Perché Uber non potrà più operare a Londra

Le autorità municipali non rinnovano la licenza. Ultimo atto di una controversia che dura dal 2017. Il motivo? Problemi legati a sicurezza dei passeggeri e tutela del lavoro.

Uber non potrà più operare a Londra. Le autorità municipali della capitale britannica hanno infatti annunciato il 25 novembre di aver negato il rinnovo della licenza al colosso americano dei taxi online evocando «violazioni» delle regole che mettono a rischio i passeggeri e la loro sicurezza. L’azienda farà appello e potrà restare attiva finché questo non verrà esaminato. Transport for London (Tfl), l’agenzia comunale dei trasporti, aveva già sospeso Uber nel 2017, salvo concedere poi due proroghe, l’ultima scaduta il 24 novembre.

UNA CONTROVERSIA CHE DURA DA DUE ANNI

Tfl ha ricordato di aver contestato violazioni e negligenze a Uber nell’ambito del conflitto legale innescatosi già due anni fa, sottolineando come l’azienda vi abbia posto rimedio solo in parte. Mentre ha liquidato il modus operandi dell’app come tuttora «non adeguato né corretto» rispetto alla normativa locale. Nel 2017 Uber era finita sotto accusa per non aver denunciato alla polizia alcuni reati commessi dai suoi autisti, fra cui molestie sessuali nei confronti dei clienti. Ma anche per le precarie condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i driver.

OLTRE 3,5 MILIONI DI UTENTI E 45 MILA AUTISTI A LONDRA

Lo stop imposto dal Comune nel 2017 era stato seguito da una prima estensione temporanea della licenza di 15 mesi e da una seconda di due, concesse dopo una serie di impegni assunti dall’azienda in materia di sicurezza dei passeggeri e della tutela del lavoro, nonché dopo la sostituzione dei vertici manageriali nel Regno Unito. Uber, che ha ora 21 giorni per formalizzare l’appello di fronte alla giustizia britannica, ha bollato la decisione dell’autorità municipale – con cui è entrata in conflitto fin dall’elezione a sindaco del laburista Sadiq Khan al posto del conservatore (e attuale primo ministro) Boris Johnson – «incredibile e sbagliata». Circa 45 mila autisti lavorano a Londra per Uber, con un’utenza di oltre 3,5 milioni di persone.

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