La Juwelo ha lasciato a casa 48 lavoratori durante un buffet

Specializzata in televendite di gioielli, adesso l'azienda dispone soltanto di 10 dipendenti. Il sindacato preannuncia sciopero. La ricostruzione di cos'è successo.

Li hanno convocati alle 10 del mattino in un ristorante di fronte all’ufficio per avvertirli che sarebbero stati tutti lasciati a casa. È successo a 48 lavoratori (tra dipendenti, liberi professionisti e soci di una cooperativa) della sede romana di Juwelo, una società del gruppo tedesco Elumeo che si occupa di televendite di gioielli. Una fonte interna all’azienda ha rivelato a Open: «Ci siamo ritrovati quasi tutti all’interno di questo locale con davanti a noi solo il capo tedesco, Wolfgang Boye, che ci ha detto di non aver più la disponibilità economica per pagare i nostri stipendi, che il bilancio non era buono e che stavano provando a trovare delle soluzioni».

L’AZIENDA PARLAVA DI «AUTUNNO SCOPPIETTANTE»

Ai dipendenti la comunicazione è arrivata sia tramite sms sia tramite email la mattina di lunedì 11 novembre. Una volta constatato che i badge erano stati disabilitati e le serrature cambiate, i lavoratori si sono diretti verso il ristorante. Ad attenderli c’era un rinfresco con tanto di cornetti, ma, saputa la notizia, nessuno aveva più voglia di mangiare: «Non avevamo il sentore che le cose andassero male. Ci dicevano “autunno scoppiettante, va tutto bene”. E poi che fanno? Ci lasciano a casa?», ha continuato a raccontare la fonte di Open, «siamo disperati, non so quando prenderemo lo stipendio di novembre e cosa ne sarà del nostro futuro».

SONO RIMASTE SOLTANTO 10 PERSONE

Adesso in azienda sono rimaste a lavorare soltanto 10 persone. Quattro producer, un operatore di call center, un magazziniere e tre presentatori freelance costretti, ha puntualizzato la fonte, «a farsi carico del lavoro di tutti quelli messi alla porta, lavorando in condizioni inaccettabili e al limite della legalità». Gli altri 48 per ora sono rimasti a casa retribuiti.

IL SINDACATO PRONTO A UNO SCIOPERO

Alessio Pasqualitti della Slc Cgl ha commentato: «Siamo andati subito sul posto e abbiamo chiamato la polizia denunciando l’azienda per il mancato accesso dei dipendenti ai locali. Intanto a noi non è arrivato nulla, nessuna comunicazione di apertura di licenziamento collettivo per riduzione personale o cessazione attività. Oggi, infatti, faremo un’assemblea e probabilmente opteremo per uno sciopero».

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