Putin: «Stiamo perfezionado un’arma unica al mondo»

Il presidente russo ha confermato che nell'incidente nucleare dell'8 agosto scorso i tecnici stavano testando un nuovo vettore nucleare.

Il misterioso incidente nucleare registrato lo scorso agosto in un poligono militare nella regione di Arkhangelsk, in Russia, è avvenuto durante il test di un’arma «che non ha analoghi al mondo». Lo ha confermato lo stesso Vladimir Putin mesi dopo l’incidente. Il presidente russo ha svelato “il mistero” parlando ai familiari delle vittime durante una cerimonia di premiazione al Cremlino trasmessa in tv.

«UN’ARMA PER ASSICURARE LA SOVRANITÁ DELLA RUSSIA»

Nel poligono navale di Nyonoksa, sul Mar Bianco, l’8 agosto un’esplosione ha ucciso due militari e cinque ingegneri nucleari facendo salire il livello delle radiazioni nella zona per un breve periodo. «Stiamo parlando delle più avanzate idee e soluzioni tecniche che non hanno analoghi al mondo, di armi progettate per assicurare la sovranità e la sicurezza della Russia nei decenni a venire», ha affermato Putin.

INCIDENTE L’8 AGOSTO SCORSO

Secondo la ricostruzione dell’agenzia nazionale per l’energia atomica Rosatom, gli ingegneri avevano completato una serie di test su una piattaforma offshore a Nyonoksa quando un incendio è scoppiato nell’area dei test con la conseguente esplosione di un motore. Oltre ai morti e feriti, il disastro ha comportato un aumento dei livelli di radiazioni 16 volte sopra la media nella vicina città di Severodvinsk.

COSA STAVANO TESTANDO I RUSSI

Nelle settimane successive all’esplosione si è scritto molto di cosa fosse oggetto di test. Mosca si è limitata a confermare che i tecnici stavano lavorando a un motore a propulsione nucleare. C’è chi ha parlato di un nuovo missile anti nave, o di un drone sottomarino, ma analisti americani hanno detto che i test potrebbero essere collegati al nuovo vettore 9M730 Burevestnik, denominato “Skyfall” dalla nato Nato. Stando a dichiarazioni successive di Putin lo Skyfall dovrebbe avere una gittata illimitata e sarebbe classificato come arma di “vendetta”, da utilizzare quindi dopo un eventuale attacco nucleare.

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