Le linee rosse di Pd e M5s sul Mes per il sì del governo

La maggioranza ha posto le sue condizioni all'esecutivo per il via libera al fondo Salva Stati. Tra cui no al tetto ai titoli di Stato e alla maggioranza unica per le Cacs. Il voto previsto l'11 dicembre.

Una riunione di maggioranza si è svolta questa mattina, in vista del voto del Parlamento di una risoluzione che riguarderà anche il Mes. Il voto è previsto mercoledì 11 dicembre, in riferimento all’informativa che il premier Giuseppe Conte svolgerà sul prossimo Consiglio europeo. Dalla riunione con il ministro Enzo Amendola e la sottosegretaria agli Affari Ue Laura Agea emerge una prima, articolata, bozza di risoluzione. A rappresentare i gruppi di maggioranza c’erano i capigruppo nelle commissioni Affari europei di Camera e Senato. Nelle prossime ore il confronto proseguirà e il M5s in particolare avrebbe sottolineato la necessità di discutere la bozza di risoluzione nei suoi gruppi parlamentari.

VOTO DEL PARLAMENTO E PACCHETTO CON UNIONE BANCARIA

Intanto nel testo si legge che la maggioranza «impegna il governo» ad «assicurare l’equilibrio complessivo dei diversi elementi al centro del processo di riforma dell’Unione economica e monetaria (cosiddetta logica di “pacchetto” Mes, Bicc, Unione bancaria) approfondendo i punti critici del pacchetto di riforme». Nel testo si prevede anche «il pieno coinvolgimento del Parlamento in una eventuale richiesta di attivazione del Mes».

NO AL TETTO AI TITOLI DI STATO PER LE BANCHE

La maggioranza, inoltre, «impegna il governo» ad «approfondire i punti critici» del pacchetto di riforme che include il Mes e «in particolare» escludere «in ogni caso interventi di carattere restrittivo sulla dotazione di titoli sovrani da parte di banche e istituti finanziari e comunque la ponderazione dei titoli di stato attraverso la revisione del loro trattamento prudenziale».

NO ALLA MAGGIORANZA SINGOLA PER LA RISTRUTTURAZIONE

Infine un’altra condizione posta dalla maggioranza al governo riguarda le Cacs, le clausole di azione collettiva che si attivano in caso di ristrutturazione del debito. «Condizionare l’adozione di ogni decisione vincolante in merito alla revisione del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) alla finalizzazione, ancora non conclusa, del suo processo di riforma attraverso la definizione delle regole e delle procedure delle Clausole di azione collettiva evitando l’applicazione dei principi della single limb Cacs». Questo significa che l’Italia non accetta che il debito possa essere ristrutturato in base al voto di una singola maggioranza di investitori.

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