Alitalia, Atlantia avverte il governo: «Non ci sono le condizioni per l’offerta»

Dura nota della società Benetton che, in «mancanza di significative evoluzioni», informa che per ora non aderisce al consorzio per rilanciare la compagnia di bandiera. Ma il confronto resta aperto.

Alitalia, storia infinita. In teoria ci si aspettava di chiudere la fase dell’offerta il 21 novembre. E invece a 48 dalla data prevista, uno dei tasselli principali e il più controverso per rimettere insieme il puzzle della compagnia di bandiera italiana tira il freno a mano. Atlantia, la società dei Benetton che controlla Autostrade per l’Italia, il 19 novembre ha diffuso una comunicazione che suona come un avvertimento al governo: «Preso atto della mancanza di significative evoluzioni» nelle problematiche rappresentate il 15 ottobre scorso, si legge nel comunicato, la società «informa che allo stato non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione della società al Consorzio finalizzato alla presentazione di un’eventuale offerta vincolante su Alitalia». La nota precisa tuttavia che «resta in ogni caso ferma la disponibilità a proseguire il confronto per l’individuazione del partner industriale e per la definizione di un business plan condiviso, solido e di lungo periodo per il rilancio di Alitalia».

INDETTO LO SCIOPERO NAZIONALE DEL TRASPORTO AEREO IL 13/12

Il perdurare della crisi della compagnia aerea è anche alla base dello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto aereo che i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno indetto per venerdì 13 dicembre. Oltre ad Alitalia le organizzazioni dei lavoratori del comparto chiedono a tutte le aziende l’applicazione del contratto di settore, e il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà del trasporto aereo.

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