Stephane Guivarc'h ha vissuto una carriera prestigiosa culminata nel trionfo ai Mondiali 1998 giocati da protagonista. La sua vita poi ha preso una piega inaspettata. Continua a leggere
È arrivata l'approvazione della Nadef da parte del Consiglio dei ministri. Il governo Meloni ha tagliato le previsioni per la crescita del Pil italiano, sia nel 2023 che nel 2024. Questo potrebbe significare che per la legge di bilancio ci saranno meno risorse del previsto da spendere. Continua a leggere
Noemi Bocchi fa gli auguri al compagno Francesco Totti per il suo 47esimo compleanno. “Auguri, vita”, è il messaggio della donna che ha sostituito Ilary Blasi nel cuore del Pupone. Anche i figli dell’ex capitano della Roma hanno fatto al padre i propri auguri a mezzo social. Continua a leggere
Un ragazzino di 11 anni è stato dimenticato dalla famiglia su una piazzola di sosta lungo l'autostrada A1 nel Modenese. Alcuni passanti hanno avvertito la polizia, che poi ha rintracciato i parenti che nel frattempo erano quasi arrivati a Mantova. Continua a leggere
Dopo 88 scosse di varia intensità, si è concluso lo sciame sismico iniziato martedì mattina nei Campi Flegrei. La scossa più forte la scorsa notte: 4.2. Continua a leggere
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha dichiarato che a Milano ci sono solo quattrocento posti disponibili nelle strutture per minori stranieri non accompagnati. Ripensare l'accoglienza dei minori a Milano (e non solo) potrebbe evitare che molti di loro finiscano in giri illegali e diventino fantasmi. Continua a leggere
Inter-Sassuolo è la partita della 6ª giornata di Serie A che si gioca alle ore 20:45 al Meazza di San Siro. Tutte le info su dove vederla in diretta tv, in chiaro e in streaming. Le formazioni ufficiali di Inzaghi e Dionisi. Continua a leggere
Accade a Palermo, dove il senzatetto vive dal 2018. Nella zona di Via Crispi, vicino al porto, Luigi ha ritrovato il borsello (con dentro portafoglio e smartphone) prontamente restituito al proprietario. Continua a leggere
Tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 gli NFT sembravano il nuovo oro di internet. Ora il loro valore è crollato e venderli sta diventando sempre più difficile. Continua a leggere
Daniele Scardina parla per la prima volta ai suoi fan per la prima volta sette mesi dopo il malore che lo aveva colpito in allenamento. Continua a leggere
Nel primo pomeriggio di domenica 18 luglio 2021, un 65enne di Milis, nel giro di un quarto d’ora, aveva appiccato cinque incendi che in pochi minuti avevano circondato l’abitato di Milis, nell’Oristanese, con fumo e fiamme. Ora, a distanza di due anni, è arrivata la sentenza del giudice monocratico del tribunale di Oristano che lo ha riconosciuto colpevole, condannandolo a tre anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e dei danni in favore delle parti civili nonché dichiarandolo interdetto dai pubblici uffici per cinque anni. Lo ha reso noto il Corpo Forestale della Regione Sardegna.
«Colpevolezza riconosciuta in base a numerose prove»
«La sua colpevolezza è stata riconosciuta sulla base delle numerose prove raccolte a suo carico in mesi di scrupolosa attività investigativa condotta dal nucleo investigativo del Corpo Forestale dell’ispettorato di Oristano, sotto la direzione del sostituto procuratore che ha coordinato le indagini, e della Stazione forestale di Seneghe che aveva diretto le operazioni di spegnimento», hanno fatto sapere dalla Forestale. Le fiamme che lambivano il paese avevano richiesto un forte dispiegamento di uomini e mezzi: una cinquantina gli uomini coinvolti tra personale del Corpo forestale, operai di Forestas, numerose compagnie barracellari della zona e alcune squadre di volontari e Vigili del fuoco, con l’uso di una quindicina di mezzi a terra tra autobotti e pick-up. Quattro gli elicotteri dell’apparato Antincendio regionale del Corpo forestale intervenuti, che per domare le fiamme avevano lavorato per oltre due ore effettuando 85 lanci d’acqua per abbassare le fiamme e consentire l’intervento in sicurezza del personale a terra.
Stasera mercoledì 27 settembre 2023 andrà in onda il programma televisivo Chi l’ha visto? sul canale Rai 3 alle ore 21.20. Come sempre alla conduzione ci sarà Federica Sciarelli e nel corso della puntata saranno analizzati i casi più eclatanti di scomparsa e cronaca nera accaduti nell’ultimo periodo. In particolare, la trasmissione si concentrerà sul caso del finto suicidio di Adamo Guerra e del caso di Edoardo, giovane scomparso a Napoli e ritrovato morto in un palazzo antico. Il programma sarà disponibile anche in streaming e on demand sulla piattaforma Rai Play.
Chi l’ha visto?, le anticipazioni della puntata di stasera 27 settembre 2023 su Rai 3
Il primo caso che affronterà Chi l’ha visto? è quello di Guerra, l’uomo scappato in Grecia dopo aver inscenato un finto suicidio (anche se per il consolato italiano non risultava lì). Come ha fatto a fuggire e ad architettare tutto in modo preciso? La trasmissione ha realizzato diversi servizi che ricostruiscono la sua storia attraverso filmati, dichiarazioni, interviste e documenti. L’ex moglie aveva avuto la certezza che si trovasse in Grecia dopo aver visto il video mostrato dallo stesso Chi l’ha visto?, ma sulla sua vicenda rimangono ancora molti dubbi.
Nella prossima puntata
Finto suicidio: Solo dopo il video di "Chi l'ha visto?" la certezza
Dopo aver analizzato il caso di Adamo Guerra, la trasmissione si concentrerà su quello di Eduardo Granato. Il ragazzo, di professione pizzaiolo, venne trovato morto il 25 gennaio 2023 in un palazzo antico di Napoli situato in una delle zone centrali della città. Inizialmente si pensò a un suicidio, ma la procura sta ora indagando per istigazione al suicidio. In studio insieme a Federica Sciarelli saranno presenti le sue sorelle per dare la loro versione dei fatti sullo stato fisico e psicologico di Eduardo.
Come sempre, poi, il programma analizzerà gli appelli, le scomparse e i misteri più eclatanti del territorio italiano. Chiunque avrà la possibilità di partecipare in diretta alla trasmissione in qualsiasi momento per fornire prove o indizi che aiutino a risolvere i casi ancora aperti in Italia.
Una tromba d’aria si è abbattuta nelle prime ore di mercoledì 27 settembre a Crotone, provocando danni ad alcune attività commerciali in via di Vittorio, nel quartiere fondo Gesù. La furia del vento ha divelto e fatto finire sulla strada i tetti di un supermercato e di uno store per la vendita di prodotti elettronici. Le coperture, sparse anche nel parcheggio di un centro direzionale che si trova di fronte, hanno raggiunto un’auto. Fortunamente non sono stati registrati danni alle persone.
I lavori di ripristino della viabilità
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Crotone che hanno provveduto ad eliminare alcuni dei detriti pericolanti. Durante la mattinata, hanno lavorato per permettere il ripristino della viabilità. La strada interessata infatti è stata chiusa al traffico dal comando della polizia locale in quanto gran parte della tettoia delle due attività commerciali è finita su una carreggiata. Regolari gli arrivi degli autobus nell’autostazione adiacente ai due magazzini danneggiati.
Con l’ingresso di Luisa Ranieri, si arricchisce sempre più il cast di Modi, film che Johnny Depp dirigerà sulla vita dell’artista italiano Amedeo Modigliani. Sebbene l’uscita sia prevista solo per il 2024, emergono nuovi dettagli sull’atteso ritorno alla regia del divo di Hollywood. Oltre che star del grande schermo, Depp è già stato una volta dietro la macchina da presa nel 1997 per il suo esordio da cineasta Il coraggioso, in cui vestì anche i panni del personaggio principale. Ancora pochi i dettagli sulla trama, che racconterà solo 48 ore che il pittore originario di Livorno trascorse a Parigi nel 1916. Le riprese sono attualmente in corso a Budapest e proseguiranno per alcune settimane. Direttore della fotografia sarà l’italiano Nicola Pecorini, che ha lavorato con Depp nel 1998 sul set di Paura e delirio a Las Vegas di Terry Gilliam.
Modi, trama e cast del film di Johnny Depp sull’artista italiano
Il nuovo film di Johnny Depp sarà un adattamento cinematografico dell’opera teatrale di Dennis McIntyre per mano di Jerzy e Mary Kromolowski. Nei panni del protagonista Modigliani ci sarà Riccardo Scamarcio, che tornerà dunque a interpretare un artista dopo aver vestito i panni di Caravaggio nel biopic di Michele Placido. Secondo le poche anticipazioni disponibili sulla trama di Modi, la storia seguirà dunque un breve lasso di tempo durante il soggiorno parigino dell’artista. Desideroso di mettere fine alla propria carriera e lasciare la città, il protagonista si ritroverà in fuga dalla polizia e si scontrerà con altre grandi personalità bohemien della sua epoca. Fra questi l’artista transalpino Maurice Utrillo, con il volto di Pierre Niney, e la sua musa nonché amante britannica Beatrice Hastings.
Luisa Ranieri sarà invece Rosalie, una modella che in quell’epoca posò per molti artisti, tra cui Modigliani. Sarà una figura importante durante le 48 ore di narrazione, anche se ancora non è noto in quale misura. Il protagonista incontrerà poi anche il bielorusso Chaim Soutine e il mercante d’arte polacco Leopold Zborowski. Tuttavia, la sua strada incrocerà anche quella del collezionista internazionale Maurice Gangnat, che avrà il volto di Al Pacino, pronto a stravolgere la sua vita. Non è ancora ufficiale il budget a disposizione di Johnny Depp ma, stando a quanto riporta il sito Imdb, non dovrebbe superare i 10 milioni di dollari.
Le prime foto dal set e le parole del produttore
Si moltiplicano intanto sui social network gli scatti rubati dal set ungherese della produzione, che mostrano le prime immagini della Parigi degli Anni 10. Johnny Depp non è apparso infastidito dai numerosi fan che si sono accalcati nella zona, dispensando anche sorrisi, selfie e autografi quando possibile. «È un progetto che assieme ad Al (Pacino, ndr.) inseguo da anni», aveva detto a maggio a Deadline il produttore Barry Nvidi nel presentare il film. «L’arguzia e la sensibilità di Depp, unite a un cast incredibile, faranno sì che il mio sogno si avveri».
«Abbiamo iniziato da qui perché si deve dare un segnale importante di ripristino di quella che è stata un’importantissima realtà per il territorio di Caivano», ha commentato il commissario Ciciliano ai microfoni di Agorà su Rai 3, «che con il passare del tempo poi è diventato quello che penso abbiate già dimostrato con le vostre immagini. Lo Stato qualche volta si è un po’ allentato ma è sempre stato presente e adesso riprende in mano il proprio territorio e restituisce, nel più breve tempo possibile, alla collettività un manufatto rimesso a nuovo».
Alcuni studenti dell’Università statale di Amazonas (Uea), in Brasile, hanno creato un dispositivo in grado di identificare minacce di deforestazione in Amazzonia. Il Curupira – dal nome di una leggenda del folklore che dà questo nome al guardiano della foresta – promette di riconoscere in particolare il rumore di una sega elettrica.
Suframa conhece ‘Curupira’ e ‘Yara’, projetos tecnológicos do Hub da UEA https://t.co/CtdpMPKFHq
Il dispositivo, ancora in fase di test, è stato sviluppato per catturare solo i suoni selezionati dal team di ricercatori, ha spiegato il coordinatore del Laboratorio di sistemi incorporati dell’Uea, Raimundo Cláudio Gomes. «La motosega è un suono anomalo per l‘ambiente forestale. Posso quindi addestrare il nostro sistema a identificare specificamente questo suono ignorando tutti gli altri», ha sottolineato Gomes.
Nomeados em referência a lendas amazônicas – Curupira e Yara – foram alguns projetos apresentados à Suframa pelo Hub Tecnologia e Inovação da Universidade Estadual do Amazonas (UEA), na manhã desta segunda-feira (25), na sede da UEA.https://t.co/mjw9z3JKhn
Per funzionare, i dispositivi devono essere separati al massimo da un chilometro, in quanto comunicano tra loro. Dopo aver individuato il presunto attacco alla foresta, i curupiras inviano le informazioni tramite radiofrequenza a una sorta di router che può trovarsi a 15 chilometri di distanza dai dispositivi. Dopo aver inviato il segnale, la frequenza viene indirizzata a un programma per computer per l’analisi e la visualizzazione dei dati.
Aveva deciso di celebrare una messa in suffragio del boss Matteo Messina Denaro, morto il 25 settembre, ma poi ci ripensa e l’annulla per «prudenza pastorale». È quanto accaduto a Licignano Casalnuovo di Napoli, dove il parroco della chiesa Maria Santissima Annunziata, don Tommaso Izzo, mercoledì mattina ha pubblicizzato sul profilo Facebook della parrocchia la celebrazione della Santa Messa in suffragio del boss mafioso, suscitando indignazione tra i fedeli che si sono rivolti al deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per segnalare l’insolita decisione.
Borrelli: «Una cosa è pregare in privato, altro è organizzare eventi pubblici»
«L’adorazione del male», ha tuonato Borrelli su Fb. «il Vescovo intervenga per fermare questa vergogna». Dopo appena un’ora dalla pubblicazione del post di annuncio della messa, il parroco, che secondo Borrelli aveva confermato quanto scritto su Facebook, ha annullato, sulla stessa pagina, la celebrazione per «prudenza pastorale», per poi eliminare comlpletamente il post. «Il parroco», ha aggiunto il deputato scrivendo su Fb, «aveva confermato sottolineando che è un dovere di ogni cristiano pregare per tutti gli esseri umani anche quelli più cattivi. Era stata richiesta da un fedele e lui ha acconsentito. Una cosa è però pregare in privato, un’altra è organizzare eventi pubblici. Abbiamo chiesto al Vescovo di intervenire con urgenza per stigmatizzare tale iniziativa e prendere una iniziativa forte su questa vicenda vergognosa che non fa onore alla chiesa. Sono state offese migliaia di vittime di mafia e camorra. Infatti in primis pubblicizzare una messa per un boss di mafia che ha causato la morte di tanti innocenti compresi i bambini è a nostro avviso inaccettabile. In secondo luogo non appaiono sulla pagina fb iniziative simili negli ultimi anni messe a favore delle vittime della criminalità o a favore delle forze dell’ordine o della magistratura. Troviamo il comportamento di questo prete inquietante, un esempio pessimo, un’apologia del male vergognosa. Chiediamo per questo che siano presi provvedimenti da parte della curia».
Disavventura per Nino Frassica. L’attore siciliano ha purtroppo il suo amato gatto mentre si trovava impegnato sul set della nuova stagione di Don Matteo (riguardo alla quale, almeno per ora, sappiamo che ci saranno 10 episodi).
Nino Frassica perde il gatto sul set di Don Matteo
L’annuncio è giunto a mezzo social, in particolare tramite un post Instagram, dove Frassica ha mostrato ai suoi follower il suo gatto di nome Hiro, un felino di colore bianco con la punta del naso, le orecchie e la punta della coda più scura. «Sono Nino, mi trovo a Spoleto e il mio gatto Hiro è scomparso, non lo troviamo da questa mattina», ha scritto precisando di essere disposto a pagare un’ingente cifra a chiunque riuscirà a ritrovarlo e a riportarlo al suo rispettivo padrone. «Se sei di Spoleto il mio gatto è microchippato e mandami un messaggio in privato. La ricompensa per chi ce lo porta è di 5 mila euro», ha specificato l’attore. Che nel frattempo, come specificato nella risposta a un commento, si è già attivato su Facebook contattando la pagina Gatti smarriti trovati o rinvenuti. «Le stiamo provando tutte», ha scritto preoccupato.
Non tutto è perduto e qualcosa, per fortuna, sembra si stia muovendo. A poche ore dall’appello social, Frassica ha infatti pubblicato un secondo post, scrivendo: «Aggiornamento: ultimo avvistamento ieri notte (ndr tra il 26 e il 27 settembre) nei pressi del giro della rocca a Spoleto». La speranza, insomma, è l’ultima a morire. E chi riuscirà ad aiutare l’attore si porterà a casa una somma non indifferente.
Ottime notizie in arrivo per gli inguaribili sognatori e gli appassionati di cartoon. È disponibile su Airbnb la casa di Shrek, la residenza del celebre orco protagonista della fortunatissima serie di irriverenti film d’animazione.
Tutti i dettagli sulla casa di Shrek su Airbnb
Sarà possibile prenotare questa abitazione così particolare soltanto per due notti, dal 27 al 29 ottobre, per di più gratuitamente, in occasione delle festività di Halloween. Si tratta di un’occasione unica che potrà essere sfruttata soltanto dai fortunati che riusciranno ad aggiudicarsi il soggiorno partecipando all’iniziativa lanciata da Airnbnb dalle 19.00 del 13 ottobre su airbnb.com/shrek. I vincitori dovranno solo arrivare in Scozia, dove si trova la residenza. Per il resto potranno godersi due giorni indimenticabili senza spendere un centesimo.
Shrek’s swamp will be available to book a stay at on Airbnb starting October 13. pic.twitter.com/qyukn9REJw
La casa è situata sulle colline delle Highlands scozzesi ed è circondata da un laghetto paludoso. È costruita con tronchi e rami d’albero e può ospitare fino a tre persone. Per l’occasione, l’azienda si è affidata a un portavoce d’eccezione come Ciuchino, il simpatico asino parlante del cartone animato, che ha così invitato i potenziali occupanti: «La palude di Shrek è incantevole, semplicemente bellissima. È il luogo perfetto per intrattenere gli ospiti. Sai qual è la cosa che mi piace di più? Tutto, dal paesaggio incolto agli interni modesti, fino alle rocce! Non vedo l’ora che gli ospiti possano scoprire questa fangosa fetta di paradiso». Airbnb ha inoltre precisato: «Questo soggiorno di due notti non è un concorso. Si invitano gli ospiti a notare che il bagno si trova a 20 metri dall’alloggio principale, in una dependance. La casa è di proprietà e gestita in modo indipendente da Ardverikie Estate». Qui le immagini del suggestivo alloggio.
Shrek’s swamp will be available to book a stay at on Airbnb starting October 13. pic.twitter.com/qyukn9REJw
L’azienda ha deciso di concedere questa opportunità ai suoi clienti per un motivo nobile. Per l’occasione, infatti, Airbnb effettuerà una donazione una tantumall’ente di beneficenza Hopscotch Children’s Charity, che offre ai bambini scozzesi più vulnerabili e sfortunati la possibilità di intraprendere viaggi educativi e dinamici.
Cinque persone sono state arrestate – una in carcere, quattro ai domiciliari – nell’ambito di un’inchiesta da parte della Guardia di finanza di Firenze che ha portato a un totale di 22 indagati per accuse di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delleimposte. Sono state svolte perquisizioni nelle province di Firenze, Livorno, Milano, Reggio Calabria, Lucca, Pisa, Pordenone, Roma e Frosinone che hanno svelato «un collaudato e pluriennale sistema delinquenziale gestito da una famiglia toscana» anche attraverso prestanome e con la collaborazione di consulenti che esercitavano abusivamente la professione di commercialista.
Società indebitate con l’erario venivano intestate a proprietari fittizi
L’indagine ha messo in luce che società con debiti consistenti, anche verso l’erario, venivano rilevate ed intestate fittiziamente a “teste di legno” per permettere ai veri proprietari di evitare conseguenze civili e penali e di sottrarsi al pagamento delle imposte. In alcuni casi, tali società restavano inattive e venivano svuotate dei loro assetti patrimoniali principali, in altri continuavano le attività gestite dai vecchi proprietari e, in altri ancora, venivano utilizzate solo per emettere fatture e far circolare denaro tra le varie società di famiglia. È stato anche eseguito il sequestro finalizzato alla confisca diretta di tre immobili a Reggio Calabria del valore di 750 mila euro e un altro sequestro preventivo per equivalente pari a 106.651 euro nei confronti di tre persone fisiche accusate di «sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta e cagionamento doloso del dissesto». Sono state coinvolte nell’inchiesta oltre 20 società.
Tra emergenza migranti, Pil in frenata e compagnia bella, la premier Giorgia Meloni trova il tempo per dire la sua via social sullo spot Esselungafinito al centro delle polemiche. «Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante», ha commentato la presidente del Consiglio apprezzando il cortometraggio, firmato dalla pluripremiata agenzia Small, in cui una bambina triste prova a far riappacificare i genitori divorziati regalando al padre una pesca comprata al supermercato.
La stessa presidente del Consiglio è figlia di genitori separati
Lo spot è finito sotto accusa per aver strumentalizzato i sentimenti dei bambini che soffrono a causa della separazione dei genitori, stigmatizzando il divorzio. In tanti si sono spinti oltre, leggendo tra le righe una critica alle famiglie non tradizionali. Sui social, inoltre, c’è chi scrive che la vicenda di Emma (la bambina protagonista) «risveglia sofferenze in chi ha provato l’esperienza della separazione». La presidente del Consiglio è evidentemente di diverso avviso. Meloni tra l’altro è figlia di genitori separati e ha avuto a lungo unrapporto conflittuale con il padreFrancesco, scomparso nel 2012 che aveva abbandonato la famiglia quando lei era molto piccola, per rifarsi una nuova vita alle Canarie.
Anche Michela Vittoria Brambilla è d’accordo con la premier
Lo spot pare aver diviso l’Italia. Oltre alla valanga di critiche e sfottò, c’è infatti una buona fetta di utenti che sui social hanno apprezzato lo sforzo di raccontare una storia diversa da quella delle solite famiglie felici. Sullo spot si è espressa anche Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza: lo spot, afferma la deputata, accende i fari sul «disagio psicologico di bambini e adolescenti figli di coppie separate».
Arriva un nuovo aggiornamento di OpenAI per il suo prodotto ChatGpt. L’azienda ha fatto sapere che a breve il chatbot sarà in grado di conversare con gli utenti tramite voce, mimando quella di una vera persona, oltre alla possibilità di analizzare le foto che un utente caricherà sulla piattaforma. Gli aggiornamenti riguarderanno l’app ufficiale per Android e iOS e saranno disponibili per i clienti che pagano per un abbonamento Plus o Enterprise, rivolto alle aziende.
ChatGPT can now see, hear, and speak. Rolling out over next two weeks, Plus users will be able to have voice conversations with ChatGPT (iOS & Android) and to include images in conversations (all platforms). https://t.co/uNZjgbR5Bmpic.twitter.com/paG0hMshXb
«La nuova funzionalità vocale» scrive OpenAi «è alimentata da un nuovo modello, in grado di generare un audio simile a quello umano partendo solo dal testo e da alcuni secondi di campionamento della voce». Il traguardo è stato raggiunto grazie alla collaborazione con «doppiatori professionisti per creare ciascuna delle voci» e con l’utilizzo di «Whisper, il nostro sistema di riconoscimento del linguaggio open source, per trascrivere le vostre parole pronunciate in testo». OpenAI ha inoltre annunciato una collaborazione con Spotify per tradurre in spagnolo e francese i podcast originali in lingua inglese, proprio grazie alla sua IA.
Use your voice to engage in a back-and-forth conversation with ChatGPT. Speak with it on the go, request a bedtime story, or settle a dinner table debate.
OpenAI, in merito alla lettura delle immagini, ha sottolineato che si potranno caricare foto nella casella di conversazione con ChatGpt per lasciare che questi le analizzi, per fornire indicazioni approfondite. Si potrà, ad esempio, scattare una foto di una serie di ingredienti e lasciare che l’IA crei da questi un piatto, con i passaggi per realizzarlo. In merito agli aggiornamenti, OpenAI ha affermato che le innovazioni potrebbero essere sfruttate, riporta l’Ansa, per attività illecite.
Stasera 27 settembre 2023 andrà in onda sul canale Italia 1 alle ore 21.20 il film San Andreas. Il regista è Brad Peyton mentre la sceneggiatura è stata scritta da Allan Loeb e Carlton Cuse. Nel cast ci sono Dwayne Johnson, Alexandra Daddario, Carla Gugino, Ioan Gruffud e Paul Giamatti.
San Andreas, trama e cast del film in onda stasera 27 settembre 2023 su Italia 1
La trama racconta la storia di Ray Gaines (Dwayne Johnson), un pilota di elicotteri che lavora con i vigili del fuoco e cerca in ogni modo di salvare le persone che si trovano in difficoltà. Nel suo privato sta trascorrendo un brutto periodo perché sta per affrontare il divorzio dalla moglie Emma (Carla Gugino). Parallelamente, il sismologo Lawrence Hayes (Paul Giamatti) si trova sulla Hoover Dam per testare un nuovo modo di identificare i terremoti. All’improvviso arriva un terremoto di magnitudo 7.2 e la diga crolla totalmente. Hayes scopre che il sisma è stato provocato dalla faglia di San Andreas che si sta spostando.
Di lì a poco arriva a Los Angeles un altro spaventoso terremoto di magnitudo 9.1 che devasta la città. Ray si attiva subito per mettere in salvo centinaia di persone, scopre che la figlia Blake (Alexandra Daddario) è in pericolo e deve salvarla il prima possibile. La giovane viene però tratta in salvo da Ben Taylor (Hugo Johnstone-Burt), un ingegnere britannico, e dal suo fratello minore Ollie (Art Parkinson). Tutti dovranno cercare un rifugio sicuro, perché la catastrofe è appena iniziata e nessun luogo in città sembra essere protetto a sufficienza.
San Andreas, cinque curiosità sul film
San Andreas, il parere di un esperto
Il regista Brad Peyton portò sul set Thomas Jordan, professionista del Centro Terremoti della Southern California. Anche se Peyton e Dwayne Johnson credevano che il film fosse accurato scientificamente, Jordan notò molte inesattezze.
San Andreas, molte scene girate senza stuntmen
Molte scene d’azione sono state svolte senza l’ausilio di stuntmen. Questo perché il regista Peyton voleva che il pubblico vedesse la faccia degli attori protagonisti anche durante le scene più pericolose. Anche Dwayne Johnson ha dovuto girare scene ad alto rischio, come quelle che lo ritraggono sull’elicottero a grandi altezze.
San Andreas, il momento in cui Dwayne Johnson ha accettato il ruolo
Dwayne Johnson si trovava a Budapest, in Ungheria, ed era impegnato nelle riprese di Hercules: Il guerriero quando lesse la sceneggiatura del progetto. Sembra che rimase sveglio fino alle 3.30 per poter leggere la sceneggiatura e alla fine, entusiasta, accettò il ruolo.
San Andreas, alcune riprese prese in prestito da un’emittente australiana
Alcune riprese che mostrano le alluvioni dopo la distruzione della Hoover Dam sono state prese dall’emittente australiana Channel 7. I filmati mostrano le alluvioni che avvennero nel Queensland, in Australia, nel 2011.
San Andreas, un’attrice e cantante appare molto poco sullo schermo
Nonostante abbia ricevuto una grande offerta per far parte del film, l’attrice e cantante Kylie Minogue appare sullo schermo per pochissimo tempo, appena cinque minuti.
È stata bandita in Germania l’associazione di «estrema destra, razzista e antisemita» denominata Die Artgemeinschaft e tutte le sue sotto-organizzazioni. In un blitz cominciato all’alba di mercoledì 27 settembre, la polizia ha perquisito i 26 appartamenti di 39 componenti dell’associazione e i suoi locali in 12 regioni della Germania. La ministra dell’Interno, Nancy Faeser, in una nota ha dichiarato che il bando dell’Artgemeinschaft è «un altro duro colpo contro l’estremismo di destra e contro i piromani intellettuali che ancora oggi diffondono le ideologie naziste. Questo gruppo estremista di destra ha tentato di allevare nuovi nemici della Costituzione attraverso un disgustoso indottrinamento di bambini e giovani».
Sono già venti le associazioni neonaziste bandite dal ministero degli interni
La Artgemeinschaft, il cui nome completo è Comunità di fede germanica per l’adeguatezza della vita, è un’associazione neonazista e xenofoba con circa 150 componenti che agiva «con il pretesto di una fede pseudo-religiosa in divinità germaniche» perseguendo «l’obiettivo» della «promozione della propria “specie”, che può essere equiparata al termine nazionalsocialista “razza”», spiega il comunicato del ministero degli Interni. «Oltre all’ideologia della dottrina razziale, anche il simbolismo, le narrazioni e le attività dell’associazione mostrano ulteriori parallelismi con il nazionalsocialismo». Già la scorsa settimana il ministero aveva sgominato un gruppuscolo neonazista emanazione di un’organizzazione Usa, gli Hammerskins Deutschland, la ventesima associazione estremista di destra messa al bando dal dicastero.
Giacomo Urtis non ha preso con filosofia l’ultima intervista che il suo storico amico Fabrizio Corona ha rilasciato a Francesca Fagnani nella cornice di Belve. A poche ore dalla messa in onda, avvenuta martedì 26 settembre 2023, il “chirurgo dei vip” si è espresso nel merito della questione senza nascondere tutta la sua amarezza.
Giacomo Urtis: «Corona mi ha strumentalizzato»
Prima di comprendere la reazione piccata di Giacomo Urtis è necessario fare un passo indietro e tornare a qualche settimana prima, quando l’ex naufrago dell’Isola dei Famosi aveva dichiarato a Dagospia che l’amico Corona gli aveva chiesto di convolare a nozze. Alla stessa Fagnani, nella precedente edizione di Belve, Urtis aveva d’altra parte raccontato del suo rapporto particolare con il re dei paparazzi, a metà tra l’amore e l’amicizia. Il rumor del presunto matrimonio tra i due era prima stato cavalcato dallo stesso Corona, e poi da lui smentito una volta per tutte proprio in occasione della sua intervista trasmessa su Rai 2 il 26 settembre. Giacomo è intervenuto via social nel merito della questione, dichiarando: «Ci sono cascata di nuovo. Avevo creduto alle sue parole quando mi diceva che ero bellissima e che ero perfetta così tanto da parlare di matrimonio. Lui, non io! Ho combattuto a lungo per trovare la mia serenità tanto da arrivare a stravolgere il mio corpo alla ricerca di un’accettazione. In questo caso non è né Giacomo né Jenny a scrivere queste parole, ma è un’anima alla ricerca di una nuova identità che in questo caso è stata strumentalizzatasenzaalcunaconsiderazione. Eppure ci avevo creduto».
Corona smentisce di avere avuto rapporti con lui
Al di là del matrimonio, nel salotto tv di Fagnani Corona ha anche avuto l’occasione di mettere fine una volta per tutte alle voci riguardo ai suoi chiacchierati rapporti sessuali con Urtis – e, in generale, con il sesso maschile. L’ex di Nina Moric ha a proposito specificato: «Se avessi avuto delle esperienze omosessuali lo direi. Magari ora che diventerà donna… potrebbe essere. […] Ora si chiama Jenny, manca una parte della transizione».
Gennaro Gattuso sarà il nuovo allenatore dell’Olympique Marsiglia, secondo quanto riferito mercoledì 27 settembre dalle radio pubbliche francesi della catena di Radio France. L’ex campione del mondo del 2006, 45 anni, è atteso in queste ore in città e potrebbe essere in panchina già sabato per la settima giornata di Ligue 1, con il Marsiglia impegnato in trasferta contro il Monaco.
Gennaro Gattuso et son staff attendus à la Commanderie
Gennaro Gattuso, qui va devenir dans la journée le nouvel entraîneur de l'OM, arrive à Marseille avec un staff de cinq personnes, et dirigera son premier entraînement ce mercredi soir https://t.co/T94udqVJhWpic.twitter.com/ot1Etdy2by
Gattuso sostituirà Marcelino, che ha lasciato la squadra all’ottavo posto, dopo la sconfitta per 4-0 domenica scorsa contro il PSG e i tifosi in rivolta.
Sur le point de devenir le nouveau coach de l’Olympique de Marseille, Gennaro Gattuso connu pour être un joueur au tempérament de feu, n'a pas changé depuis le début de sa carrière d'entraîneur.https://t.co/jt9d7g9HiO
In Giappone è allarme per i cuccioli di orso bruno. Nell’Hokkaido, regione settentrionale del Paese, otto piccoli su 10 sono morti di fame nel 2023 per carenza di salmone nei fiumi. Principale fonte di cibo per i circa 500 esemplari che vivono nella penisola di Shiretoko, sito patrimonio dell’Unesco, i pesci non risalgono le correnti dal mare per deporre le uova. Secondo gli esperti, è solo l’ultimo effetto della crisi climatica e del continuo innalzamento della temperatura dell’acqua, fino a cinque gradi oltre la media stagionale. «La situazione è molto seria», ha spiegato al Guardian Masami Yamanaka della Shiretoko Nature Foundation. «La mancanza di salmone ha un effetto devastante sugli esemplari, soprattutto sui più piccoli».
In Giappone l’orso bruno è costretto a spingersi in mare per trovare salmone
Il salmone rosa è solito trascorrere l’inverno in mare aperto, prima di risalire la corrente nel periodo della riproduzione. Fra agosto e ottobre di ogni anno, infatti, lasciano le acque salate per entrare nei fiumi del Giappone e deporre le uova in un ambiente più salutare e adatto alla schiusa. Il surriscaldamento globale tuttavia sta radicalmente cambiando le loro abitudini, tanto da farli restare a largo della costa e impedire agli orsi bruni di cacciarli comodamente dalle rive dei corsi d’acqua. La superficie del mare, nell’estate del 2021, ha fatto registrare stabilmente una temperatura di 20 gradi, circa cinque in più della media. Qualora la tendenza non dovesse mutare, entro fine secolo si registreranno numeri fino a 10 gradi oltre la norma.
«Alcuni orsi bruni sono davvero magri», ha spiegato all’Asahi Shimbun Katsuya Noda, che organizza tour in barca nel nord del Giappone. «Stanno attraversando un periodo difficile, come nel 2022». L’allarme era già stato lanciato a inizio settembre, quando un’imbarcazione turistica ha avvistato un cucciolo di orso bruno rovistare animatamente sotto le rocce. Come hanno testimoniato alcuni visitatori, il piccolo ha provato in ogni modo a trovare i pesci fra le alghe o negli anfratti sulla riva, senza successo. «Nel 2023, rispetto ai 12 mesi precedenti, anche la raccolta di ghiande è stata inferiore alle aspettative», ha sottolineato Yamanaka. «Un fenomeno che aggrava ancora di più la situazione, per cui bisogna trovare una soluzione».
Nel 2022 sono stati uccisi oltre mille orsi per evitare attacchi all’uomo
Come ha riportato il Guardian, nei primi quattro mesi del 2022 nell’Hokkaido sono stati catturati o uccisi 1052 esemplari di orso bruno. È la prima volta che in Giappone si supera quota mille, secondo il governo della prefettura, che ha giustificato le uccisioni con un aumento degli attacchi all’uomo e alle coltivazioni. Nello stesso periodo, 14 persone sono rimaste ferite in varie aggressioni, mentre i danni ai raccolti si aggirano intorno ai 260 milioni di yen (circa 1,6 milioni di euro): in entrambi i casi, è la cifra più alta mai registrata nella regione. In parallelo, calano i dati della pesca di salmone. Fra luglio e settembre del 2020, nei fiumi vennero catturati quasi 500 mila pesci. Nello stesso periodo del 2022 il numero non ha raggiunto i 24 mila esemplari.
L’ormai ex ministro degli Esteri cinese Qin Gang non appare in pubblico dal 25 giugno, ufficialmente per motivi di salute e, nel frattempo, è stato sostituito da Wang Yi, che aveva già ricoperto l’incarico dal 2013 al 2022. Un tempo fedelissimo di Xi Jinping, Qin sarebbe in realtà sparito dalla circolazione perché uscito dalle grazie dei vertici del Partito Comunista. Il motivo? Una relazione extraconiugale con la giornalista televisiva Fu Xiaotian, dalla quale avrebbe avuto anche un figlio. Ora sulla questione sono arrivate nuove rivelazioni, pubblicate dal Financial Times. Citando proprie fonti anonime, il giornale ha confermato la relazione tra Qin e Fu, rivelando che la reporter (anche lei scomparsa dalla scena pubblica) nel 2022 ha avuto effettivamente un bambino. Il piccolo, scrive il FT, sarebbe nato negli Stati Uniti tramite maternità surrogata, pratica vietata in Cina.
Qin conserva ancora la carica di consigliere di Stato
Le autorità di Pechino stanno esaminando i rapporti tra Qin e Fu, hanno detto due persone sentite dal Financial Times, anche se non è chiaro quanto la relazione sia stato centrale nell’improvvisa scomparsa del ministro degli Esteri a giugno e la rimozione, avvenuta il 25 luglio esattamente a un mese dall’ultima apparizione pubblica. Sul sito del ministero, che inizialmente aveva rimosso ogni riferimento a Qin, il politico viene descritto come «sposato con un figlio». Ma non quello in questione. Da parte sua il presidente Xi ha più volte sottolineato come una “corretta” vita famigliare sia essenziale per l’immagine e anche per le prestazioni lavorative degli alti funzionari. Qin, vicinissimo (almeno un tempo) a Xi, conserva la carica di consigliere di Stato, il che potrebbe potenzialmente facilitarne un ritorno ai vertici della politica cinese.
Anche di Fu si sono perse le tracce: il mistero continua
Fu, che ha conosciuto Qin a Londra nel 2010 poco dopo aver iniziato a lavorare per Phoenix TV, ha smesso di postare sui social media ad aprile, dopo aver pubblicato una foto scattata su un jet privato che da Los Angeles la stava portando a Pechino. E da giugno, proprio dai giorni in cui Qin ha fatto le sue ultime apparizioni pubbliche come ministro degli Esteri cinese, non risponde ai messaggi privati sui social. Una persona vicina a Fu, che fino allo scorso anno ha conduceva il programma Talk with World Leaders, ha detto che il suo numero di telefono è stato disabilitato e che non è più raggiungibile nemmeno tramite le app di messaggistica.
Nel mese di agosto 2023, i prezzi dei carburanti in Italia sono aumentati del +9,5 per cento (benzina) e +2,7 per cento (gasolio), rispetto allo stesso mese del 2022. Il Gpl è sceso del -11,5 per cento. Sono i dati forniti a Roma dalla Faib Confesercenti, associazione di categoria dei benzinai, in occasione della sua assemblea per il 60/o di fondazione, in corso mercoledì 27 settembre. Nei primi sette mesi del 2023 sono cresciuti i consumi dei carburanti sulla rete ordinaria, sia per la benzina (+431 milioni di litri rispetto allo stesso periodo del 2022), sia per gasolio e Gpl (rispettivamente +140 milioni e +21 milioni). Da gennaio a luglio si è registrata una diminuzione sull’extra rete, (-8 milioni di litri per la benzina, -374 milioni per il gasolio).
Tradotto dunque, per un pieno di 50 litri di benzina gli italiani hanno pagato 11 euro in più della media europea, aggravio quasi totalmente dovuto alla componente fiscale. Ipotizzando una media di 4 pieni nel mese, i consumatori italiani hanno speso 388,2 euro, oltre 45 euro in più della media europea, di cui più di 44 euro di imposte. Da gennaio a luglio del 2023, secondo i dati Faib, il costo dei carburanti in Italia è stato superiore rispetto alla media europea di 22,4 centesimi di euro al litro per la benzina e di 18,3 centesimi al litro per il gasolio, il più alto dal 2018.
Quanto pesa il carico fiscale
Nel prezzo al consumo della benzina e del gasolio, sempre nei primi sette mesi dell’anno, nel nostro Paese la quotazione internazionale pesa per il 32 per cento per la benzina e per il 35 per cento per il gasolio (nel 2021 il peso era del 26,6 per cento e del 28 per cento). Il ricavo industriale (margine lordo della compagnia) e il ricavo lordo del gestore (pari a 3,5 centesimi di euro, l’1,9 per cento del prezzo della benzina e il 2 per cento di quello del gasolio) insieme costituiscono tra il 10 e l’11 per cento del prezzo finale. Il carico fiscale (Iva e accisa) pesa per il 57 per cento del prezzo della benzina e il 53 per cento del prezzo del gasolio (erano il 48 per cento e il 42 per cento nel 2022).
In occasione della prima puntata dell’edizione 2023 di Belve, il celebre format di interviste senza filtri di Francesca Fagnani,Arisa è tornata (tra le altre cose) a parlare anche di un argomento particolarmente delicato, ovvero i suoi attuali rapporti con la comunitàLGBT, che per anni l’ha supportata (nominandola madrina del Pride 2021 di Napoli) ma che si è allontanata da lei alla luce di alcune esternazioni. L’artista lucana ha infatti espresso posizioni pro Giorgia Meloni che sul web hanno scatenato un enorme polverone.
Arisa a Belve: «Mi sono battuta per persone ingrate»
Le frasi pronunciate da Arisa in occasione di una puntata de La Confessione di Peter Gomez (e le relative polemiche) hanno portato alla rinuncia, da parte della cantante, di prendere parte al Pride di Milano 2023. Una scelta dolorosa da lei commentata con amarezza e una punta di sdegno: «Mi sono sentita non capita come una persona che si è battuta per una parte di persone ingrate. Però devo dire che sono le persone ai vertici, non posso fare nomi… quello mi ha deluso tanto». Quando Francesca Fagnani le ha fatto notare, scherzando, che Arisa è stata di fatto «licenziata da un’icona gay», lei ha controbattuto con un laconico «ma che me frega».
Nella medesima intervista, Rosalpa Pippa (questo il nome di Arisa all’anagrafe) è anche tornata ad affrontare la questione Paola Iezzi, che aveva definito «infelici» le sue uscite. Arisa, che a Iezzi aveva dedicato un video social al vetriolo, ha spiegato di non aver ancora fatto pace con la collega, alla quale aveva tra l’altro dedicato un dito medio «senza manicure».