Obafemi Martins oggi vive come un re in Nigeria: per il suo nightclub ha scelto un nome discutibile


L'ex Inter Obafemi Martins oggi è tornato in Nigeria, nella sua Lagos dove vive da autentica star. Ha anche aperto un locale notturno a fine 2023, il "Cosa Nostra Patron" subito di enorme successo. Ultima capriola imprenditoriale, dopo gli investimenti nella moda, nelle case e nelle auto. Senza mai dimenticare però un animo nobile, votato al sociale e alla beneficienza.
Continua a leggere

L’ultimo Mondiale vinto da Senna tra le critiche per quel gesto frainteso: “Non doveva farlo”


Il 20 ottobre 1991 Ayrton Senna a Suzuka lasciò il successo a Gerhard Berger e grazie al secondo posto del Gp del Giappone vinse il titolo Mondiale per la terza volta nella sua carriera. Eguagliò Prost e Lauda, probabilmente festeggiando quel successo Ayrton immaginava di conquistare altri Mondiali, ma non fu così. Berger anni dopo quella gara disse: "Quel giorno mi lasciò vincere. Aveva tutti i record a portata di mano, la storia della Formula 1 sarebbe stata scritta diversamente senza quell'incidente. Per me è ancora il più grande".
Continua a leggere

La leggenda della buca di Maspero e i due errori da dilettanti della Juve: “Ridevamo come matti”


Il 14 ottobre 2001 si giocò un derby Juventus-Torino passato alla storia. I bianconeri si portarono sul 3-0, i granata nella ripresa rimontarono, Maspero realizzò il gol del 3-3. All'89' l'arbitro assegnò un calcio di rigore alla Juventus, che Salas sbagliò. Il cileno calciò altissimo e fallì il rigore perché Maspero creò una buca sul dischetto. Un gesto che è passato alla storia del calcio.
Continua a leggere

Webber contro Vettel, l’incidente che spaccò in due la Red Bull: “Si infuriò anche mia madre”


Uno dei più clamorosi incidenti tra compagni di squadra in Formula 1 è accaduto il 30 maggio del 2010, quando si scontrarono i piloti della Red Bull dell'epoca: Sebastian Vettel e Mark Webber. Vettel effettuò un sorpasso azzardato ed ebbe la peggio. Dopo l'incidente Vettel diede del matto a Webber, che dopo tanti anni parlando di quello scontro disse: "Quel giorno si infuriò anche mia madre".
Continua a leggere

Brescia-Atalanta, quando il gemello di Mazzone divenne famoso: “Quei cori mi trafissero il cuore”


Oggi ricorre l'anniversario di un momento diventato cult nella storia del calcio italiano: il 30 settembre 2001 l'allenatore del Brescia Carlo Mazzone promette ai tifosi dell'Atalanta che lo avevano insultato di venire sotto la curva in caso di pareggio. Il 3-3 finale lo firma Baggio al 90' e la promessa viene mantenuta. Nell'anno di un italiano campione olimpico nei 100m, la corsa del tecnico romano è ancora oggi un ricordo intramontabile ricco di aneddoti. Un simbolo di rivalsa, una reazione genuina ad offese gratuite. La fotografia iconica di un calcio che non esiste più.
Continua a leggere

Haaland non scambiò la maglia all’andata, i giocatori di Gibilterra lo boicottano al ritorno


A marzo scorso, dopo la gara di qualificazione ai Mondiali 2022, un giocatore di Gibilterra aveva chiesto a Erling Haaland di scambiare la maglietta per il figlio ma lui si è messo a ridere e ha rifiutato. Nella gara di ritorno in Norvegia tutti i giocatori della piccola penisola iberica decidono di snobbare il bomber del Borussia Dortmund. Lo ha rivelato al Sun il capitano, Reece Styche: "Si possono comprare molte cose, ma non la classe, e forse i giudizi esagerati da parte dei media gli hanno dato alla testa".
Continua a leggere

Un piano costato anni di sconfitte: così il Belgio ha costruito la nazionale più forte al mondo


Se confrontati con la propria storia calcistica e con una popolazione di appena 11 milioni di abitanti, i risultati che la nazionale belga sta ottenendo negli ultimi anni sono impressionanti. Questi sono frutto di una generazione d'oro, che in sette anni (dai 28 di Lukaku ai 35 di Vertonghen) vede condensata l'ossatura dei Diavoli Rossi. Non è un caso. Dopo i fallimenti degli anni '90, la federazione ha deciso di cambiare mentalità: via quella difensiva e risultatista, sostituita da una propositiva e incentrata sulla valorizzazione di ogni singolo ragazzo.
Continua a leggere

Perché la maglia dell’Italia è azzurra: le origini dei colori della Nazionale


Noi italiani siamo così abituati a vedere la Nazionale indossare la maglia azzurra che, nella maggior parte dei casi, dimentichiamo di chiederci da dove derivi questo colore. La bandiera dell'Italia, infatti, è un tricolore verde, bianco e rosso. L'azzurro delle maglie della Nazionale, invece, è stato scelto nel 1911 in onore di Casa Savoia e, da 110 anni, rappresenta gli atleti del nostro Paese.
Continua a leggere

L’altro tradimento di Calhanoglu, tra certificati medici e numero di telefono cambiato


Il trasferimento a parametro zero di Hakan Calhanoglu all'Inter è stato vissuto come un tradimento dai tifosi del Milan. Il turco non è nuovo a trasferimenti controversi. Nel 2014, è passato dall'Amburgo al Bayer Leverkusen. Dopo aver rinnovato il suo contratto, ha dichiarato pubblicamente di voler andare via. Non si è presentato al ritiro inviando alla società un certificato medico che attestava la necessità di quattro settimane di riposo per problemi di salute mentale e si è reso irreperibile, finché non si è concretizzato il trasferimento alle Aspirine.
Continua a leggere

L’uomo che possiede la maglia più iconica di Maradona: “Non potevo crederci”


Steve Hodge è il calciatore dell'Inghilterra che il 22 giugno del 1986 prese la maglia di Maradona. Non una divisa qualunque ma la casacca numero 10 che l'ex Pibe de Oro indossò al Mondiale in Messico, passata alla storia per il gol del secolo e la mano de dios nella sfida contro gli anglosassoni. Gli hanno offerto anche 2 milioni di dollari per cederla. "A tutti coloro che me l'hanno chiesta ho sempre la stessa risposta: non è in vendita".
Continua a leggere

Quando Schumacher e la Ferrari vinsero il Mondiale F1 a luglio: “Più faticosa la festa”


Il 21 luglio 2002, trionfando a Magny Cours nel GP di Francia, Michael Schumacher divenne campione del mondo per la quinta volta. Schumacher eguagliò il primato di Fangio, che durava da quasi 45 anni. Con una Ferrari quasi imbattibile Schumacher vinse il titolo nel mese di luglio, record imbattuto, e pochi giorni dopo disse: "Per me è stata più faticosa la festa che il Gran Premio".
Continua a leggere

Perché tra Locatelli e il Milan non ha funzionato: un errore dietro l’altro


Ieri sera, Manuel Locatelli ha incantato con la Nazionale contro la Svizzera, segnando due gol e dando spettacolo in mondovisione. Seppur felici per la vittoria degli azzurri, i tifosi del Milan non possono non aver avuto dei rimpianti nel guardarlo essere decisivo con l'Italia. Il club rossonero ha deciso di non aspettarlo e venderlo al Sassuolo per 14 milioni di euro. Ora ne vale almeno 40, forse anche di più.
Continua a leggere

Sarri contro Mourinho: quella lite sfiorata per un’esultanza di troppo


Maurizio Sarri e José Mourinho si rincontreranno nel derby della capitale tra Lazio e Roma, dopo essersi già affrontati una volta in Premier League nel 2018. Il 20 ottobre, a Stamford Bridge si disputa il match tra il Chelsea di Sarri e il Manchester United di Mourinho. Finisce 2-2, con gol di Barkley al 96' ed esultanza in faccia allo Special One di Marco Ianni, collaboratore del Comandante. Lo Special One reagisce e si sfiora la rissa. Dopo la partita, però, sia Sarri che Ianni chiedono scusa a Mou e il caso si chiude lì.
Continua a leggere

A Baku la vittoria più speciale di Leclerc: “Vide morire suo padre, prese il primo aereo e vinse”


Nel 2017 Charles Leclerc correva in Formula 2, categoria che dominava. Il 20 giugno di quell'anno il papà, Hervé, morì dopo una malattia. Maurizio Arrivabene e tutti gli uomini del team Ferrari, che seguivano da vicino la carriera di Leclerc si stupirono nel vedere Charles sull'aereo diretto a Baku. Quattro giorni dopo la morte del papà Leclerc era in pista a Baku e vinceva il Gran Premio dell'Azerbaigian. Un successo che dedicò al papà.
Continua a leggere

Il giorno in cui Pantani si travestì da gregario e fece vincere il Giro a Garzelli


Il 4 giugno 2000, a Milano, Stefano Garzelli sfila in rosa per la vittoria del Giro d'Italia. Dopo un'appassionante sfida con Francesco Casagrande e Gilberto Simoni, nella tappa Saluzzo-Briançon sarà Marco Pantani, tornato al Giro dopo l'esclusione dell'anno precedente, a portarlo in cima. Il Pirata farà una fantastica corsa da gregario e riuscirà a far vincere il suo compagno di squadra.
Continua a leggere

Roberto Baggio e il Mondiale 2002, storia di una ferita ancora aperta


La mancata convocazione ai mondiali del 2002 resterà una delle ferite più difficili da rimarginare per Roberto Baggio. Nel 2000, il Divin Codino si accasa a Brescia con l'intento di convincere Trapattoni a portarlo in Giappone. A pochi mesi dal campionato del mondo, si rompe di nuovo il legamento crociato anteriore del ginocchio, ma riesce a recuperare a tempo di record, segnando 3 gol nelle ultime partite di campionato. Per il Trap non basta, la sua decisione è netta: Baggio non va ai mondiali.
Continua a leggere

Marina Granovskaia è il segreto del Chelsea: “La donna più potente del calcio”


Sulla seconda Champions League della storia del Chelsea c'è anche, e soprattutto, la firma di Marina Granovskaia. Amministratrice delegata del club dal 2014, ormai quasi vent'anni è il braccio destro del proprietario del club, il magnate russo Roman Abramovich. Non rilascia interviste né usa i social, la sua vita è totalmente incentrata sul Chelsea, di cui si occupa a 360 gradi.
Continua a leggere

Guardiola e Tuchel, due amici in finali di Champions League: comincia tutto da una cena


Sabato Manchester City e Chelsea si affronteranno a Oporto in finale di Champions League. Sarà la sfida anche tra due allenatori che si stimano e si vogliono bene: Pep Guardiola e Thomas Tuchel. I due si conoscono da quando il catalano allenava in Germania, quando si trovarono anche a cena per discutere di calcio. Lo hanno fatto anche recentemente, fermandosi a parlare per 10 minuti prima dell'ultimo Manchester City-Chelsea di Premier League.
Continua a leggere

Il rapporto tra Roberto Baggio e Sacchi, amore e odio: dall’idillio alla rottura


Quello con Arrigo Sacchi è stato forse il rapporto più difficile avuto da Roberto Baggio con un suo allenatore. Dopo averlo incrociato nel 1985, nel match in cui si rompe il ginocchio per la prima volta, il Divin Codino ritrova il tecnico sulla panchina della Nazionale dal 1991. Inizialmente, i due hanno un grande feeling, che si interrompe al momento della sostituzione di Baggio durante Italia-Norvegia. Da quel momento, la rottura tra i due è definitiva: Sacchi non convoca Roby a Euro '96 e la tensione resta altissima anche al Milan.
Continua a leggere

Milan-Liverpool 2, il giorno della vendetta rossonera lunga due anni


Il 23 maggio 2007, quasi due anni dopo la sconfitta all'Ataturk di Istanbul, il Milan può prendersi la rivincita nei confronti del Liverpool. I milanisti giocheranno una grande finale, Pippo Inzaghi riuscirà a fare doppietta e il percorso di redenzione arriverà al traguardo più atteso. Paolo Maldini poteva sollevare la settima Champions League della storia rossonera.
Continua a leggere

Il giro perfetto di Senna a Montecarlo: “Ero in un’altra dimensione”


Il 14 maggio 1988 Ayrton Senna realizza una pole position incredibile nel Gp di Monaco. A Montecarlo il brasiliano rifila quasi un secondo e mezzo a Prost (secondo) e oltre due e mezzo a Berger (terzo). Parlando di quella pole disse: "Ero già in pole position, prima di mezzo secondo, poi di un secondo e andavo, andavo, andavo sempre più forte. In poco tempo ero due secondi più veloce di chiunque altro; stavo guidando istintivamente, ero in un’altra dimensione, in un tunnel, ben oltre la mia capacità razionale".
Continua a leggere

Il giorno in cui la Mercedes tradì Hamilton a Monaco: “Un errore inaccettabile”


A vincere il Gran Premio di Monaco del 2015 fu Nico Rosberg ma, come confermato da lui stesso, a meritare la vittoria sarebbe stato Lewis Hamilton. Il pilota inglese, dopo essere partito dalla pole position, stava dominando la gara di Montecarlo, finché non fu richiamato erroneamente ai box dalla Mercedes, che spianò la strada a Rosberg e a Vettel. Hamilton finì, così, al terzo posto una gara che avrebbe vinto agevolmente.
Continua a leggere

Il rapporto speciale (e senza tempo) tra Totti e Mazzone: come padre e figlio


È stato uno scambio di messaggi molto affettuoso quello andato in scena su Twitter tra Carlo Mazzone e Francesco Totti. L'ex tecnico ha condiviso una vecchia intervista del Capitano in cui lo definiva "un secondo padre". Nel post, Sor Carletto ha scritto: "Sei stato come un figlio per me". Qualche ora dopo è arrivata la risposta di Totti: "Non dimenticherò mai i tuoi insegnamenti in campo e nella vita".
Continua a leggere
1 2 3 7