Intesa tra Usa e Cina per una rimozione graduale dei dazi

Trump annuncia l'accordo con la Cina su Twitter. Bloccate le tariffe che dovevano entrare in vigore il 15 dicembre. Il vice ministro del Commercio Wang: rimozione per «fasi graduali». Wall street prima brinda, poi ci ripensa.

Il dazio, infine, è tratto. Donald Trump ha annunciato come di consueto via twitter il raggiungimento di un accordo tra Usa e Cina sulle tariffe commerciali. «Abbiamo raggiunto un’intesa sulla fase uno dell’accordo con la Cina», che ha dato il suo via libera «a molti cambi strutturali e ad acquisti massicci di prodotti agricoli, energetici e manifatturieri», ha sottolineato Trump, evidenziando che non scatteranno i dazi che dovevano entrare in vigore il 15 dicembre.

«Rimarranno come sono i dazi del 25%», ha aggiunto il presidente Usa. Più tardi, il vice ministro del Commercio cinese, Wang Shouwen ha spiegato: l’accordo prevede la rimozione dei dazi per «fasi graduali».

Forniture di prodotti chimici stanno per essere caricate nel porto di Zhangjiagang nella provincia orientale dello Jiangsu ( JOHANNES EISELE/AFP via Getty Images)

RAFFORZATO IL COPYRIGHT E MERCATO CINESE PIÙ APERTO

Wang, uno dei negoziatori di punta del team cinese per il ruolo di vice rappresentante per il Commercio internazionale, ha spiegato che l’accordo include il rafforzamento della tutela dei diritti sulla proprietà intellettuale, l’espansione dell’accesso al mercato domestico e la salvaguardia dei diritti delle compagnie estere in Cina, tra le questioni più contestate dalla parte americana a Pechino.

Merci in fase di carico nel porto di Zhangjiagang nella provincia orientale dello Jiangsu (JOHANNES EISELE/AFP via Getty Images)

NOVE PUNTI PER L’INTESA

Il comunicato diffuso dalla Cina menziona nove punti sul raggiungimento dell’accordo: preambolo, proprietà intellettuale, trasferimento di tecnologia, prodotti alimentari e agricoli, servizi finanziari, tassi di cambio, l’espansione del commercio, risoluzione delle controversie e clausole finali. I media Usa hanno menzionato impegni di spesa cinesi per 50 miliardi di beni agricoli Usa, ma nel corso della conferenza i numerosi sono stati accuratamente evitati. Wang ha parlato di «molto lavoro da fare», tra la revisione legale e la traduzione del testo nelle due lingue «da completare il prima possibile». Le parti dovranno «negoziare gli specifici accordi per la firma formale» in modo da dare attuazione alla ‘fase uno’.

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