Quarto, dà fuoco alla vicina di casa dopo una lite condominiale: arrestato

A Quarto, in provincia di Napoli, un uomo ha cosparso di liquido infiammabile una vicina di casa per poi darle fuoco con un accendino, il tutto molto probabilmente dopo una lite per dissidi condominiali. Il 53enne, Francesco Riccio, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per tentato omicidio aggravato da futili motivi. La donna, 48 anni, è stata trasportata in ospedale con ustioni diffuse su tutto il corpo.

La lite forse scattata per un lenzuolo

I fatti si sono verificati intorno alle 12.30 di martedì 5 settembre 2023. Secondo le prime ricostruzioni, il litigio sarebbe scattato per banali questioni di vicinato, forse per un lenzuolo che la donna avrebbe messo davanti al box del vicino. Tanto è bastato per far andare su tutte le furie Riccio che, dopo aver preso della benzina, l’ha gettata contro di lei e la sua automobile per poi appiccare le fiamme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno identificato e tratto in arresto l’uomo. Nel frattempo, i sanitari del 118 della postazione di Pozzuoli hanno medicato la 48enne e l’hanno trasferita al centro specializzato del Cardarelli. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per spegnere l’incendio dell’automobile e di una vettura parcheggiata accanto.

 

Presidio dei lavoratori La Perla a Roma: «Ci avete lasciato senza mutande»

Un centinaio di lavoratrici e lavoratori di La Perla sono in presidio a Roma davanti al ministero delle Imprese e del made in Italy. Nello striscione si legge la scritta: «Ci avete lasciato senza mutande». Dalla manifestazione, a sostegno del tavolo ministeriale sul marchio di corsetteria bolognese, si alzano canti tradizionali riadattati a sostegno della vertenza come Romagna mia che diventa: La Perla mia, la Perla in fiore, tu sei la vita, tu sei passione, quando ti penso vorrei restare fino alla pensione qui a lavorare. C’è spazio anche per la musica pop con La Perla special, sulle note dei Lunapop, che ha molti problemi.

«Ci sentiamo presi in giro»

«Noi ci sentiamo presi in giro dai capoccia silenziosi che non si presentan mai» – intona un gruppo di lavoratrici – «e ci rendono nervosi. La Perla non va, le promesse son tante però se tu sganci che cosa succederà? Che la Perla un futuro lo avrà e risorgerà, risorgerà». La Uiltec Emilia Romagna ha dichiarato su Facebook: «Abbiamo bisogno di risposte definitive per questa azienda che rappresenta un pezzo storico della moda e dell’industria italiana. Un’azienda che da troppo tempo è in balia di scelte imprenditoriali poco responsabili». Al tavolo sono convocati i rappresentanti dell’azienda, di proprietà del fondo Tennor, controllato dal finanziere tedesco Lars Windhorst, delle parti sociali e i sindacati per fare il punto sulla crisi dell’azienda. La Perla ha pagato gli stipendi di luglio in ritardo, solo negli ultimi giorni e a breve dovrebbe versare quelli di agosto.

Inzaghi, ufficiale il prolungamento di contratto con l’Inter fino al 2025

La notizia è stata confermata in forma ufficiale martedì 5 settembre: Simone Inzaghi prolungherà il suo rapporto di lavoro con l’Inter in veste di allenatore per un altro anno. L’ex calciatore ha firmato un rinnovo contrattuale che lo vedrà al fianco dei nerazzurri fino al 2025.

Simone Inzaghi resta all’Inter fino al 2025

La conferma dell’accordo raggiunto tra le parti è giunto sulla scia di un esordio di Campionato che ha visto l’Inter salire in cima alla classifica insieme al Milan, la squadra che i nerazzurri dovranno affrontare alla ripresa del torneo subito dopo la sosta delle Nazionali. Al momento l’Inter vanta un totale di nove punti in classifica, guadagnati grazie alle tre vittorie portate a casa nell’ordine contro Monza, Cagliari e Fiorentina, per un bottino complessivo di otto reti segnate e zero subite. Almeno per ora, l’Inter è la sola squadra dei cinque principali campionati top europei a non aver subito nemmeno una rete in questa stagione.

Per lui 5,5 milioni di euro di stipendio

L’ingaggio varrà a Inzaghi uno stipendio di 5,5 milioni di euro all’anno. A questa parte fissa andranno poi aggiunti eventuali bonus in base alle performance sul campo del suo team nei prossimi mesi. Nel suo palmarès da allenatore dell’Inter, fino a questo punto, Inzaghi vanta quattro trofei (ovvero due Supercoppe italiane e due Coppe Italia) oltre alla finale di Champions League di giugno 2023, persa però contro il Manchester City a Istanbul. «FC Internazionale Milano è felice di comunicare il rinnovo di contratto dell’allenatore Simone Inzaghi. Grazie al nuovo accordo, il tecnico sarà alla guida dei nerazzurri fino al 2025», questo il comunicato del club meneghino.

Festa del cinema di Roma, Anna Magnani sull’immagine ufficiale

Anna Magnani è la protagonista dell’immagine ufficiale della 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma. Fra i maggiori talenti della recitazione internazionale, fu la prima attrice italiana a vincere il premio Oscar, conquistato nel 1956 grazie a La rosa tatuata di Daniel Mann. La foto presente sul poster, che ritrae l’interprete sorridente e circondata di fotografi, risale proprio alla conferenza stampa in occasione della cerimonia di premiazione negli States. Anna Magnani mostra all’obiettivo un fazzoletto su cui, appunto, è raffigurata una rosa, identificativo della pellicola in cui recitò al fianco di Burt Lancaster e Marisa Pavan e per cui si aggiudicò anche il Bafta e il Golden Globe. Per ricordarne i 50 anni dalla morte, la Festa del Cinema di Roma la descrive come «donna forte, determinata e affascinante, indimenticabile simbolo del nostro cinema nel mondo».

Anna Magnani ottenne anche una seconda nomination ai premi Oscar nel 1958 grazie a Selvaggio è il vento di George Cukor, pur senza aggiudicarsi il premio. La performance, che le valse la candidatura anche a Bafta e Golden Globes, le consentì di vincere il primo dei suoi due David di Donatello (seguito da quello l’anno successivo per Nella città l’inferno). Star del grande schermo e simbolo della romanità nel mondo, ha legato la sua carriera anche a pellicole cult come Roma città aperta, Bellissima e Mamma Roma. L’ultima sua apparizione risale invece al 1972, grazie a un cameo nel film Roma di Federico Fellini.

Festa del Cinema di Roma, in apertura l’esordio alla regia di Paola Cortellesi

Sebbene manchino ancora diverse settimane all’inizio della Festa del Cinema di Roma, è già noto il film scelto per l’apertura. Sarà C’è ancora domani, che segnerà l’esordio alla regia di Paola Cortellesi. La pellicola, interamente girata in bianco e nero, si svolgerà nell’Italia del dopoguerra e racconterà la storia di Delia, che vive nella Capitale italiana con il marito Ivano e i loro tre figli. Vittima ogni giorno della prepotenza del partner, la protagonista trova conforto soltanto nell’amica Marisa, con cui ama condividere momenti di leggerezza e intimi segreti. Nel cast, oltre alla regista Cortellesi, figurano Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli e Giorgio Colangeli.

L'attrice premio Oscar sul poster della 18esima edizione. Ad aprire la Festa del cinema di Roma l'esordio alla regia di Paola Cortellesi.
Paola Cortellesi esordirà alla regia con il film C’è ancora domani (Getty Images).

Brandizzo, il video girato da una delle vittime: «Se vi dico treno spostatevi»

«Ragazzi se vi dico treno andate da quella parte eh?». È quanto si sente in un breve video girato la sera del 30 agosto, pochi minuti prima dell’incidente ferroviario a Brandizzo, nel Torinese, costato la vita a cinque operai. Il filmato, della durata complessiva di 6 minuti e 48 secondi, è stato recuperato da un profilo social di Kevin Laganà, una delle cinque vittime della tragedia, e nella mattinata di lunedì è stato consegnato alla procura di Ivrea dall’avvocato della famiglia, Enrico Calabrese.

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«Voi prendete le misure, io guardo il segnale»

Il video è stato diffuso in esclusiva, nell’edizione delle 13.30, dal Tg1. La voce che esorta ad andare «da quella parte» non è tuttavia di uno degli operai al lavoro. La squadra era infatti accompagnata da un capo cantiere della loro azienda, la Sigifer, e da un tecnico di Rfi, ora entrambi indagati. Da quel che si ricava dalla visione del filmato erano stati informati che su quella linea era previsto il passaggio di convogli. Si sente qualcuno affermare «Noi possiamo vedere il segnale, voi prendete le misure, io guardo il segnale e appena dico via…», poi un fischio e quindi «uscite da quella parte perché i treni passano qua, dovrebbero passare gli ultimi treni».

Lo scambio di battute e il saluto di Kevin

Kevin a un certo punto chiede «Questo è già interrotto?» (riferendosi evidentemente al binario) e la voce gli risponde «Questo è interrotto». E prosegue domandando ancora «Quindi possiamo metterci sopra lo spezzone e bonificarcelo?». La replica è «No, passa l’autoscala, una volta che passa l’autoscala va bene». Poco dopo l’esortazione: «Ragazzi se vi dico treno andate da quella parte, eh». Il giovane operaio accoglie queste parole sorridendo e, quando un’altra persona dice «Se arriva il treno da che parte passate?» risponde «di qua» indicando la staccionata dietro di lui. Gli operai lavorano senza tensione, scambiandosi battute di spirito. Kevin chiude il video con queste parole: «Ciao ragazzi ci vediamo alla prossima, metterò un TikTok fra un paio di giorni».

Olena Zelenska: «Mi manca mio marito, ai nostri figli manca il padre»

«Potrebbe sembrare un po’ egoista, ma ho bisogno che mio marito, non una figura storica, sia al mio fianco e anche ai nostri figli manca il padre, ma restiamo forti, abbiamo forza sia emotiva che fisica. E sono sicura che ce la faremo insieme». Così la first lady ucraina Olena Zelenska, moglie di Volodymyr Zelensky, in un’intervista insolitamente intima alla Bbc in cui ha raccontato l’impatto emotivo che la guerra ha avuto sulla sua famiglia. Nascosta per mesi in luoghi segreti con i suoi figli con una costante sensazione di adrenalina, ha spiegato che, con il passare del tempo, ha ritenuto che fosse «necessario» iniziare a vivere la vita «nelle condizioni esistenti». La guerra ha portato l’ex sceneggiatrice sotto i riflettori, e da allora ha viaggiato per il mondo per incontrare leader e tenere discorsi. «Non viviamo insieme con mio marito, la famiglia è separata. Abbiamo l’opportunità di vederci ma non così spesso come vorremmo». E «mi addolora vedere che i miei figli non possano pianificare nulla».

«Zelensky ha la resilienza di cui abbiamo tutti bisogno in questo momento»

Olena e Volodymyr Zelensky stanno insieme dai tempi del liceo, e hanno poi continuato a lavorare insieme, lui come attore e lei come sceneggiatrice. «Credo in lui. E lo sostengo. So che ha abbastanza forza. Per qualsiasi altra persona che conosco, penso che sarebbe molto più difficile questa situazione. È davvero una persona molto forte e resiliente. E questa resilienza è ciò di cui tutti abbiamo bisogno in questo momento». E anche lei si è fatta forza: «Spero davvero di poter ispirare qualcuno, di poter dare speranza o consigli a qualcuno, o di dimostrare con il mio esempio che viviamo, lavoriamo, andiamo avanti».

Mondiali di basket: 87-68 alla Lituania, Serbia prima semifinalista

La Serbia è la prima semifinalista ai mondiali di basket in corso nelle Filippine. A Manila, la nazionale di Pesic si è imposta 87-68 sulla Lituania ed è così tornata nella rosa delle prime quattro al mondo. In semifinale affronterà la vincente del quarto di finale tra Slovenia e Canada in programma mercoledì 6 settembre.

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La svolta nei due quarti centrali

La partita ha avuto una svolta decisiva nei due quarti centrali, quando la squadra allenata da Svetislav Pesic ha piazzato un parziale di 49-30. Bogdan Bogdanovic è risultato il migliore in campo con 21 punti, seguito da Filip Petrusev con 17 punti e 3/3 dalla lunga distanza.

Baviera, il caso antisemitismo su Aiwanger e le ripercussioni nazionali

Hubert Aiwanger è il vice governatore e ministro delle Finanze della Baviera. È il leader di un piccolo partito, i Freie Wähler, gli Elettori liberi, che fino a qualche anno fa ha contato come il due di picche a Monaco e dintorni, ma è poi diventato essenziale per il governo della Csu, l’Unione cristiano sociale, che dopo aver perso alle ultime elezioni la maggioranza assoluta ha dovuto cercarsi un partner. E così Markus Söder, numero uno della formazione sorella della Cdu nazionale, ha cooptato per forza di cose Aiwanger e i Freie Wähler al parlamento regionale in una coalizione di centrodestra che si ripresenta alle elezioni dell’8 ottobre 2023 per riconfermare il mandato.

Baviera, il caso antisemitismo su Aiwanger e le ripercussioni nazionali
Hubert Aiwanger con un boccale di birra (Getty).

Sondaggi alla mano, l’alleanza non dovrebbe avere problemi a Monaco

Visto quello che dicono gli ultimi sondaggi, per la coppia baiuvaro-populista non dovrebbero esserci problemi: la Csu è data intorno al 39 per cento, gli Elettori liberi al 12, per cui l’alleanza non avrebbe problemi a regnare a Monaco per i prossimi cinque anni. Tanto più che l’opposizione non pare certo in grado di spezzare il dominio del centrodestra, con i socialdemocratici della Spd addirittura sotto il 10 per cento e i Verdi a contendere il secondo posto agli estremisti della Afd, quotati intorno al 14 per cento. I giochi sembrano dunque già fatti, nonostante la scandalo che ha investito proprio Aiwanger, al quale Söder ha assicurato comunque fiducia. In cambio di voti.

Baviera, il caso antisemitismo su Aiwanger e le ripercussioni nazionali
Da sinistra, Markus Söder e Hubert Aiwanger (Getty).

Sugli ebrei non si scherza: il caso del volantino di 35 anni fa

La questione è delicata, molto, perché riguarda un tema sul quale in Germania c’è poco da scherzare, ossia l’antisemitismo. Il capo dei Freie Wähler è stato accusato di essere l’autore ai tempi del liceo, oltre 35 anni fa, di un volantino contro gli ebrei. Aiwanger ha parlato inizialmente di caccia alle streghe, ha scaricato poi la colpa sul fratello, offerto le sue scuse a chiunque si fosse sentito coinvolto e risposto infine a 25 domande postegli per iscritto da Söder, che dopo qualche giorno di temporeggiamento ha deciso di chiudere il caso tenendosi stretto il suo vice.

La caccia al più grande traditore della patria e il riferimento ad Auschwitz

Nella conferenza stampa chiarificatrice il governatore ha riconosciuto che la sua decisione non piacerà a tutti e ha sottolineato che non ci sono prove che il volantino era stato scritto da Aiwanger, invitato comunque ad avviare un dialogo con le organizzazioni ebraiche per spiegarsi e in qualche modo pentirsi. Per la cronaca, nel ciclostilato del 1987 si cercava il più grande traditore della patria e il vincitore avrebbe avuto come premio un volo gratis attraverso uno dei camini del campo di concentramento di Auschwitz.

Baviera, il caso antisemitismo su Aiwanger e le ripercussioni nazionali
Sopravvissuti all’Olocausto in marcia ad Auschwitz (Getty).

Non è un tema solo locale: riguarda la coscienza di tutta la nazione

La speranza di Csu e Freie Wähler è che la tempesta si plachi e le settimane fino al voto si trasformino nella passeggiata prevista. Il punto è che ormai la vicenda sta prendendo una dimensione che scavalca i confini della Baviera, proprio perché non si tratta di un tema per così dire locale, ma di uno che riguarda la coscienza di tutta la nazione. E così sono iniziati a cadere su Söder gli strali non solo dell’opposizione bavarese, ma del governo nazionale, dato che a Berlino comanda il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, accompagnato da Liberali e Verdi.

Baviera, il caso antisemitismo su Aiwanger e le ripercussioni nazionali
Il leader della Cdu Friedrich Merz in un comizio a favore della Csu in Baviera durante la campagna elettorale (Getty).

Intanto la Cdu di Merz evita di gettare benzina sul fuoco

La Cdu di Friedrich Merz, che vorrebbe riportare il più presto possibile il partito dell’ex cancelliere Angela Merkel alla guida del Paese, sta mantenendo invece un basso profilo, evitando di gettare benzina sul fuoco di Monaco, lasciando comunque cuocere Söder nel suo brodo. Il rischio non è tanto però che in Baviera si ribaltino gli equilibri, quanto che le polemiche regionali vadano a ripercuotersi negativamente a livello nazionale sulla Cdu, impegnata in un difficile percorso per recuperare il terreno sottrattole dalla destra radicale dell’Alternative für Deutschland.

Blitz a Caivano: sequestrato anche un altarino della camorra

Anche un altarino dei clan è stato sequestrato dalla polizia metropolitana, con il coordinamento della procura di Napoli Nord, nel corso del maxi blitz delle forze dell’ordine nel parco Verde di Caivano: un’operazione durante la quale sono state eseguite decine di perquisizioni sia nel quartiere, sia nelle località limitrofe. Tre persone sono state denunciate per contrabbando di tabacchi lavorati esteri poiché trovate in possesso di cinque chili di sigarette senza il marchio del Monopolio di Stato.

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Il bilancio dell’operazione

Sequestrati 44.000 euro complessivi, due ordigni, di cui uno rudimentale, oltre 170 cartucce di vario calibro, tre armi bianche, compresa una mazza da baseball, un coltello a serramanico e un arco, cinque bilancini di precisione, circa 408 grammi di hashish, 375 grammi di marijuana e 28 di cocaina. In un appartamento in disuso, sono stati rinvenuti materiale per il confezionamento della droga, una pistola replica e numerose munizioni.

Identificate 141 persone

Durante il blitz sono stati inoltre eseguiti controlli amministrativi riguardanti il rispetto del Codice della strada e delle condizioni di salubrità ambientale e igienico-sanitaria. In questo contesto sono state identificate 141 persone, controllati 110 veicoli e sequestrate 10 autovetture, di cui nove senza assicurazione e una risultata rubata a Macerata. Contestate 11 violazioni del Codice della Strada, ritirate sette patenti di guida e quattro veicoli sono stati sospesi dalla circolazione.

Grande Muraglia, «danni irreversibili» per far passare una scavatrice: due arresti

Un uomo e una donna sono stati arrestati in Cina per aver provocato «gravi danni» alla Grande Muraglia per farci passare una scavatrice e raggiungere più velocemente il loro luogo di lavoro. Lo ha riferito la polizia locale alla Bbc.

Gravi danni alla Muraglia cinese: due lavoratori edili arrestati

Indagini sono ancora in corso a carico dei due lavoratori edili “sospetti”, individuati nella provincia centrale dello Shanxi. L’uomo, di 38 anni, e la donna, di 55, stavano lavorando vicino all’area colpita. Avrebbero scavato un “grande varco” allargando una cavità esistente in modo che il loro escavatore potesse attraversare la Muraglia. I due – ha aggiunto la polizia – hanno causato, «danni irreversibili all’integrità della Grande Muraglia Ming e alla sicurezza delle reliquie culturali».

Oltre il 30 per cento della Grande Muraglia Ming è scomparso

Situata nella contea di Youyu, la 32/a Grande Muraglia è una sezione della Grande Muraglia Ming ed è classificata come sito storico e culturale protetto a livello provinciale. L’intera Grande Muraglia, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1987, fu costruita e ricostruita ininterrottamente dal 220 a.C. circa fino alla dinastia Ming nel 1600, quando è diventata la struttura militare più grande del mondo. Ora varie parti della struttura si stanno sgretolando o sono scomparse del tutto, soprattutto nelle zone rurali più remote. Un rapporto del 2016 del quotidiano Beijing Times suggeriva che oltre il 30 per cento della Grande Muraglia Ming fosse completamente scomparso, e solo l’8 per cento fosse considerato ben conservato.

Report del Viminale: 78 femminicidi da inizio anno

Da gennaio a oggi sono 77 i femminicidi consumati in Italia, al quale va aggiunto quello di ieri dell’infermiera uccisa nell’androne di un palazzo a Roma. Lo evidenzia il nuovo report sugli omicidi volontari e la violenza di genere pubblicato martedì 5 settembre dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale. Secondo i nuovi dati, aggiornati al 3 settembre, sono stati registrati 225 omicidi, con 77 vittime donne, di cui 61 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 38 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.

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Aumento dei delitti in ambito familiare

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando gli omicidi commessi erano 215, si tratta di un aumento del 5 per cento. In calo, invece, il numero delle vittime di genere femminile, che da 81 diventano 77 (-5 per cento). Per quanto riguarda i delitti commessi in ambito familiare/affettivo si evidenzia un aumento nell’andamento generale, passando da 96 a 98 (+2 per cento). Fa registrare un decremento, invece, il numero delle vittime donne, che da 71 scendono a 61 (-14 per cento).

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Omicidi commessi da partner o ex: in flessione

In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2022, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 46 diventano 42 (-9 per cento), e quello delle relative vittime donne, le quali da 43 passano a 38 (-12 per cento). Infine, nel periodo 28 agosto-3 settembre di quest’anno risultano essere stati commessi sette omicidi, di cui uno con vittima di genere femminile.

Attentati a Bruxelles: chiesto l’ergastolo per Salah e Abrini

La procura federale belga, nella mattinata di martedì 5 settembre, ha chiesto l’ergastolo per Salah Abdeslam, riconosciuto colpevole, in qualità di co-responsabile, di omicidio e tentato omicidio in un contesto terroristico durante gli attentati di Bruxelles del 22 marzo 2016 in cui morirono 35 persone.  La procura belga ha inoltre chiesto la condanna all’ergastolo per Mohamed Abrini per la sua partecipazione agli stessi atti.

I tre attacchi terroristici coordinati

Durante gli attentati in Belgio di sette anni fa, si verificarino tre attacchi terroristici coordinati, avvenuti nell’area metropolitana di Bruxelles, nel corso della mattinata del 22 marzo. Due attacchi avvennero presso l’aeroporto di Bruxelles-National, nel comune di Zaventem, mentre il terzo alla stazione della metropolitana di Maelbeek/Maalbeek, nel comune di Bruxelles. Salah Abdeslam era già stato condannato in Francia nel 2022 per la sua partecipazione agli attentati del 13 novembre 2015 che causarono 130 morti.

 

I Rolling Stones sveleranno il nuovo album in live streaming con Jimmy Fallon

Dopo l’annuncio sibillino sui giornali britannici, i Rolling Stones hanno ufficializzato anche sulle loro pagine social l’arrivo del nuovo album. Per l’occasione, mercoledì 6 settembre alle 15,30 italiane, in diretta da Londra, Mick Jagger, Keith Richards e Ronnie Wood terranno un live streaming su YouTube con un ospite d’eccezione, il noto presentatore americano Jimmy Fallon, autore del suo personale Tonight Show su Nbc. Nel video in anteprima, la band telefona al conduttore – tra l’altro fermo dal 2 maggio a seguito dello sciopero degli sceneggiatori – per convocarlo al loro evento. «Parleremo del disco, di nuova musica e di una nuova era per gli Stones», si legge invece nella didascalia che accompagna il filmato.

Rolling Stones, online i primi secondi del nuovo singolo Angry

In attesa di saperne di più sui primi inediti dei Rolling Stones da 18 anni, sono già disponibili online alcuni secondi del brano Angry. Destituito invece il sito hackneydiamonds.com su cui era stato effettuato il primo annuncio criptico del disco, che ormai rimanda direttamente alla piattaforma ufficiale della band. Per quanto riguarda le altre tracce, tutto resta avvolto nel mistero anche se precedenti interviste dei membri del gruppo hanno già rivelato qualcosa. Si sa infatti che saranno presenti incisioni originali alla batteria di Charlie Watts, scomparso nell’agosto 2021 all’età di 80 anni. Inoltre, prevista la presenza di alcune rockstar britanniche, tra cui l’ex Beatles Paul McCartney.

L'evento è previsto il 6 settembre alle 15.30 sul canale YouTube dei Rolling Stones. Online i primi secondi del singolo Angry.
Jimmy Fallon sarà in live streaming con i Rolling Stones (Getty Images).

L’ultimo disco di inediti dei Rolling Stones è al momento A Bigger Bang, contenente 16 canzoni tra cui le hit Rain Fell Down e Streets of Love, capaci di raggiungere la vetta delle classifiche anche in Italia. Mick Jagger e soci sono invece assenti dalla scena musicale dal 2016, quando incisero l’album di cover Blue & Lonesome, un omaggio alla storia del blues con alcuni capolavori del genere. È probabile che, con l’uscita del disco, gli Stones annuncino anche un nuovo tour mondiale. L’ultima esibizione in Italia risale al giugno 2022 per i 60 anni di carriera, quando suonarono allo stadio San Siro di Milano.

Maria Mazza, la ex di Francesco Totti ha sposato Amedeo Quagliata a Ibiza

Domenica 2 settembre 2023 Maria Mazza e Amedeo Quagliata si sono sposati. La ex fidanzata di Francesco Totti ha pronunciato il fatidico “sì” di fronte a un gruppo piuttosto ristretto di invitati a Ibiza.

Il matrimonio di Maria Mazza e Amedeo Quagliata

Tra i presenti alle celebrazioni era presente anche la figlia della coppia, la piccola Sveva, nata nel 2014. Il grande giorno è stato documentato dalla diretta interessata e dal neo marito con una serie di romantici scatti e video pubblicati su Instagram. A corredo dei suddetti contenuti, il volto della trasmissione Avanti un altro ha scritto: «La mia famiglia, il mio mondo». Qui sotto alcune delle immagini del matrimonio di Maria Mazza pubblicate via social.

 

Un matrimonio in bianco

Per l’occasione, la soubrette ha deciso di indossare un classico abito bianco piuttosto semplice e con inserti di tessuto svolazzanti. Quagliata, dal canto suo, ha scelto un classico completo giacca e pantalone, sui toni del panna. Subito dopo la cerimonia la coppia si è spostata insieme ad amici e parenti in una villa della zona dove i presenti hanno passato il resto della serata.

Maria Mazza e il marito Amedeo Quagliata stanno insieme dal 2013. La showgirl, ad ogni modo, ha fatto coppia fissa in passato per un paio di anni con “Er Pupone”, nel periodo subito precedente al matrimonio di Totti con l’allora letterina di Passaparola Ilary Blasi. Maria, che dal 2005 al 2008 è stata sposata con Ludovico Lieto, aveva così parlato dell’ex capitano della Roma in un’intervista: «Ricordo quel periodo col sorriso, eravamo molto giovani. Ci siamo divertiti, ma evidentemente non era un grande amore, né per me e né per lui. E questo credo che poi si sia visto con il tempo. Ci siamo totalmente allontanati. Oggi, poi, siamo due persone completamente diverse da allora».

India, 7 mila donne danzano insieme e segnano un record

Oltre 7 mila donne del Kudumbashree, una delle associazioni femminili più grandi del mondo, si sono esibite a Thrissur, nello stato indiano del Kerala, nella Thiruvathira, una danza tradizionale nella quale le danzatrici creano molteplici cerchi concentrici. La coreografia è stata eseguita nel cortile del Kuttanellur Government College in una performance ipnotica durata 10 minuti. L’esibizione, sponsorizzata dal governo locale nell’ambito del festival annuale di Onam, è stata iscritta nel registro dei record mondiali come la più numerosa danza di gruppo mai tenuta.

Gigi Buffon e Ilaria D’Amico presto sposi: «Non c’è stato giorno in cui non fossi felice»

C’è profumo di fiori d’arancio in casa Ilaria d’Amico-Gigi Buffon. A confermare la bella notizia è stato lo storico ex portiere della Juventus in un’intervista concessa al TG1.

Il matrimonio di Gigi Buffon e Ilaria d’Amico

Una data precisa delle nozze ancora non è stata svelata, ma il mese sì: l’ex calciatore e la giornalista sportiva saliranno insieme all’altare a giugno 2024, dopo quasi 10 anni di relazione (prima di lei Buffon era stato legato alla modella ceca Alena Seredova). Un rapporto, il loro, più solido che mai, a tal punto da spingerli a fare finalmente il grande passo, chiudendo così un ideale cerchio. «Conta ciò che c’è dietro la festa», ha commentato Buffon confermando l’arrivo delle nozze. «È ciò che mi rende più felice e che mi rassicura per il mio futuro di vita», ha precisato, aggiungendo che «con Ilaria non c’è stato un giorno in cui non sono stato felice».

Gigi Buffon e Ilaria D’Amico presto sposi: «Non c’è stato giorno in cui non fossi felice»
Gigi Buffon e Ilaria d’Amico (Getty).

Ilaria d’Amico parla della proposta di matrimonio di Buffon

Gigi Buffon, che da Ilaria d’Amico ha avuto i due figli Leopoldo e Mattia, non ha in realtà raccontato nulla di nuovo ai giornalisti. La responsabilità di svelare per la prima volta il matrimonio imminente ce l’ha avuta la compagna, che in un’intervista concessa in tempi non sospetti al Corriere della Sera aveva raccontato come si è svolta la romantica proposta di matrimonio. D’Amico, a proposito del gesto di Buffon, aveva rivelato: «A gennaio ho ricevuto la fatidica proposta: sono rientrata a casa, a Parma, e ho trovato il caminetto acceso, la musica, le lucine ed è arrivata la sua dichiarazione…finalmente fatta come si deve, dopo anni in cui me lo chiedeva nei modi meno romantici possibili. Sarà di certo un momento intimo, senza clamore».

Russia, la scarcerazione di Surovikin è stata confermata dal Nyt

Il generale Sergei Surovikin, che sarebbe stato imprigionato dopo la tentata marcia su Mosca di Yevgeny Prigozhin, è stato rilasciato. Lo riporta il New York Times, citando due funzionari Usa e una fonte vicina al ministero della Difesa russo. Nonostante sia tornato in libertà, non è però ancora chiaro se sia sottoposto a restrizioni e limitazioni negli spostamenti. Da Mosca assicurano che il generale ha mantenuto il grado e, tecnicamente, è ancora attivo nelle forze armate senza però alcuna prospettiva di carriera. Secondo le fonti Surovikin sarebbe stato rilasciato pochi giorni dopo la morte del leader della Wagner e di nove suoi fedelissimi nello schianto aereo del 23 agosto scorso.

La foto di Surovikin pubblicata sui social dopo la domanda sulle indagini a Shoigu

La liberazione di Surovikin è stata resa nota la sera del 4 settembre dalla giornalista Ksenia Sobchak che sul suo canale Telegram ha pubblicato una foto del generale con la didascalia: «È vivo, sano e a casa con la famiglia, a Mosca». Lo scatto è apparso online pochi minuti dopo che al ministro della Difesa Sergei Shoigu, al margine dei colloqui russo turchi a Sochi, era stata posta una domanda sulle eventuali indagini a carico di Surovikin. Domanda alla quale Shoigu non ha risposto.

Russia, la scarcerazione di Surovikin è stata confermata dal Nyt
La foto di Surovikin pubblicata da Xenia Sobchak su Telegram.

Le accuse a carico del generale e i presunti legami con la Wagner

Surovikin, già comandante in capo delle forze aerospaziali della Federazione Russa, a ottobre 2022 era stato nominato capo del gruppo congiunto delle forze russe in Ucraina fino a gennaio 2023. Le notizie sulla sua detenzione erano circolate all’indomani della rivolta della Wagner durante la quale Surovikin aveva rivolto un appello ai mercenari chiedendo loro di «fermarsi» e «risolvere i problemi pacificamente». Per i servizi segreti statunitensi, Surovikin sarebbe stato a conoscenza dei preparativi della marcia. Secondo quanto riportato dalla Cnn invece sarebbe stato addirittura un membro vip della compagnia. Ufficialmente, le informazioni sulla detenzione del generale non sono state mai confermate, ma da allora non è più apparso nello spazio pubblico.

Previsioni meteo, Italia divisa: sole al Centro-Nord, temporali al Sud

Sole e caldo al Centro-Nord fino a metà settembre con l’anticiclone, temporali e vento fresco al Sud con temperature sotto la media per buona parte di questa settimana. Sono le previsioni del sito www.iLMeteo.it.

Italia divisa a metà per i prossimi cinque giorni

Il meteorologo Lorenzo Tedici conferma un’Italia divisa in due per almeno quattro-cinque giorni. L’anticiclone africano porterà una fase estiva a oltranza specie sull’Europa centrale. In Italia, dopo i 35 gradi di Firenze e Alghero e i 33 gradi di Roma raggiunti domenica 3 settembre, le temperature saliranno di nuovo da giovedì 7, dopo una leggera flessione tra martedì 5 e mercoledì 6. «L’estate continuerà in Italia fino al 15 settembre, a meno di clamorose sorprese, e anche il Sud ne gioverà. Le proiezioni dei nostri modelli vedono l’arrivo di piogge e cali termici diffusi dopo il 17 settembre, ma sono tendenze con un livello di attendibilità non molto alto e queste proiezioni necessitano di conferme», ha evidenziato IlMeteo.it. Martedì 5 e mercoledì 6 settembre si avrà bel tempo al Centro-Nord, con qualche nuvola al mattino sul Nord-Ovest e venti freschi e tesi sull’Adriatico, mentre al Sud sono previsti rovesci e locali temporali tra Calabria e Sicilia. Questa situazione resterà fino a venerdì 8: al Sud si sta preparando un profondo ciclone sul mar Ionio che potrebbe alimentarsi anche del calore del mare con venti di tempesta in mare aperto e mareggiate sulle coste.

Le previsioni in dettaglio

Nel dettaglio:

  • Martedì 5. Al Nord: più nubi al Nord-Ovest, temporaneo calo termico. Al Centro: tutto sole, ventoso sulle adriatiche. Al Sud: diffusamente instabile sulla Calabria e sui settori ionici siciliani.
  • Mercoledì 6. Al Nord: bel tempo prevalente, tutto sole. Al Centro: cielo sereno o poco nuvoloso ovunque. Al Sud: forti temporali su Sicilia e Calabria, ventoso.
  • Giovedì 7. Al Nord: bel tempo. Al Centro: bel tempo. Al Sud: piogge e temporali specie sui settori ionici siciliani e calabresi, poi anche in Basilicata e localmente su Puglia e rilievi campani.

Usa, 14enne muore per la nuova sfida su TikTok: mangiare la patatina più piccante

È morto tra dolori atroci allo stomaco, lo studente e atleta di 14 anni, Harris Wolobah, che potrebbe essere la prima vittima della nuova sfida su TikTok. Si chiama One Chip Challenge, ed è la prova a chi resiste più a lungo dopo aver mangiato una tortilla chip considerata la più piccante in circolazione. Lanciata l’anno scorso sulla piattaforma social cinese, questa challenge ha destato sin da subito preoccupazione tra i genitori. Intanto, il distretto scolastico dove è avvenuta la tragedia ha ordinato la messa al bando dello snack, prodotto da Paqui, e ha messo a disposizione della famiglia di Harris un team di assistenti psicologici.

Sulla confezione, le avvertenze ai consumatori

In molte scuole, dal Texas alla Louisiana, si sono verificati casi di malore, nausee, svenimenti e problemi respiratori. La patatina è prodotta con due spezie, considerate tra le più potenti: il carolina reaper pepper e il naga viper pepper. Il prodotto, in vendita anche su Amazon dal 9 agosto, riporta sulla confezione un teschio colorato. Sul sito web della compagnia e sulle buste sono riportate le avvertenze per i consumatori: «non mangiare se sei sensibile a prodotti speziati o allergico al pepe e se hai problemi di salute» e «cerca assistenza medica se dovessi sperimentare difficoltà respiratorie, svenimenti o nausea prolungata». Il prodotto infatti è consigliato solo agli adulti.

Delhi si abbellisce per i leader G20 sgombrando gli insediamenti dei senzatetto

Numerosi insediamenti di senzatetto sono stati sgomberati con blitz notturni, e migliaia di abitazioni precarie demolite a Delhi nel quadro degli impressionanti interventi di abbellimento della capitale indiana che si prepara a ricevere i delegati del summit G20. Per l’operazione, che secondo fonti non confermate è costata 120 milioni di dollari, potenti lampioni illuminano marciapiedi sino a pochi prima inesistenti.

Gli attivisti contro le politiche del governo 

Le pareti degli edifici e i muri lungo le strade principali sono ricoperti di variopinti murales. Vasi bianchi con piante in fiore sono allineati ovunque. La spazzatura che abitualmente punteggia le strade è stata minuziosamente rimossa. «Assieme alla spazzatura hanno rimosso anche i più poveri, distruggendo gli accampamenti di fortuna dove vivevano; hanno impedito ai venditori di strada di allestire le loro bancarelle, e hanno demolito migliaia di case negli slum, aumentando così il numero dei senzatetto», hanno denunciato gli attivisti criticando le politiche del governo nei confronti della povertà e accusando le autorità di volerla negare e nascondere.

La denuncia: «Decine di baraccopoli rase al suolo senza fornire alternative»

Secondo l’ultimo censimento del 2011, i senzatetto nella megalopoli di oltre 20 milioni di persone sarebbero 47 mila, ma le associazioni denunciano che il numero reale ammonta ad almeno 150 mila. Le autorità hanno giustificato gli sgomberi dicendo che gli insediamenti erano illegali e promettendo una nuova collocazione per le comunità coinvolte. Il Concerned Citizens Collective, gruppo che si batte per i diritti civili e sociali, ha denunciato che nella preparazione del G20 quasi 300 mila persone sono state forzate ad abbandonare le aree dove vivevano, almeno 25 baraccopoli rase al suolo e centinaia di angoli dove i senzatetto trovavano rifugio di notte ripuliti e trasformati in parchi, senza che il governo abbia provveduto a fornire alternative.