Bonafede accelera sulla riforma della giustizia

Il ministro: «Tempo scaduto, non possiamo più rinviare». Annunciato un vertice di maggioranza. E sul carcere per i grandi evasori nessun compromesso.

Il ministro Alfonso Bonafede accelera sulla riforma della giustizia, annunciando un vertice di maggioranza che si terrà «domani o dopodomani».

Per il Guardasigilli «è giusto che i partiti si siano presi tempo per esaminare i testi con attenzione, ma ora basta: il tempo è esaurito, non possiamo più dire ai cittadini che rinviamo». Quanto al carcere per i grandi evasori previsto dal decreto fiscale, Bonafede tiene il punto: «Non si possono fare passi indietro, né sono possibili soluzioni di compromesso. Se qualcuno ha cambiato idea sono problemi suoi, questa misura è inserita nel programma di governo».

Il riferimento, implicito, è a Italia viva di Matteo Renzi, che il 12 novebre ha proposto un emendamento per cancellare l’articolo che prevede l’inasprimento delle pene con un aumento delle soglie minime e massime degli anni di carcere e la possibilità di sequestro e confisca per sproporzione.

Il disegno di legge di riforma della giustizia è «pronto da un mese», come ha spiegato di recente il ministro Bonafede in una lunga intervista al quotidiano la Repubblica. Ma gli stessi partiti di maggioranza, finora, hanno cercato di frenarla. Il punto più controverso è il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Blocco destinato a entrare in vigore dal primo gennaio 2020 sia in caso di condanna, sia in caso di assoluzione. Il problema è che nessuno degli alleati del M5s, tranne Liberi e uguali, è disposto a dare il via libera.

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