Ocasio-Cortez come Trump: deve patteggiare per aver bloccato un follower

Le deputata democratica costretta a scusarsi con un ex parlamentare che le aveva fatto causa per violazione del primo emendamento. Decisiva una precedente sentenza analoga contro il presidente.

La giovane pasionaria della sinistra Alexandria Ocasio-Cortez e il presidente Donald Trump sono diametralmente opposti, fatta eccezione per la loro provenienza da New York e per la loro presenza costante sui social. E proprio su Twitter, il mezzo preferito dal tycoon, scivola la deputata star dei democratici.

CAUSA PER VIOLAZIONE DEL PRIMO EMENDAMENTO

Aoc, così com’è conosciuta, è stata costretta a chiedere scusa a uno dei follower che ha bloccato e che le ha fatto causa per violazione del primo emendamento sulla libertà di espressione. L’ex parlamentare democratico e fondatore di American against anti-semitism Dov Hikind ha presentato un’azione legale contro Ocasio-Cortez in luglio dopo che la deputata lo aveva bloccato su Twitter e aveva rivendicato con orgoglio il diritto di farlo.

IL BLOCCO DOPO GLI ATTACCHI IN SERIE RICEVUTI

Un blocco deciso da Aoc dopo i ripetuti attacchi, simili a «molestie», ricevuti da Hikind colpevole di aver superato il limite con le violente critiche al paragone fatto da Ocasio-Cortez fra i centri di detenzione al confine con il Messico e i campi di concentramento. Ma il blocco ha scatenato l’ira di Hikind che ha fatto causa alla parlamentare sventolando una precedente sentenza contro Trump, in base alla quale il presidente ha violato la costituzione bloccando follower su Twitter perché lo criticavano o si prendevano gioco di lui. Così come altri politici, incluso Trump, anche Ocasio-Cortez aveva inizialmente rivendicato che l’account @AOC era privato e quindi fuori dal controllo del governo a differenza di quello ufficiale @RepAOC.

OCASIO-CORTEZ COSTRETTA AL PATTEGGIAMENTO

La sentenza contro Trump non ha lasciato spazio a Ocasio-Cortez, costretta a patteggiare la causa e scusarsi pubblicamente con Hikind. «Ho rivisto la mia decisione di bloccare Dov Hikind dal mio account Twitter. Hikind ha il diritto garantito dal primo emendamento di esprimere le sue idee e non essere bloccato per farlo», ha detto Ocasio-Cortez. »Guardando indietro è stato sbagliato» bloccarlo, «chiedo scusa».

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