Scajola accusato di truffa aggravata allo Stato per l’uso delle auto blu

Il sindaco di Imperia ed ex ministro si sarebbe servito delle macchine del Comune per scopi non istituzionali. Gli inquirenti gli contestano rimborsi spese illegittimi. E a Reggio Calabria rischia 4 anni e mezzo per procurata inosservanza della pena in favore dell'ex parlamentare di Forza Italia Matacena.

Nuovi guai giudiziari per Claudio Scajola, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato per l’utilizzo dell’auto di servizio del Comune per scopi non istituzionali. Nell’ambito della stessa inchiesta il sindaco di Imperia ed ex ministro era già stato indagato dalla procura della Repubblica di Imperia per peculato d’uso. A investigare sono stati i militari della guardia di finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Grazia Pradella e dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà.

VIAGGI NELLA TRATTA IMPERIA-AEROPORTO DI GENOVA

Nel mirino delle Fiamme gialle alcuni viaggi di Scajola a bordo dell‘auto blu in Lombardia e in Liguria, nella tratta Imperia-aeroporto di Genova. Nel corso degli accertamenti compiuti dai finanzieri, sarebbero emersi elementi che hanno portato gli inquirenti a contestare il rimborso di spese di viaggio e soggiorni in hotel, considerato illegittimo.

CHIESTA LA CONDANNA ANCHE PER IL PROCESSO BREAKFAST

In concomitanza si sono tenute anche le udienze del processo Breakfast in cui Scajola è imputato, e per il quale il procuratore aggiunto di Reggio Calabria ha chiesto il 4 novembre una condanna a 4 anni e 6 mesi per il reato di procurata inosservanza della pena in favore dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, latitante a Dubai, con esclusione dell’aggravante mafiosa.

«CARTELLO ACCUSATORIO CADUTO NELLA RICHIESTA DEL PM»

L’ex ministro ha commentato: «Siamo arrivati finalmente alle conclusioni del pubblico ministero che non ha assolutamente guardato l’esito delle udienze e delle testimonianze. Di positivo, se così possiamo dire, c’è che il castello accusatorio principale nei miei confronti è già caduto nella stessa richiesta del pm. Sul resto, ribadiremo punto per punto, con i miei avvocati, tutto ciò che non è stato considerato da parte del rappresentante della pubblica accusa».

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