Ilva, i senatori del M5s non cedono sullo scudo penale

Approvato un documento in quattro punti. L'immunità non è tema di discussione. E se dovesse riproporsi per ragioni legali, andrà rimessa all'assemblea degli eletti. La prima udienza del processo fissata a maggio.

I senatori del M5s non cedono sullo scudo penale per l’Ilva. La pattuglia pentastellata a Palazzo Madama, composta da 105 persone, ha infatti approvato con soli cinque voti contrari un documento in quattro punti sul dossier ArcelorMittal, che ribadisce come l’immunità non sia tema di discussione. Il testo è stato inviato ai colleghi deputati.

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Se la questione dello scudo dovesse riproporsi per ragioni legali durante il contenzioso con l’azienda davanti al Tribunale di Milano, i senatori pentastellati chiedono che l’argomento venga sottoposto all’assemblea di tutti gli eletti Movimento, alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il documento, in ogni caso, dà piena fiducia alle iniziative che il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli vorrà portare avanti e non collega la vicenda dell’acciaieria alla fiducia nei confronti del governo Conte.

Intanto il presidente del Tribunale di Milano ha assegnato la causa intentata da ArcelorMittal per chiedere il recesso dal contratto d’affitto con oblbigo d’acquisto degli stabilimenti italiani dell’Ilva. A occuparsene sarà la sezione specializzata in imprese presieduta da Claudio Marangoni. La prima udienza, come indicato nell’atto di citazione, si terrà a maggio.

Sempre sul fronte giudiziario, i commissari straordinari dell’Ilva hanno depositato al Tribunale di Taranto l’analisi di rischio sull’altoforno 2, che non è a norma e che in assenza di interventi dovrà essere portato a produzione zero entro il 13 dicembre. Oggi era l’ultimo giorno utile per la presentazione dell’analisi di rischio.

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