Per salvare l’Italia serve unità nazionale ma non ne siete capaci

Il Paese sta crollando. Eppure nessuno ha la voglia, la forza morale e il coraggio di sporcarsi le mani e raccogliere l'appello che arriva dalle Sardine mettendo da parte i miserabili affari di partito.

Mi auguro che le Sardine riempiano tutte le piazze d’Italia e continuino a nuotare nelle acque limacciose di questo Paese.

Me lo auguro perché per la prima volta siamo di fronte a un movimento apartitico ma anche apolitico, nel senso che adopera parole d’ordine e fa riferimento a principi morali e sociali che solo la cattiva coscienza della destra individua come ostili a sé. 

L’ITALIA STA ANDANDO A PEZZI

Riflettiamo per un momento. L’Italia sta andando dolorosamente a pezzi. Una grande città come Genova è isolata e il presidente della Liguria lo scopre oggi fra una dichiarazione pro-Salvini, una lite finta con Mara Carfagna e quattro sciocchezze dette in tivù. Piogge previste stanno colpendo Nord e Sud e crollano Nord e Sud. Il Paese è stato unificato dal malgoverno e dal malaffare. Ci sono sindaci che resistono, politici nei territori che meritano il nostro plauso, ma generalmente siamo circondati da chiacchieroni afflitti da “convegnite”, il grande male italiano.

LE SARDINE CI INVITANO AD AVERE CURA DI NOI

Di fronte a questo spettacolo, a questa tragedia, le Sardine dicono che dobbiamo avere cura di noi, che vanno bandite le parole che preparano la guerra civile. Frasi troppo ardite e minacciose per le orecchie di Vittorio Feltri, Franco Bechis, Mario Giordano e comprimari. Ci sono anche alcuni politici, ieri sera l’ha fatto Antonio Bassolino nella trasmissione di Barbara Palombelli (ma che ci sei andato a fare Antonio? Questa tivù la vedono in pochi), che chiamano a uno sforzo nazionale comune.

UNA CLASSE DIRIGENTE ALLA DERIVA

Nessuno però sembra avere voglia né la forza morale per raccogliere questo appello. Sembra quasi che tutti si augurino che vada peggio perché il peggio affossa l’avversario e fa crescere i voi dell’oppositore di turno. Non era questa l’Italia nostra. Eravamo un Paese con una classe politica di livello che sapeva combattersi ma anche unirsi. E se non ci riusciva, o non voleva, c’era Sandro Pertini a dare frustate ed Enrico Berlinguer a organizzare l’esercito dei buoni. Oggi non è più possibile e nessuno ci prova. Figuriamoci se Matteo Salvini mette da parte i suoi veleni sugli immigrati per proporre al governo cosa concrete da fare assieme. Figuriamoci se chi è al governo ha voglia di sporcarsi le mani facendo una proposta a Salvini. Per l’Italia repubblicana scoprire di essere governata da una banda di cialtroni egoisti è una tragica scoperta.

COSÌ SI IGNORANO LE VERE PRIORITÀ

Ancora più tragica perché sforzando la memoria e compulsando interviste e programmi, quasi tutte le forze politiche hanno indicato in un piano eccezionale di lavori pubblici per mettere in salvezza il Paese, una delle chiavi per combattere la disgregazione e il degrado e per dare buona occupazione. Lo dicono quasi tutti. È del tutto evidente che questa dovrebbe essere la vera priorità, garantita da un sistema non burocratico di controllo per impedire che si infiltrino imprese mafiose. Invece no, chi è al governo annaspa, chi è all’opposizione fa tweet contro le Sardine.

Il problema-Italia è gigantesco e richiede una classe dirigente dalle spalle forti e dotata di una cultura di governo. Non siete voi

Questo spettacolo sta avvenendo sotto gli occhi di tutti. Le Sardine nascono da questo ignobile spettacolo e nascono come movimento di persone beneducate. Quando la situazione diverrà veramente insopportabile, verranno i movimenti degli “squaletti”, giovani beneducati anch’essi che si mangeranno i politici attuali, quasi tutti, e rinnoveranno l’Italia. L’illusione scema della destra è che se vincerà le prossime elezioni, avrà risolto i suoi problemi. È un dato di fatto che il problema-Italia è gigantesco e richiede una classe dirigente dalle spalle forti e dotata di una cultura di governo. Non siete voi. Non lo sono neppure quegli altri che vi si opporranno. A meno che… a meno che non abbiate alle spalle uno o due anni in cui, trascurati i miserabili affari di partito, troviate un modus vivendi per salvare l’Italia. Ma non sarete capaci di farlo. 

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