F1, Gran Premio del Brasile confermato fino al 2030

Il Gran Premio del Brasile di Formula 1, che si corre sul circuito di Interlagos a San Paolo, è stato prorogato fino al 2030: lo ha annunciato, venerdì 3 novembre, l’ente promotore del campionato del mondo, Formula 1. In un comunicato stampa pubblicato a margine della 40esima edizione del Gran Premio del Brasile che si disputerà il weekend del 3-5 novembre, la F1 ha evidenziato i «significativi investimenti fatti a Interlagos per renderlo un luogo adatto ad ospitare eventi di intrattenimento più grandi».

Domenicali: «Circuito molto popolare tra piloti e fan di tutto il mondo»

«Il Brasile ha un ricco patrimonio di corse automobilistiche e questo circuito emblematico è molto popolare tra piloti e fan di tutto il mondo», ha ricordato nella nota il numero 1 della F1, Stefano Domenicali. «Incarna tutto ciò che rende le corse automobilistiche così affascinanti e non vediamo l’ora di vedere come si svilupperà negli anni a venire per offrire un’esperienza ancora migliore», ha concluso. Presente nel calendario della massima categoria dell’automobilismo dal 1973 al 1980, il GP del Brasile a San Paolo è tornato in programma nel 1990. Oltre alla vittoria della leggenda brasiliana Ayrton Senna nel 1991, Interlagos è stata anche teatro dell’incoronazione del finlandese Kimi Räikkönen nel 2007 e il britannico Lewis Hamilton nel 2008 contro il brasiliano Felipe Massa.

F1 Austria, Verstappen trionfa a Spielberg

Max Verstappen vince il Gran premio d’Austria di F1 a Spielberg, decima tappa stagionale del mondiale. Sul podio anche la Ferrari di Charles Leclerc e l’altra Red Bull di Sergio Perez che si guadagna il terzo posto. Per il pilota Verstappen si tratta della 42esima vittoria in carriera, nonostante Leclerc non gli abbia reso le cose facili. Al terzo mondiale, Super Max sembra ormai non avere rivali. Sarà possibile vedere la replica della corsa della F1 sul tracciato del Red Bull Ring sul canale 8 del digitale terrestre a partire dalle ore 19.

Super Max vince il Gran premio di F1 in Austria. Terza la Ferrari di Lecrerc e l'altra Red Bull di Perez. La replica della gara sul canale 8.
Max Verstappen (Getty Images).

L’ordine di arrivo del Gran premio di F1

  1. Max VERSTAPPEN (Red Bull Racing)
  2. Charles LECLERC (Ferrari) +5.155
  3. Sergio PEREZ (Red Bull Racing) +17.188
  4. Carlos SAINZ (Ferrari) +21.377
  5. Lando NORRIS (McLaren) +26.327
  6. Fernando ALONSO (Aston Martin) +30.317
  7. Lewis HAMILTON (Mercedes) +39.196
  8. George RUSSELL (Mercedes) +48.403
  9. Pierre GASLY (Alpine) +57.667
  10. Lance STROLL (Aston Martin) +59.043
  11. Alexander ALBON (Williams) +69.767
  12. Esteban OCON (Alpine) 1 L
  13. Logan SARGEANT (Williams) 1 L
  14. Guanyu ZHOU (Alfa Romeo) 1 L
  15. Nyck DE VRIES (AlphaTauri) 1 L
  16. Valtteri BOTTAS (Alfa Romeo) 1 L
  17. Oscar PIASTRI (McLaren) 1 L
  18. Yuki TSUNODA (AlphaTauri) 1 L
  19. Kevin MAGNUSSEN (Haas F1 Team) 1 L
  20. Nico HULKENBERG (Haas F1 Team) ritirato

 

 

 

 

Cosa sappiamo di Michael Schumacher sei anni dopo Meribel

Le condizioni del sette volte campione del mondo di Formula 1 sono ancora avvolte nel riserbo assoluto. Ma la speranza cresce.

Il 29 dicembre 2013 Michael Schumacher finiva contro un sasso a Meribel, sulle Alpi francesi, mentre sciava fuori pista col figlio Mick, e la sua vita cambiava per sempre. cambiò per sempre. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 rimase in condizioni critiche e coma indotto per mesi e mesi e impiegò 254 giorni prima di lasciare l’ospedale per fare ritorno nella sua dimora a Gland, nel cantone di Vaud, sul lago di Ginevra. Da allora la famiglia si è chiusa nel riserbo totale, circondandolo di affetto e centellinando le informazioni date ai media.

NIENTE È RIMASTO INTENTATO

Da quel poco che si è saputo in questi anni, sono circa 10 gli esperti di riabilitazione, tra fisioterapisti, infermieri e accompagnatori, che aiutano la famiglia Schumacher nell’assistere Michael. «Niente è rimasto intentato per velocizzare la guarigione di Schumacher», ha scritto la Bild, riportando, tra le altre cose, come gli venga fatto ascoltare il rombo del motore della sua Ferrari. Dopo anni di silenzio e blackout, nel 2019 ci sono state però grandi novità: Schumi avrebbe visitato l’ospedale George Pompidou di Parigi in diverse occasioni e la scorsa estate sarebbe stato sottoposto a un trattamento sperimentale con cellule staminali. Secondo la testimonianza di un’infermiera riportata da Le Parisien, l’ex pilota sarebbe «cosciente».

LE PAROLE DELLA MOGLIE CORINNA

Poi di nuovo il silenzio, salvo qualche breve parentesi aperta dalla moglie Corinna: «Potete stare certi che è nelle migliori mani possibili», ha detto in un’intervista a She’s Magazine della Mercedes, «e che stiamo facendo di tutto per aiutarlo. Vi preghiamo di comprendere che stiamo seguendo le volontà di Michael nel mantenere riservato un argomento così delicato come la sua salute». Schumacher compirà 51 anni il 3 gennaio 2020 e ad oggi solo pochissime persone e amici hanno avuto la possibilità di avvicinarlo: Tra loro Jean Todt, il presidente della Fia ed ex capo della Ferrari: «Non passa mese, anche nei periodi più fitti di impegni, che io non passi a trovarlo e gli stia vicino a mio modo, nel modo che è ancora possibile», le parole dell’amico che un anno fa fece sapere di «aver visto il Gp del Brasile con lui».

PUBBLICATA UNA NUOVA PAGINA FAN

Proprio il 29 dicembre, nel giorno del sesto anniversario dell’incidente di Meribel, è stata pubblicata una nuova pagina di social media intitolata “KeepFightingMichael”, creata dal fan club della sua cittadina natale, Kerpen, vicino a Colonia. In occasione del lancio della pagina, Corinna Schumacher si è lasciata andare a una dichiarazione in cui molti hanno voluto vedere un segnale di speranza per i miglioramenti delle condizioni di salute del campione: «Le grandi cose iniziano sempre con piccoli passi», ha detto. Il fan club utilizzerà l’hashtag #KeepFighting per aumentare l’interesse sui social media. L’omonima fondazione della famiglia Schumacher sta raccogliendo fondi per la ricerca sulle lesioni cerebrali e del midollo spinale.

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Cosa sappiamo di Michael Schumacher sei anni dopo Meribel

Le condizioni del sette volte campione del mondo di Formula 1 sono ancora avvolte nel riserbo assoluto. Ma la speranza cresce.

Il 29 dicembre 2013 Michael Schumacher finiva contro un sasso a Meribel, sulle Alpi francesi, mentre sciava fuori pista col figlio Mick, e la sua vita cambiava per sempre. cambiò per sempre. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 rimase in condizioni critiche e coma indotto per mesi e mesi e impiegò 254 giorni prima di lasciare l’ospedale per fare ritorno nella sua dimora a Gland, nel cantone di Vaud, sul lago di Ginevra. Da allora la famiglia si è chiusa nel riserbo totale, circondandolo di affetto e centellinando le informazioni date ai media.

NIENTE È RIMASTO INTENTATO

Da quel poco che si è saputo in questi anni, sono circa 10 gli esperti di riabilitazione, tra fisioterapisti, infermieri e accompagnatori, che aiutano la famiglia Schumacher nell’assistere Michael. «Niente è rimasto intentato per velocizzare la guarigione di Schumacher», ha scritto la Bild, riportando, tra le altre cose, come gli venga fatto ascoltare il rombo del motore della sua Ferrari. Dopo anni di silenzio e blackout, nel 2019 ci sono state però grandi novità: Schumi avrebbe visitato l’ospedale George Pompidou di Parigi in diverse occasioni e la scorsa estate sarebbe stato sottoposto a un trattamento sperimentale con cellule staminali. Secondo la testimonianza di un’infermiera riportata da Le Parisien, l’ex pilota sarebbe «cosciente».

LE PAROLE DELLA MOGLIE CORINNA

Poi di nuovo il silenzio, salvo qualche breve parentesi aperta dalla moglie Corinna: «Potete stare certi che è nelle migliori mani possibili», ha detto in un’intervista a She’s Magazine della Mercedes, «e che stiamo facendo di tutto per aiutarlo. Vi preghiamo di comprendere che stiamo seguendo le volontà di Michael nel mantenere riservato un argomento così delicato come la sua salute». Schumacher compirà 51 anni il 3 gennaio 2020 e ad oggi solo pochissime persone e amici hanno avuto la possibilità di avvicinarlo: Tra loro Jean Todt, il presidente della Fia ed ex capo della Ferrari: «Non passa mese, anche nei periodi più fitti di impegni, che io non passi a trovarlo e gli stia vicino a mio modo, nel modo che è ancora possibile», le parole dell’amico che un anno fa fece sapere di «aver visto il Gp del Brasile con lui».

PUBBLICATA UNA NUOVA PAGINA FAN

Proprio il 29 dicembre, nel giorno del sesto anniversario dell’incidente di Meribel, è stata pubblicata una nuova pagina di social media intitolata “KeepFightingMichael”, creata dal fan club della sua cittadina natale, Kerpen, vicino a Colonia. In occasione del lancio della pagina, Corinna Schumacher si è lasciata andare a una dichiarazione in cui molti hanno voluto vedere un segnale di speranza per i miglioramenti delle condizioni di salute del campione: «Le grandi cose iniziano sempre con piccoli passi», ha detto. Il fan club utilizzerà l’hashtag #KeepFighting per aumentare l’interesse sui social media. L’omonima fondazione della famiglia Schumacher sta raccogliendo fondi per la ricerca sulle lesioni cerebrali e del midollo spinale.

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Hamilton ha vinto il Gp di Abu Dhabi di F1

Il pilota Mercedes, già campione del mondo, ha dominato la gara nel circuito di Yas Marina. Secondo Verstappen, terzo Leclerc.

Lewis Hamilton è davvero un cannibale. Ricorda Eddy Merckx che, nel ciclismo, non lasciava nemmeno le briciole agli avversari, cercando di vincere sempre e comunque, qualsiasi gara, a prescindere dalla sua importante.

SEI MONDIALI IN CARRIERA

Il britannico è un clone del belga sui pedali perché, pur avendo intascato da poco il sesto Mondiale piloti di una carriera ancora tutta da vivere, pigia sull’acceleratore come non ci fosse un domani e continua a mietere successi. Sarebbe bastato qualche piccolo rischio in meno, a cosa sarebbe servito del resto, invece il pilota della Mercedes non sembra conoscere limiti: va a tutta, sembra disconoscere la parola freno e nessuno riesce a stare in scia della sua Mercedes. Basta un dato per prendere coscienza dell’avidità agonistica del pilota della Mercedes: oltre alla vittoria odierna a Yas Marina – dove la scuderia regina del Mondiale riesce sempre a ottenere risultati esaltanti – Hamilton ha conquistato pure il punto extra del giro veloce.

MULTA ALLA FERRARI PER LA BENZINA

L’olandese Max Verstappen, che ha pure rischiato di perdere il secondo posto a beneficio del rivale Charles Leclerc, si è ripreso il secondo gradino del podio e una piccola soddisfazione, aggiudicandosi l’uno-conto-uno con il monegasco della Ferrari che, alla fine, ha dovuto abbozzare, trovando posto sul terzo gradino del podio degli Emirati Arabi Uniti. Valtteri Bottas è riuscito a rimontare, ma si è fermato al quarto posto, mentre Sebasatian Vettel non è andato oltre la quinta piazza. La Ferrari va incontro a una multa, dal momento che la benzina dichiarata era conforme nei controlli pre-gara per la monoposto numero 16 di Leclerc. Un altro indizio negativo dell’ennesima stagione chiusa a mani vuote. Il Mondiale di F1 tornerà a marzo, con il Gp d’Australia; saranno 22 gli appuntamenti e un paio le new-entry: il 3 maggio 2020 si gareggerà in Olanda, a Zandvoort, e ad inizio aprile ad Hanoi, in Vietnam.

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