I giudici danno ragione a CasaPound: «Facebook riattivi il profilo»

Il tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso dell'organizzazione: «Se il soggetto non è sui social è escluso dal dibattito politico». Zuckerberg dovrà anche risarcire 15 mila euro.

Il tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso di CasaPound e ha ordinato a Facebook la riattivazione immediata del profilo chiuso lo scorso 9 settembre. A darne notizia è lo stesso movimento in una nota in cui spiega che la società di Zuckerberg dovrà anche risarcire CasaPound per 15 mila euro.

«SE IL SOGGETTO NON È SU FB È ESCLUSO DAL DIBATTITO POLITICO»

Nella sentenza con cui il tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso, il giudice spiega che «il soggetto che non è presente su Facebook è di fatto escluso (o fortemente limitato) dal dibattito politico italiano, come testimoniato dal fatto che la quasi totalità degli esponenti politici italiani quotidianamente affida alla propria pagina Facebook i messaggi politici e la diffusione delle idee del proprio movimento».

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