Greta Thunberg sulla copertina di Time come persona dell’anno

L'attivista svedese che si batte contro i cambiamenti climatici ha conquistato il riconoscimento tributato dal 1927 alle figure più influenti: «Ha trasformato vaghe ansie sul futuro del pianeta in un movimento mondiale».

L’attivista Greta Thunberg è stata scelta da Time come persona dell’anno 2019. La 16enne svedese che si batte contro i cambiamenti climatici ha conquistato la copertina del numero di dicembre, assegnata dal 1927 alla figura capace di segnare l’anno in maniera indelebile, nel bene o nel male.

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PREFERITA A NANCY PELOSI E AI MANIFESTANTI DI HONG KONG

Greta ha battuto il presidente Donald Trump, la speaker della Camera Nancy Pelosi, la ‘talpa’ che ha messo in moto la procedura per l’impeachment e i manifestanti di Hong Kong. È la più giovane persona dell’anno ad aver mai conquistato la prestigiosa copertina di Time. La foto mostra la ragazza in piedi su uno scoglio davanti al mare, con la scritta: «Il potere della gioventù». La motivazione? «Per aver suonato l’allarme sulla relazione predatrice dell’umanità con l’unica casa che abbiamo, riuscendo a trasformare vaghe ansie sul futuro del pianeta in un movimento mondiale che chiede un cambiamento globale».

L’INTERVENTO ALLA COP25

L’11 dicembre Greta ha parlato alla Cop25, la Conferenza dell’Onu sul clima in corso a Madrid: «I leader dei Paesi più ricchi non provano panico, non hanno un senso d’emergenza» nell’affrontare il tema del riscaldamento globale. «Com’è possibile?», si è chiesta l’attivista, «non abbiamo più tempo per ignorare la scienza, il problema coinvolge tutti e bisogna evitare che le future generazioni respirino solo CO2».

L’APPELLO AD ABBANDONARE IL CARBONE

Oggi, secondo Greta, «le persone sono più consapevoli, ma senza pressioni i politici non si muovono». Quindi ha rivolto un appello ad agire in fretta, «perché ci sono le chance per fermare lo scioglimento dei ghiacci, la deforestazione e gli eventi meteo estremi provocati dal riscaldamento globale». Alla Cop25 gli Stati «hanno l’opportunità di negoziare le loro ambizioni», fissando gli obiettivi per tagliare le emissioni di gas serra che nel 2020 dovranno essere ufficializzate alla Cop26. Ma una cosa va fatta immediatamente: «Abbandonare subito l’uso del carbone».

VON DER LEYEN E IL PIANO PER UN’EUROPA VERDE

Dopo Greta ha preso la parola la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen. Come promesso a luglio, ha presentato una nuova strategia ambientale il cui successo dipenderà però dagli Stati membri, chiamati a fare la loro parte per trasformare l’Europa nel primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

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