Attentato contro i militari italiani in Iraq

Cinque feriti. Tre in gravi condizioni, ma non sono in pericolo di vita. Erano impegnati in attività di addestramento, quando sono stati colpiti da un ordigno rudimentale.

Attentato esplosivo contro militari italiani in Iraq, a Sud di Erbil: cinque i feriti, di cui tre in gravi condizioni. Uno ha subito l‘amputazione di una gamba, come riferito dal comandante interforze Nicola Lanza de Cristoforis. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, sta seguendo «con attenzione e apprensione» gli sviluppi di quanto accaduto e ha immediatamente informato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Giuseppe Conte. Guerini ha espresso «la più profonda vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei militari coinvolti».

LA DINAMICA DELL’ATTENTATO

L’attentato, secondo lo Stato maggiore della Difesa, è avvenuto a mattina del 10 novembre quando un ordigno esplosivo rudimentale è detonato al passaggio di un team misto di forze speciali italiane in Iraq. Il team stava svolgendo attività di addestramento in favore delle forze di sicurezza irachene, impegnate nei pattugliamenti contro i jihadisti dell’Isis. I cinque militari coinvolti dall’esplosione sono stati subito soccorsi, evacuati con elicotteri americani facenti parte della coalizione e trasportati in un ospedale militare di Baghdad, dove stanno ricevendo le cure del caso. Nessuno di loro, secondo fonti sanitarie citate dall’ambasciatore italiano in Iraq, Bruno Antonio Pasquino, è in pericolo di vita.

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