I socialisti della Commissione Ue cantano “Bella Ciao”

Tra loro anche Gentiloni, subito attaccato da Meloni e Salvini: «Teatrino scandaloso. La prossima volta intoneranno Bandiera Rossa».

I commissari del gruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici (S&D) cantano Bella Ciao al Parlamento europeo dopo aver ottenuto il via libera dell’assemblea. È il video circolato sui social network, che immortala il commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni mentre intona insieme ad altri colleghi del gruppo S&D le parole del famoso canto partigiano.

Oltre a Gentiloni, anche i vicepresidenti della Commissione Ue Frans Timmermans e Maros Sefcovic

Oltre a Gentiloni, anche i vicepresidenti della Commissione Ue Frans Timmermans e Maros Sefcovic, il commissario al Lavoro Nicolas Schmit, la commissaria per i Partenariati internazionali Jutta Urpilainen, la commissaria alla coesione Elisa Ferreira, e la presidente del gruppo S&D Iratxe García Pérez.

DA MELONI A SALVINI PASSANDO PER FORZA ITALIA: CENTRODESTRA IN RIVOLTA

Il commento delle forze di centrodestra italiane non s’è fatto attendere. Per primo è arrivato quello della presidente di Fratelli d’Italia (FdI) Giorgia Meloni. In un tweet Meloni ha scritto: «Solo io reputo scandaloso questo ridicolo teatrino da parte delle più alte istituzioni europee? Non hanno nulla di più importante di cui occuparsi?».

A ruota è arrivato il commento del leader leghista Matteo Salvini: «Ah beh, allora siamo a posto…! Complimenti a Pd e 5 Stelle per la scelta di Gentiloni come rappresentante dell’Italia in Europa, al prossimo giro canteranno anche Bandiera Rossa, poi Sanremo e tournée internazionale!».

Anche l’europarlamentare Fulvio Martusciello (Forza Italia), dal canto suo, ha scritto in una nota: «Ma pensassero a lavorare che sono pagati per questo. Bonino, Frattini o Tajani che pure sono stati commissari europei non lo avrebbero mai fatto. Non è un caso che i commissari che cantano sono tutti socialisti. Noi popolari siamo seri e una cretinaggine del genere non l’avremmo mai fatta».

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