Eni, l’accoppiata Bernabè-Mondazzi punta al dopo Descalzi

L'ex ad del Cane a sei zampe mira a chiudere la carriera come presidente. E siccome è un abile tattico, ha pensato di formare un ticket con l'attuale Cfo in vista delle nomine di aprile.

Più scricchiola la poltrona di amministratore delegato Eni di Claudio Descalzi, e più si considera chiuso il capitolo della presidenza di Emma Marcegaglia, più si lavora a cordate e cordatine per la nomina dei vertici della più importante società italiana, prevista per aprile (l’assemblea è già stata programmata a metà maggio). 

I PIANI DI BERNABÈ PER IL CANE A SEI ZAMPE

L’ultimo colpo a Descalzi è arrivato da un articolo del solitamente bene informato Luigi Ferrarella per il Corriere della Sera, in cui si (ri)parla dei conflitti di interesse ai vertici di Eni che tirano in ballo la moglie di Descalzi, la principessa congolese Marie Madeleine Ingoba, in quanto azionista insieme con il monegasco Alexander Haly della società lussemburghese Cardon, controllante (via trust neozelandesi ubicati a Cipro) di sei società fornitrici di servizi navali a Eni per 300 milioni nel periodo 2007-2018. E questo ha invogliato Franco Bernabè, 71 anni, a scaldare i motori. Non perché punti direttamente al posto di Descalzi – l’amministratore delegato dell’Eni lo ha già fatto, non casualmente nel 1992, l’anno di inizio di Mani Pulite – ma perché è interessato a chiudere la carriera come presidente dell’Eni. E siccome è un abile tattico, ha pensato di formare un tandem con un manager che punti a sedersi sulla poltrona di amministratore delegato. La scelta è caduta su chi da sette anni è Chief Financial Officer della compagnia petrolifera: Massimo Mondazzi.

MONDAZZI È IN ENI DAL 1992

Nato a Monza nel 1963, laureato in Economia alla Bocconi, Mondazzi è entrato in Eni proprio nel 1992, in coincidenza con l’ascesa di Bernabè, lavorando prima nell’area Amministrazione e Controllo del settore Esplorazione e Produzione, e poi arrivando a coprire la posizione di direttore Pianificazione e Controllo del gruppo, per poi tornare nella divisione Esplorazione e Produzione come Executive vice president per Asia centrale e Far East. Riuscirà la coppia Bernabè-Mondazzi a tornare tale in Eni? La corsa è cominciata.

Quello di cui si occupa la rubrica Corridoi lo dice il nome. Una pillola al giorno: notizie, rumors, indiscrezioni, scontri, retroscena su fatti e personaggi del potere.


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Eni, l’accoppiata Bernabè-Mondazzi punta al dopo Descalzi

L'ex ad del Cane a sei zampe mira a chiudere la carriera come presidente. E siccome è un abile tattico, ha pensato di formare un ticket con l'attuale Cfo in vista delle nomine di aprile.

Più scricchiola la poltrona di amministratore delegato Eni di Claudio Descalzi, e più si considera chiuso il capitolo della presidenza di Emma Marcegaglia, più si lavora a cordate e cordatine per la nomina dei vertici della più importante società italiana, prevista per aprile (l’assemblea è già stata programmata a metà maggio). 

I PIANI DI BERNABÈ PER IL CANE A SEI ZAMPE

L’ultimo colpo a Descalzi è arrivato da un articolo del solitamente bene informato Luigi Ferrarella per il Corriere della Sera, in cui si (ri)parla dei conflitti di interesse ai vertici di Eni che tirano in ballo la moglie di Descalzi, la principessa congolese Marie Madeleine Ingoba, in quanto azionista insieme con il monegasco Alexander Haly della società lussemburghese Cardon, controllante (via trust neozelandesi ubicati a Cipro) di sei società fornitrici di servizi navali a Eni per 300 milioni nel periodo 2007-2018. E questo ha invogliato Franco Bernabè, 71 anni, a scaldare i motori. Non perché punti direttamente al posto di Descalzi – l’amministratore delegato dell’Eni lo ha già fatto, non casualmente nel 1992, l’anno di inizio di Mani Pulite – ma perché è interessato a chiudere la carriera come presidente dell’Eni. E siccome è un abile tattico, ha pensato di formare un tandem con un manager che punti a sedersi sulla poltrona di amministratore delegato. La scelta è caduta su chi da sette anni è Chief Financial Officer della compagnia petrolifera: Massimo Mondazzi.

MONDAZZI È IN ENI DAL 1992

Nato a Monza nel 1963, laureato in Economia alla Bocconi, Mondazzi è entrato in Eni proprio nel 1992, in coincidenza con l’ascesa di Bernabè, lavorando prima nell’area Amministrazione e Controllo del settore Esplorazione e Produzione, e poi arrivando a coprire la posizione di direttore Pianificazione e Controllo del gruppo, per poi tornare nella divisione Esplorazione e Produzione come Executive vice president per Asia centrale e Far East. Riuscirà la coppia Bernabè-Mondazzi a tornare tale in Eni? La corsa è cominciata.

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