Dal Mes al Piano Mattei, un governo di indecisionisti che bluffano

Gli indecisionisti. Del Mes, per esempio, si sono perse le tracce. Come ha fatto notare il sito Pagella politica, il dibattito in Italia è precox. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a discussioni spente nel giro di qualche ora come sul missile francese della strage di Ustica dopo un’intervista a Giuliano Amato: stupore, furore, opinionismo inviperito e poi alla sera tutti a letto a dormire. Del finanziamento tedesco alle Ong nel Mediterraneo si è scritto come se dovesse essere la fine di qualsiasi relazione diplomatica tra Italia e Germania. A leggere il giornali sembrava la fine dell’Europa come l’abbiamo sempre pensata, con dirigenti di partito che apparivano pronti alla crocifissione. Passata la buriana sono ricominciati i baci, gli abbracci e le scatole di cioccolatini in regalo.

Gentiloni nemico del giorno e il caos sullo spot Esselunga

Paolo Gentiloni accusato di «giocare con un’altra maglia a Bruxelles» è stato l’episodio breve della serie “un nemico al giorno” tanto cara al governo. Si è chiusa talmente presto e bene che si può saltare senza la paura di perdere il filo. Imbarazzante a dir poco è stato il duello sulla pesca dell’Esselunga che ha visto in prima fila anche la presidente del Consiglio, sempre parca nelle dichiarazioni di intenzioni politiche ma sorprendentemente prodiga di opinioni sulla frutta tradizionale. Chissà cosa avranno pensato all’estero di una nazione che si accapigliava su uno spot pubblicitario.

Apostolico era il male della Patria, poi tutti appresso a Giambruno

La giudice di Catania Iolanda Apostolico è stata presentata come nemica della Patria, possibile elemento di rovesciamento della pace sociale italiana. La giustizia italiana non ha ancora deciso se la sua decisione di non convalidare il trattenimento di quattro migranti tunisini, ma la politica ha già emesso la sua sentenza della sua Cassazione: disinteressato silenzio. Della separazione di Giorgia Meloni e Andrea Giambruno si è scritto talmente tanto e tumultuosamente che a ripensarci oggi provoca quasi imbarazzo. I litigi tra Marina Berlusconi e la presidente del Consiglio promettono di essere pillole che torneranno a giorni alterni.

Tante scenate sul Mes, però alla fine il governo dovrà cedere

Poi c’è il Mes. Il Mes che è diavolo e acqua santa, salvifico e poi subito drammatico, indispensabile e poi truffa. Ma sul Mes gli indecisionisti non potranno bluffare a lungo. Per questo il caso fa specie. Come degli immaturi di fronte ai problemi dalle parti del governo decidono di non parlarne, chiedono di non farne parlare. Però l’Europa bussa e non si potrà fingere che in casa non ci sia nessuno ancora per molto. «Alla fine dovremo cedere, ma almeno speriamo di chiedere qualcosa in cambio», mi disse qualche settimana fa a microfono spento un alto dirigente della Lega.

Dal Mes al Piano Mattei, un governo di indecisionisti che bluffano
Giorgia Meloni (Imagoeconomica).

Ma quale pugno duro, Meloni si è inginocchiata davanti ai balneari

È ormai un genere letterario invece il tira e molla sui balneari con Bruxelles che ormai ha aperto una linea diretta per le infrazioni rivolte al governo italiano. Chissà come racconteremo tra vent’anni che il governo che vorrebbe essere del “pugno duro” non riesca a non inginocchiarsi di fronte a un chiosco sulla piaggia. Decidere di non decidere. Anche l’assegno unico universale resta sotto infrazione a livello europeo. Bruxelles ha formalizzato, con l’invio di un parere motivato all’Italia, la contestazione mossa contro la principale misura di sostegno per le famiglie, entrata in vigore a marzo 2022. Il governo aveva spedito delle valutazioni che non sono state ritenute soddisfacenti.

Piano Mattei pubblicato in Gazzetta eppure è tutto rinviato

Decidere di non decidere. Sulla Gazzetta ufficiale la pubblicazione del “Piano Mattei” è un’imperdibile scena di nonsense: dalla rivoluzionaria strategia sull’immigrazione della presidente del Consiglio sparisce l’articolo che ci dice quando dovrebbe partire. Tutto rinviato: un proposito pubblicato in Gazzetta è un capolavoro di propaganda. Gli indecisionisti sono squali panpenalisti quando si tratta di punire (di più i poveracci), ma si incagliano su tutto il resto. Doveva essere il governo della “donna forte” circondata da “uomini forti”, invece è un bullo che balbetta. Ma quanto può funzionare? Questo è il tarlo che consuma ogni indecisionista.