Il parlamento Ue ha dichiarato l’emergenza climatica

Via libera ad una risoluzione non legislativa. Uno degli obiettivi è ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

Il Parlamento europeo ha dichiarato l’emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo, dando il via libera ad una risoluzione non legislativa.

L’Eurocamera rilancia così la sfida alla futura Commissione europea a guida Ursula von der Leyen, che da parte sua ha annunciato che entro i primi 100 giorni metterà sul tavolo una nuova agenda verde.

Il testo è passato con 429 voti a favore, 225 contrari e 19 astensioni. Ma la maggioranza che ha sostenuto l’elezione di Von Der Leyen, composta da Popolari europei, Socialisti e Liberali, si è divisa. Quasi la metà dei Popolari, infatti, ha votato contro, schierandosi con i sovranisti.

L’OBIETTIVO DI TAGLIARE LE EMISSIONI DEL 55% ENTRO IL 2030

La Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo chiede maggiori tagli alle emissioni di Co2 con l’aumento dal 40% al 55% degli obiettivi già al 2030. Il testo della risoluzione sulla conferenza delle parti sul clima (Cop25) in programma a Madrid da lunedì prossimo è passato con 430 voti a favore, 190 contrari e 34 astensioni.

SERVE UNA STRATEGIA PER LA NEUTRALITÀ CLIMATICA

Il Parlamento esorta la Commissione Ue a presentare alla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici una strategia per raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050. I deputati chiedono inoltre alla nuova presidente della Commissione europea von der Leyen di includere nel Green Deal europeo un obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030.

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