Predappio nega i fondi per la visita ad Auschwitz

No del Comune ai contributi per due studenti. Per il sindaco Canali (centrodestra), l'iniziativa "Treno della Memoria" è di parte.

Il Comune di Predappio ha negato il contributo alla partecipazione di due studenti della scuola superiore al progetto ‘Promemoria AuschwitzTreno della Memoria‘. Lo ha reso noto l’associazione Generazioni in Comune, che coprirà i 370 euro necessari per il viaggio. «Non siamo contrari al Treno della Memoria», ha spiegato all’Ansa il sindaco di Predappio Roberto Canali, ma «questi treni vanno solo da una parte e noi non intendiamo collaborare con chi si dimentica di tutto il resto».

GENERAZIONI IN COMUNE: «SCELTA PREOCCUPANTE»

«Sono due gli studenti predappiesi che hanno aderito volontariamente al progetto. Una quota è stata messa a disposizione da Anpi Forlì-Cesena e l’altra avrebbe dovuto coprirla l’amministrazione», ha spiegato l’associazione Generazioni in Comune a proposito dell’episodio di cui dà conto l’edizione odierna del Resto del Carlino. Il deputato dem Emanuele Fiano ha commentato: «Chiamerò il sindaco di Predappio. Se dal colloquio non scaturirà uno sbocco positivo per questa odiosa vicenda, anticipo già agli organizzatori del Treno della Memoria che pagherò io stesso il viaggio ad Auschwitz del ragazzo. Basta parole. Quando le istituzioni non sono in grado di assumersi le responsabilità che le spettano, allora servono anche i fatti e i comportamenti personali. Quel ragazzo deve partire, la sua visita ad Auschwitz lo vaccinerà dall’odio per tutta la vita. Per ‘Generazioni in comune’ quella dell’amministrazione è una scelta «preoccupante». Predappio è una «città che più delle altre dovrebbe sentire forte il dovere di impegnarsi per tenere viva la memoria, non abbia ritenuto importante dare questo segnale: ci auguriamo che possa ripensarci, altrimenti sarebbe un atto molto grave».

IL SINDACO: «NESSUN RIPENSAMENTO»

Ma all’ipotesi di un ripensamento il sindaco ha replicato netto: «Assolutamente no». Canali, eletto sindaco a maggio nel paese natale di Benito Mussolini con una lista di centrodestra che ha strappato alla sinistra un suo storico feudo, ha chiarito: «Tutti i nostri giovani dovrebbero conoscere la storia e quello che è successo nei campi di sterminio nazisti, come Auschwitz». Tuttavia, «quando questi treni faranno sosta anche di fronte ai gulag», ha detto, «ci ripenseremo, perché vorrà dire che la correttezza della memoria è a 360 gradi».

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