Hong Kong, giallo sul possibile coprifuoco nel weekend

Fonti di stampa cinesi avevano annunciato che l'esecutivo guidato da Carrie Lam sarebbe pronto a vietare ogni tipo di manifestazione per il fine settimana. Ma la notizia è stata poi smentita.

La situazione già tesa di Hong Kong si arricchisce di un nuovo tassello. Nella notte il media cinese Global Times aveva annunciato su Twitter che il governo dell’ex colonia era pronto a varare un coprifuoco per il fine settimana. Successivamente il tabloid cinese ha fatto retromarcia cancellando dopo oltre 30 minuti il tweet sul tema.

«Il governo di Hong Kong è atteso che annunci il coprifuoco per il weekend», aveva scritto il quotidiano citando una fonte anonima. L’ipotesi coprifuoco si era diffusa da diverse ore. NaoTv, network dell’ex colonia, l’aveva già menzionata, venendo poi smentita dal South China Morning Post, grazie alle rassicurazioni di una fonte del governo locale.

Con un nuovo tweet, l’editor-in-chief del Global Times, Hi Xijin, di solito molto ben informato sulle vicende di Pechino, ha dato la sua spiegazione dei fatti. «Un giornalista del Global Times ha riportato da Hong Kong che il governo locale è atteso che annunci il coprifuoco per il weekend. Ho appena verificato come l’informazione sia stata ottenuta. La mia conclusione è che l’informazione non sia sufficiente a supportare questa notizia esclusiva. Ho chiesto la cancellazione del tweet».

IL 13 VERTICE DI GOVERNO SUGLI SCONTRI

Nella serata del 13 novembre un numero consistente di ministri erano stati visti arrivare alla Government House, la residenza della governatrice Carrie Lam. La riunione, riportava il South China Morning Post, sarebbe stata finalizzata a discutere la situazione dopo tre giorni di proteste e di duri scontri tra manifestanti pro-democrazia e polizia. Sembra tuttavia improbabile che il governo possa decidere l’eventuale posticipazione per motivi di ordine pubblico le elezioni locali distrettuali del 24 novembre.

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