Il Pd rilancia sullo ius soli ma il M5s fa il benaltrista

Zingaretti promette battaglia per la cittadinanza ai "nuovi italiani". Ma i grillini lo gelano: «Sconcertante, preoccupiamoci di famiglie, imprese e del Paese sott'acqua». Orlando: «Noi pensiamo a più cose insieme».

La questione dei diritti civili ha ridato animo alle fibrillazioni tra i giallorossi. Tutta “colpa” dell’Assemblea nazionale del Partito democratico, dalla quale il segretario dem Nicola Zingaretti ha rilanciato: «Ci battiamo perché al più presto si rivedano i decreti Salvini, dentro questo governo come scelta di campo. Ci batteremo con i gruppi parlamentari per far approvare lo ius culturae e lo ius soli, certo che lo faremo». Poi ha aggiunto: «Faremo una legge per parità salariale tra donne e uomini, ma per raggiungere l’obiettivo e non per mettere bandierine e avere un’intervista sui giornali. Ci vuole serietà, non comizi».

I GRILLINI: «PENSIAMO AL PAESE SOTT’ACQUA»

Dal Movimento 5 stelle – che sul tema ha cambiato idea – non hanno digerito gli annunci zingarettiani. E fonti grilline hanno risposto sfoggiando dosi di benaltrismo: «C’è mezzo Paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati. Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo all’Italia, già abbiamo avuto uno (Matteo Salvini, ndr) che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare».

A molti dei cinque stelle sembrerà impossibile. Ma noi riusciamo a pensare anche due cose nello stessa giornata


Andrea Orlando del Pd

Dal Pd ha replicato il vicesegretario Andrea Orlando: «A molti esponenti dei cinque stelle sembrerà impossibile. Ma noi riusciamo a pensare anche due cose nello stessa giornata».

Lavoriamo per una nuova agenda di Governo che rispetti gli accordi di programma e vicino ai bisogni delle persone….

Posted by Nicola Zingaretti on Sunday, November 17, 2019

LA “SPERIMENTAZIONE” DI GOVERNO REGGERÀ?

Segnali di alleanza di governo che scricchiola? E pensare che Zingaretti, poco prima, aveva comunque confermato il “laboratorio” giallorosso: «Stiamo vivendo una difficile esperienza di governo, ma ribadiamo la scelta di sperimentare le alleanze. Qualcuno dice “Non vogliamo un accordo storico con il M5s”. Ma cosa vuol dire? Non si governa tra avversari politici, ma solo se si condividono almeno i fondamenti di una prospettiva politica e si calano nei territori. Ci vuole tempo, certo». Ora bisogna vedere se si riuscirà anche a condividere una visione in tema di diritti civili.

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