Periodo di prova nel contratto telecomunicazioni: come funziona


Il periodo di prova massimo nel CCNL Telecomunicazioni (contratto TLC) è pari a tre mesi per i lavoratori inquadrati al primo, secondo, terzo e quarto livello e di sei mesi per i lavoratori inquadrati al quinto, sesto, settimo livello del CCNL TLC. Possibile la protrazione e la rinnovazione solo in caso di malattia o infortunio. Il recesso durante il periodo di prova per "licenziamento" datoriale o "dimissione" del lavoratore è senza preavviso e riconoscimento dell'indennità di preavviso. Vediamo tra mansioni effettive, livelli di inquadramento, retribuzione, preavviso, come funziona il periodo di prova nel contratto telecomunicazioni.
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Scatti di anzianità colf e badanti: aumento 4% dello stipendio minimo


Gli scatti di anzianità per i lavoratori domestici, colf e badanti, secondo il CCNL del lavoro domestico, spettano nella percentuale del 4 per cento della paga base. Gli scatti di anzianità sono biennali, quindi spettano ogni due anni di lavoro presso lo stesso datore di lavoro. L’aumento spetta in misura percentuale, quindi dipende dall’importo del minimo stipendiale in base al livello di inquadramento. Vediamo nello specifico cosa stabilisce il CCNL lavoro domestico riguardo agli scatti di anzianità.
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Tabelle retributive contratto Pelli e cuoio industria: stipendio anno per anno


Le tabelle retributive del contratto CCNL Pelli e cuoio industria indicano lo stipendio mensile o paga base dei lavoratori in busta paga, al quale vanno aggiunti gli aumenti periodici di anzianità, ossia gli scatti biennali di anzianità. Le tabelle retributive CCNL Pelli e cuoio sono decise in base al rinnovo del contratto collettivo. Vediamo la retribuzione spettante ai dipendenti assunti con il CCNL Pelli e cuoio industria e tutte le tabelle retributive del CCNL Pelli e cuoio in vigore anno per anno.
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CCNL metalmeccanici orafi, odontotecnici artigiani: a chi si applica


Il CCNL metalmeccanici artigianato si applica agli artigiani del settore metalmeccanico e di installazione di impianti, al settore orafo, argentiero, della bigiotteria e della orologeria ed affini, nonché al settore odontotecnico. Vediamo l'elenco dei laboratori, delle produzioni e delle officine che rientrano nell'applicazione del contratto collettivo metalmeccanico artigiani, orafi, argentieri ed odontotecnici.
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Studi professionali: riapertura con nuovi obblighi anti Covid-19 degli uffici aperti al pubblico


Gli studi professionali e i professionisti, con o senza dipendenti, dalla riapertura o dal 18 maggio 2020 devono rispettare il protocollo degli uffici aperti al pubblico. Adeguata informazione, contatto con i clienti a distanza o accesso con prenotazione, riorganizzazione degli spazi, sala d'attesa, mantenimento di almeno un metro di separazione tra postazioni di lavoro, professionista e cliente, uso della mascherina, barriere fisiche, sanificazione, igiene delle mani, pulizia delle superfici e disinfezione delle attrezzature prima di ogni cliente, ecco tutti gli obblighi e misure anti Covid-19, pena sanzioni della chiusura dello studio professionale da 5 a 30 giorni con sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro.
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Mancato rispetto norme anti Covid-19: chiusura attività e sanzione fino 3.000 euro


Con la riapertura dal 18 maggio 2020, chi esercita attività economiche, produttive e sociali deve rispettare le normative anti Coronavirus Covid-19 contenute nel Decreto Legge n. 33 del 16 maggio 2020, nel D.P.C.M. 17 maggio 2020, nei protocolli nazionali anti contagio di ogni settore e nelle ordinanze regionali. Prevale l'ordinanza regionale, ma per il datore di lavoro si applicano le norme nazionali sulla salute e sicurezza su lavoro (D. Lgs. n. 81 del 2008) e il protocollo anti contagio nei luoghi di lavoro del 24 aprile 2020. In caso di violazione che non assicuri "adeguati livelli di protezione" scatta la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Prevista la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro e la chiusura dell'attività da 5 a 30 giorni. Chi irroga la sanzione è il Prefetto per le norme nazionali o l'autorità regionale o locale che ha emesso l'ordinanza.
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Credito imposta 50% sanificazione ambienti di lavoro per il 2020


Nel Decreto Legge Cura Italia di emergenza anti Coronavirus è stato introdotto un credito del 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro e delle relative attrezzature, sostenute fino al 31 dicembre 2020. Il credito spetta a tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione. Limite di spesa di 20.000 euro. Per la fruizione un Decreto con disposizioni applicative. Vediamo nel dettaglio.
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