Trattativa Stato-mafia, per la Cassazione indizi privi di certezza

«La Corte di assise di appello» ha «invertito i poli del ragionamento indiziario» in quanto «l’esclusione di possibili ipotesi alternative non può supplire alla carenza di certezza dell’indizio», inoltre la Corte di assise di appello di Palermo «non ha osservato il canone dell’oltre ogni ragionevole dubbio quale metodo di accertamento del fatto».

Il verdetto e le assoluzioni

Con queste motivazioni – si legge nel verdetto 45506 della Cassazione depositato venerdì 10 novembre – gli ‘ermellini’ hanno confermato l’assoluzione nel processo sulla presunta trattativa Stato-Mafia degli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno e per l’ex parlamentare Marcello Dell’Utri.

 

 

Meloni, tornano Appunti di Giorgia: al centro l’appello sul premierato e il G7 in Puglia

«Voi cosa volete fare, volete contare e decidere o stare a guardare mentre i partiti decidono per voi? Questa è la domanda che faremo se sarà necessario e quando sarà necessario». Guarda dritto in camera la premier Giorgia Meloni mentre con queste parole si rivolge agli italiani durante il video intitolato Appunti di Giorgia. Nonostante a un eventuale referendum sul premierato manchi più di un anno, la presidente del Consiglio non perde tempo e lancia il suo quesito ai cittadini. Sul protocollo d’intesa con Tirana per i migranti, si esprime invece definendolo «un modello per le altre nazioni dell’Unione europea». Chi non la pensa così, afferma «può dire quello che vuole ma non sostenere che vogliamo deportare qualcuno in una nazione candidata a entrare nell’Ue».

«Non c’è niente che possa buttarci giù»

Con alle spalle le fotografie dei predecessori, rivolgendosi a loro, prosegue: «Solo uno è rimasto in sella cinque anni, Silvio Berlusconi» ma «con due governi diversi», ha sottolineato la premier. E ancora: «C’è uno spazio vuoto, dove comparirà anche la mia foto, alla fine del mio mandato. Ma ci vuole tempo, almeno 4 anni». Le difficoltà «sono molte»  – spiega – «ma non c’è davvero niente che possa buttarci giù soprattutto fin quando c’è il consenso degli italiani». Cambiando scenografia, Meloni annuncia poi la sede del G7 italiano, dal 13 al 15 giugno 2024 in Puglia, nella Valle d’Itria, a Borgo Egnazia e termina affermando che la «sola endemica ragione» delle difficoltà storiche dell’Italia è la «debolezza della politica».

Cesara Buonamici nominata direttore ad personam del Tg5, affiancherà Clemente Mimun

Cesara Buonamici diventa direttore ad personam del telegiornale di Canale5. Secondo la notizia, diffusa da LaPresse, dopo l’esperienza al Grande Fratello, affiancherà Clemente Mimun. La nuova nomina segue quella della promozione a vice direttore operativo di Alfredo Vaccarella. Il ruolo di nuovo vicedirettore vicario va a Claudio Fico, mentre Elena Guarnieri diventa vicedirettrice ad personam della redazione milanese.

Il nuovo piano di organizzazione

Sempre secondo l’agenzia di stampa, per i prossimi anni il direttore del Tg5 Clemente Mimun, starebbe mettendo a punto un profondo piano di organizzazione che prevede l’innesto di giornalisti senior di grande esperienza, ma in particolare di molti giovani, per una sempre maggiore attenzione a temi come l’intelligenza artificiale, il web, i rischi crescenti di fake news e l’ambiente.

 

 

Indi Gregory, la corte inglese rifiuta l’appello dei genitori: lunedì il distacco delle macchine

L’appello dei genitori di Indi Gregory per impedire il distacco delle macchine che la tengono in vita è stato rifiutato. La decisione arriva dai giudici inglesi a conclusione dell’udienza di venerdì 10 novembre. Il termine per il distacco dei supporti vitali è fissato per lunedì. La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall’avvocato Simone Pillon, che, in contatto con i legali inglesi e la famiglia della piccola, stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda.

La lettera della premier Giorgia Meloni

Il governo si è appellato alla Gran Bretagna per il trasferimento di Indi Gregory in Italia in nome della Convenzione dell’Aia del 1996. La premier Giorgia Meloni, giovedì 9 novembre, ha scritto una lettera al Lord cancelliere e segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito con l’obiettivo di “sensibilizzare le autorità giudiziarie” inglesi per consentire alla piccola di “accedere al protocollo sanitario di un ospedale pediatrico italiano”. La lettera mira dunque a sbloccare la situazione “in tempo utile perché Indi possa accedere a questa possibilità nello spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue i due Paesi”. Meloni nella lettera fa inoltre  riferimento all’articolo 32 della Convenzione dell’Aia sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori.

L’intervento italiano “non è nello spirito della Convenzione”

Per il giudice inglese Peter Jackson l’intervento italiano per il caso di Indi Gregory, ai sensi della Convenzione dell’Aia, “non è nello spirito della Convenzione” stessa. I tribunali inglesi, secondo i giudici, sono nella posizione migliore per valutare “l’interesse superiore” della bambina, quindi non è necessario un tribunale italiano. Il padre della bimba, Dean Gregory, si è rivolto direttamente ai media italiani per lanciare un appello: «Pensiamo che sia nel miglior interesse di Indi venire in Italia per ricevere le cure che potrebbero aiutarla a respirare, aprendo una valvola attraverso l’impianto di uno stent, per poi poterci concentrare sulla sua malattia mitocondriale che può essere trattata con queste terapie. Sappiamo che Indi è una combattente, lei vuole vivere, e non merita di morire».

Ochoa e il palo salvano la Salernitana, rimonta a metà per il Sassuolo: finisce 2-2 a Reggio Emilia


Termina 2-2 il match del Mapei Stadium tra Sassuolo e Salernitana che ha aperto la 12ª giornata della Serie A 2023-2024. I neroverdi rimontano due gol alla formazione di Pippo Inzaghi grazie alla doppietta di Thorstvedt e poi vedono sfumare la vittoria per un Ochoa in grande serata e un pizzico di sfortuna.
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Migranti, Meloni difende patto con l’Albania: “Non è deportazione, Tirana candidata a entrare in Ue”


Giorgia Meloni, in una nuova puntata degli 'appunti di Giorgia', ha ribadito che l'accordo con l'Albania per costruire due centri migranti è "innovativo" e "storico", dicendo che non si può parlare di "deportazione". Poi ha parlato del premierato, attaccando le opposizioni: "Era abituate a governare senza vincere le elezioni".
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