Dal Mibact 15 mln per creare il Museo nazionale Resistenza a Milano

Il ministro Franceschini, insieme al sindaco Sala hanno annunciato l'intenzione di creare la nuova istallazione in piazzale Baiamonti nella seconda piramide di Herzog.

Nascerà a Milano il Museo nazionale della Resistenza. Lo hanno annunciato il ministro dei Beni e Attività Culturali, Dario Franceschini, insieme al sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Il museo avrà sede in piazzale Baiamonti nella seconda piramide di Herzog, che verrà realizzata di fronte a quella già esistente dove ha sede la Fondazione Feltrinelli.

Il ministero dei Beni culturali stanzierà altri 15 milioni di euro per il progetto che si aggiungono ai 2,5 milioni già stanziati in passato.

CHIUSA LA POLEMICA SULLA SEDE

L’annuncio ha così chiuso le polemiche sulla sede del museo, che in un primo momento doveva essere realizzato nella Casa della Memoria di Milano, luogo considerato troppo piccolo per un progetto di tale importanza, visto anche che Milano è città medaglia d’oro della Resistenza. Per questo Anpi, insieme ad altre associazioni, aveva inviato nei mesi scorsi una lettera al ministero dei Beni culturali, con la senatrice a vita Liliana Segre come prima firmataria, per chiedere che venisse trovata una sede adeguata per il museo.

SALA: «I FONDI BASTERANNO»

«Eravamo consapevoli che il progetto come era stato pensato non andava bene», ha detto Sala. «Questo museo sarà un progetto di prestigio per Milano e importante per il Paese». Lo spazio che lo sarà di 2.500 metri quadrati, il sindaco non ha dettato ancora i tempi della realizzazione. «Ho avvertito l’architetto Jacques Herzog di questa decisione stamattina e ovviamente era entusiasta, così come Liliana Segre», ha aggiunto il primo cittadino. «Ringraziamo il governo per questo intervento. Di fronte al prestigio di questo museo però nessuno si tirerà indietro, i fondi basteranno crediamo per costruire» la struttura «e i contenuti del museo. Si tratta però di trovare le formule per velocizzare e procedere in modo spedito».

VIA LIBERA ANCHE DELLA REGIONE

Il ministro Franceschini ha poi spiegato che ci sarà il «pieno coinvolgimento» nel progetto dell’Istituto Parri, dell’Anpi e «abbiamo parlato con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha dato il suo interesse e tutto sarà sotto forma di fondazione, una forma partecipativa e aperta».

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