The Crown 6 stroncata dalla critica internazionale

È disponibile dal 16 novembre la prima parte di The Crown 6, ultima stagione della serie Netflix che segue gli eventi attorno alla famiglia reale britannica. Online le prime quattro puntate, mentre le restanti sei che condurranno all’atteso finale usciranno il 14 dicembre. In attesa di scoprire i dati degli ascolti in streaming, l’epilogo della storia scritta da Peter Morgan deve fare i conti con la spietata critica internazionale, che ne ha bocciato quasi in toto gli episodi inaugurali. Dura soprattutto la stampa britannica, che ha recensito The Crown 6 con votazioni pienamente insufficienti, parlando di «cattiva scrittura» e di «fallimenti formali». C’è però anche chi ha riservato parole al miele, ricordando «scene commoventi e indimenticabili».

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The Crown 6, la critica britannica ha stroncato la serie Netflix

Particolarmente duri il Telegraph e il Guardian, che hanno attribuito rispettivamente due e una stella su cinque a The Crown 6, «una serie ossessionata dal fantasma di Lady Diana». Le prime puntate della sesta stagione, infatti, raccontano gli eventi attorno alla morte della principessa del popolo, pur non mostrando mai l’incidente a Parigi. Tuttavia, l’ex moglie di Carlo appare continuamente sotto forma di spettro o visione alla Royal Family, confortando i figli e l’erede al trono nonché dando consigli persino alla regina Elisabetta II. «Il bizzarro fantasma di Diana rappresenta la disperazione dello sceneggiatore», ha scritto la stampa britannica. «La serie ha iniziato a vacillare già durante la terza stagione, per poi perdere l’equilibrio nelle due successive», ha ricordato il Telegraph. «Ora sta invece precipitando nell’abisso».

Troppe inesattezze storiche e una scrittura scadente. La stampa britannica ha stroncato la serie The Crown 6, dal 16 novembre su Netflix.
Il poster ufficiale della serie The Crown 6 (Netflix, Facebook).

Contrariamente alla narrazione, i media inglesi hanno però elogiato le performance degli attori. Sugli scudi per il Times, curiosamente, proprio la performance di Elizabeth Debicki, che veste i panni di Diana. «La sua empatia nel ritrarre le ultime otto settimane della principessa è straordinaria», si legge nella recensione. Le star della serie rappresentano il punto di forza anche per Empire che, assegnando quattro stelle su cinque a The Crown 6, ha descritto le quattro puntate iniziali come «un mix di lacrime, filmati realistici e fantasmi per piangere ancora una volta la principessa». Sulla produzione Netflix si è espresso anche il Financial Times che per un giorno ha abbandonato l’economia per raccontare lo show del momento, descritto però come «privo di ispirazione».

Non solo il fantasma di Lady D, sotto accusa anche inesattezze storiche

Non sono mancate anche alcune precisazioni circa importanti incongruenze con la realtà. «Come storica, a volte mi è venuto da piangere», ha raccontato Kelly Swaby, esperta della Royal Family, alla Bbc. «La gente si aspetta un elevato grado di precisione, data la qualità eccelsa della produzione. Qualche licenza artistica di troppo però c’è, scaturita dal fatto che nessuno sa come sono andati gli eventi a corte». Per esempio, non è noto come l’allora principe Carlo abbia comunicato ai figli la notizia del decesso di Lady D. Sotto accusa poi anche l’immagine di Mohamed Al-Fayed, padre di Dodi che intraprese una relazione con Diana. «The Crown sostiene che abbia organizzato lui la storia d’amore, ma è una totale assurdità», ha detto a Deadline Michael Cole, ex portavoce dell’imprenditore egiziano. «Era felice di quel rapporto, ma non ha imposto la loro unione».

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