Il completo di Loewe simile alle uniformi dell’Olocausto

Il brand di lusso Loewe si è scusato dopo che un capo della capsule collection William De Morgan è stato paragonato alle uniformi dei campi di concentramento. E ha ritirato il completo dalle vendite.

Probabilmente le intenzioni erano delle migliori, ma lo scivolone di cattivo gusto non è passato inosservato. Una casa di moda di lusso si è scusata dopo essere stata criticata per aver venduto un completo da donna piuttosto simile alle uniformi dei campi di concentramento dell’Olocausto. Il brand è Loewe, un marchio di lusso con sede in Spagna, che ha venduto l’abito come parte della sua capsule collection William De Morgan, disponibile dal 14 novembre, che si ispira al ceramista britannico del XIX secolo. Molti che hanno criticato l’outfit – incluso Diet Prada, account di watchdog dell’industria della moda su Instagram – hanno citato le somiglianze con le uniformi dei campi di concentramento indossate dalle vittime dell’Olocausto, che consistevano anche in camicie abbottonate a righe verticali e pantaloni abbinati. Loewe ha presentato le scuse tramite l’account Instagram del marchio (che conta quasi due milioni di follower) e da allora ha rimosso i prodotti dal suo sito Web. «È stato portato alla nostra attenzione che uno dei nostri look poteva essere frainteso come riferito a uno dei momenti più odiosi della storia dell’umanità», si legge nella nota dell’azienda.

«Non è mai stata nostra intenzione e ci scusiamo con chiunque abbia pensato che siamo stati insensibili al tema. I prodotti presentati sono stati rimossi dalla nostra offerta commerciale». Non è la prima volta che i marchi vengono presi di mira per la vendita di abiti che ricordano l’Olocausto. Anche Zara, brand spagnolo proprio come Loewe, si era scusata nel 2014 per aver venduto una maglietta a strisce con una stella gialla, che ricordava sempre le uniformi indossate dai detenuti dei campi di concentramento ebraici. La compagnia aveva affermato che la maglietta era in realtà ispirata alle ‘star dello sceriffo dei film western classici’, ma travolta dalle polemiche ha comunque ritirato il capo poche ore dopo che era stato messo in vendita.

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