Il Corriere della Sera e il contributo non condizionante

In occasione dell'evento Tempo della salute, in Rcs si sono inventati una dicitura inedita nel mondo dei contenuti sponsorizzati: una genialata destinata ad aprire nuovi orizzonti per l'editoria agonizzante.

Peculiarità del tempo, anzi dei Tempi, direbbe la nota influencer Taylor Mega. Dopo quello delle donne, gigantesca macchina che alterna eventi, ospiti e sponsor generalmente catalogati come powered by in quanto fornitori di generoso contributo, il marketing del Corriere della sera replica con il Tempo della salute, una due giorni che inizia sabato 9 novembre e dove ciascuno può ritrovare l’universo mondo dei propri acciacchi e fior di esperti che pensosamente ne dibattono. Con tanto di aziende che per ciascun incontro aprono il portafoglio e finanziano.

Solamente che, a differenza delle Donne, qui lo sponsor puzza, trattandosi per la gran parte di aziende farmaceutiche che evidentemente potrebbero pesantemente condizionare il libero contenuto degli eventi. Naturalmente nessuno dubita della correttezza deontologica per cui se parlo di mal di testa non citerò ai quattro palmenti il marchio di una nota aspirina.

Però siccome a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca, in Rcs si sono inventati una dicitura inedita: il contributo non condizionante. Cosa vuol dire? Beh, che se si parla di osteoporosi e si illustreranno le medicine prodotte dalla Amgen non è perché il nome dell’azienda americana figura il calce come contributore, visto che il suo apporto è specificatamente indicato come non condizionante.

I NUOVI ORIZZONTI DEL CONTENUTO SPONSORIZZATO

Voi capite bene che nel rutilante e sempre più invasivo universo del contenuto sponsorizzato (del resto i giornali da soli faticano a stare in piedi) l’ingresso del contributo non condizionante è una genialata destinata ad aprire nuovi orizzonti. Prendiamo un caso: di recente il cdr del quotidiano si è lamentato dello spazio dato dalle sue austere colonne alla presentazione del calendario di For men magazine, che ha per protagonista una prorompente, sensuale e poco coperta Taylor Mega.

Siamo entusiasticamente convinti che il contributo non condizionante sarà la nuova frontiera, oltre che la panacea, dell’editoria agonizzante

I giornalisti hanno subito storto il naso, biasimando che la loro autorevole testata dedicasse spazio a un calendario per camionisti, ancorché realizzato su iniziativa di un periodico del loro editore. Ebbene, se Rcs avesse accompagnato all’occasione la performance di Taylor Mega con la dicitura di «contributo non condizionante della Cairo communication» si sarebbero evitata la ridda di mal di pancia. Siamo dunque entusiasticamente convinti che il contributo non condizionante sarà la nuova frontiera, oltre che la panacea, dell’editoria agonizzante. Fin da subito.

Urbano Cairo.

LEGGI ANCHE: La Lega di Salvini è all’opposizione, ma non in Rai

Infatti a guardare il calendario di Tempo della salute è tutto un florilegio di contributi non condizionanti. Con qualche effetto di involontaria ironia che deve essere sfuggito agli organizzatori. Quando per esempio si illustrano i contenuti della conferenza sull’emicrania, si definisce l’emicranico come «un malato in libertà condizionata tra una crisi e l’altra». Chissà che il contributo non condizionante della Novartis possa essere un benaugurante segno di guarigione possibile dalla fastidiosa malattia.

P.s. Questo articolo è stato scritto senza alcun contributo non condizionante, ma se qualcuno volesse farsi avanti, sempre senza condizionare, il marketing di Lettera43 è a diposizione.

Quello di cui si occupa la rubrica Corridoi lo dice il nome. Una pillola al giorno: notizie, rumors, indiscrezioni, scontri, retroscena su fatti e personaggi del potere.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it