Giambruno e la telefonata che gli aprì le porte di Mediaset

Dopo il rientro di Andrea Giambruno in Mediaset, ma stavolta dietro le quinte, sul suo caso è tornato a parlare Antonio Ricci che ha confermato la fine dei fuorionda aggiungendo che se parlasse l’ex fidanzato di Giorgia Meloni «scoppierebbe un casino». Tra le rassicurazioni di Pier Silvio Berlusconi, che ha specificato di non aver avuto un ruolo nella pubblicazione dei fuorionda, spunta una ricostruzione di Repubblica sul giornalista e sui suoi esordi. Secondo il quotidiano, ad aprire le porte di Mediaset a Giambruno sarebbe stata una telefonata, quella di Fedele Confalonieri. Si parla infatti di «un autorevole esponente lombardo di Fratelli d’Italia che conosce bene anche Adriano Galliani e Mauro Crippa».

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La carriera e gli esordi

Repubblica ripercorre gli esordi di Giambruno e la carriera che «sembra davvero quella di un underdog». Viene da una famiglia borghese, studia all’università Cattolica del Sacro Cuore. Inizia a lavorare per Telenova e intorno al 2010 con Mattino Cinque, allora diretto da Claudio Brachino. A segnalarlo è Lele Mora e in riferimento a quegli anni c’è chi assicura: «Giambruno non era uno che saliva al secondo piano dell’appartamento di Lele, dove c’erano molte donne e ragazzi belli». Intanto Giambruno approda a Quinta Colonna con Paolo Del Debbio per rientrare a Mattino Cinque, dove cura la nota politica. Negli studi di Mediaset, l’incontro con Giorgia Meloni. Poco dopo l’inizio della relazione con la premier, va a lavorare a Matrix a Roma, dove la conduzione è affidata a Luca Telese.

La telefonata

Come riportato dal quotidiano, la svolta sarebbe arrivata da una telefonata in cui viene detto: «Assumetelo», su sostegno dell’autorevole esponente lombardo di FdI di cui tuttavia non si fa il nome. Giambruno passa quindi a Tgcom24, arrivando a condurre qualche telegiornale. Dopo l’intervista in cui Meloni dice che non deve nulla a Berlusconi, torna di nuovo dietro le quinte fino alla conduzione di Diario del Giorno. Sulla diffusione dei fuorionda da parte di Striscia, Ricci continua a sostenere che nessuno sapesse degli audio.