In Giappone i cuccioli di orso bruno muoiono per carenza di salmone

In Giappone è allarme per i cuccioli di orso bruno. Nell’Hokkaido, regione settentrionale del Paese, otto piccoli su 10 sono morti di fame nel 2023 per carenza di salmone nei fiumi. Principale fonte di cibo per i circa 500 esemplari che vivono nella penisola di Shiretoko, sito patrimonio dell’Unesco, i pesci non risalgono le correnti dal mare per deporre le uova. Secondo gli esperti, è solo l’ultimo effetto della crisi climatica e del continuo innalzamento della temperatura dell’acqua, fino a cinque gradi oltre la media stagionale. «La situazione è molto seria», ha spiegato al Guardian Masami Yamanaka della Shiretoko Nature Foundation. «La mancanza di salmone ha un effetto devastante sugli esemplari, soprattutto sui più piccoli».

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In Giappone l’orso bruno è costretto a spingersi in mare per trovare salmone

Il salmone rosa è solito trascorrere l’inverno in mare aperto, prima di risalire la corrente nel periodo della riproduzione. Fra agosto e ottobre di ogni anno, infatti, lasciano le acque salate per entrare nei fiumi del Giappone e deporre le uova in un ambiente più salutare e adatto alla schiusa. Il surriscaldamento globale tuttavia sta radicalmente cambiando le loro abitudini, tanto da farli restare a largo della costa e impedire agli orsi bruni di cacciarli comodamente dalle rive dei corsi d’acqua. La superficie del mare, nell’estate del 2021, ha fatto registrare stabilmente una temperatura di 20 gradi, circa cinque in più della media. Qualora la tendenza non dovesse mutare, entro fine secolo si registreranno numeri fino a 10 gradi oltre la norma.

Il poco salmone nei fiumi non basta a sfamare i cuccioli di orso bruno in Giappone. Per gli esperti è colpa della crisi climatica.
Alcuni cuccioli di orso bruno in un’area protetta (Getty Images)

«Alcuni orsi bruni sono davvero magri», ha spiegato all’Asahi Shimbun Katsuya Noda, che organizza tour in barca nel nord del Giappone. «Stanno attraversando un periodo difficile, come nel 2022». L’allarme era già stato lanciato a inizio settembre, quando un’imbarcazione turistica ha avvistato un cucciolo di orso bruno rovistare animatamente sotto le rocce. Come hanno testimoniato alcuni visitatori, il piccolo ha provato in ogni modo a trovare i pesci fra le alghe o negli anfratti sulla riva, senza successo. «Nel 2023, rispetto ai 12 mesi precedenti, anche la raccolta di ghiande è stata inferiore alle aspettative», ha sottolineato Yamanaka. «Un fenomeno che aggrava ancora di più la situazione, per cui bisogna trovare una soluzione».

Nel 2022 sono stati uccisi oltre mille orsi per evitare attacchi all’uomo

Come ha riportato il Guardian, nei primi quattro mesi del 2022 nell’Hokkaido sono stati catturati o uccisi 1052 esemplari di orso bruno. È la prima volta che in Giappone si supera quota mille, secondo il governo della prefettura, che ha giustificato le uccisioni con un aumento degli attacchi all’uomo e alle coltivazioni. Nello stesso periodo, 14 persone sono rimaste ferite in varie aggressioni, mentre i danni ai raccolti si aggirano intorno ai 260 milioni di yen (circa 1,6 milioni di euro): in entrambi i casi, è la cifra più alta mai registrata nella regione. In parallelo, calano i dati della pesca di salmone. Fra luglio e settembre del 2020, nei fiumi vennero catturati quasi 500 mila pesci. Nello stesso periodo del 2022 il numero non ha raggiunto i 24 mila esemplari.