson, direttore generale di Citroën, ha presentato con orgoglio Nuovo SUV C5 Aircross, vettura commercializzata in quasi 92 paesi nel mondo: «Si tratta di un Next Generation SUV che completa la gamma recentemente rinnovata di Citroën e affronta il segmento dei SUV con tutti gli elementi identificativi della marca: design, comfort e modularità. Nuovo SUV C5 Aircross è il nuovo modello di punta di Citroën, un elemento chiave per la crescita internazionale del brand».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Citroën lancia il Nuovo Suv C5 Aircross

Il Suv, versione rinnovata del modello lanciato a fine 2018, punta su design, comodità e modularità. Le novità? Sospensioni di nuova generazione, tecnologia e comfort di guida.

Citroën ha deciso di proseguire la sua offensiva nel settore dei Suv lanciando anche in Europa la Nuova C5 Aircross, di cui sono già stati venduti 40mila esemplari in Cina. Lo sbarco di questo nuovo modello segue C3 Aircross, un successo da 80mila vendite.

AIRBUMP ALLE PORTIERE E AMPIA PERSONALIZZAZIONE

Il segmento dei SUV rappresenta il più del 40% delle vendite del mercato automobilistico e Citroën ha investito nel settore con l’obiettivo di offrire una risposta differente e innovativa che incarni tutti i valori del brand. Nuovo SUV C5 Aircross, lungo 4,50 m, si distingue dagli altri SUV per le ruote di grandi dimensioni, da 720 mm di diametro, per la distanza dal suolo di 230 mm e per le barre al tetto, oltre che per innovazioni esclusive Citroën come gli Airbump, che proteggono le portiere dagli urti. Al pari degli ultimi modelli della casa francese, Nuovo SUV C5 Aircross propone un’ampia offerta di personalizzazione, con 32 combinazioni per gli esterni e cinque combinazioni per gli ambienti interni. La vettura può essere personalizzata grazie a sette tinte per la carrozzeria, una colorazione bi-colore con tetto a contrasto Black e 3 Pack Color, costituiti da dettagli colorati sul paraurti anteriore, sugli Airbump nella parte inferiore delle porte anteriori e sul profilo inferiore delle barre al tetto.

IL COMFORT DI GUIDA, DALLE SOSPENSIONI AI SEDILI

Nuovo SUV C5 Aircross, al pari di tutta la gamma Citroën, si caratterizza per l’elevato comfort di guida, incarnando tutti i valori del riconosciuto progetto Citroën Advanced Comfort. Nuovo SUV C5 Aircross presenta infatti due esclusive tecnologie a vantaggio del comfort di tutti gli occupanti: le sospensioni Citroën con smorzatori idraulici progressivi e i sedili Advanced Comfort, capaci di filtrare le asperità della strada e garantire un comfort di guida di livello superiore. Ancora, i tre sedili posteriori individuali e scorrevoli sono ribaltabili a scomparsa e il volume del bagagliaio “Best in Class” varia da 580 a 720 litri, attestandosi come il più grande della categoria.

LE TECNOLOGIE DI ASSISTENZA ALLA GUIDA

Tutte vetture Citroën si distinguono poi per le moderne tecnologie di assistenza alla guida. Nuovo SUV C5 Aircross non fa eccezione, grazie al display digitale da 12,3 pollici, al Touch Pad da 8 pollici con schermo capacitivo, ai 20 sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, tra cui spicca la tecnologia Highway Driver Assist, e alle sei tecnologie di connettività all’avanguardia. Nuovo SUV C5 Aircross è offerto con efficienti motorizzazioni benzina e diesel da 130 cv e 180 cv, anche in abbinamento alla trasmissione automatica ad otto rapporti EAT8, ed è il primo modello Citroën a utilizzare la tecnologia Plug-in Hybrid PHEV per offrire nuovi ed inediti livelli di comfort, efficienza e piacere di guida. Nuovo SUV C5 Aircross, commercializzato in Italia a partire da fine 2018, è prodotto in Francia, nella fabbrica di Rennes – La Janais.

IL DG JACKSON: «È IL NUOVO MODELLO DI PUNTA CITROEN»

Linda Jackson, direttore generale di Citroën, ha presentato con orgoglio Nuovo SUV C5 Aircross, vettura commercializzata in quasi 92 paesi nel mondo: «Si tratta di un Next Generation SUV che completa la gamma recentemente rinnovata di Citroën e affronta il segmento dei SUV con tutti gli elementi identificativi della marca: design, comfort e modularità. Nuovo SUV C5 Aircross è il nuovo modello di punta di Citroën, un elemento chiave per la crescita internazionale del brand».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Massimo Perotti è l’Imprenditore dell’Anno

Ieri sera a Milano la cerimonia di consegna del premio nazionale giunto alla sua XXIII edizione organizzato da EY

È stato premiato a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana a Milano, Massimo Perotti,Executive Chairman di Sanlorenzo S.p.A., vincitore nazionale della XXIII edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno® che si è svolto con il supporto di Banca Akros (Gruppo Banco BPM) e Board International. Il riconoscimento conferito da EY, leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza, è riservato agli imprenditori italiani alla guida di aziende con un fatturato di almeno 25 milioni di euro che creano valore, con spirito innovativo e visione strategica, contribuendo alla crescita dell’economia.

Oltre a Perotti altri sei vincitori di categoria, più un Premio Speciale della Giuria e il Premio EY Start Up. Tutti i riconoscimenti sono stati assegnati dalla giuria che, presieduta da Gianni Mion, Presidente di Edizione, e composta dall’imprenditore Alberto Baban, da Paolo Boccardelli, Direttore di LUISS Business School; Guido Corbetta, Professore ordinario di Corporate Strategy presso l’Università Bocconi di Milano; Monica Mandelli, Managing Director in KKR &  Co. a New York; Marco Nocivelli, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Epta; Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di KIKO S.p.A.; Paolo Scudieri, Amministratore Delegato di Adler Plastic S.p.A. e Nunzio Tartaglia, Responsabile CDP Imprese, ha dichiarato specifiche motivazioni per ogni premio assegnato.

TUTTO SUL VINCITORE

La giuria ha decretato Massimo Perotti imprenditore dell’anno «per essere riuscito a trasformare una bella realtà italiana in un brand riconosciuto a livello mondiale come massima espressione dell’eleganza e dell’esclusività del Made in Italy, affrontando il percorso di crescita con coraggio e determinazione, investendo costantemente sul territorio e sulle persone».

Grande la soddisfazione da parte dell’imprenditore che appresa la notizia ha commentato: «È per me un grande onore ricevere questo riconoscimento che premia innanzitutto l’impegno e la dedizione che l’intera azienda ha profuso in questi anni – ha detto Perotti – All’origine di ogni successo c’è sempre un lavoro di squadra e se abbiamo raggiunto i vertici della produzione mondiale di yacht e superyacht, devo ringraziare gli uomini e le donne che lavorano in Sanlorenzo. È soprattutto merito loro se siamo in grado di realizzare progetti la cui qualità e cura ineguagliabile sono apprezzate in tutto il mondo grazie a una combinazione unica di artigianalità, tecnologia, design e passione».

LE IMPRESE ITALIANE DEVONO FARE SISTEMA

«L’Italia, nel corso della sua storia, ha continuato a creare imprese straordinarie, realtà imprenditoriali eccellenti e uniche che hanno saputo superare le difficoltà, crescere e spesso affermarsi anche su scala internazionale – ha precisato Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’area Mediterranea – EY le ha sostenute e, con questo Premio, celebrate. Oggi l’accresciuta competitività a livello globale impone nuove sfide. Per vincerle, le imprese italiane devono investire e fare sistema con l’obiettivo di recuperare produttività, puntando soprattutto sulle aree in cui siamo più distintivi, come la meccanica, il design, il manifatturiero e l’automazione. E devono agire da stimolo per il rinnovamento della Pubblica Amministrazione, fattore determinante per la progressione del sistema paese».

«Attraverso il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno da ventitré anni premiamo le eccellenze italiane. Le storie di questa edizione includono Family Business longeve e imprenditori di prima generazione che in poco più di un decennio hanno saputo conquistare una leadership internazionale – ha puntualizzato Luca Pellizzoni, Partner EY, Responsabile italiano del Premio L’Imprenditore dell’Anno – Sono storie che testimoniano come l’imprenditoria italiana sia rinomata a livello mondiale per l’eccellenza delle proprie aziende capaci, creative e all’avanguardia».

SEI CATEGORIE, I PREMIATI

Perrotti non è stato l’unico ad ottenere un riconoscimento. Affianco a lui altri sei grandi imprenditori che si sono distinti nel loro lavoro.

Va ad Angelo Benedetti, Presidente e Amministratore Delegato di Unitec S.p.A ilpremioIndustrial & Diversified Products «per essere riuscito a creare un gruppo diventato leader nel proprio settore attraverso una lungimirante direzione strategica che ha sempre posto al centro innovazione e affidabilità». Per la categoria Food & Beverage, invece, premiato Michele Andriani, Presidente e Amministratore Delegato di Andriani S.p.A., «per il suo grande impegno per la sostenibilità che ha consentito di coniugare crescita economica con la salvaguardia dell’ambiente e della società».

Giancarlo e Alberto Zanatta, rispettivamente Fondatore e Presidente di Tecnica Group S.p.A., hanno ricevuto il Premio Fashion, Design & Luxury «per essere riusciti a costruire un gruppo riconosciuto a livello internazionale per i marchi di assoluta eccellenza simboli di qualità, innovazione, tecnologia e design italiano». Il Premio Innovation è andato a Emidio Zorzella e Massimo Bonardi, rispettivamente CEO e Founder e Managing Director e Founder di Antares Vision S.p.A., «per la passione, lo sviluppo tecnologico e la fiducia nelle persone che hanno consentito di trasformare in poco più di 10 anni un “laboratorio di idee” in un gruppo leader a livello internazionale nel proprio settore».

Si affianca il Premio Globalization che quest’anno è stato consegnato a Laura Colnaghi Calissoni, Presidente e Amministratore Delegato di Gruppo Carvico, «per la tenacia con cui è riuscita ad affermarsi a livello globale, attraverso importanti investimenti, sperimentazione continua e diversificazione dell’offerta, sempre all’insegna della più alta qualità». Chiudono la rosa dei premiati i fratelli Attilio Zanetti, Vice Presidente e Consigliere Delegato, Matteo Zanetti, Vice Presidente e Consigliere Delegato, e Paolo Zanetti, Consigliere Delegato, che rappresentano la quarta generazione alla guida dell’azienda di famiglia Zanetti S.p.A. a cui va il premio Family Business «per aver portato l’eccellenza italiana in tutto il mondo conciliando tradizione e innovazione, legame con il territorio e rispetto per l’ambiente. Un filo conduttore che si tramanda con grande passione di padre in figlio da oltre 100 anni».

PREMIO SPECIALE E EY START UP

La giuria 2019 ha, inoltre, assegnato altri due riconoscimenti. Il Premio Speciale della Giuria a Paolo Maggioli, Presidente e Amministratore Delegato di Maggioli S.p.A., «per l’importante contribuito alla trasformazione digitale, all’innovazione e alla semplificazione della Pubblica Amministrazione, delle aziende e dei professionisti» e il Premio EY Start Up, giunto alla quinta edizione e sostenuto da P10, a Mattia Capulli, Co-fondatore, e Andrea Riposati, Co-fondatore e CEO di Dante Labs «per aver portato la scienza alla portata di tutti, contribuendo allo sviluppo del territorio e all’affermazione dell’Italia in un settore all’avanguardia».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

Al via MySisal: nuovi servizi per il canale retail

L’azienda ha lanciato un’unica e innovativa piattaforma con un portafoglio ricchissimo pensato a misura dei rivenditori

Sisal lancia MySisal l’innovativo progetto ideato per supportare i rivenditori ed il loro business, per migliorare l’attrattività del punto vendita e la qualità di vita del titolare e dei suoi familiari. MySisal, tramite un’unica e innovativa piattaforma, offre un portafoglio ricco di servizi studiato a misura dei rivenditori per soddisfare le loro esigenze.

Il progetto di MySisal è stato studiato, nell’ambito della recente gara per l’aggiudicazione della concessione del SuperEnalotto e degli altri giochi numerici, per garantire a Sisal di consolidare il valore della propria rete, selezionando e qualificando i propri partner commerciali, migliorandone l’approccio al mercato. Un investimento che guarda al futuro e che punta alla crescita del canale retail sul quale Sisal ha sempre investito garantendo servizi all’avanguardia attraverso programmi di formazione, coinvolgimento e visibilità per i propri ricevitori.

Parte dunque una nuova fase per l’azienda che non solo lancia MySisal ma anche una rinnovata rete di ricevitorie: ad oggi sono già circa 4mila quelli che hanno accolto con interesse la proposta Sisal, confermandone la validità e convenienza.

TUTTO SULLA PIATTAFORMA

Tre le aree di interesse sulle quali la piattaforma MySisal si concentra realizzate grazie al costante ascolto delle necessità dei rivenditori. MY CUSTOMER è il servizio che consente di aumentare i clienti e il traffico presso il punto vendita grazie ad un’esclusiva territoriale, la visibilità sui siti del Gruppo e sul web con pagine dedicate. I rivenditori potranno inoltre richiedere e ricevere a domicilio materiali di marketing per il proprio punto di vendita e allestire il proprio locale per promozioni e iniziative in-store. MY BUSINESS,invece, è il canale che consente di incrementare i ricavi grazie alla copertura degli oneri relativi alla garanzia finanziaria e tecnologica legata alla concessione per il SuperEnalotto e gli altri giochi numerici, oltre che un’assicurazione a copertura delle principali esigenze del punto vendita. MY LIFE, infine, dà la possibilità ai rivenditori di accedere ad una polizza sanitaria permettendo loro di migliorare la propria vita privata e quella delle loro famiglie. È inclusa in questo servizio anche l’opportunità di vivere momenti di intrattenimento, occasioni di crescita culturale e altri benefit personali. 

Per aderire alla piattaforma MySisal i rivenditori possono chiamare il numero verde 800 778866, già attivo (digitando l’opzione 3).

Marco Caccavale, Direttore della Business Unit Lottery

LA PIATTAFORMA È PRONTA AD ARRICCHIRSI

«Sono particolarmente orgoglioso di annunciare l’avvio del percorso di selezione e qualificazione del nostro network di ricevitori, che integrato con il progetto MySisal, rappresenta un investimento sul futuro del retail nel nostro Paese – ha sottolineato Marco Caccavale, Direttore della Business Unit Lottery del Gruppo Sisal – Un’innovativa piattaforma che si arricchirà nel tempo, ideata e realizzata da un team interno di elevata professionalità, che certamente contribuirà a far evolvere il canale di prossimità nel suo complesso, migliorare la qualità del rapporto e consolidare la partnership tra Sisal e i punti vendita che aderiranno al progetto».

SISAL SI ESPANDE A LIVELLO INTERNAZIONALE

Un nuovo tassello quello di My Sisal per l’azienda che dopo l’aggiudicazione della concessione del business Giochi Numerici per altri nove anni, sta portando avanti una significativa espansione internazionale con una business purpose sempre più competitiva. Nel 2018, infatti, Sisal si è aggiudicata la gara indetta dalla Société de Gestion de la Loterie Nationale del Marocco che prevede, dal primo gennaio del 2019, la gestione delle Lotterie Nazionali in Marocco per ben 9 anni. Dal 2019, inoltre, il Gruppo è presente anche sul mercato spagnolo grazie alla licenza conseguita sul mercato del gioco online, traguardo che si affianca al contratto decennale per la gestione e lo sviluppo di un sistema giochi in Turchia.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

1 2