Cosa c’è dietro lo scontro tra California e Fca sulle emissioni

Braccio di ferro tra il Golden State e alcune case automobilistiche. Il governo di Sacramento ha vietato gli acquisti per le auto dello Stato dai produttori vicini alle politiche di Trump sulle emissioni.

La California è passata al contrattacco e vietato gli acquisti di auto prodotte dalle case automobilistiche che si sono schierate con l’amministrazione Trump nella battaglia sulle emissioni. Si tratta di General Motors, Fca, Toyota e altri costruttori, le cui vetture non potranno più essere acquistate dalle agenzie del Golden State a partire probabilmente da gennaio 2020.

«Le case automobilistiche che hanno scelto di schierarsi sul lato sbagliato della storia perderanno il potere di acquisto della California» ha affermato il governatore dello stato, Gavin Newsom sfidando Donald Trump, ‘colpevole’ a suo avviso di voler abbassare gli standard sulle emissioni e strappare allo stato l’autorità di fissare i propri target in termini di inquinamento.

Non è chiaro quale sarà l’impatto preciso della decisione della California sui conti delle case automobilistiche ‘boicottate’: secondo i dati del New York Times il governo dello Stato conta su 51.000 auto, ma ne acquista 2.000-3.000 l’anno. Dei veicoli in suo possesso circa 14.000 sono Ford, 10.000 sono Gm, 4.000 Fca e 1.200 Toyota. Secondo Automotive News, fra il 2016 e il 2018 la California ha acquistato auto Gm per 58,6 milioni di dollari, Fca per 55,8 milioni di dollari, Toyota per 10,6 milioni di dollari e Nissan per 9 milioni.

POSSIBILI ACQUISTI DIROTTATI SU BMW, FORD E VOLKSWAGEN E HONDA

La Casa Bianca non ha commentato la sfida della California. Gm si è limitata, con un suo portavoce, a precisare che il divieto ridurrà la possibilità di scelta dello Stato in termini di auto economiche e pulite. Ma Sacramento non è sembrata impaurita e ha ritenuto di poter contare su una vasta scelta visto il numero di case automobilistiche che ha sposato la causa della California sulle emissioni: le agenzie statali potranno infatti acquistare più Bmw, Ford, Volkswagen e Honda, i costruttori che hanno sposato la battaglia dello Stato per auto più verdi.

IL BRACCIO DI FERRO TRA CALIFORNIA E WASHINGTON

Lo scontro fra la California e l’amministrazione Trump sulle emissioni ha avuto come risultato quello di spaccare l’industria automobilistica. Bmw, Honda, Volkswagen e Ford hanno raggiunto un accordo con lo Stato per seguire le sue regole sulle emissioni, le più stringenti negli Stati Uniti. Gm, Fca e Toyota hanno invece scelto di schierarsi con Trump nella convinzione che sia il governo federale e non la California a dover dettare gli standard sulle emissioni di auto e mezzi pesanti. Posizioni contrastanti che rischiano di aver come effetto solo quello che siano i consumatori e l’ambiente a pagarne le conseguenze.

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