Dalle Sardine ai Nutellini: il nuovo bestiario italiano

La politica da sempre usa metafore animali. Dai falchi alle colombe, dai cianghialoni ai Trota siamo arrivati ai pesci che riempiono le piazze. Ora aspettiamo i seguaci del biscotto del momento contro i più reazionari Baiocchini.

A 160 anni esatti dalla pubblicazione de L’origine della specie di Charles Darwin (pubblicato nel novembre 1859), sembra doveroso fare il punto sul bestiario a cui è ridotta la politica italiana, attualmente suddivisa tra Sardine e gattini, o Sardine e pinguini (intesi, gattini e pinguini, essenzialmente come mangiatori di sardine).

Se qualcosa Darwin ci ha insegnato, è che gli animali sono nostri fratelli, ancorché enigmatici e senza verbo, ma ben prima di lui, dalle origini dei tempi, gli esseri umani li hanno raffigurati, temuti o adorati, popolando di bestiari i loro disegni, miti e racconti.

GLI ANIMALI DELLA POLITICA

La politica non poteva certo restare immune da metafore animali, a cominciare dalla categoria falchi e colombe che connota da sempre la contrapposizione tra cinici e buonisti. Negli Anni 70, negli Stati Uniti, furono le Pantere Nere (Black Panther) a guidare il movimento di liberazione dei neri, mentre a da noi, stessa epoca, andava di moda l’espressione cani sciolti, per dire quelli che non avevano guinzaglio, cioè padrone, cioè partito, randagi della politica, insomma, inquieti e senza una cuccia in cui riscaldarsi. Gli animali schifosi hanno avuto largo impiego nella propaganda. Gli ebrei perseguitati dai nazisti erano definiti “zecche”, ma oggi a Hong Kong, 80 anni dopo, i manifestanti sono chiamati scarafaggi, e il parallelo fa parecchia impressione. Senza dimenticare l’avversione salviniana per le zecche in questo caso rosse. Con Matteo Renzi è stata invece la volta dei gufi, coloro che a suo avviso “remavano contro”. «Alla faccia dei gufi, io dico che il Pd sarà il primo partito e il primo gruppo parlamentare: la gente quando vede gli estremisti sceglie il buonsenso», assicurava l’ex premier a febbraio 2018. E la storia non gli ha dato ragione.

UN MONDO POPOLATO DI SCIACALLI, SQUALI E IENE

Altri emblemi di negatività sono gli sciacalli che approfittano delle disgrazie altrui, così come i pescecani o squali, che popolano soprattutto il mondo della finanza. Anche le iene hanno avuto il loro momento di gloria, dal film di Tarantino alla trasmissione omonima che da anni imperversa con le sue inchieste «che non fanno sconti a nessuno». Il tapiro è diventato un premio al contrario, che punisce anziché onorare, mentre resistono come premi veri il Leone e l’Orso d’oro dei festival del cinema di Venezia e Berlino. Ciccini e rassicuranti i lupetti e le coccinelle del mondo dei boy scout, così come pure le formiche, che «nel loro piccolo si incazzano», ma non fanno male a nessuno, e anzi hanno procurato successo e denaro a chi se le è inventate.

DAL CINGHIALONE CRAXI AL TROTA BOSSI JR

Tornando alla politica, abbiamo avuto il cinghialone Craxi e più di recente il Trota, il figlio di Bossi con la laurea comprata in Albania. Adesso, sono arrivate le Sardine, emerse dalle profondità marine, dove stavano rintanate, per riversarsi sulle piazze, come grandi padelle in cui sprigionare… che cosa? Ancora non si è capito, ma è comunque energia positiva che sguazza e smuove un contesto politico opaco, incartato su se stesso, spesso desolante. Prima delle Sardine, avevamo visto le Madamine torinesi, un fenomeno locale molto bon ton, che pure aveva portato in piazza migliaia di cittadini.

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E sempre dal Piemonte potrebbero scatenarsi i Nutellini, seguaci della nuova religione biscottiera che sta invadendo l’Italia (grazie a un’operazione di marketing di proporzioni epocali). Si attende la risposta di Barilla, con i suoi Baiocchini, fazione tradizionalista e conservatrice, affezionata a biscotti molto simili a quelli sgranocchiati fin dall’infanzia. Tornando agli animali, e potendo scegliere, l’unica specie della quale, personalmente, avrei voluto far parte, sarebbe stata quella delle conigliette di Playboy. Ma la specie, purtroppo, si è estinta. 

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