Guidare con la pioggia, i consigli di Pirelli

Sull’asfalto bagnato l’aderenza è ridotta, la direzionalità diminuisce e aumentano gli spazi di frenata. Ecco come contenere i rischi

Siamo ormai entrati ufficialmente nella stagione della pioggia, uno dei nemici più insidiosi di chi si trova alla guida, che sia per lunghi o brevi tratti. Sebbene le auto di oggi siano più sicure rispetto a quelle del passato, la pioggia resta un nemico da non sottovalutare mai. Lo ricorda a tutti gli automobilisti Pirelli, l’azienda dalle forti radici italiane con stabilimenti in 12 Paesi del pianeta tra i principali produttori mondiali di pneumatici e di servizi a questi collegati.

ADERENZA E VISIBILITÀ

Diverse sono le problematiche con le quali il guidatore deve fare i conti quando piove. Prima tra tutti la diminuzione dell’aderenza soprattutto in presenza di pozzanghere le quali possono innescare l’aquaplaning, il temibile fenomeno di “cuscinetto” d’acqua che fa venir meno il contatto tra le gomme e l’asfalto. Freddo e foglie poi, in autunno, non fanno che rincarare la dose perché cadono intasando i tombini e trasformandosi in “saponette”. Oltre che con l’aderenza ridotta, chi guida deve tenere sempre ben presente che a causa delle gocce di pioggia la visibilità è limitata, motivo per cui i tergicristallo devono essere in perfetta efficienza. A questo si aggiunge, inoltre, la “nube” sollevata dai pneumatici che viene limitata solo dai tratti di strada con asfalto drenante.

ALCUNI ACCORGIMENTI DA ADOTTARE IN AUTO

Partiamo ora con i consigli veri e propri che l’azienda ha ritenuto segnalare. «Quando piove – spiega Pirelli – sterzo, acceleratore e freno vanno usati più dolcemente del solito. Se l’Esp c’è, non va disinserito come molti pensano. Se manca, occorre sfruttare le marce più alte compatibili con la velocità alla quale si procede: in questo modo le ruote tenderanno meno a slittare. Inoltre, bisogna attivare il “clima” per ridurre il rischio che i vetri si appannino. Nel caso, deviare l’aria sul parabrezza (spesso esiste un tasto specifico) per ripulirlo alla svelta».

ATTENZIONE A SEGNALI E POZZANGHERE

Messe in chiaro alcune impostazioni di guida, Pirelli pone l’attenzione sui segnali stradali, mai da sottovalutare soprattutto in caso di pioggia. «Attenzione, quindi, ai cartelli che avvisano di fondi sdrucciolevoli in caso di pioggia e anche a quelli che annunciano cunette o sottopassi – segnala Pirelli – sono le situazioni più a rischio di allagamento». Importante inoltre è prestare attenzione alle pozzanghere, senza mai sminuire la loro profondità: «Potrebbero nascondere una buca in grado di provocare seri danni a gomme, cerchi e sospensioni, oltre che far perdere il controllo della vettura. Meglio evitarle, o comunque superarle lentamente. Identico è il consiglio nel caso di un allagamento: il rischio, nello specifico, è di far aspirare acqua al motore o di bagnare l’impianto elettrico» ribadisce l’azienda produttrice di pneumatici. Fatte queste premesse, Pirelli non dimentica di ricordare che il primo consiglio per guidare sul bagnato è quello di adottare uno stile più prudente, moderando la velocità, evitando distrazioni e aumentando la distanza di sicurezza.

COME CONTRASTARE L’AQUAPLANING

Come detto quando parliamo di pozzanghere e guida con pioggia tiriamo in ballo anchel’aquaplaning che si presenta quando si entra in una pozzanghera già a partire dai 50 km/h. Cosa succede nello specifico? L’azienda lo spiega in modo semplice: «Il pneumatico, non riuscendo ad espellere l’acqua tramite la scolpitura del battistrada, tende a far ‘galleggiare’ la vettura con la conseguente perdita di direzionalità. Non per forza il fenomeno è causato da un avvallamento della sede stradale, ma entrano in gioco uno stato d’uso avanzato o una pressione errata delle nostre gomme». Per contrastare l’aquaplaning, il primo consiglio proposto da Pirelli è quello di cercare di restare calmi tenendo lo sterzo ben saldo ed eventualmente toccare lievemente i freni. Da tenere bene a mente, inoltre, è il fatto che in questi casi anche i più sofisticati sistemi di sicurezza possono avere tempi di risposta “lunghi”, motivo per cui è bene intervenire rapidamente, in modo deciso ma delicato.

OCCHIO ALLA ‘SCHIUMETTA’

Altro fenomeno a cui prestare attenzione quando piove e si è alla guida è il pericoloso viscoplaning che si presenta, di solito, dopo la caduta delle prime gocce di pioggia. «L’acqua si mischia con lo sporco e gli oli che sono depositati sulle strade creando un’emulsione particolarmente viscida: è la famosa ‘schiumetta’ che si vede affiorare sull’asfalto quando inizia a piovere – spiega Pirelli – La prudenza e la velocità ridotta sono i primi rimedi per anticipare situazioni di pericolo che possono portare sovrasterzo o sottosterzo». Come reagire in questi casi? Alleggerire il gas e raddrizzare leggermente il volante fino a quando le ruote non riprendano direzionalità evitando di accentuare la sterzata, azione che per istinto verrebbe di fare.

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