È morto Shane MacGowan, cantante dei Pogues

È morto a 65 anni Shane MacGowan, cantante e autore della maggior parte dei brani del gruppo folk-punk dei Pogues. Di origine irlandese, divenne celebre negli Anni 80, oltre che per la sua musica, per lo stile di vita sregolato, in particolare per l’abuso di alcol, ma anche di eroina. Il suo brano più famoso è Fairytale of New York, cantata insieme a Kirsty McColl, considerata una delle canzoni natalizie più belle di sempre.

Il movimento punk e la fondazione dei Pogues

Nato nel giorno di Natale del 1957 in Inghilterra, visse in una fattoria in Irlanda (Paese di origine dei genitori) fino all’età di sei anni, quando la famiglia si trasferì a Londra. Parte del movimento punk, nella seconda metà degli Anni 70 aveva fondato il suo primo gruppo, i The Nipple Erectors, che si fecero conoscere a Londra come gruppo di supporto dei Clash e dei Jam. Nel 1981 conobbe Spider Stacy e Jem Finer, con cui l’anno successivo formò i Pogues (inizialmente Pogue Mahone, storpiatura dell’espressione gaelica póg mo thóin, ovvero “baciami il sedere”).

È morto Shane MacGowan, cantante dei Pogues, band famosa per la canzone natalizia Fairytale of New York. Aveva 65 anni.
Shane MacGowan nel 1976 (Getty Images).

L’allontanamento dai Pogues nel 1991 e poi il rientro 

Il gruppo, che come disse una volta lo stesso MacGowan ha sempre proposto «musica irlandese per un giovane pubblico rock», con strumenti propri del primo genere, come flauto, banjo, mandolino, fiddle e fisarmonica, insieme con percussioni e strumenti a corda più moderni, debuttò nel 1984 con l’album Red roses for me. Rimase nei Pogues fino 1991, quando fu allontanato a causa delle sue dipendenze e dei continui ritardi a prove e concerti: cinque i dischi incisi con il gruppo folk-punk. Dopo alcune collaborazioni, nel 1992 aveva formato i Popes, poi lasciati per rientrare nei Pogues che, dopo lo scioglimento nel 1996, avevano ripreso l’attività nel 2001.

La sua vita è stata raccontata in un documentario

Nel corso dei decenni, le dipendenze ne avevano fortemente minato il fisico. Nel 2006, dopo una notte di bevute in Irlanda, si fermò per urinare, inciampò e cadde contro un muro, distruggendo i pochi denti rimasti. E a causa dell’eroina fu persino arrestato: a farlo incarcerare, per cercare di aiutarlo, fu la collega e amica Sinéad O’Connor. Costretto su una sedie a rotelle da una caduta del 2015 da cui non si era ripreso, nel dicembre 2022 MacGowan era stato ricoverato in ospedale per un’encefalite virale e nel corso del 2023 aveva trascorso diversi mesi in terapia intensiva. Ad annunciarne la scomparsa è stata la moglie Victoria Mary Clarke, che ha pubblicato un post sulla sua pagina Instagram a corredo di una sua foto in bianco e nero, con in mano un bicchiere e una sigaretta. La storia del cantante è stata raccontata nel documentario del 2020 Crock of Gold – A Few Rounds with Shane MacGowan, prodotto da Johnny Depp.