Milano, il sindaco Sala annuncia un tavolo di lavoro per creare un “piano bici”

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala intende convocare un tavolo di lavoro sul tema della sicurezza dei ciclisti in città con l’obiettivo di creare un piano bici. L’annuncio è giunto dopo l’incidente avvenuto in viale Caldara martedì 29 agosto 2023 in cui una donna di 28 anni è morta investita da un camion mentre era in sella alla sua bici – la quinta ciclista a perdere la vita sulle strade milanesi da inizio anno.

«Consegneremo alla città un percorso per diffondere le bici in sicurezza»

«Voglio avviare rapidamente un gruppo di lavoro ristretto che si interfaccia con il C40 e le altre città internazionali», ha spiegato il primo cittadino a margine della cerimonia di apertura della Fei Jumping European Championship Milano 2023, gli Europei di salto a ostacoli che si tengono all’Ippodromo, «perché serve più che mai un piano bici per la città». E ancora: «Dobbiamo andare oltre la questione delle piste ciclabili e ne ho parlato stamattina con il consigliere Marco Mazzei, che praticamente vive in bicicletta ed è una persona con grande buon senso. Faremo un gruppo ristretto per consegnare alla città il nostro percorso per diffondere le biciclette in sicurezza».

«Contatterò Salvini per lavorare insieme»

L’obiettivo di Sala è quello di produrre un piano bici in linea con le grandi città europee: «La città a 30 all’ora non è sufficiente e anche su questo andremo avanti, ma tutti gli incidenti che abbiamo avuto sono stati in situazioni in cui il problema non era di velocità ma di coesistenza dei mezzi». E sulla sicurezza dei ciclisti in città: «Credo che serva l’aiuto del ministero, ho letto le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dice che nel nuovo codice della strada ci sarà grande attenzione anche ai ciclisti, è importante. Guarderemo con grande attenzione a questo e contatterò il ministro perché chiedergli cosa si può fare insieme».

G20, a New Delhi userà “uomini scimmia” per tenere lontani i macachi

In India è emergenza macachi. Nella capitale sono stati dispiegati una trentina di “uomini scimmia”, persone appositamente addestrate ad allontanare i macachi rhesus che hanno invaso Nuova Delhi. La “milizia” è stata formata per impedire agli animali di creare disagi durante il G20 in programma per il 9 e 10 settembre. Il rischio è che le scimmie attacchino i convogli di auto dei leader stranieri durante il vertice o che divorino le decorazioni floreali. Secondo quanto spiegato dal governo indiano, il personale addestrato imiterà le grida delle scimmie langur, nemiche naturali dei macachi rhesus. «Non possiamo cacciare le scimmie dal loro habitat naturale. Quindi abbiamo schierato una squadra di 30-40 uomini addestrati per spaventare le scimmie», ha spiegato all’Afp Satish Upadhyay, vicepresidente del consiglio della città di Nuova Delhi. E poi ha aggiunto: «Dispiegheremo un uomo in ciascuno degli alberghi in cui alloggeranno i delegati, così come nei luoghi in cui sono state avvistate le scimmie». Per spaventare i primati sono state anche installate nelle strade della Capitale sagome di langur a grandezza naturale. In passato gli “uomini scimmia” sono stati accompagnati nel loro compito da langur addestrati, ma questa pratica è stata interrotta dopo che un tribunale ha stabilito che fosse crudele tenerli in cattività.

Mal di pancia al Sole 24 Ore per l’intervista di Maria Latella a Giorgia Meloni

Grandi mal di pancia dentro la redazione del Sole 24 Ore per l’intervista di Maria Latella a Giorgia Meloni, pubblicata mercoledì 30 agosto sul quotidiano di Confindustria. Forse, è la retorica domanda che gira nei corridoi, tra gli oltre 200 giornalisti di cui una quarantina a Roma che seguono la politica e in particolare Palazzo Chigi non ce n’era uno che avrebbe potuto intervistare la premier?

Mal di pancia al Sole 24 Ore per l'intervista di Maria Latella a Giorgia Meloni
Maria Latella (Imagoeconomica).

Le due ipotesi dietro questa strana scelta

Due le ipotesi. Il Sole ha assunto spesso posizioni molto dure verso l’operato del governo, forse con il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in scadenza di mandato (e in cerca di un posto al sole, senza maiuscola) non ha voluto infierire? La seconda: Latella è notoriamente molto amica della premier. A tal punto che il suo nome compare a buon diritto nel ristretto novero di quelli che potrebbero sostituire Mario Sechi come sua portavoce.

Gabon, Tajani rassicura: «L’Italia continua a essere impegnata per una soluzione diplomatica»

Il colpo di stato andato in scena nella notte tra martedì e mercoledì 30 agosto in Gabon ha acceso l’attenzione nel mondo, compresa l’Italia. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiarito la posizione che il nostro Paese intende tenere rispetto agli scontri che hanno interessato l’Africa fin dal mese di luglio. In una nota resa pubblica dalla Farnesina, Tajani ha sottolineato che «l’Italia continua a essere impegnata per una soluzione diplomatica della crisi in Niger e anche della più recente in Gabon, lavorando in stretto coordinamento con i partner». Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto che «è fondamentale che i Paesi europei mantengano una piena unità d’intenti nella ricerca di una via d’uscita pacifica che assicuri pace e stabilità all’intera regione del Sahel, lavorando d’intesa coi partner regionali».

La comunità internazionale: prima Borrell, poi il ministro degli esteri cinese

Sui conflitti che stanno interessando il continente, è intervenuto l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell il quale ha commentato: «È chiaro che la situazione nell’Africa subsahariana non sta migliorando, e ci sono notizie di un altro possibile colpo di Stato in Gabon. Le notizie sono confuse, ho ricevuto la notizia stamattina presto, ma se sarà confermata sarà un altro colpo di Stato militare che aumenterà l’instabilità dell’intera regione». A poche di distanza sono arrivate anche le parole del ministro degli Esteri cinese Wang Wenbin che ha invitato a ripristinare l’ordine costituzione in Gabon e a garantire la sicurezza del presidente Bongo.

A Istanbul sarà vietato consumare alcol al parco e sulle spiagge

La prefettura di Istanbul ha deciso di vietare la vendita e il consumo di bevande alcoliche in parchi, spiagge e altri spazi pubblici all’aperto nella città sul Bosforo. Il divieto non riguarderà i locali presenti in luoghi pubblici all’aperto che hanno già una licenza per vendere alcol, mentre la multa per i trasgressori sarà di 617 lire turche, poco più di 20 euro. La decisione è stata presa per «impedire eventi che possano turbare la pace e la sicurezza della popolazione», si legge in un comunicato della prefettura citato da vari media turchi. La notizia ha già scatenato polemiche sui social media e molti utenti hanno sollevato critiche parlando dell’arrivo della sharia (la legge islamica), mentre altri hanno difeso la scelta.

 

iPhone 15, il 12 settembre la presentazione di Apple: tutte le novità

Il 12 settembre Apple presenterà i nuovi iPhone 15 e, con ogni probabilità, anche gli Apple Watch serie 9. Il Ceo Tim Cook e alcuni suoi ingegneri saliranno sul palco dello Steve Jobs Theatre di Cupertino, negli States, alle ore 19 italiane, per un evento ormai tradizionale nel calendario hi-tech. Grande attesa per i melafonini che, per la prima volta, saranno dotati di porta e cavetto USB-C al posto del vecchio Lighting, come richiesto dalla nuova direttiva dell’Unione europea. Come ha riportato The Verge, però, secondo l’analista Ming-Chi Kuo soltanto le versioni Pro e Pro Max – che potrebbe cambiare nome in Ultra – beneficeranno di velocità di trasferimento elevata da USB 3.2, mentre i modelli base si accontenteranno di USB 2.0. È tuttavia solo la più attesa della tante novità previste su iPhone 15, il cui prezzo potrebbe salire ancora rispetto al 14.

Corpo in titanio sui Pro, porta USB-C e Dynamic Island anche sui modelli base. Aumenta però il prezzo. Le anticipazioni di iPhone 15.
Il Ceo di Apple Tim Cook presenterà gli iPhone 15 (Getty Images).

Dalla Dynamic Island allo zoom a periscopio, le novità di iPhone 15

Secondo quanto filtra dagli insider statunitensi ancor prima della presentazione, Apple dovrebbe mostrare al pubblico anche nel 2023 quattro modelli di iPhone 15. Ci saranno infatti le due versioni base, tra cui quella Plus con schermo da 6,7 pollici, oltre al Pro e al Pro Max, forse rinominato Ultra. Le anticipazioni poi parlano di un’estensione della Dynamic Island, l’ultima interfaccia di Apple presente sulla parte alta del display – fra l’orario e l’icona della batteria – anche ai modelli base, finora invece esclusiva per le versioni Pro e Pro Max. In essa è possibile trovare le chiamate in corso, i brani delle app musicali in riproduzione oppure le mappe con percorsi attivi. Quanto alle fotocamere, gli insider di The Verge parlano di un nuovo sensore principale da 48 megapixel e uno zoom a periscopio 6X soltanto per il modello Pro Max.

In chiave hardware, iPhone 15 non dovrebbe cambiare look rispetto al predecessore, ma per i modelli Pro si vocifera una scocca in titanio. Alcuni insider preannunciano nuove colorazioni, già visibili in anteprima nel logo con cui Apple ha annunciato l’evento di presentazione del 12 settembre. La Mela infatti si presenta in blu e grigio titanio, che potrebbero rappresentare i nuovi look degli iPhone di Cupertino. Oltre alla porta USB-C, cambierà anche il pulsante per silenziare la suoneria. Al posto della tradizionale levetta, infatti, in arrivo una versione personalizzabile dagli utenti. La vera nota dolente di iPhone 15 è però il prezzo. Ogni modello sarà disponibile con memoria da 128, 256 o 512 Gb fino al massimo di 1 Tb. Concentrandosi sul taglio più basso, iPhone 15 costerà 1029 euro, mentre iPhone 15 Plus salirà a 1179 euro. Per la versione Pro bisognerà spendere almeno 1489 euro a fronte dei 1339 per il 14, mentre per il Pro Max ne occorreranno 1629. E per i modelli da 1 Tb si parla di oltre 2 mila euro.

Apple Watch serie 9 e AirPods, gli altri device della Mela

Cambierà poco o nulla invece per quanto riguarda gli Apple Watch serie 9, i nuovi smartwatch di Apple. Stando a quanto ha affermato il giornalista di Bloomberg Mark Gurman, le principali novità si vedranno a livello software. Gli orologi intelligenti di Cupertino avranno un processore S9, basato sull’A15 che anima gli iPhone per aumentare efficienza e durata della batteria. Probabile l’inserimento di una colorazione rosa e un cinturino dotato di fibbia magnetica. Si vocifera anche la possibile presentazione della nuova custodia di ricarica con porta USB-C per AirPods, il cui modello di quarta generazione è previsto per metà 2024.

Ruba l’auto degli sposi e la restituisce: «Ladro sì ma con cuore»

«Ladro sì ma con cuore». Questo il testo del biglietto lasciato all’interno di una Fiat Punto rubata ad una coppia di novelli sposi e ritrovata nella mattinata di mercoledì 30 agosto 2023 a Foggia.

Il ritrovamento dopo la segnalazione di un carabiniere

A notare l’auto, parcheggiata in una via della stazione ferroviaria in un punto in cui occludeva l’ingresso condominiale, è stato un carabiniere libero dal servizio, che ha segnalato l’anomalia alla polizia locale chiedendone l’intervento. Una volta avvicinatosi all’auto, stando a quanto ricostruito, «ha notato gli abiti da cerimonia e ha subito capito si trattava dell’auto rubata nella notte tra il sabato e la domenica precedenti a una coppia di novelli sposi». I due, originari dei Monti Dauni, nel Foggiano, e residenti a Roma, dopo il matrimonio festeggiato nel comune di origine avevano deciso di pernottare in un hotel nei pressi della stazione ferroviaria di Foggia, parcheggiando in zona l’auto e lasciando all’interno gli abiti da cerimonia, tra cui l’abito da sposa e quello indossato dal marito e dal loro figlioletto. Al risveglio, l’amara scoperta e la denuncia, oltre allo sfogo social da parte della sposa.

Venezia 80: al Lido dominano biopic e storie vere

L’edizione numero 80 della Mostra del Cinema di Venezia, dopo la rinuncia di Luca Guadagnino a presentare il suo Challengers a causa dello sciopero degli attori in corso, si apre con Comandante diretto da Edoardo de Angelis con Pierfrancesco Favino, film che dà il via a un’edizione in cui a dominare saranno le storie vere e i progetti biografici. Si parte dunque dalla storia di Salvatore Todaro, e dal suo gesto eroico durante la Seconda Guerra mondiale, e si chiude con La società della neve, sulla drammatica lotta per la sopravvivenza di un gruppo di sopravvissuti a un incidente aereo firmato da Juan Antonio Bayona.

Attesa per il ritorno di Garrone con Io Capitano 

Tra le opere italiane più attese al Lido di Venezia non si può non citare il ritorno di Matteo Garrone che si è ispirato alle storie vere di Kouassi Pli, Adama Mamadou, Arnaud Zohin, Amara Fofana, Brhane Tareke e Siaka Doumbia per scrivere la sceneggiatura di Io Capitano. Il film, in concorso, racconta l’odissea di due giovani senegalesi che decidono di partire per l’Europa vista come una terra promessa. Le riprese sono durate ben tre mesi e sono state effettuate tra Dakar e il Marocco. Giorgio Diritti porta invece sugli schermi con Lubo la storia degli jenish, i rom svizzeri. Protagonista del film ambientato nel 1939 è un giovane artista di strada (Franz Rogowski) che lotta contro un governo che gli ha portato via i figli, mentre si trova al fronte a combattere, solo perché nomade.

Da Maestro a Priscilla, fino a Ferrari: i grandi biopic hollywoodiani

Presenti in concorso anche molti biopic. Pare già proiettato verso gli Oscar Maestro, film diretto e interpretato da Bradley Cooper su Leonard Bernstein, il celebre direttore d’orchestra, compositore e pianista e sul tormentato rapporto con la moglie Felicia Montealegre (Carey Mulligan). Il trailer ha già scatenato numerose polemiche per il  naso finto di Cooper-Bernstein che secondo i detrattori nalimenterebbe gli stereotipi sugli ebrei. A smorzare le critiche ci hanno pensato gli eredi dell’artista che hanno confermato il loro totale sostegno al regista, supportato anche da un produttore come Steven Spielberg.

 

Attesa anche per Priscilla di Sofia Coppola. Il film, con protagonista Cailee Spaeny, racconta Elvis Presley dal punto di vista della moglie ed è basato sul memoir di Priscilla Presley Elvis and me del 1985. Inevitabile il confronto con il recente Elvis di Baz Luhrmann. L’assenza dei brani originali del re del rock – la richiesta alla Elvis Presley Enterprises è stata respinta – non dovrebbe aver inciso troppo sul racconto, almeno secondo la stessa Coppola che ha anzi dichiarato: «Ci ha reso più creativi».

Un irriconoscibile Adam Driver sarà Enzo Ferrari nel biopic diretto da Michael Mann. Dopo aver interpretato Maurizio Gucci, la star si confronterà dunque con il Drake, un’altra icona italiana. Totalmente sopra le righe è invece il ritratto di Pinochet tratteggiato da Pablo Larrain che con il suo El Conde immagina che il dittatore cileno sia sopravvissuto e diventato un vampiro. Avrà invece come star Mads Mikkelsen ila pellicola The Promised Land, del regista danese Nikolaj Arcel, che riporta gli spettatori nel 1755 quando il capitano Ludvig Kahlen, caduto in disgrazia, decise di fondare una colonia in nome del re in una brughiera inabitabile, con lo scopo di ottenere un titolo nobiliare.

Fuori concorso The Caine Mutiny Court-Martial ultimo film di Friedkin

A volte storie già raccontate più volte trovano nuove sfumature e dettagli nelle mani di nuovi registi. Oltre al già citato La società della neve – che riporta sul grande schermo la storia della squadra di rugby uruguaiana già al centro di I sopravvissuti delle Ande e Alive cult assoluto di Frank Marshall del 1993 – fuori concorso verrà presentata l’ultima opera di William Friedkin, scomparso lo scorso 7 agosto. Si tratta di The Caine Mutiny Court-Martial sull’ammutinamento raccontato nel film del 1954 con Humphrey Bogart e in quello di Robert Altman del 1988. L’originalità surreale e grottesca che contraddistingue il cinema del regista Quentin Dupieux regalerà infine un ritratto imperdibile di Salvador Dalì: il film DAAAAAALI! insisterà sul narcisismo degli artisti partendo dall’iconico pittore. Pur non rientrando nelle proposte di cinema di finzione, non si può non citare un ritratto emozionante che verrà proposto al Lido: quello di Ryuichi Sakamoto firmato da suo figlio Neo Sora in Opus, un film concerto pensato dallo stesso artista, morto a 71 anni il 28 marzo scorso, che ha compiuto un ultimo sforzo per lasciare un dono indimenticabile al mondo dell’arte, alla sua famiglia e agli amanti della musica.

Waldemar Victorino morto a 71 anni: giocò nel Cagliari e ispirò Holly e Benji

Il mondo del calcio internazionale è in lutto per la morte di Waldemar Victorino, scomparso martedì 29 agosto all’età di 71 anni nella capitale dell’Uruguay, Montevideo.

Era ricoverato in ospedale dopo aver tentato il suicidio

La dinamica precisa della morte dell’ex sportivo (soprannominato “El Piscador”) è stata raccontata da Telemundo, che ha spiegato come da qualche giorno Victorino si trovasse ricoverato in fin di vita in un’ospedale della capitale dell’Uruguay dopo aver tentato di togliersi la vita. Stando a quanto riportato da alcuni media uruguayani, infatti, pare che Victorino fosse tormentato da ormai diverso tempo da gravi problemi economici. Nel nostro Paese, era noto soprattutto per aver indossato la maglia del Cagliari nella stagione 1982-1983, dove aveva però giocato appena 10 partite senza riuscire a segnare alcun gol, nonostante le grandi speranze che l’allora tecnico dell’Italia Enzo Bearzot aveva su di lui (come riportato, tra gli altri, anche da La Gazzetta dello Sport). Diverso invece il discorso per la sua Nazionale, quella uruguaiana, dove era riuscito a totalizzare ben 58 gol con un totale di 113 presenze, diventando uno dei calciatori più apprezzati dell’epoca in madrepatria. Tra i suoi traguardi si ricordano in modo particolare la Copa Libertadores nel 1980 e una Coppa Intercontinentale l’anno successivo, sempre con il suo Nacional.

Il legame speciale con il cartone animato Holly e Benji

Al di là dei meriti sportivi, forse non tutti sono a conoscenza del fatto che la figura di Waldemar Victorino è stata una preziosa fonte di ispirazione per il noto anime Holly e Benji, ispirato al manga giapponese Capitan Tsubasa. L’autore del celeberrimo cartone animato, Yoichi Takahashi, decise infatti di creare un personaggio dedicato proprio al compianto sportivo: Ramon Victorino, questo il suo nome, era stato il protagonista di alcuni episodi del cartone animato come punta della nazionale giovanile uruguayana.

Duran Duran, annunciato il nuovo album Danse Macabre

Danse Macabre è il titolo del nuovo album della band inglese Duran Duran, in uscita il 27 ottobre 2023 per Tape Modern/BMG. L’annuncio è arrivato in concomitanza con la pubblicazione del singolo della title track fuori dal 30 agosto.

Nell’album ci saranno tre inediti, nuove versioni e cover

In questo 16esimo album con la formazione composta da Simon Le Bon, Nick Rhodes, John Taylor e Roger Taylor, saranno disponibili tre inediti: Black Moonlight con il produttore, chitarrista e compositore Nile Rodgers, la title track e Confession In The Afterlife. Tra le nuove versioni dalla loro discografia Nightboat, Love Voudou e Secret Oktober 31st. Tra le cover Bury A Friend di Billie Eilish, Psycho Killer dei Talking Heads con Victoria De Angelis dei Måneskin, Paint It Black dei Rolling Stones, Super Lonely Freak ispirato a Rick James, Spellbound di Siouxsie and the Banshees, Supernature di Cerrone e Ghost Town degli Specials.

Il 27 ottobre 2023 esce l'album dei Duran Duran Danse Macabre.
Esce il nuovo album dei Duran Duran, Danse Macabre (Ansa).

La canzone Danse Macabre e l’intero album dedicati a Halloween

Nick Rhodes ha dichiarato: «La canzone Danse Macabre celebra la gioia e la follia di Halloween. È la title track del nostro prossimo album, che raccoglie un insolito mix di cover, canzoni rielaborate dei Duran Duran e diverse nuove composizioni. L’idea è nata da uno spettacolo che abbiamo suonato a Las Vegas il 31 ottobre 2022. Avevamo deciso di cogliere l’attimo per creare un evento unico, speciale… La tentazione di utilizzare gloriose immagini gotiche impostate su una colonna sonora oscura di orrore e umorismo era semplicemente irresistibile. Quella serata ci ha ispirato a esplorare ulteriormente e a fare un album, usando Halloween come tema chiave. Il disco si è trasformato attraverso un processo puro e organico, e non solo è stato realizzato più velocemente di qualsiasi altra cosa dal nostro album di debutto, ma ha anche portato a qualcosa che nessuno di noi avrebbe mai potuto prevedere. L’emozione, l’umore, lo stile e l’atteggiamento sono sempre stati al centro del DNA dei Duran Duran, cerchiamo la luce nell’oscurità e l’oscurità nella luce, e sento che siamo riusciti in qualche modo a catturare l’essenza di tutto questo in questo progetto». Tra i musicisti che hanno partecipato alle registrazioni anche gli ex membri Andy Taylor e Warren Cuccurullo.

Carcere di Oristano, nuova aggressione a quattro agenti

«Sono stati momenti estremamente concitati quelli vissuti nel primo pomeriggio di martedì 29 agosto 2023 quando i detenuti della sezione Alta sicurezza del carcere di Oristano, al rientro dai cortili passeggi, hanno dapprima rifiutato di rientrare nelle celle e, nonostante il tentativo di mediazione del personale di Polizia Penitenziaria, sono passati alle vie di fatto aggredendo brutalmente quattro poliziotti. Solo dopo diversi minuti hanno deciso di rientrare nelle camere ma, nel frattempo, gli agenti aggrediti hanno subito tumefazioni e sono stati trasportati all’ospedale esterno cittadino». A renderlo noto il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu.

«L’istituto aveva denunciato anomalie che non sono ancora state risolte»

«Si tratta dell’ennesima aggressione subita dai nostri poliziotti, ma questo episodio preoccupa maggiormente perché i detenuti autori erano tanti e sono passati alle vie di fatto a seguito del rifiuto di rientrare nelle camere detentive», ha aggiunto Cireddu. «Si tratta di detenuti appartenenti al circuito Alta sicurezza e questo dato non può essere sottovalutato. In tempi non sospetti avevano elencato una serie di anomalie all’interno dell’Istituto oristanese, in una nota indirizzata alla direzione, al provveditore ed al capo del dipartimento e, nonostante una recente ispezione dipartimentale, l’istituto presenta diverse criticità che non sono ancora state risolte».

«Campanello d’allarme estremamente preoccupante»

E ancora: «Il clima all’interno è diventato più teso anche a causa dell’aumento di rapporti disciplinari nei confronti del personale che, in alcuni casi, a nostro avviso, non sembravano l’estrema ratio rispetto alle dinamiche contestate. In questo modo il personale non lavora con la giusta serenità e i gravi episodi avvenuti il 29 agosto non fanno altro che aumentare il disagio e fanno suonare un campanello d’allarme estremamente preoccupante». Per la Uil «la situazione è fuori controllo un po’ ovunque, la Sardegna penitenziaria è l’emblema del fallimento dell’Amministrazione e i dati lo dimostrano».

Previsioni meteo, ultime ore di maltempo: poi tornano sole e caldo

Ore contate per il ciclone che ha flagellato molte regioni italiane con nubifragi, allagamenti, frane, colate di fango, lacqua alta a Venezia e la neve sulle Alpi. È in arrivo l’alta pressione che garantirà un periodo più stabile, soleggiato e con temperature di nuovo in aumento.

Maltempo nelle regioni del Centro, tempo stabile a Nord-Ovest e in Sardegna

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it ha annunciato che mercoledì 30 agosto 2023 il maltempo si concentrerà soprattutto sulle regioni centrali con Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo a rischio acquazzoni e locali grandinate alternati e seguiti da pause asciutte e schiarite soleggiate. Le precipitazioni, inoltre, abbandoneranno il Nord-Est italiano con gli ultimi rovesci sul Friuli Venezia-Giulia, in Romagna e lungo le coste venete. Infine, qualche temporale potrebbe scoppiare anche al Sud, specialmente in Campania e sulla Calabria tirrenica. Il tempo si è già stabilizzato al Nord-Ovest e in Sardegna dove saranno presenti generose schiarite soleggiate. Dopo il drastico calo dei valori massimi e, dalla serata di mercoledì 30, anche di quelli minimi, le temperature torneranno gradualmente a crescere, attestandosi nella media del periodo. I 30 gradi saranno superati solo su Toscana, Lazio e al Sud nel corso del weekend.

Le previsioni in dettaglio

Nel dettaglio:

  • Mercoledì 30. Al Nord: ultime piogge al Nord-Est, specie su Romagna e Friuli Venezia-Giulia. Al Centro: instabile con rovesci alternati a schiarite. Al Sud: un po’ instabile su Campania e Calabria tirrenica.
  • Giovedì 31. Al Nord: piogge su Liguria, Emilia Ovest e Dolomiti. Al Centro: piogge su alta Toscana. Al Sud: un po’ instabile in Sicilia e sul Cilento.
  • Venerdì 1. Al Nord: piovaschi sul Piemonte occidentale. Al Centro: cielo sereno o poco nuvoloso. Al Sud: bel tempo prevalente.

L’Australia voterà per riconoscere gli indigeni nella Costituzione

L’Australia prepara uno storico referendum per riconoscere ufficialmente i popoli aborigeni e gli abitanti delle isole nello stretto di Torres. Il prossimo 14 ottobre la popolazione voterà per aggiungere un nuovo capitolo alla Costituzione che, negli intenti del primo ministro Anthony Albanese, possa «riunire la nazione e cambiarla al meglio». Prevista anche l’istituzione di un nuovo organo consultivo, l’Aborigenal and Torres Strait Islander Voice o anche semplicemente Voice, per dare spazio agli indigeni in Parlamento. Avrebbe infatti il potere di fornire pareri non vincolanti al governo sulle leggi riguardanti i nativi. «Vi si chiede di dire sì a un invito che viene direttamente da questi popoli», ha spiegato Albanese. «Il comitato sarà scelto da loro per migliorare l’integrazione e la vita di tutti». Come riporta anche la Bbc, l’idea per un nuovo organo consultivo nacque nel 2017 grazie all’Uluru Statement from the Heart, sottoscritto da 250 leader indigeni.

Il 14 ottobre si voterà anche per creare un organo consultivo in Parlamento. In Australia però un referendum non passa da quasi 50 anni.
I manifesti in Australia per il referendum di ottobre (Getty Images).

Le divisioni della politica e la storia dei referendum in Australia

Affinché abbia successo, il referendum dovrà ottenere la maggioranza dei consensi in almeno quattro dei sei Stati. Nonostante l’Australia sia l’unica nazione del Commonwealth a non aver mai ratificato un trattato con i popoli indigeni, la storia del Paese non lascia molte speranze. Soltanto otto dei 44 referendum hanno superato lo scoglio del voto popolare, l’ultimo dei quali addirittura nel 1977. Quasi 50 anni fa. A peggiorare la situazione c’è una profonda spaccatura fra maggioranza e opposizione. Pur godendo del sostegno del Partito laburista di Albanese, il referendum è osteggiato infatti dalla coalizione fra il Partito liberale di centrodestra e quello Nazionale che rappresenta le istanze del mondo rurale. Per il leader Peter Dutton la riforma potrebbe enfatizzare le distinzioni razziali. Negativo anche il parere per la creazione di un solo organo consultivo nella capitale, cui sarebbero preferibili più unità locali.

Il 14 ottobre si voterà anche per creare un organo consultivo in Parlamento. In Australia però un referendum non passa da quasi 50 anni.
Gli aborigeni dell’Australia durante un evento aperto al pubblico (Getty Images).

Gli indigeni australiani discendono dai primi abitanti dell’isola, giunti più di 50 mila anni fa e appartenenti a più popolazioni differenti per cultura e lingua madre. Oltre agli aborigeni, si distinguono anche gli abitanti delle isole dello stretto di Torres, arcipelago a Nord dell’Australia dove vivono gruppi distinti per tradizioni e usanze da quelli del continente. All’arrivo del capitano Cook nel 1770 gli indigeni erano circa 300 mila, ma nei due secoli successivi il loro numero è crollato a 50 mila unità per via della colonizzazione europea. Gli abitanti nativi hanno man mano perso il controllo di gran parte delle terre, subendo continue violenze e politiche discriminatorie. Fino agli Anni 70 del secolo scorso, infatti, migliaia di bambini sono stati strappati alle famiglie di origine e affidati a istituzioni statali ed ecclesiastiche.

La Consob fa trasparenza su Visibilia, Ruffino al 21,3 per cento

La Consob ha deciso di fare «un’operazione di trasparenza su internal dealing e azionariato» di Visibilia Editore e rendere note, a seguito della propria attività di vigilanza, l’evoluzione dell’azionariato durante l’ultimo anno e le operazioni di internal dealing effettuate da Luca Giuseppe Reale Ruffino (il presidente e amministratore delegato morto lo scorso 5 agosto) in particolare negli ultimi due mesi di vita da giugno a luglio.

Ruffino, tra giugno e luglio scambi per 335 mila euro omessi dalle comunicazioni

Ruffino al 17 luglio risultava detenere il 21,31 per cento di Visibilia Editore e la quantità cumulata con Sif era del 71,33 per cento, ben superiore alla quota del 45,81 per cento dichiarata al mercato. Un anno fa, a settembre 2022, deteneva solo l’1,7 per cento. Una quota che si è mano a mano accresciuta. Le operazioni di acquisto a giugno e luglio 2023 sono state intense, ogni giorno sono stati effettuati scambi per un controvalore complessivamente per oltre 335 mila euro e la Consob effettuando la sua attività di vigilanza si è accorta che erano state tutte omesse dalla comunicazione.

Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini vicini alle nozze: le celebrerà Emma Bonino

A circa un anno di distanza dalle prime foto dei paparazzi che li ritraevano felici ed innamorati in barca, Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini sono pronti per il grande passo. È quanto ha raccontato l’ex volto de La Macchina del tempo in un’intervista al magazine Chi svelando qualche dettaglio in più sui suoi progetti con il futuro marito.

Alessandro Cecchi Paone e il matrimonio in arrivo con Simone Antolini

Il celebre divulgatore, che nel 2023 ha partecipato con il compagno all‘Isola dei famosi, ne è certo: Simone è l’uomo con cui vuole passare il resto della sua vita. Cecchi Paone aveva in realtà già annunciato il matrimonio da mesi, ma a Chi ha avuto occasione di rivelare un importante particolare rispetto al grande giorno, commentando: «Ci uniremo civilmente, davanti a Emma Bonino, prima di Natale. Poi, se non dovessero cambiare le cose nel nostro Paese, seguiremo l’invito di Cristina, la mia ex moglie nonché la nostra più grande alleata, di sposarci in Spagna attraverso il matrimonio egualitario».

Il divulgatore vuole adottare la figlia del compagno

Alessandro ha poi spiegato che l’unione legale con Antolini gli permetterà di adottare la figlia che quest’ultimo aveva avuto da una precedente relazione, Melissa. Parlando della bambina, il conduttore ha commentato: «Mi ha cambiato le priorità e stravolto i piani. Melissa mi chiama zio, talvolta semplicemente Alessandro e c’è un affetto tra noi inenarrabile». Per quanto il loro legame sia già molto stretto, Cecchi Paone ha comunque tenuto a sottolineare di non avere alcuna intenzione di sostituirsi al vero padre della piccola, aggiungendo: «Io sostengo e supporto Simone in tutto: sicurezza, organizzazione, regole. Lui, dalla sua, è molto più accondiscendente con Melissa, mentre io a malincuore, devo fare il rigido».

Benevento, ponte sequestrato, ambulanza viola sigilli per soccorrere anziana

«Un’ambulanza ha violato i sigilli posti al ponte sequestrato per soccorrere un’anziana e ogni giorno gli anziani della zona, alcuni dializzati alcuni in chemioterapia, vengono costretti a giri interminabili per raggiungere Benevento; faccio appello alle istituzioni coinvolte e alla magistratura affinché l’infrastruttura che collega la località Pantanella a Vitulano sia resa finalmente utilizzabile. Si rischia di morire di burocrazia». È l’Sos che lancia il sindaco del comune sannita, Raffaele Scarinzi, il quale cita Ennio Flaiano («La situazione è grave ma non è seria») per descrivere una situazione, a suo dire, paradossale.

Il sindaco: «Occorre sbloccare al più presto questa situazione che penalizza i più deboli»

«Il 20 gennaio scorso un’alluvione distrugge la strada per la frazione Pantanella e il Comune realizza in somma urgenza un percorso alternativo ultimando un ponte costruito nel 1999 e rimasto incompiuto» spiega il sindaco. E aggiunge: «Mentre si realizza l’opera vengono compiuti tutti i passaggi tecnici ancora mancanti per la sua regolarità. La nuova strada sarebbe già fruibile il 10 febbraio ma finisce nelle pastoie burocratiche con intervento di carabinieri e magistratura e il ponte rimane bloccato». Evidenzia Scarinzi: «Quando al Genio Civile viene prodotto tutto quanto richiesto per il rilascio dell’autorizzazione idraulica lo stesso comunica che queste autorizzazioni non sarebbero più di sua competenza ma spetterebbero ai Consorzi di Bonifica». Ma, rileva il primo cittadino, «il Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, al contrario, declina ogni sua competenza». «Sono amareggiato – conclude il sindaco Scarinzi – non entro nel merito di valutazioni che spettano ad altri organi; dico solo che occorre sbloccare al più presto questa situazione che penalizza i più deboli».

Il prezzo della benzina sale ancora: al self è 1,955 euro al litro

Prezzi di benzina e diesel in salita sulla rete carburanti. In base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8.00 di martedì 29 agosto 2023, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,955 euro al litro (1,952 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,950 e 1,972 euro al litro (no logo 1,946). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,858 euro al litro (rispetto a 1,854), con le compagnie tra 1,851 e 1,882 euro/litro (no logo 1,848).

Al servito la verde sale a 2,092 euro al litro 

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,092 euro al litro (2,090 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 2,026 e 2,154 euro al litro (no logo 1,999). La media del diesel servito è 1,996 euro al litro (contro 1,994), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,934 e 2,054 euro/litro (no logo 1,901). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,709 e 0,736 euro al litro (no logo 0,692). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 1,397 e 1,458 (no logo 1,392).

All’Udinese si tifa Fedriga, la nuova carica del generale Adinolfi e altri spifferi

Nel caos del calcio italiano, tra presidenti che fanno politica e commissari tecnici che scappano dalla penisola cercando petrodollari, arriva pure il tifo parastatale, anzi regionale. Dove l’ente locale paga per farsi notare dagli amanti del pallone. Già, perché sulla maglia dell’Udinese è arrivato il marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia”. Main sponsor è PromoTurismoFvg, per la durata di tre anni, sborsando 1,2 milioni di euro all’anno. Massimiliano Fedriga sarà così oggetto del tifo calcistico, diventando protagonista delle partite anche sotto le elezioni. Tra l’altro l’ufficio romano di rappresentanza della regione Friuli-Venezia Giulia si trova proprio di fronte a Palazzo Chigi. E sotto c’è lo store della Roma. Certo, se questo è il federalismo caro alla Lega di Matteo Salvini

All'Udinese si tifa Fedriga, la nuova carica del generale Adinolfi e altri spifferi
Nehuén Pérez dell’Udinese, col nuovo sponsor sulle maglie in bella vista (Getty).

Gli attassati, un film per Ruffini (e Leo)

Le dichiarazioni in tema di evasione fiscale, e non solo, di Ernesto Maria Ruffini, ossia “mister tasse”, avevano messo sottosopra il governo Meloni, e in particolare il viceministro all’Economia (ma più alle Finanze) Maurizio Leo, il quale non gradisce “invasioni di campo” nel suo settore. Il 31 agosto arriva dalla Sicilia un film che farà rumore: Gli attassati, di Lorenzo Tiberia, con la coppia comica palermitana formata da Antonio Matranga ed Emanuele Minafò: si tratta di una commedia all’italiana dove gli abitanti di un piccolo comune meridionale vengono sommersi dalle cartelle esattoriali. La soluzione? Trafugare dagli uffici di Equitù (chissà a cosa si riferisce…) tutta la documentazione. La pellicola, realizzata grazie alla Film Commission della Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca, è stata girata a Bacoli e sarà disponibile su Prime Video: avvisate Ruffini. Ricordandogli che la trama vuole sottolineare che «dietro la “tassazione illecita” c’è il sindaco, un uomo cinico e corrotto, disposto a tutto pur di appianare il bilancio comunale, e conquistare la poltrona di segretario all’interno del suo partito». Il regista ha anche lavorato per Poste Italiane.

Il generale Adinolfi alla (nuova) carica

È andato in pensione da anni, ma lo chiamano sempre “il generale”: Michele Adinolfi, già al vertice della Guardia di finanza (comandante in seconda), classe 1952, ha conquistato una nuova carica. Appena terminata l’esperienza militare era andato all’AdnKronos di Pippo Marra, alla vicepresidenza dell’agenzia: ora il consiglio di amministrazione di Sgb Humangest Holding ha nominato Adinolfi presidente dell’organismo di vigilanza di Humangest, la struttura per il lavoro che fa parte del gruppo. Il suo incarico prevede la sorveglianza e la segnalazione di evidenti deficienze, anomalie o violazioni del modello organizzativo.

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Michele Adinolfi (Imagoeconomica).

Nepi fa un bando e poi lo annulla

Misteri dello sport italiano: Diego Nepi Molineris, fedelissimo di Giovanni Malagò, in qualità di amministratore delegato di Parco Sportivo Foro Italico, ha prima dato il via a una procedura per l’affidamento a un unico operatore economico della fornitura di derrate alimentari e bevande per un importo di 3 milioni di euro. Poi in piena estate ha annullato tutto con l’anodina dicitura “per sopravvenute esigenze”. Chissà cos’è successo…

All'Udinese si tifa Fedriga, la nuova carica del generale Adinolfi e altri spifferi
Diego Nepi Molineris (Imagoeconomica).

È tornato un Caravaggio

Il dipinto Giuditta e Oloferne di Caravaggio è tornato a Roma, nella sala 24 al piano nobile di Palazzo Barberini, dopo essere stato esposto nella mostra “Caravaggio’s Judith and Holofernes” al Minneapolis Institute of Art. Il dipinto era stato inviato negli Stati Uniti come scambio con il capolavoro di Nicolas Poussin La morte di Germanico esposto nella mostra “L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini”.

All'Udinese si tifa Fedriga, la nuova carica del generale Adinolfi e altri spifferi
Giuditta e Oloferne di Caravaggio.

Chiara Maci: età, compagno e figli della conduttrice di L’Italia a morsi

Chiara Maci, nata ad Agropoli (Campania) il 6 dicembre 1983, è una food blogger, cuoca, conduttrice televisiva e scrittrice. La sua popolarità è nata quando ha aperto il blog Sorelle in pentola.

Chiara Maci: biografia e carriera

Maci si è laureata in Giurisprudenza con un Master in Media Relations, ottenendo un posto nell’area Marketing di Sky per poi aprire il suo blog tutto dedicato alla cucina. Appassionata di buon cibo, insieme alla sorella Angela Maci ha iniziato così la sua scalata verso la popolarità. La sua prima esperienza televisiva è stata con il programma di La7 Cuochi e Fiamme. Successivamente ha condotto una trasmissione su Fox Life, Vita da food blogger, e nel 2017 ha collaborato con Mediaset partecipando al programma Let’s go insieme a Max Brigante, Clapis ed Eleonora Carisi. Nel 2021 ha partecipato al programma di Real Time Cortesie in Famiglia e nel 2019 e 2020 ha iniziato a condurre un programma, ancora in onda su Food Network, intitolato L’Italia a morsi con Chiara Maci.

Chiara Maci, tra la carriera e la vita privata
Chiara Maci nel 2023 (Getty Images).

Nella sua carriera, con la sorella Angela, ha pubblicato anche dei libri: nel 2011 Sorelle in pentola – In due c’è più gusto e nel 2012 Sorelle in pentola – In due c’è più gusto – Le ricette appetitose delle cuoche-blogger più famose d’Italia. Negli anni seguenti Pomodori verdi fritti e sentimenti al vapore – Ricette per dare gusto agli alti e bassi della vita (2013) e Ma tu come la fai la Caponata? – La nostra storia d’amore in cucina, con Filippo La Mantia, nel 2018.

Chiara Maci: la vita privata

Durante il programma Cuochi e fiamme, ha avuto una relazione amorosa con l’attore Riccardo Rossi dal 2012 al 2013. Maci è poi diventata mamma di Bianca nel 2014, anche se l’identità del padre non è conosciuta. Nel 2016 si è fidanzata con lo chef Filippo La Mantia e dalla loro unione è nato Andrea (2018).

Venezia 80, al via la Mostra del Cinema: apre Comandante con Favino

Tutto pronto per l’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, la più importante rassegna italiana per il grande schermo. Mercoledì 30 agosto alle ore 19, sul palco della Sala Grande del Palazzo del cinema ci sarà Caterina Murino, nuova madrina della kermesse che ha già fatto la tradizionale passeggiata e il bagno sulla battigia del Lido. «Sono strafelice, ho accettato questo ruolo come un regalo», ha dichiarato l’attrice, ex Bond Girl in Casino Royale. «Per la cerimonia d’apertura sarò spontanea, una padrona di casa. Chiedo già perdono al direttore Barbera». Nella serata inaugurale è prevista anche un’esibizione di Malika Ayane, che interpreterà Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Sebbene mancheranno alcune star di Hollywood a causa dello sciopero in corso fra attori e sceneggiatori Usa, da oltreoceano arriveranno i protagonisti dei vari film indipendenti come Ferrari, che porterà al Lido Adam Driver.

Il 30 agosto la cerimonia di apertura con Malika Ayane che canta Gino Paoli. Madrina di Venezia sarà Caterina Murino. Il programma.
La madrina di Venezia Caterina Murino nel tradizionale shooting sulla spiaggia (Getty Images).

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Venezia 80, il programma della prima giornata della Mostra del Cinema

Oltre alla performance musicale di Malika Ayane, la serata inaugurale di Venezia 80 vedrà già l’assegnazione di un premio. La Biennale ha infatti deciso di assegnare il Leone d’oro alla carriera a Liliana Cavani, regista che ha diretto Francesco d’Assisi e I cannibali. «Sono molto felice», ha detto la cineasta sul sito ufficiale. «Ringrazierò sempre la Mostra per questa sorpresa bellissima». Ad accompagnarla sul palco l’attrice britannica Charlotte Rampling, che per lei ha recitato ne Il portiere di notte del 1974 al fianco di Dirk Bogarte. «Liliana è un’artista polivalente dal pensiero anticonformista e libero da preconcetti», ha spiegato il direttore Alberto Barbera. «Una protagonista del nostro cinema che ha segnato gli Anni 60». Il 2 settembre invece riceverà il Leone d’oro alla carriera anche Tony Leung Chiu-wai, attore di Hong Kong e protagonista in Lust, Caution di Ang Lee (2007).

Il 30 agosto la cerimonia di apertura con Malika Ayane che canta Gino Paoli. Madrina di Venezia sarà Caterina Murino. Il programma.
La regista Liliana Cavani riceverà il Leone d’Oro alla carriera (Getty Images).

Quanto ai film, il compito di alzare il sipario sull’80esima Mostra del Cinema di Venezia sarà nelle mani di Edoardo De Angelis con il suo Comandante. Prima della proiezione ufficiale del film, gli attori e il regista sfileranno sul red carpet, dove è atteso fra gli altri anche Pierfrancesco Favino. Ambientata nella Seconda guerra mondiale, la trama segue le gesta di Salvatore Todaro, al comando del sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nel 1940, nel pieno del conflitto, decise di salvare 26 naufraghi belgi nemici per portarli nel più vicino porto sicuro, come previsto dalla legge del mare. Una decisione che mise a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Nel cast anche Silvia D’Amico, Arturo Muselli e Massimiliano Rossi.

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Da Adam Driver a Jessica Chastain, le star di Hollywood presenti al Lido

Sebbene a Hollywood prosegua senza sosta lo sciopero di attori e sceneggiatori, che rispettivamente hanno superato i 40 e i 100 giorni di protesta, Venezia potrà accogliere alcune celebrità. Il sindacato Sag-Aftra e la sua presidente Fran Drescher hanno infatti concesso una deroga provvisoria per tutti gli interpreti coinvolti in film indipendenti, ossia non rappresentati dall’Amptp, associazione delle major americane come Disney o Netflix contro cui si sta combattendo. Al Lido ci sarà, come ha sottolineato anche Variety, Adam Driver ma non Penélope Cruz per Ferrari, l’atteso biopic di Michael Mann. Presente anche Priscilla Presley, moglie del re del rock Elvis, per la presentazione del film sulla sua vita diretto da Sofia Coppola. Previsto l’arrivo sul red carpet anche degli attori protagonisti Cailee Spaeny e Jacob Elordi.

A Venezia 80 ci sarà anche Mads Mikkelsen, volto principale di Bastarden di Nikolaj Arcel. Ufficiale la presenza di Jessica Chastain per Memory di Michel Franco, prima performance dopo l’Oscar in Gli occhi di Tommy Faye nel 2022. Non ci saranno purtroppo Bradley Cooper per il suo Maestro, Emma Stone e Willem Dafoe per Povere creature e Michael Fassbender per The Killer, nuovo film del regista di Fight Club David Fincher.

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