Greggio sì, Segre no: la strana concezione di cittadinanza onoraria di Biella

Premiato il popolare conduttore una settimana dopo il rifiuto di dare il riconoscimento alla senatrice a vita sopravissuta ai lager nazisti. Il Pd: «Ridicola provocazione». Il sindaco è Corradino, della Lega.

Una sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti e sentatrice a vita sotto scorta no. Un popolare conduttore televisivo sì. Strane le scelte del Comune di Biella in tema di cittadinanza onoraria. La proposta di darla a Liliana Segre è stata rifiutata, mentre Ezio Greggio dopo una settimana l’ha ottenuta. La decisione è stata presa con l’approvazione di una delibera della Giunta di centrodestra: il sindaco è il leghista Claudio Corradino, eletto a giugno del 2019.

Segre no, Greggio sì dopo una settimana. La tempistica è da brivido. Una ridicola provocazione


Paolo Furia del Pd piemontese

Greggio si unisce così a una cerchia ristretta di personalità del territorio che si sono particolarmente distinte in diversi ambiti, come lo stilista Nino Cerruti e l’artista Michelangelo Pistoletto. Contro l’iniziativa però si è scagliato Paolo Furia, segretario regionale del Partito democratico in Piemonte: «Non c’è nulla di male di per sé», ha scritto su Facebook, «in un titolo di onorificenza a Ezio Greggio; ma la tempistica è da brivido. Farlo esattamente la settimana dopo aver bocciato la richiesta di dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre (ex deportata a Auschwitz, cui sono state date minacce antisemite nelle ultime settimane), è una ridicola provocazione».

RICONOSCIMENTO PER LA CARRIERA E IL SOCIALE

Le motivazioni che hanno indotto il sindaco Corradino a offrire a Greggio il riconoscimento sono legate alla carriera, all’impegno rivolto al sociale e al forte legame mantenuto con la città natale, Cossato. «Si conferisce a Ezio Greggio», è il testo, «il titolo di cittadino onorario per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno attraverso l’associazione “Ezio Greggio per i bambini prematuri“; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella». Il sindaco, dopo l’elezione nel 2019, fece a piedi un percorso fino al Santuario di Oropa a Biella per ringraziare la Madonna. La Segre percorse a piedi la “marcia della morte”, dopo l’evacuazione del lager, da Auschwitz fino a Ravensbrück: circa 600 chilometri. Distanze diverse, storie diverse, spessore umano diverso.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it