Piero Pelù si ferma dopo uno «shock acustico»: tour rimandato al 2024

Piero Pelù ha subito un «forte shock acustico dalle cuffie», tale da dover annullare il tour. Il suo Estremo Live 2023 viene interamente spostato al 2024, in attesa che l’artista ed ex leader dei Litfiba possa riprendersi. Ad annunciarlo è stato lui stesso tramite i propri profili ufficiali, che spiega come lo shock abbia «acutizzato gli acufeni coi quali già convivevo da molti anni» e che slitta tutto di qualche mese. Ma il rocker sottolinea che non si tratta di un addio alle scene ma «solo di un arrivederci al prima possibile».

Piero Pelù costretto a fermarsi: ha subito un forte shock acustico
Piero Pelù si esibisce al 70° Festival di Sanremo (Getty).

Pelù sui social: «Avrò bisogno di riposo forzato»

Piero Pelù racconta sui social la storia e comunica lo stop: «Ragazzaccc miei, non avrei mai voluto farvi questa comunicazione ma a questo punto è inevitabile. Durante una session di registrazione a Milano ho subìto uno shock acustico forte dalle cuffie. Questa cosa ha acutizzato gli acufeni coi quali già convivevo da molti anni rendendoli ora molto aggressivi e dopo vari controlli, fatti con i migliori otorini d’Italia, ho ricevuto l’unanime comunicazione che avrò bisogno di un riposo forzato per le mie orecchie di rocker, dunque, il tour Estremo di quest’estate 2023 dovrà essere rimandato di alcuni mesi. Sono giorni molto delicati per me che non ho mai rinunciato a nessun live, anche con le costole rotte dopo i miei stage diving, ma devo affrontare questa nuova realtà con lucidità».

Piero Pelù costretto a fermarsi: ha subito un forte shock acustico
Piero Pelù sul red carpet dell’11esimo Roma Film Festival (Getty).

Il rocker: «Non è un addio alle scene»

«Attenzione», continua poi Pelù, che mostra anche la foto dei tappi per le orecchie che dovrà usare, «questo NON è a un addio alle scene ma solo un arrivederci al prima possibile e sappiate che approfitterò di questo “periodo speciale” per avanzare con la composizione e la produzione del nuovo album che mi sta già dando grandi emozioni». E infine una promessa ai fan: «Vi prometto che ci riabbracceremo prima possibile». La prima tappa del tour Estremo Live nel 2024 sarà il 26 luglio al Lacustica Festival alla Rocca Medioevale di Castiglione del Lago, a Perugia. La tournée prevede tappe anche a Macerata, Siracusa, Palermo, Reggio Calabria, Brindisi, Frosinone e Como. In attesa della riorganizzazione delle date, invece, i concerti annullati e precedentemente programmati per l’estate 2023.

Le mosse felpate di Virginia Raggi e l’asse con Di Battista preoccupano i vertici M5s

L’ultima notizia di rilievo nazionale che la riguarda è stata la condanna di Vittorio Feltri e Pietro Senaldi per il titolo “Patata bollente” di Libero. Virginia Raggi ha incassato, con soddisfazione, la vittoria della sua battaglia legale con un risarcimento di 16 mila euro. «Ma non è una vittoria soltanto mia: è una vittoria di ogni donna che si è sentita offesa e di ogni padre, fratello, figlio o marito che si è indignato», ha commentato l’ex sindaca di Roma. Per una volta, la sua figura, da sempre divisiva, ha ottenuto un consenso pressoché unanime. Qualche mese prima, invece, aveva attirato l’attenzione per l’appoggio al referendum contro l’invio delle armi in Ucraina, sostenendo l’iniziativa della commissione DuPre che nel tempo si è contraddistinta per le tesi complottiste, soprattutto durante le ondate Covid. Poca roba, insomma, spunti limitati qua e là. Raggi sta tenendo un profilo piuttosto basso rispetto al passato. Da “semplice militante” del Movimento 5 stelle si è fatta vedere alla manifestazione del Movimento sulla sanità pubblica con tanto di presenza ai banchetti allestiti e post su Facebook a suggellare la partecipazione.

Le mosse felpate di Virginia Raggi e l'asse con Di Battista preoccupano i vertici M5s
Virginia Raggi a un gazebo M5s (dal suo profilo Instagram).

L’impegno nel progetto Women In Charge On Tour

Nel frattempo ha promosso il progetto Women In Charge On Tour, di cui è presidente del comitato scientifico e che – come recita la definizione ufficiale sul sito – «mira a promuovere l’emancipazione delle donne nel mondo del lavoro e a promuovere la parità di genere in ogni ambito della società». Un modo per spingere le leadership femminili e allo stesso tempo tenendo in piedi le relazioni con vari mondi manageriali e politici. Nella Women In Charge On Tour, come componenti del comitato, siedono tra le altre, Marilù Capparelli, direttore degli affari legali di Google, Silvia Salis, vicepresidente del Coni, con altre dirigenti (rigorosamente donne) oltre ad esponenti del mondo politico, tra cui le pentastellate Fabiana Dadone, ex ministra della Pa e Nunzia Catalfo, ex titolare al Lavoro oltre all’attuale senatrice di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni.

Dopo la condanna di Appendino, resta solo Raggi ad accarezzare l’idea di una futura leadership

Raggi, insomma, non è particolarmente indaffarata. Da consigliera di opposizione al Campidoglio, si limita all’ordinaria amministrazione. Così può coltivare la propria immagine, senza assilli né scadenze immediate. Accarezzando, comunque, l’idea di una futura leadership, nonostante le smentite di rito circa le sue ambizioni future. Giuseppe Conte ha perso il tocco magico, la cerchia dei fedelissimi inossidabili inizia a restringersi dopo la serie di rovesci elettorali. La deputata ed ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata anche in secondo grado per i fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017. Secondo la sentenza non ha organizzato adeguatamente un piano di sicurezza. Al netto della vicenda giuridica è un fardello sulle sue spalle.

Le mosse felpate di Virginia Raggi e l'asse con Di Battista preoccupano i vertici M5s
Giuseppe Conte e sullo sfondo una foto di Virginia Raggi (Imagoeconomica).

Quella affinità elettiva con Dibba che allarma i vertici M5s

Così resta solo Raggi. Che al momento opportuno potrebbe giocarsi le carte e cercare il blitz per prendersi il Movimento. A favore dell’ex inquilina del Campidoglio gioca il sodalizio con Alessandro Di Battista che l’ha invitata a fare un viaggio usando proprio i soldi della condanna a Feltri e Senaldi. «Vai alle Maldive, in Brasile, in Yucatàn, caipirinha in mano, daikiri, sorriso e un bel grazie a questi pseudo giornalisti!», ha scritto Dibba su Instagram. Mozioni di affetti che non passano inosservate ai piani alti del Movimento. Del resto a inizio giugno, in una delle ultime puntate della stagione di DiMartedì su La7, Raggi e Dibba erano vicini di poltrona e di visione. Tanto che lei, il giorno dopo, ha postato un video sui social mentre in tandem andavano d’amore e d’accordo, taggando la pagina Fb di Dibba. Come se fossero ancora nello stesso partito.

 

Una vicinanza, però, che ha insospettito i piani alti del partito. La vicepresidente vicaria, Paola Taverna, secondo quanto rivelato da Il Foglio, avrebbe infatti messo in guardia Conte circa le possibili influenze dibbattistiane sull’ex sindaca. Ed ecco che, sempre secondo il quotidiano diretto da Cerasa, è arrivato il diktat: gli iscritti ai 5 stelle non devono tesserarsi all’associazione Schierarsi, fondata da Di Battista, pena l’espulsione. Il caso singolare è che se la questione dovesse porsi, a decidere chi epurare sarebbe proprio Raggi, in qualità di componente del comitato di garanzia che osserva la «corretta applicazione delle disposizioni dello statuto». Con lei anche l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, e l’ex questore del Senato, Laura Bottici. Un tema, quello delle eventuali espulsioni, che non appassiona più dopo la scissione di Luigi Di Maio. Da allora le “cacciate di massa” e le fuoriuscite erano state archiviate, ma potrebbero sempre tornare in auge per il timore di una Opa esterna.

In Moldavia c’è stata una sparatoria all’aeroporto di Chisinau

Un cittadino straniero ha aperto il fuoco all’interno dell’aeroporto internazionale di Chisinau, scalo della capitale della Moldavia. Ad annunciarlo è stato la portavoce della polizia, Diana Fetko, che ha spiegato come gli agenti fossero già all’aeroporto e che alcuni voli hanno subito dei ritardi. Gli spari hanno allarmato i passeggeri, fuggiti all’impazzata come testimoniano alcuni video sui social. L’agenzia russa Tass ha riportato una nota del ministero dell’Interno moldavo in cui si racconta la vicenda: «Uno straniero a cui è stato vietato l’ingresso nel Paese, ha aperto il fuoco contro una guardia di frontiera e poi si è barricato in una delle stanze. Le persone sono state evacuate dall’edificio».

Un uomo ha aperto il fuoco all'interno dell'aeroporto internazionale di Chisinau, in Moldavia
Poliziotti dei servizi speciali in Moldavia (Getty).

Il primo bollettino parla di due persone uccise

Il primo bollettino diramato dalle autorità parla di almeno due morti. Si tratta di una guardia di frontiera e di un civile. Su Twitter il portale dell’Est Europa, Nexta tv, ha raccontato l’arrivo delle forze speciali Fulger, che avrebbero isolato la struttura e fatto evacuare tutti. Poi la cattura dell’aggressore, che è rimasto ferito in una delle sparatorie ed è stato arrestato. Lo confermano anche i media locali. Secondo Reuters, che cita fonti all’interno dei corpi speciali di polizia moldavi, l’uomo è arrivato dalla Turchia ma non ha ricevuto l’autorizzazione per entrare in Moldavia.

Per i media moldavi l’aggressore è un russo della Wagner

Pulse media, ripreso anche dagli altri quotidiani e portali moldavi, ha rivelato un’indiscrezione secondo cui l’uomo che ha aperto il fuoco sarebbe un cittadino russo della milizia Wagner.

Serie A e Coppa Italia, le date della stagione 2023/24

La Lega Serie A ha ufficializzato le date del campionato della prossima stagione, che inizierà il 20 agosto e ci concluderà il 26 maggio 2024. Come già anticipato, il calcio non si fermerà tra Natale e Capodanno: per questo, dei 38 turni previsti, solo uno sarà infrasettimanale. Quattro invece le soste decise per lasciare spazio alle partite delle nazionali.

Calcio: Serie A e Coppa Italia, le date della stagione 2023/24. Il calendario sarò svelato il 5 luglio alle ore 12.
Rafael Leao, attaccante del Milan (Getty Images).

Unico turno infrasettimanale il 27 settembre

Il turno infrasettimanale stabilito dalla Lega Serie A arriverà piuttosto presto, già il 27 settembre. Poi non ce ne saranno altri. Queste le soste previste per gli impegni delle rappresentative nazionali: 10 settembre, 15 ottobre, 19 novembre e 24 marzo. Per quanto riguarda il periodo post-natalizio, l’Associazione Italiana Calciatori aveva proposto lo spacchettamento di una giornata nello spazio tra il post Supercoppa (che verrà disputata a gennaio in Arabia Saudita) e la ripresa delle coppe europee di febbraio. Il turno sarebbe stato dunque diviso in due fine settimana, cinque partite in ognuno. Nessuna conferma arriva dal documento ufficiale pubblicato oggi.

Il 5 luglio sarà svelato il calendario

Il calendario della nuova stagione verrà svelato mercoledì 5 luglio alle ore 12: la diretta sarà trasmessa sulla piattaforma Dazn e sul canale YouTube della Lega Serie A. Il format sarà lo stesso dell’ultima stagione: nessun big match a ridosso delle sfide di Champions League, calendario asimmetrico, prima di campionato in casa per chi ha iniziato fuori nel 2022/23.

Coppa Italia al via il 6 agosto

Rese note anche le date della Coppa Italia. Via fissato per domenica 6 agosto, con il turno preliminare. I 32esimi di finale verranno giocati 13 agosto (ancora una domenica), poi solo gare infrasettimanali per la coppa nazionale: primo primo novembre per i 16esimi, poi ottavi spalmati in quattro giorni tra 6 dicembre, 20 dicembre, 10 e 17 gennaio. Il 31 gennaio 2024 ci saranno i quarti, prima delle doppie semifinali in programma il 3 e 24 aprile. Finale il 15 maggio, come sempre allo stadio Olimpico di Roma.

Calcio: Serie A e Coppa Italia, le date della stagione 2023/24. Il calendario sarò svelato il 5 luglio alle ore 12.
La Coppa Italia (Getty Images).

Wimbledon al via il 3 luglio: tabellone ufficiale, italiani e curiosità

Il tennis indossa l’abito bianco per l’inizio di Wimbledon. I professionisti della racchetta sono pronti a darsi battaglia sull’erba londinese per il torneo più importante e glamour della stagione. Quella in partenza lunedì 3 luglio sarà la prima edizione dal 1998 senza uno fra Roger Federer e Rafael Nadal nel tabellone principale maschile. Grandi favoriti del 2023 sono indubbiamente Novak Djokovic, sette volte campione del torneo, e il nuovo numero uno al mondo Carlos Alcaraz. Fra le donne occhi puntati sulla polacca Iga Swiatek, ancora a caccia del primo trionfo ai Championships, ed Elena Rybakina, detentrice del trofeo. Quanto gli italiani, spicca il primo turno fra Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego, replica esatta del match di Stoccarda del 12 giugno.

Tredici azzurri a Wimbledon tra maschile e femminile con un derby al primo turno. Dalle fragole con panna al falco Rufus, tutto sul torneo.
Il logo di Wimbledon all’ingresso dei cancelli (Getty Images).

Wimbledon, i tabelloni maschile e femminile con i match clou degli italiani

Nel tabellone maschile di Wimbledon ci saranno sei azzurri. Due di loro, Berrettini e Sonego, giocheranno nuovamente un derby a meno di un mese dal precedente. A spuntarla in quell’occasione fu il torinese, che dominò contro il romano ancora alla ricerca della miglior condizione fisica. Turno complicato anche per Jannik Sinner, che se la vedrà con l’argentino Francisco Cerundolo, capace di eliminarlo agli Internazionali di Roma in tre set. Turno più soft per Lorenzo Musetti che dovrà affrontare il peruviano Juan Pablo Varillas, numero 60 del ranking Atp. Marco Cecchinato sarà avversario del cileno Nicolas Jarry, mentre Matteo Arnaldi – alla sua prima apparizione fra i grandi di Wimbledon – giocherà con lo spagnolo Roberto Carballes Baena. Quanto ai big, Alcaraz esordirà sul campo centrale di Londra contro il 36enne Jérémy Chardy, Djokovic andrà a caccia dell’ottava corona iniziando contro Pedro Cachin.

Ben sette invece le tenniste azzurre nel tabellone femminile di Wimbledon. Martina Trevisan, dopo i quarti del Miami Open di marzo, inizierà contro l’iberica Sara Sorribes Tormo, più competitiva sul rosso che sulle superfici in erba. Elisabetta Cocciaretto partirà contro la colombiana Camila Osorio, mentre Lucrezia Stefanini incrocerà sul suo cammino l’estone Annett Kontaveit, al suo ultimo torneo in carriera. Sara Errani partirà contro la statunitense Madison Brengle, numero 114 del ranking Wta, mentre Camila Giorgi aprirà il suo torneo con la russa Varvara Gracheva. Lucia Bronzetti invece dovrà vedersela con la rumena Jacqueline Cristian. Amaro il sorteggio di Jasmine Paolini, che giocherà contro la due volte vincitrice di Wimbledon Petra Kvitova. Fra le big, la campionessa in carica Rybakina tenterà il bis aprendo con l’americana Shelby Rogers, mentre Swiatek sarà opposta alla cinese Zhu Lin.

Dalle fragole in tribuna al falco contro i piccioni, qualche curiosità sui Championships

Fra le tante particolarità di Wimbledon c’è l’utilizzo obbligatorio del colore bianco per i tennisti. Guai a presentarsi con un abito che abbia anche solo alcune striature o motivi colorati. Ne sanno qualcosa persino Roger Federer e Venus Williams, costretti in alcune occasioni a cambiare outfit per giocare sui campi londinesi. Uno degli obiettivi è quello di mascherare gli effetti del sudore, meno visibili sul colore chiaro che sul nero o le tonalità scarlatte. Dal 2023 però le donne potranno indossare pantaloncini scuri per evitare eventuali disagi del ciclo mestruale. Altra peculiarità dei Championships sono le fragole servite con panna sugli spalti, official food della manifestazione. Ogni anno ne vengono consumate mediamente 30 tonnellate per un totale di 2 milioni di frutti, prodotti rigorosamente a chilometro zero. Oltre ai tennisti più forti al mondo, Wimbledon ha anche una star fra i cieli. Il falco Rufus, che vanta 10 mila follower su Twitter, perlustra i campi ogni mattina prima dell’apertura per allontanare i piccioni.

Tredici azzurri a Wimbledon tra maschile e femminile con un derby al primo turno. Dalle fragole con panna al falco Rufus, tutto sul torneo.
Il falco Rufus che pattuglia i campi del torneo (Twitter).

Ligabue tour palazzetti 2023: date, città e biglietti dei concerti

Ligabue ha pubblicato le date del prossimo tour indoor in programma nell’autunno 2023. Dopo un’estate di concerti, il rocker torna live nei palazzetti con il nuovo album Dedicato a noi.

Il tour nei palazzetti di Ligabue

L’esibizione alla RCF Arena per l’evento musicale Italia Loves Romagna e le due tappe del concerto a Milano e Roma sono un anticipo del ritorno ai live di Ligabue che, dopo aver annunciato l’uscita del nuovo album a settembre, Dedicato a noi, ha stupito i suoi fan con la pubblicazione a sorpresa delle date dell’Indoor Tour 2023. L’annuncio è comparso sulla sua pagina Instagram. Il tour lo vedrà impegnato nei maggiori palazzetti d’Italia e sarà l’occasione per far ascoltare al suo pubblico le canzoni del nuovo disco. La prima data al’Arena di Verona il 9 ottobre aprirà ufficialmente il tour che si concluderà il 30 novembre a Messina.

Le date

Qui di seguito l’elenco completo delle date e dei luoghi in cui sono previsti i concerti:

  • 9 ottobre 2023: Verona – Arena
  • 14 ottobre 2023: Torino – Pala Alpitour
  • 17 ottobre 2023: Firenze – Nelson Mandela Forum
  • 20 ottobre 2023: Bologna – Unipol Arena
  • 24 ottobre 2023: Brescia – Brixia Forum
  • 27 ottobre 2023: Padova – Arena Spettacoli Padova Fiere pad. 7
  • 30 ottobre 2023: Rimini – Stadium
  • 3 novembre 2023: Ancona – Pala Prometeo
  • 6 novembre 2023: Perugia – Pala Barton
  • 13 novembre 2023: Genova – Stadium
  • 16 novembre 2023: Livorno – Modigliani Forum
  • 21 novembre 2023: Eboli – Pala Sele
  • 24 novembre 2023: Bari – Pala Florio
  • 27 novembre 2023: Reggio Calabria – Palasport
  • 30 novembre 2023: Messina – Palarescifina

I biglietti in prevendita su Ticketone.it sono online dalle 11.00 di giovedì 29 giugno 2023 mentre coloro che sono iscritti al Bar Mario hanno potuto avere un accesso prioritario dalle ore 10 di mercoledì 28 giugno. In attesa del tour autunnale, Luciano Ligabue sarà protagonista all’evento Radio Italia Live – Il concerto previsto a Palermo il 30 giugno 2023.

Afa e caldo torrido, dalla Mecca a Pechino: l’estate rovente nel mondo

Mentre in Italia ci si aspetta un weekend con meteo instabile e temperature in calo, il resto del mondo è nella morsa di afa e caldo torrido. Si moltiplicano infatti le notizie nei cinque continenti di città o intere nazioni in ginocchio per le temperature roventi ben al di sopra della media stagionale e un alto tasso di umidità. Un surriscaldamento globale dovuto soprattutto agli effetti della crisi climatica in atto. Pechino ha superato i 41 gradi centigradi, mai raggiunti prima d’ora. Non va meglio in Messico dove l’accensione dei troppi climatizzatori sta creando continui blackout che lasciano centinaia di abitazioni senza corrente. In crisi anche i pellegrinaggi islamici alla Mecca, in quanto la temperatura ha toccato addirittura i 48 gradi.

Dall’Arabia Saudita alla Cina, gli effetti di afa e caldo torrido sul pianeta

Oltre 200 morti per colpi di calore durante il pellegrinaggio Hajj verso La Mecca

Nel deserto saudita, oltre 1,8 milioni di musulmani hanno raggiunto il monte Arafat alla Mecca per onorare il quinto pilastro dell’Islam. Un atto di fede obbligatorio che non è stato scoraggiato nemmeno dalle torride temperature estive che hanno toccato i 48 gradi centigradi. Come riporta il Guardian, circa 1.700 persone sono state vittime di colpi di calore tanto che le autorità saudite hanno sconsigliato di stare troppo a lungo sotto il sole, soprattutto nelle ore più calde, e di idratarsi bene. Sebbene non ci sia un bilancio ufficiale delle vittime, secondo il quotidiano britannico almeno 230 pellegrini hanno perso la vita nel corso dell’Hajj. Oltre 200 provenivano dall’Indonesia, il Paese con il più alto numero di islamici al mondo, cui si aggiungono casi dal Nord Africa e dall’Iran. L’agenzia di Teheran Fars ha confermato la morte di un uomo di 114 anni, il pellegrino più anziano del 2023.

Dalla Cina all'Arabia Saudita, passando per il Messico. Caldo torrido e alti tassi di umidità mettono in ginocchio popolazione e raccolti.
Un pellegrino di La Mecca sotto il caldo torrido dell’Arabia (Getty Images).

Il caldo torrido e l’afa in Arabia Saudita hanno persino “cotto” decine di smartphone, che non hanno retto alle alte temperature danneggiandosi irreparabilmente. Esperti del clima hanno avvertito che la situazione nel Golfo Persico è destinata a peggiorare nella seconda metà del secolo. Diverse regioni potrebbero presentare condizioni inospitali per la vita umana ed entro il 2100 ogni anno si potranno registrare 50 gradi centigradi di massima.

Cina spaccata a metà: oltre 41 gradi a Pechino e piogge torrenziali nelle regioni centrali

Particolare la situazione della Cina, divisa in due fra zone centrali e costa orientale. Nella capitale Pechino, per la prima volta nella storia, la colonnina di mercurio ha superato i 40 gradi centigradi per tre giorni consecutivi dal 23 al 25 giugno. I meteorologi locali hanno attribuito il fenomeno all’alta pressione di giugno, amplificata dalla sottile copertura nuvolosa e dalle giornate lunghe del solstizio d’estate. In allarme rosso anche un’area di 450 mila chilometri quadrati che comprende Hebei e Shandong. Qui, secondo i media statali, il suolo ha superato i 70 gradi centigradi mettendo in crisi agricoltura e allevamenti. Centinaia di maiali, conigli e pesci stanno morendo per colpa del caldo torrido. Nella regione sud-occidentale di Guangxi, il South of China Today ha precisato che «le carpe da allevamento sono bruciate fino alla morte per l’elevata temperatura dell’acqua».

Dalla Cina all'Arabia Saudita, passando per il Messico. Caldo torrido e alti tassi di umidità mettono in ginocchio popolazione e raccolti.
Pechino nella morsa del caldo torrido (Getty Images).

Inversa invece la situazione nelle regioni centrali, dove ingenti piogge torrenziali stanno danneggiando le coltivazioni. Nell’Henan, dove ha luogo il 25 per cento della produzione nazionale di grano, precipitazioni massicce hanno spazzato via una stagione di lavoro degli agricoltori. Il China Media Group ha sottolineato che si tratta dei fenomeni più gravi dal 2010, ma potrebbero peggiorare già con l’arrivo dell’autunno. A rischio anche le risaie dal bacino del fiume Yangtze, che fornisce il 60 per cento dell’approvvigionamento del Paese.

Messico nella morsa del caldo torrido, centinaia di abitazioni senza corrente

Temperature elevate anche in America. Negli States preoccupa la situazione di Tennesee, Alabama, New Orleans e Memphis, dove le temperature potrebbero toccare nei primi due giorni di luglio i 46 gradi centigradi. Situazione ben peggiore in Messico, dove mercoledì 28 giugno sono stati toccati i 49 gradi nella città di Aconchi. Il ministero della Salute ha confermato circa 100 decessi dovuti a colpi di calore fra 18 e 24 giugno. Un numero ancor più importante se si pensa che nel 2022, nello stesso lasso di tempo, era morta solamente una persona. L’eccessiva domanda di energia elettrica per alimentare i climatizzatori sta causando continui blackout da circa 15 minuti nel Paese. Il giornale El sol de Mexico ha inoltre ricordato gli ingenti disagi alla popolazione: molti villaggi per esempio dipendono dall’elettricità per estrarre l’acqua dai pozzi.

Giuntoli-Juve, tutto pronto per il sì: via libera dal Napoli

La Juventus esulta: Cristiano Giuntoli e il Napoli si separano. Tra il direttore sportivo e il presidente Aurelio De Laurentiis è stato trovato l’accordo per la risoluzione del contratto che sarebbe scaduto soltanto tra un anno, il 30 giugno del 2024. Il dirigente, invece, si libererà già nelle prossime ore e dall’1 luglio sarà il direttore dell’area tecnica della Juventus. Giuntoli è il nome da cui la società bianconera vuole ripartire per costruire una squadra in grado di tornare a vincere, cosa che non accade ormai da due stagioni. Lavorerà al fianco di Giovanni Manna, il braccio operativo del mercato della Juventus, recentemente promosso dalla Next Gen alla prima squadra.

Giuntoli si libera dal Napoli: andrà alla Juventus
Cristiano Giuntoli (Getty).

Per Giuntoli pronto un quinquennale

Cambia, quindi, l’organigramma juventino. Cristiano Giuntoli firmerà un quinquennale e andrà a completare il quadro dirigenziale. Con lui lavorerà Manna, che resta il ds, mentre Claudio Chiellini prenderà il posto lasciato libero alla Next Gen. Il direttore generale bianconero è invece Francesco Calvo, mentre l’amministratore delegato della Juventus è Maurizio Scanavino, arrivato dopo il terremoto di gennaio con le dimissioni di tutti i dirigenti del gruppo Agnelli. Sui social, i tifosi hanno immediatamente commentato la notizia dell’arrivo di Giuntoli con soddisfazione, proprio nel giorno in cui hanno salutato uno degli idoli degli ultimi anni, il Panita Juan Cuadrado.

Chi è Cristiano Giuntoli: la carriera

Dopo aver vestito le maglie di diverse squadre italiane nei campionati di Serie C e D, tra cui anche Latina, Imperia, Savona e Sanremese, Giuntoli si è ritirato nel 2008 dal calcio giocato. Ha prima deciso di frequentare Coverciano, diventando un allenatore, ma poi si è dedicato alla carriera da direttore sportivo. Ha portato lo Spezia in serie B prima della passaggio al Carpi nell’estate del 2009. Grazie al suo operato, i biancorossi centrano quattro promozioni in cinque anni, arrivando dalla Serie D alla A, per la prima volta nella propria storia. Il dirigente fiorentino poi passa al Napoli nel 2015 ed è uno dei protagonisti della crescita dei partenopei fino alla Coppa Italia vinta nel 2020 e allo storico scudetto conquistato nella stagione 2022-2023.

Giuntoli si libera dal Napoli: andrà alla Juventus
Cristiano Giuntoli in panchina durante un match del Napoli (Getty).

Leao dal calcio al rapper: pubblicato il secondo album e c’è un brano in italiano

Mentre attende di tornare con la palla tra i piedi, Rafael Leao indossa nuovamente i panni del rapper. Il portoghese del Milan, fresco di rinnovo fino al 2028, ha infatti pubblicato online My Life in Each Verse, il suo secondo album musicale. All’interno 17 tracce interpretate soprattutto in portoghese e in inglese. Ce n’è anche una in italiano, dal titolo Fede, frutto dei suoi quattro anni a Milano dove giunse nell’estate 2019, che racconta la sua scalata verso il successo. Il disco è disponibile su tutte le principali piattaforme streaming, da Spotify a YouTube, dove Leao possiede un account con 86 mila follower.

È online My Life in Each Verse, nuovo album da rapper di Leao, che canta con il nome d’arte Way45. Spicca Fede, unica traccia in italiano.
Rafael Leao con la maglia del Milan in campo a San Siro (Getty Images).

Leao, il significato del suo nome d’arte e i temi delle canzoni

Se il suo cognome campeggia chiaramente sulla maglia rossonera, Leao ha scelto per la carriera musicale un nome d’arte. Negli store è infatti possibile trovarlo come Way45, nickname che scelse già per il suo debutto nel gennaio 2021 con l’album Beginning. Come ha spiegato lo stesso calciatore del Milan, la scelta non è casuale ma fa riferimento ai suoi anni d’infanzia in Portogallo. Way e 45 sono infatti il cammino nella vita e il prefisso postale del sobborgo di Almada, nel distretto di Setubal, dove è nato e ha mosso i primi passi da giocatore. Le canzoni raccontano, come si evince anche dal titolo del progetto (in italiano “La mia vita in ogni verso”), la storia di Leao fra sogni, difficoltà e vittorie. Di grande interesse, soprattutto per i suoi fan al Milan, Fede, la prima e finora unica traccia in italiano. «Io sono fortunato ad avere questa bella vita», canta Leao. «Ci sono volte in cui non parlo perché faccio tanta fatica».

Prettamente di stampo rap, il genere che Leao ama sin da bambino quando si divertiva con lo zio deejay, il disco presenta anche qualche ritmo trap. Fra le varie tracce anche tanti featuring con artisti anglosassoni o portoghesi. Torna nuovamente anche Léo Stunna, che aveva già cantato con il talento del Milan nel suo primo album con il brano Ballin’. Chissà che però presto non arrivi la tanto agognata collaborazione con il suo amico Lazza, tra l’altro grande tifoso dei rossoneri. L’artista, secondo al Festival di Sanremo con la sua Cenere, aveva promesso una hit in caso di vittoria della Champions League, sfumata in semifinale nel derby contro l’Inter. Leao, pronto a indossare da agosto la maglia numero 10 ereditata da Brahim Diaz, avrebbe dunque un obiettivo in più per riportare la coppa a Milanello, dove manca dal 2007.

Non solo musica e calcio, il talento del Milan brilla anche nella moda

«Per me la famiglia è la cosa più importante», aveva detto Leao in un’intervista del 2022 al Corriere della Sera. «Con il primo stipendio ho comprato una casa ai miei genitori». Il valore dei suoi affetti è visibile anche in Son is Son, il suo personale marchio di moda. «Non dimenticare mai da dove provieni», si legge infatti sulla pagina Instagram ufficiale del brand. Domina lo stile sportivo, con tute e felpe con cappuccio. Lo stesso Leao appare molto spesso come modello, indossando i capi più rappresentativi della sua linea. Attivo in ogni settore, il portoghese è però atteso soprattutto sul campo da calcio. Dopo la partenza di Sandro Tonali, il ritiro di Zlatan Ibrahimovic e gli addii di Paolo Maldini e Frederic Massara, i rossoneri punteranno su di lui per tornare a vincere un trofeo.

Chiara Bella, chi è la nipote di Marcella e figlia di Gianni

Chiara Bella è la figlia di Gianni Bella e nipote della cantante Marcella Bella. Ha 50 anni ed è una produttrice musicale. Negli ultimi anni affianca il papà come official manager.

Chi è Chiara Bella

Figlia e nipote d’arte, Chiara Bella è nata a Parma l’8 luglio 1973. La sua vita è fatta di musica senza la quale, come ha molte volte dichiarato, non potrebbe vivere. Si è diplomata al conservatorio in clarinetto, poi a Bologna in didattica della musica e, prima di diventare produttrice musicale, ha seguito dietro le quinte Gianni Bella e la zia Marcella Bella. Dal 2005 è diventata la produttrice del padre Gianni, come ha raccontato: «Io collaboro con mio padre Gianni Bella dal 2005 e seguo sempre i suoi insegnamenti». È diventata il suo braccio destro e continua a dargli voce e a farlo conoscere alle nuove generazioni. È inoltre ceo di Nuova Gente Edizioni Musicali, lo studio di registrazione creato da Gianni Bella e Mogol nel 1983. Molto attenta ai giovani talenti, insieme a un’amica pianista ha ideato un progetto aperto ai giovani, il Verdi Rap, una kermesse dove alcuni rapper devono creare un brano inedito ispirandosi al compositore Verdi.

Chiara Bella e Marcella Bella (Instagram).

La vita privata

Chiara Bella è sposata con un noto imprenditore. La coppia vive a Parma ed ha tre figli. Ha una sorella di nome Nazarena ed è molto legata alla zia Marcella, spesso si reca in vacanza a Ibiza dove la cantante ormai vive da anni. Oltre che alla musica, è una grande appassionata di sport: ama la corsa all’aria aperta e la meditazione che definisce un momento di crescita spirituale fondamentale nella sua vita.

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