Macron tende la mano alla Cina dopo il ritiro Usa sul clima

Il presidente francese: «Sarà decisiva la cooperazione con Pechino». Mentre si allarga il solco tra Europa e Stati Uniti.

Spingere sulla cooperazione tra Europa e Cina per sopperire al ritiro degli Usa dagli accordi sul clima. Poche ore dopo la formalizzazione da parte di Washington dell’uscita dall’intesa di Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron ha definito «decisiva» la cooperazione tra Europa e Cina sulle riduzioni delle emissioni responsabili dell’effetto serra. «Se vogliamo rispettare l’accordo di Parigi, dobbiamo migliorare i nostri impegni sulla riduzione delle emissioni e dobbiamo confermare nuovi impegni per il 2030 e il 2050», ha affermato il presidente francese intervenendo al Ciie di Shanghai. «La cooperazione in tal senso tra Cina e Ue è decisiva».

IL «RAMMARICO» FRANCESE PER LA MOSSA DI TRUMP

Macron e il presidente cinese Xi Jinping si apprestano a firmare a Pechino un documento congiunto sulla espressa «irreversibilità» del patto sul clima di Parigi. Parlando ai giornalisti al seguito di Macron in visita di Stato in Cina, un funzionario dell’Eliseo ha espresso il «rammarico» della presidenza francese per la mossa americana: «Ci rammarichiamo e questo non fa che rendere la partnership sino-francese sul clima e la biodiversità ancora più necessaria». Il ritiro degli Usa sarà efficace il 4 novembre del 2020, un giorno dopo le elezioni presidenziali americane in cui Donald Trump cercherà di conquistare un secondo mandato. Annunciando la mossa, il segretario Mike Pompeo ha ripreso i commenti del tycoon del 2017, secondo cui l’accordo sul clima ha imposto «ingiusti oneri economici» sugli Stati Uniti.

SI ALLARGA IL SOLCO TRA TRUMP ED EUROPA

La decisione di formalizzare l’addio all’accordo di Parigi crea un altro profondo solco tra l’America di Trump e l’Europa, che va ad aggiungersi agli strappi sulla storica intesa del 2015 sul programma nucleare dell’Iran o a quello sul fronte delle politiche commerciale e dei dazi. Il timore di molti è che adesso da parte di Trump parta una vera e propria offensiva contro gli sforzi internazionali per combattere i cambiamenti climatici, incentivando settori come quelli del carbone, del petrolio e del gas naturale.

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