Belve, Arisa: «Licenziata da icona gay? Mi sono battuta per persone ingrate»

In occasione della prima puntata dell’edizione 2023 di Belve, il celebre format di interviste senza filtri di Francesca Fagnani, Arisa è tornata (tra le altre cose) a parlare anche di un argomento particolarmente delicato, ovvero i suoi attuali rapporti con la comunità LGBT, che per anni l’ha supportata (nominandola madrina del Pride 2021 di Napoli) ma che si è allontanata da lei alla luce di alcune esternazioni. L’artista lucana ha infatti espresso posizioni pro Giorgia Meloni che sul web hanno scatenato un enorme polverone.

Arisa a Belve: «Mi sono battuta per persone ingrate»

Le frasi pronunciate da Arisa in occasione di una puntata de La Confessione di Peter Gomez (e le relative polemiche) hanno portato alla rinuncia, da parte della cantante, di prendere parte al Pride di Milano 2023. Una scelta dolorosa da lei commentata con amarezza e una punta di sdegno: «Mi sono sentita non capita come una persona che si è battuta per una parte di persone ingrate. Però devo dire che sono le persone ai vertici, non posso fare nomi… quello mi ha deluso tanto». Quando Francesca Fagnani le ha fatto notare, scherzando, che Arisa è stata di fatto «licenziata da un’icona gay», lei ha controbattuto con un laconico «ma che me frega».

Gli strascichi dello scontro con Paola Iezzi

Nella medesima intervista, Rosalpa Pippa (questo il nome di Arisa all’anagrafe) è anche tornata ad affrontare la questione Paola Iezzi, che aveva definito «infelici» le sue uscite. Arisa, che a Iezzi aveva dedicato un video social al vetriolo, ha spiegato di non aver ancora fatto pace con la collega, alla quale aveva tra l’altro dedicato un dito medio «senza manicure».