A Verona un’inchiesta per discriminazione razziale sugli insulti a Balotelli

Il fascicolo al momento è contro ignoti, ma la polizia è al lavoro per individuare i responsabili dei cori partiti dalla curva Sud. Chiuso per un turno il settore del Bentegodi.

Un’inchiesta per discriminazione razziale, sulla base della violazione della legge Macino. È quella che avrebbe aperto la procura di Verona a due giorni dagli insulti razzisti piovuti sul capo di Mario Balotelli allo stadio Bentegodi. La notizia, riportata da Repubblica, segue di poche ore la decisione della procura federale di chiudere per un turno il settore dello stadio che si è macchiato dei vergognosi cori all’indirizzo del centravanti del Brescia.

LA POLIZIA AL LAVORO PER INDIVIDUARE I RESPONSABILI

Sul fronte giudiziario, per ora l’accusa è contro ignoti, ma si starebbe provvedendo a identificare i tifosi che hanno gridato insulti dalla curva Sud. La polizia, in tal senso, ha già depositato una informativa in procura.

CHIUSO PER UN TURNO IL SETTORE DA CUI SONO PARTITI I CORI

La decisione della Figc, invece, è motivata dal fatto che i cori  contro Balotelli sono stati «chiaramente percepiti, oltre che dal calciatore, anche dal rappresentante della procura federale posizionato in prossimità», ma dopo di questi «si sono levati, da parte dei tifosi assiepati nell’attigua curva sud», cori di sostegno, seguiti da un lungo applauso». È stato altresì sottolineato come la decisione di chiudere per un turno senza condizionale il settore Est della curva dello stadio di Verona sia stata presa «impregiudicata ogni attività d’indagine in corso per l’individuazione dei responsabili».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it