Chi sono i candidati al governo della Calabria

È corsa a quattro per le elezioni del 26 gennaio 2020: Jole Santelli per il centrodestra, Pippo Callipo, per il centrosinistra, Francesco Aiello per il Movimento 5 Stelle e l'outsider Carlo Tansi.

È corsa a quattro in Calabria dove il 26 gennaio 2020 sono in programma le elezioni regionali. A puntare alla poltrona di Governatore ci sono, per il centrodestra, la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, sostenuta da sei liste (Fi, Fratelli d’Italia, Lega, Santelli presidente, Udc, Cdl); l’imprenditore Pippo Callipo, che ha dalla sua il Pd, una lista filiazione dell’associazione Io resto in Calabria, i Democratici e progressisti e 10 idee per la Calabria, formazione quest’ultima sulla quale però pende la scure di una possibile esclusione. Della partita anche il docente universitario Francesco Aiello, per il Movimento 5 Stelle e per la lista Calabria Civica, e l’ex capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, sostenuto dalle liste Tesoro Calabria, Calabria Pulita e Calabria Libera.

EX PD CON FRATELLI D’ITALIA

Ricompattato il fronte dopo le fibrillazioni legate al “niet” di Matteo Salvini ad Mario Occhiuto, il centrodestra ritrova l’unità intorno alla candidata presidente Jole Santelli e schiera tanti uscenti e alcune singolari new entry. Il consigliere regionale Giuseppe Neri, eletto nella passata legislatura con la lista Democratici e progressisti, emanazione diretta del Pd, è ad esempio candidato con Fratelli d’Italia. L’Udc, altro partito che è a fianco della fedelissima di Silvio Berlusconi, ospita nelle sue fila anche Antonio Scalzo, eletto nel Pd e che, sempre in quota dem, è stato per un periodo presidente del Consiglio regionale, transitato di recente nei Moderati, vicini a Raffaele Fitto.

GLI SCONTENTI A SINISTRA

Novità anche dalle parti del candidato Pippo Callipo, che é riuscito a imporre le sue condizioni sulla formazione delle liste. Scende in campo con l’industriale del tonno anche l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, in lista con il Pd, messa fuori gioco a suo tempo dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune che amministrava ma assolta, di recente, dall’accusa di avere agevolato la cosca di ‘ndrangheta degli Arena. Punta alla conferma anche il presidente uscente del Consiglio regionale, Nicola Irto. In lizza anche Maria Saladino, già in corsa per la segreteria nazionale del Partito democratico. Non mancano, da una parte e dall’altra, i mugugni degli esclusi: dall’ex Pd Enzo Ciconte, dato in approdo nel centrodestra, che ha optato per il ritorno alla professione medica (é primario cardiologo) a Francesco D’Agostino, che ha espresso tutto il suo disappunto per il veto posto da Callipo sul suo conto.

AIELLO E TANSI «LIBERI DALLA CASTA»

Acque decisamente più tranquille per il candidato pentastellato Aiello, che sottolinea la «pulizia» delle proprie liste, e per il civico Tansi. Che dichiara: «Noi restiamo liberi dalla casta».

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Il sindaco di Cosenza Occhiuto si ritira dalla corsa alle Regionali in Calabria

L'annuncio è arrivato in un post su Facebook col quale il primo cittadino ha raccolto l'invito di Silvio Berlusconi. Via libera a Jole Santelli per il centrodestra,

Mario Occhiuto ritira la propria candidatura alla presidenza della Regione Calabria, accogliendo l’invito che gli era stato rivolto dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. «Sono abituato a costruire, non a distruggere», ha scritto il sindaco di Cosenza in un post su Facebook.

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Oliverio rinuncia alla ricandidatura in Calabria

Il governatore uscente fa un passo indietro con una lettera indirizzata al segretario del Pd Nicola Zingaretti. «Sarà la storia a fare giustizia».

Il governatore della Calabria Mario Oliverio si ritira dalla corsa alla riconferma alla guida della Regione. «Pur ritenendo di avere tutte le ragioni del mondo, non faccio dividere il bambino a metà. Di altri sono e saranno le responsabilità», ha scritto Oliverio in una lettera indirizzata al segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti. «La Storia si incaricherà di fare giustizia di tutto, presto o tardi. Io faccio un passo indietro per non consentire che venga distrutto e dilaniato un patrimonio che è la mia storia politica».

STRADA SPIANATA PER CALLIPO

Oliverio ha così accolto l’invito di Zingaretti, che aveva chiesto al governatore uscente di farsi da parte, spianando il campo alla candidatura di Pippo Callipo. Nella lettera al segretario dem, Oliviero cita la parabola biblica di Re Salomone, sulle due donne che reclamavano la maternità di un bimbo, e richiama «la storia di Fausto Gullo e dei braccianti poveri e diseredati, la storia dei morti di Melissa, la storia delle lotte contro la ‘ndrangheta, la storia di Giannino Losardo e di Peppe Valarioti e dei tanti uomini e donne assassinati per l’affermazione dei diritti, per la legalità e la giustizia; la storia di Riace e di ciò che rappresenta, la storia di tanti giovani che credono nel riscatto di questa terra; la storia della mia famiglia. La storia di ieri e di oggi che prosegue».

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Pippo Callipo ha deciso di candidarsi alle Regionali in Calabria

L'imprenditore si candida alle Regionali del 26 gennaio 2020, sostenuto dal centrosinistra. «Ho scelto di accettare la sfida».

Ci sarà anche il re del tonno in scatola, Pippo Callipo, nella corsa alla carica di governatore della Calabria. L’imprenditore ha deciso di scendere in campo in vista della Regionali del 26 gennaio prossimo, con una coalizione di centrosinistra. «Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali mi chiedono un impegno diretto, forte e convinto per avviare un cambiamento reale, tangibile che sia in grado di mettere la nostra Regione al centro dell’agenda politica del Paese», ha scritto in una nota. «Ho scelto di accettare la sfida. Lancio un forte appello a partiti e movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono. Io Resto in Calabria».

«UNA STAGIONE DI RINNOVAMENTO»

Nella nota, Callipo spiega che «gli appelli che si stanno susseguendo nelle ultime ore, seppur provenienti da ambienti diversi, esprimono l’esigenza comune di aprire in Calabria una stagione politica di profondo rinnovamento». La scelta di Callipo è ponderata: «In queste settimane ho molto riflettuto sull’opportunità di un mio impegno politico diretto e sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia, non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile. Sempre più giovani calabresi chiedono di non lasciare, per mancanza di opportunità di lavoro e di prospettive di futuro, la terra dove sono nati e cresciuti. Ho deciso quindi di ascoltare il mio cuore, il mio profondo desiderio di aiutare la mia terra perché da sempre coltivo il sogno di vederla cambiare, evolversi e dare opportunità a tutti. Sento inoltre un dovere morale verso i tanti giovani che incontro quotidianamente e che mi chiedono di diventare garante delle loro aspettative».

UNA SFIDA COMPLESSA

Callipo ha poi parlato delle difficoltà che riguardano la sfida: «Sono consapevole che i problemi e le priorità da affrontare non mancano e sono molto complessi. Penso ad esempio alla sanità e alla necessità di uscire dal commissariamento, allo sviluppo socio-economico agognato da decenni, alle infrastrutture per attrarre investimenti e dunque creare occupazione».

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Il candidato del M5s alle Regionali in Calabria ha una villetta parzialmente abusiva

La casa si trova a Carlopoli, in provincia di Catanzaro. Prima il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno condannato Aiello a demolire un piano.

La villetta di famiglia ereditata da Francesco Aiello, docente all’Università di Cosenza e candidato del M5s alle Regionali in Calabria, è parzialmente abusiva e con il secondo piano da abbattere.

Il quotidiano la Repubblica è stato il primo a dare la notizia. La villetta si trova a Carlopoli, in provincia di Catanzaro. Prima il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno condannato Aiello e suo fratello disponendo la demolizione del piano “incriminato”.

La villetta, edificata negli Anni 80, è stata costruita violando la quota delle cubature previste. Ma nel corso della vicenda, durata un decennio, dopo vari esposti e sanatorie la casa degli Aiello è rimasta integra.

CORPO PRINCIPALE E PRIMO PIANO SANATI CON UN CONDONO

L’amministrazione comunale, come racconta il quotidiano diretto da Carlo Verdelli, è riuscita a farsi pagare gli oneri concessori per corpo principale e primo piano, sanati con un condono. E il resto della villetta (seminterrato e secondo piano) non è stato toccato.

SI È “SALVATO” PURE IL SEMINTERRATO

Dopo un ulteriore ricorso, gli Aiello sono riusciti a “salvare” anche il seminterrato, perché se fosse stato smantellato sarebbe crollato tutto l’edificio. Ma per quanto riguarda il secondo piano, da un anno a questa parte, nulla si è mosso.

ANCHE DI MAIO HA CHIESTO SPIEGAZIONI

Il piano abusivo è ancora lì e adesso anche il leader del M5s, Luigi Di Maio, «attende chiarimenti».

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Per Zingaretti la crisi del M5s accelera il ritorno del bipolarismo

Il segretario del Pd analizza così le difficoltà dei pentastellati dopo il voto su Rousseau per le regionali in Emilia-Romagna e Calabria. E apre alla riforma della legge elettorale con la Lega.

All’indomani del voto su Rousseau con cui la base del M5s ha deciso che il partito deve correre alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria, è arrivata l’analisi politica del segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

Secondo il leader dei dem, i tempi sono maturi per un ritorno del bipolarismo. Zingaretti ha detto infatti che «il processo politico va verso una netta bipolarizzazione». Ed è chiaro che nel futuro «il confronto e la competizione saranno sempre di più tra un campo democratico civico e progressista, di cui il Pd è il principale pilastro, e la nuova destra sovranista. Il travaglio, che rispettiamo, e le difficoltà del M5s hanno origine nell’accelerazione di questo scenario e accentuano una crisi di sistema che va rapidamente affrontata con gli strumenti della democrazia».

L’analisi si lega alla posizione del Pd sulla riforma della legge elettorale. I dem vorrebbero «evitare una legge puramente proporzionale», puntando piuttosto a introdurre meccanismi che «aiutino la semplificazione e la formazione di coalizioni di governo chiare e stabili, con un impianto maggioritario». Per questo «non va fatta cadere la proposta di Giancarlo Giorgetti», numero due della Lega, «di un tavolo di confronto su questi temi, da attivare nei tempi più rapidi».

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Chi è Francesco Aiello, candidato del M5s in Calabria

Dopo il via libera di Rousseau, il Movimento punta sul docente universitario e fondatore del portale di economia Open Calabria.

Il Movimento 5 stelle ha scelto il candidato da presentare alle Regionali in Calabria, dopo il via libera dato dalla piattaforma Rousseau nella giornata del 21 novembre. Si tratta del docente universitario Francesco Aiello, la cui candidatura dovrebbe essere ufficializzata a breve, ma è di fatto già stata anticipata dal M5s calabrese. Aiello, docente di Politica economica all’Università della Calabria e fondatore del portale di economia Open Calabria, si è preso qualche giorno per sciogliere la riserva sull’accettazione della proposta.

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Traffico europeo di beni archeologici: 123 persone indagate

La Procura di Crotone ha disposto 23 misure cautelari nell'ambito di un indagine per scavi non autorizzati. Secondo gli inquirenti c'era un sistema che permetteva di esportare beni trafugati in tutta Europa.

É in corso sul territorio nazionale e in alcuni Paesi esteri un’operazione dei carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale, diretta dalla Procura della Repubblica di Crotone, che stanno eseguendo 23 misure cautelari contro i presunti componenti di una holding criminale che gestiva un ingente traffico di beni archeologici. I reperti, provento di scavi clandestini in Calabria, venivano esportati illecitamente fuori dall’Italia.

123 PERSONE INDAGATE

Nelle carte dell’inchiesta della Procura ci sono complessivamente 123 indagati. Quattro delle persone coinvolte nell’inchiesta, secondo quanto riferito dai carabinieri, sono domiciliate all’estero. Le indagini, avviate nel 2017, hanno permesso di recuperare numerosi reperti archeologici, per un valore di alcuni milioni di euro. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma stamattina, alle 10:30, nella sede del Comando provinciale carabinieri di Crotone, alla presenza del Procuratore Giuseppe Capoccia.

FRANCESCHINI: SUCCESSO DI ECCELLENZA

Subito dopo la notizia degli arresti è arrivato il plauso del ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini: «Grazie a sofisticate tecniche investigative e alla collaborazione di Europol e delle forze di polizia estere competenti, in Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Serbia, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha condotto a termine con successo una vasta operazione di contrasto al traffico illecito di reperti archeologici dalla Calabria al Nord Italia e verso l’estero recuperando migliaia di beni e sequestrando materiali utilizzati per gli scavi clandestini. Un’operazione che dimostra ancora una volta l’eccellenza del Comando dei Carabinieri che opera dal 1969 a difesa del patrimonio culturale italiano», ha scritto in una nota. «A loro, alla Procura Crotone che ha diretto le indagini e a tutti i soggetti che vi hanno partecipato», ha concluso, «va il plauso del governo italiano».

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Regionali in Calabria, caos candidati per Pd e M5s

A pochi giorni dalla scelta ufficiale, spunta un sondaggio commissionato dai dem che "affonda" Oliverio: l'86% non ha fiducia in lui. E l'imprenditore Callipo dice no ai pentastellati.

Quando mancano pochi giorni alla scelta del candidato ufficiale per le elezioni regionali in Calabria, in programma il 26 gennaio assieme a quelle in Emilia-Romagna, spunta un sondaggio commissionato dal Pd sull’apprezzamento di cui godrebbe – ma sarebbe meglio dire non godrebbe – il governatore uscente Mario Oliverio, espressione dello stesso Pd.

LEGGI ANCHE: La politica calabrese corteggia Pippo Marra in vista delle Regionali

Alla domanda «negli ultimi cinque anni lei ritiene che la qualità della vita nel suo territorio sia migliorata o peggiorata?», il 64% dei calabresi intervistati ha risposto «peggiorata», solo il 7% «migliorata». Ma il dato più eclatante riguarda proprio Oliverio: l’86% del campione dichiara infatti di non aver fiducia nel governatore uscente, a fronte di un 14% di favorevoli.

OLIVERIO BOCCIATO SU TURISMO E OCCUPAZIONE

Il sondaggio, apparso sul sito del quotidiano la Repubblica, è dell’istituto Swg e prende in considerazione anche altri parametri. Da 1 a 10, per esempio, gli intervistati hanno dato un voto di 3,9 alla promozione turistica della regione e di 3,2 agli interventi per favorire l’occupazione e la creazione di posti di lavoro. Elementi che, secondo i vertici del Pd, dovrebbero spingere Oliverio a farsi da parte. Ma il governatore appare determinato a ripresentarsi anche da solo, con una lista civica, senza l’appoggio del Nazareno.

I POSSIBILI PROFILI ALTERNATIVI

Nella rosa di nomi che il segretario Nicola Zingaretti è chiamato a valutare circolano diversi profili alternativi: dal catanzarese Giuseppe Gualtieri, il super-poliziotto che ha arrestato Bernardo Provenzano, al prefetto Arturo De Felice, ex capo della Dia e originario di Reggio Calabria. Ma ci sarebbero anche il prorettore dell’Università della Calabria, Luigino Filice, e la direttrice generale di Confindustria, Marcella Panucci, nata a Vibo Valentia.

IL PASSO INDIETRO DI CALLIPO

Come se non bastasse l’imprenditore del tonno Pippo Callipo, su cui puntava in particolare il M5s per una candidatura che avrebbe potuto essere sostenuta anche dai dem, ha deciso di non scendere in campo. Pesano i ritardi accumulati dai pentastellati, le indecisioni sulla linea da seguire e le alleanze da stringere. Un quadro pieno di incognite, che ha indotto Callipo a fare un passo indietro.

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Allerta meteo da Nord a Sud: temporali in tutta Italia

Allarme rosso in Calabria, Basilicata e Sicilia. Rischio nubifragi e allagamenti a Roma, maree eccezionali previste a Venezia. Neve sull'arco alpino sopra i 1.200 metri. Il quadro del maltempo nella giornata del 12 novembre.

Una forte perturbazione sta portando temporali in tutta Italia, da Nord a Sud. Per la giornata del 12 novembre la Protezione civile ha diramato l’allerta rossa su gran parte della Calabria, sui settori costieri della Basilicata e sulla Sicilia orientale. Allerta arancione per la Puglia e per i restanti settori di Basilicata, Calabria e Sicilia. Gialla su Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Campania e settori di Lombardia, Veneto, Toscana e Sardegna.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL NORD

Per l’Italia del Nord le previsioni meteo annunciano un 12 novembre ambivalente: nelle regioni occidentali (Liguria, Piemonte e Val d’Aosta) non sono previste piogge significative, anche se il cielo resterà grigio. Il grosso delle precipitazioni si abbatterà invece sulle regioni orientali (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige), piogge lievi su Lombardia ed Emilia-Romagna. Prevista neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Nel corso della giornata la tendenza si confermerà, per poi attenuarsi a partire dalla tarda mattinata del 13 novembre. A Venezia sono possibili maree eccezionali: martedì mattina è previsto un picco di 140 centimetri, martedì sera di 145 centimetri, mercoledì mattina di 145 centimetri.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL CENTRO

Il 12 novembre sarà molto nuvoloso anche sul Centro Italia. Le piogge potranno assumere carattere temporalesco su Sardegna, Umbria e regioni tirreniche. Per quanto riguarda in particolare la Sardegna, a causa di un ciclone sul Mediterraneo occidentale sono attesi pioggia, vento e mareggiate fino a sera. Nel Lazio le precipitazioni più intense colpiranno le province di Viterbo, Latina, Frosinone e Roma, con il rischio concreto di nubifragi e locali allagamenti. Anche sulla Capitale sussiste quindi la possibilità di violenti rovesci specie durante il pomeriggio di martedì, accompagnati da raffiche di vento in prevalenza dai quadranti meridionali.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL SUD

L’ondata di maltempo colpirà soprattutto le regioni del Sud, con allerta rossa per Calabria, Basilicata e Sicilia orientale, dove sarà elevato il rischio di fenomeni alluvionali. Forti venti di scirocco accompagneranno piogge intense, in risalita dal Mar Mediterraneo verso la Sicilia, a partire dalla serata di lunedì 11 novembre, con mareggiate e onde alte fino a quattro metri su tutte le coste esposte. In sole sei ore potrebbero cadere fino a 80 millimetri d’acqua, ovvero 80 litri d’acqua su una superficie di un metro quadrato. Non sono da escludere anche grandinate e locali trombe d’aria soprattutto a Ragusa, Agrigento, Siracusa, Caltanissetta, Enna e Catania. Nella notte e nelle prime ore del 12 novembre lo spostamento del minimo depressionario dalla Tunisia al Mar Tirreno farà sì che le intense precipitazioni si concentreranno tra la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove potranno verificarsi alluvioni e allagamenti. Il maltempo sarà associato anche in questo caso a forti venti di scirocco, sia sul Mar Ionio, sia sulle vette appenniniche della Sila e dell’Aspromonte. La situazione andrà migliorando nel corso della mattinata di martedì.

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Allerta meteo da Nord a Sud: temporali in tutta Italia

Allarme rosso in Calabria, Basilicata e Sicilia. Rischio nubifragi e allagamenti a Roma, maree eccezionali previste a Venezia. Neve sull'arco alpino sopra i 1.200 metri. Il quadro del maltempo nella giornata del 12 novembre.

Una forte perturbazione sta portando temporali in tutta Italia, da Nord a Sud. Per la giornata del 12 novembre la Protezione civile ha diramato l’allerta rossa su gran parte della Calabria, sui settori costieri della Basilicata e sulla Sicilia orientale. Allerta arancione per la Puglia e per i restanti settori di Basilicata, Calabria e Sicilia. Gialla su Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Campania e settori di Lombardia, Veneto, Toscana e Sardegna.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL NORD

Per l’Italia del Nord le previsioni meteo annunciano un 12 novembre ambivalente: nelle regioni occidentali (Liguria, Piemonte e Val d’Aosta) non sono previste piogge significative, anche se il cielo resterà grigio. Il grosso delle precipitazioni si abbatterà invece sulle regioni orientali (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige), piogge lievi su Lombardia ed Emilia-Romagna. Prevista neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Nel corso della giornata la tendenza si confermerà, per poi attenuarsi a partire dalla tarda mattinata del 13 novembre. A Venezia sono possibili maree eccezionali: martedì mattina è previsto un picco di 140 centimetri, martedì sera di 145 centimetri, mercoledì mattina di 145 centimetri.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL CENTRO

Il 12 novembre sarà molto nuvoloso anche sul Centro Italia. Le piogge potranno assumere carattere temporalesco su Sardegna, Umbria e regioni tirreniche. Per quanto riguarda in particolare la Sardegna, a causa di un ciclone sul Mediterraneo occidentale sono attesi pioggia, vento e mareggiate fino a sera. Nel Lazio le precipitazioni più intense colpiranno le province di Viterbo, Latina, Frosinone e Roma, con il rischio concreto di nubifragi e locali allagamenti. Anche sulla Capitale sussiste quindi la possibilità di violenti rovesci specie durante il pomeriggio di martedì, accompagnati da raffiche di vento in prevalenza dai quadranti meridionali.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL SUD

L’ondata di maltempo colpirà soprattutto le regioni del Sud, con allerta rossa per Calabria, Basilicata e Sicilia orientale, dove sarà elevato il rischio di fenomeni alluvionali. Forti venti di scirocco accompagneranno piogge intense, in risalita dal Mar Mediterraneo verso la Sicilia, a partire dalla serata di lunedì 11 novembre, con mareggiate e onde alte fino a quattro metri su tutte le coste esposte. In sole sei ore potrebbero cadere fino a 80 millimetri d’acqua, ovvero 80 litri d’acqua su una superficie di un metro quadrato. Non sono da escludere anche grandinate e locali trombe d’aria soprattutto a Ragusa, Agrigento, Siracusa, Caltanissetta, Enna e Catania. Nella notte e nelle prime ore del 12 novembre lo spostamento del minimo depressionario dalla Tunisia al Mar Tirreno farà sì che le intense precipitazioni si concentreranno tra la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove potranno verificarsi alluvioni e allagamenti. Il maltempo sarà associato anche in questo caso a forti venti di scirocco, sia sul Mar Ionio, sia sulle vette appenniniche della Sila e dell’Aspromonte. La situazione andrà migliorando nel corso della mattinata di martedì.

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Il 26 gennaio possibile election day in Calabria e Emilia Romagna

Il presidente Mario Oliverio propone il 26 gennaio come data per il voto. Ma è rebus sulle candidature.

Calabria al voto per eleggere il nuovo presidente e rinnovare il Consiglio regionale in concomitanza con l’Emilia Romagna? É la data di domenica 26 gennaio quella che pare ormai delinearsi – sebbene in materia di candidature e schieramenti la situazione rimanga ancora piuttosto incerta – per le prossime regionali in Calabria. A rompere gli indugi è stato il presidente uscente della Regione, Mario Oliverio, sempre più determinato a riproporre la propria candidatura – malgrado i reiterati “niet” di Roma e del commissario regionale dem Stefano Graziano – contando sul sostegno di circoli, sindaci e amministratori del partito.

LE POLEMICHE SULLA DATA PER SFRUTTARE IL VANTAGGIO

«In questi giorni, tra domani e dopodomani – ha detto Oliverio parlando con i giornalisti a margine della conferenza programmatica della sua coalizione ribattezzata la “Leopolda calabrese” – chiederò un incontro ai presidenti di Corte d’Appello e mi determinerò. Presumo che proporrò la data del 26 gennaio perché ritengo che sia necessario dare il giusto tempo». Oliverio, tra un passaggio e l’altro ai tavoli tematici per la costruzione del programma di governo della coalizione, ha respinto con forza l’accusa di voler modulare la decisione sulla data del voto in base alle proprie convenienze. «Non sono per utilizzare il mio vantaggio – ha aggiunto – come se si trattasse di giocare una partita a scacchi. Qui stiamo parlando della Calabria. Non appartiene alla mia cultura il gioco tattico sulla pelle di un territorio». Se sulla data del ritorno alle urne, dunque, pare aprirsi uno squarcio, la confusione e l’incertezza continuano invece a farla da padrone per quanto riguarda tutto il resto. E non solo per il Pd e per il centrosinistra, ma anche per gli altri possibili schieramenti in campo.

IL VETO DELLA LEGA SUL SINDACO DI COSENZA E L’INCERTEZZA 5s

In ambasce, infatti, è anche il centrodestra, che ancora è alle prese con gli effetti del veto opposto alla candidatura a presidente del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, anche lui da tempo in campagna elettorale, da parte di Matteo Salvini e della Lega. In queste ore, si fanno strada, a questo proposito, altri possibili nomi e tra questi quello del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Niente di deciso, inoltre, nemmeno nel campo dei Cinquestelle, stretti tra la tentazione del disimpegno e il tramonto dell’ipotesi di quel patto con i democrat, sul modello dell’accordo di governo nazionale, le cui quotazioni sono precipitate dopo i risultati dell’Umbria. A giorni è previsto un nuovo vertice romano con Luigi Di Maio.

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