Il manifesto delle squadre di Serie A contro il razzismo

I 20 club hanno firmato un documento in cui si impegnano a combattere la discriminazione. Ma spesso sono i primi a sminuire gli episodi che avvengono nelle loro curve.

Dalla Juventus al Verona, dal Napoli all’Atalanta, dalla Roma all’Inter e via dicendo, i 20 club di serie A uniti contro il razzismo che nelle ultime settimane è tornato prepotentemente protagonista sui campi di calcio. Dagli insulti a Lukaku a quelli a Balotelli, il mondo del calcio si interroga e decide di affrontare il tema in prima persona facendo anche seguito alla proposta del presidente della Figc, Gabriele Gravina, per il progetto dei pannelli acustici che potranno individuare così i responsabili di cori e insulti razzisti durante le partite. «La Lega Serie A sta lavorando sodo su questo tema, ed è pronta a guidare la lotta al razzismo all’interno e all’esterno degli stadi», ha sottolineato l’ad della Lega di A, Luigi De Siervo. I 20 club di serie A hanno condiviso oggi, sui propri siti ufficiali, una lettera aperta «a tutti coloro che amano il calcio italiano per chiedere aiuto nel combattere il razzismo».

IL DOVEROSO MEA CULPA DELLE SQUADRE

Un documento con cui si impegnano «pubblicamente a fare meglio», chiedendo «una efficace policy contro il razzismo, con nuove leggi e regolamenti». La lettera inizia con un’ammissione di colpa: «Dobbiamo riconoscere che abbiamo un serio problema con il razzismo negli stadi italiani e che non l’abbiamo combattuto a sufficienza nel corso di questi anni». Un mea culpa doveroso, soprattutto dal momento che i club spesso e volentieri sono i primi a non voler ammettere o a sminuire episodi di razzismo quando questi accadono tra le loro tifoserie. «Anche in questa stagione, le immagini del nostro calcio, in cui alcuni giocatori sono stati vittime di insulti razzisti, hanno fatto il giro del mondo, scatenando ovunque dibattito», prosegue la lettera pubblicata dai club sui rispettivi siti, «è motivo di frustrazione e vergogna per tutti noi. Nel calcio, così come nella vita, nessuno dovrebbe mai subire insulti di natura razzista. Non possiamo più restare passivi e aspettare che tutto questo svanisca».

«DESIDERIO DI SERI CAMBIAMENTI»

«Su spinta degli stessi club, nelle ultime settimane, è stato avviato un confronto costruttivo con Lega Serie A, Figc ed esperti internazionali su come affrontare e sradicare questo problema dal mondo del calcio», si sottolinea quindi nel documento, «noi, i club che sottoscrivono questa lettera, siamo uniti dal desiderio di seri cambiamenti e la Lega Serie A ha dichiarato la sua intenzione di guidare questo percorso attraverso una solida e completa politica anti-razzismo in Serie A, con nuove leggi e regolamenti più severi, assieme a un piano di sensibilizzazione mirato per tutti coloro che sono coinvolti in questo sport riguardo al flagello del razzismo».

«NON C’È PIÙ TEMPO DA PERDERE»

«Non abbiamo più tempo da perdere», conclude la lettera, «dobbiamo agire uniti con rapidità e determinazione, e così faremo di qui in avanti. Ora più che mai il contributo e il sostegno di tutti voi, tifosi dei nostri club e del calcio italiano, sarà fondamentale in questo sforzo di vitale importanza».

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