Le conclusioni sul Mes del Consiglio europeo sono ancora da scrivere

Sparito nella bozza il riferimento all'accordo di principio. E il presidente Michel dichiara:: Penso che si debba considerare la situazione interna dei Paesi».

«Sono al corrente del dibattito in Italia e prendo in considerazione la natura” della discussione. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel versa parole concilianti sull’arroventata giornata del premier Giuseppe Conte, che nonostante le difficoltà, ottiene il via libera del Parlamento sulla risoluzione di maggioranza del Mes. Un via libera quello delle Camere che – alla vigilia della due giorni del vertice dei leader Ue – evita la promessa di nuove divisioni nella famiglia europea. Divisioni che anche a Bruxelles si cerca con cura di evitare, sgomberando la strada da possibili intoppi. Ne è una dimostrazione anche l’ultima versione della bozza di conclusioni dell’Eurosummit di venerdì (edulcorata rispetto a quella circolata negli ultimi giorni), che attraverso l’uso del minor numero di dettagli, punta ad avere il maggior consenso dai Paesi, Italia compresa.

SPARISCE IL RIFERIMENTO ALL’ACCORDO

Nel documento europeo – soggetto a nuove variazioni – nella parte sul Mes sparisce infatti il paragrafo in cui si indicava: «Prendiamo nota dell’accordo di principio, soggetto alla conclusione delle procedure nazionali». Mentre resta solo: «diamo compito all’Eurogruppo di finalizzare il pacchetto di riforme del Mes e continuare a lavorare su tutti gli elementi di ulteriore rafforzamento dell’unione bancaria, su base consensuale, con l’obiettivo di completarla nel corso di questo ciclo istituzionale». Il testo delle conclusioni comunque resta aperto, e alla fine rispecchierà l’andamento della discussione di venerdì, alla quale prenderanno parte anche la leader della Bce Christine Lagarde ed il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. Ma a giudicare dalle parole di Michel – «in linea generale penso che si debba considerare la situazione interna dei Paesi, perché so bene che quanto accade nei parlamenti nazionali ha un impatto sulle posizioni europee» – tutto, almeno per questa volta, potrebbe filare liscio».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it