Chi sono i vincitori della terza edizione di GoBeyond, la call for ideas di SisalPay

Adam's Hand e Corax si aggiudicano il premio assegnato a Milano in collaborazione con Cvc Capital Partners. Il ministro per l'Innovazione Paola Pisano ai giovani talenti: «Restate in Italia, stiamo lavorando per voi».

ADAM’s Hand, la prima protesi bionica al mondo completamente adattiva, e Corax, un dispositivo per prevenire le infezioni nei bambini ustionati, hanno vinto la terza edizione di GoBeyond, la call for ideas di SisalPay per incoraggiare l’innovazione e l’imprenditorialità.

Le due startup si portano a casa un finanziamento di 20 mila euro, messo a disposizione da SisalPay e da Cvc Capital Partners, che le accompagneranno e le supporteranno nel complesso percorso di trasformazione in realtà strutturate capaci di affermarsi sui mercati globali.

La premiazione è andata in scena a Milano il 9 dicembre presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, alla presenza del ministro per l’Innovazione digitale Paola Pisano. Il ministero stesso è appena nato ed è a sua volta «una startup», come ha spiegato Daniele Chieffi, direttore Comunicazione e Pr del dipartimento per l’Innovazione della presidenza del Consiglio.

LE RISORSE IN ARRIVO PER IL MINISTERO DELL’INNOVAZIONE

Ma il ministro Pisano, con un emendamento alla manovra, ha chiesto un budget di 34 milioni di euro e conta di mettersi al lavoro dal primo gennaio: «Sono fiduciosa che queste risorse arriveranno. Una parte sarà dedicata all’assunzione di profili altamente specializzati. Oggi al ministero siamo in 20, dobbiamo diventare 100 il prossimo anno, 200 nel 2021 e 300 nel 2022». Obiettivo: trasformare il Paese in una smart nation. Con il contributo essenziale dei giovani talenti che si stanno formando nelle nostre università, cui il ministro ha lanciato un appello: «Restate in Italia, stiamo lavorando per voi».

ADAM’s Hand ha vinto il premio nella categoria servizi innovativi per la persona. L’acronimo sta per “A Dialogic, Adaptive, Modular, Sensitive Hand“. È una protesi di mano adatta sia per chi nasce privo dell’arto, sia per chi lo ha perso a causa di un incidente. Può essere utilizzata per amputazioni fino al livello del gomito e permette di afferrare gli oggetti tramite l’apertura e la chiusura di tutte le dita, mosse da un unico motore. Tutto nasce dall’idea di un ingegnere meccanico salentino, Giovanni Zappatore, che ha deciso di trasformare la sua tesi di laurea in una startup. Una particolarità del progetto è l’utilizzo della stampa 3D, che permette di abbattere i costi e di creare per ogni paziente falangi robuste con lunghezza personalizzata.

Corax, invece, ha vinto il premio nella categoria innovazione per il sociale. Si tratta di una startup che sviluppa dispositivi biomedici adatti a contesti poveri di risorse. In particolare, Corax Lifebox è un dispositivo per prevenire le infezioni nei bambini ustionati. Ogni giorno, nei Paesi a basso-medio reddito, si registrano oltre 20 mila bambini al di sotto dei cinque anni affetti da ustioni e l’Organizzazione mondiale della sanità l’ha definita una «crisi sanitaria silenziosa». I problemi in questi contesti sono molteplici: trasporto, infrastrutture, antibiotici, bendaggi e personale. Corax Lifebox li risolve dando vita a un microambiente asettico e termoregolato, in grado di ridurre il rischio di setticemia, la sofferenza dei piccoli pazienti e i normali costi di un trattamento sanitario.

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