Svezia, la polizia autorizza il rogo del Corano fuori da una moschea di Stoccolma

La polizia svedese ha dichiarato di aver concesso un permesso per una protesta durante la quale l’organizzatore Rasmus Paludan intende (di nuovo) bruciare un Corano, questa volta fuori dalla moschea principale di Stoccolma. Il rogo dovrebbe avvenire nel pomeriggio di mercoledì 28 giugno, all’inizio della tre giorni di festa musulmana di Eid al-Adha. Il via libera è arrivato dopo una sentenza di una corte d’appello svedese, che aveva respinto il divieto di bruciare il Corano imposto dalla polizia a seguito del rogo del libro sacro musulmano davanti all’ambasciata turca a Stoccolma, avvenuto a gennaio: la protesta dell’attivista della destra estremista Paludan aveva provocato settimane di proteste, con numerosi arresti, e inviti a boicottare i prodotti svedesi.

Svezia, la polizia autorizza il rogo del Corano fuori da una moschea di Stoccolma. L'iniziativa dell'estremista di destra Rasmus Paludan.
Bandiera della Svezia data alle fiamme a Kandahar, in Afghanistan (Getty Images).

A gennaio il rogo del Corano aveva provocato anche le proteste della Turchia

L’iniziativa aveva suscitato forti proteste non solo in Svezia, ma anche in gran parte del mondo islamico, come l’Afghanistan e la Turchia, complicando ancora di più la strada della Svezia verso l’adesione alla Nato, già ostacolata da Ankara per la questione dei rifugiati politici curdi che si trovano nel Paese scandinavo e che il governo turco considera terroristi. «Non è un segreto che il governo svedese ritenga importante la libertà di espressione, è un principio che difendiamo», aveva detto il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstrom dopo aver incontrato a Bruxelles l’omologo turco Mevlut Cavusoglu.

Svezia, la polizia autorizza il rogo del Corano fuori da una moschea di Stoccolma. L'iniziativa dell'estremista di destra Rasmus Paludan.
La polizia turca schierata all’esterno del consolato svedese a Istanbul (Getty Images).

La festa di Eid al-Adha ricorda l’atto di sottomissione a Dio del profeta Abramo

Eid al-Adha è la festa con la quale i musulmani ricordano la sottomissione a Dio di Abramo, pronto a sacrificare il figlio primogenito Ismaele avuto dalla schiava Agar, secondo la tradizione araba prima di avere Isacco dalla moglie Sara. Le celebrazioni durano tre giorni, con date variabili in base agli avvistamenti della luna in diverse parti del mondo. Nel corso della festa, che nel 2023 cade dal 28 giugno al primo luglio, i musulmani fanno visita a parenti e amici, si scambiano regali e saluti, visitano i cimiteri per rendere omaggio ai defunti.

Klimt, l’ultimo ritratto venduto a 86 milioni di euro: record europeo

Un nuovo record europeo per la vendita di un’opera d’arte è stato battuto nelle scorse ore con un’asta da Sotheby‘s da Guiness da Primati: il quadro di cui si sta parlando in questo caso è l’ultimo ritratto del pittore Gustav Klimt (1862-1918) intitolato Dama con ventaglio.

La Dama con Ventaglio di Gustav Klimt venduta al prezzo record di 86 milioni di euro

L’opera del pittore austriaco (celeberrimo il suo Bacio) è finito all’asta presso la celebre casa d’aste Sotheby’s ed è stato venduto al miglior offerente, che in questo caso è stato disposto a pagare l’astronomica cifra di 74 milioni di sterline, corrispondenti a circa 86 milioni di euro.

Al momento della morte dell’artista l’opera si trovava posizionata sul cavalletto. L’artista morì all’improvviso a causa di un ictus che l’aveva colpito all’età di 55 anni (era il 1918) come conseguenza dell‘influenza spagnola che aveva contratto. Fino ad oggi, l’opera era rimasta uno dei pochissimi prodotti del genio del pittore ad essere ancora in mano a privati. Secondo Sotheby’s, si tratta di «un’ode alla bellezza assoluta».

Le caratteristiche dell’opera di Klimt

Il quadro è un omaggio all’arte nipponica, ma anche all’Art Nouveau e al Simbolismo. Iniziata nel 1917 e poi rimasta incompiuta, è di fatto un quadro che racchiude in sé tutta la filosofia pittorica del suo artista, rappresentando una donna sensuale e ammiccante circondata da tessuti colorati pregiati e con in mano un ventaglio. Il personaggio al centro dell’opera è misterioso, fiero e invita l’osservatore ad apprezzare tutti i dettagli pittorici intorno, immergendosi nella bellezza di uno stile unico nel suo genere.

Secondo quanto dichiarato dal responsabile delle vendite di quadri impressionisti e moderni di Sothebys, Thomas Boyd-Bowman, «La bellezza e la sensualità del ritratto è da ritrovarsi nei dettagli.[…] le pennellate di blu e di rosa che ravvivano la pelle della protagonista, le linee eteree delle ciglia e le labbra socchiuse che danno carattere al volto».

Claudia Zanella: età, compagno, figlia e film dell’ex moglie di Fausto Brizzi

Claudia Zanella, nata a Firenze il 30 marzo 1979, è un’attrice e modella. Ha recitato in diversi film importanti di Salvatores e Bellocchio e fino al 2018 è stata sposata con il regista Fausto Brizzi.

Claudia Zanella: biografia e carriera

La Zanella ha esordito al cinema interpretando alcuni cortometraggi e per poi prendere parte, all’inizio degli anni Duemila, ai film L’amore ritorna per la regia di Sergio Rubini e Quo vadis, baby? diretto da Gabriele Salvatores. Nel 2006 ha recitato in Il giorno + bello, regia di Massimo Cappelli, e Il regista di matrimoni per la regia di Marco Bellocchio. Nel 2007 è stata una degli interpreti del film di Giovanni Veronesi Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi e l’anno seguente della pellicola Amore che vieni, amore che vai, regia di Daniele Costantini. L’ex marito Fausto Brizzi l’ha diretta in film come Pazza di me del 2013 e Forever Young nel 2016. Ha poi lavorato per la televisione in film come Briciole (2005) sul tema dell’anoressia, Troppi equivoci e nella miniserie tv Fidati di me. Nel 2020 ha partecipato all’ultimo episodio della dodicesima stagione di Don Matteo, mentre nel 2021 è entrata nel cast del film Diversamente di Max Nardari.

Claudia Zanella, tra carriera e vita privata
Claudia Zanella e Giulia Bevilacqua al Festival di Cannes 2011 (Getty Images).

Claudia Zanella: la vita privata

Claudia è stata sposata dal 19 luglio 2014 al 2018 con il regista romano Fausto Brizzi. Il 28 febbraio 2016 è nata la loro prima figlia, Penelope Nina, ma i due si sono separati due anni dopo. Pare che l’attrice nel 2019 stesse già con un altro uomo, l’insegnante di pugilato Luigi Cesolini 11 anni più giovane di lei. Oltre a essere attrice, la Zanella è anche un’attivista vegana e il suo ultimo libro, Meglio un giorno da vegana – La scelta che ha cambiato le nostre vite, tratta proprio quest’argomento. L’attrice ha però dichiarato di non apprezzare i vegani estremisti, dicendo anche che i confronti con loro sono molti aspri perché sono contrari anche ai vegetariani.

Pink, un fan le lancia le ceneri della madre morta durante il concerto

Si sta svolgendo proprio in queste ultime settimane la nuova tournée di Alecia Moore in arte Pink, una delle cantanti pop più amate al mondo che però ancora una volta ha deciso di non passare per l’Italia, nemmeno per una misera data. Un vero peccato, visto che il suo Summer Carnival Tour 2023 sta riservando a tutti i suoi fedelissimi fan tante sorprese inaspettate e momenti capaci di lasciare a bocca aperta, proprio come quello avvenuto pochissime ore fa al British Summer time Festival di Londra.

Una fan lancia a Pink un sacchetto con le ceneri della madre: la reazione della cantante

Ad un certo punto, nel pieno dell’esibizione live del brano Just like a pill, una persona tra il pubblico ha voluto “omaggiare” l’artista con uno strano sacchetto lanciatole dal parterre. All’interno c’erano, udite udite, nientepopodimeno che le ceneri della sua defunta madre. Non è dato sapere come l’artista sia venuta a conoscenza del contenuto del sacchetto ma probabilmente la fan che gliel’ha lanciato stringeva fra le mani un cartello dove veniva spiegato cosa si trovasse al suo interno.

Quando Pink si è resa conto di cosa stava succedendo si è guardata intorno spaesata e basita per quanto accaduto, per poi poggiare il sacchetto a terra proseguendo a cantare come se nulla fosse successo. Ecco il video di quello che è accaduto.

Non si è nemmeno trattato dell’unico bizzarro regalo che la cantante ha ricevuto sul palco. A poche ore di distanza, infatti, un altro fan nel pubblico ha omaggiato l’artista con un’enorme forma di brie che in qualche modo è riuscito a far passare dai controlli di sicurezza.

Una tournée davvero spettacolare

Anche questi nuovi live di Pink sono caratterizzati, al di là delle sorprese dei fan, da idee di messa in scena per molti versi folli. La cantante dà infatti il via al concerto appesa a due enormi elastici, calandosi da diversi metri d’altezza. Anche la chiusura è spettacolare: come già fatto in tour passati, l’artista vola letteralmente sul pubblico appesa a dei cavi sospesi intonando So What? una delle sue canzoni più celebri.

Kevin Spacey, al via a Londra il processo per aggressioni sessuali

Inizia il 28 giugno presso la Southwark Crown Court di Londra il processo contro Kevin Spacey, accusato di aver aggredito sessualmente quattro uomini tra il 2001 e il 2013. Vincitore di due Oscar per I soliti sospetti (1995) e American Beauty (1999), l’attore 63enne è stato accusato di molestie per la prima volta nel 2017, nelle prime settimane del movimento #MeToo, cominciato con le rivelazioni degli abusi commessi dal produttore cinematografico Harvey Weinstein.

Kevin Spacey, al via a Londra il processo per aggressioni sessuali nei confronti di quattro uomini, avvenute tra il 2001 e il 2013.
Kevin Spacey, due volte premio Oscar (Getty Images)

Il processo durerà quattro settimane, 12 gli abusi di cui è accusato

Nel corso del processo, che durerà quattro settimane, verranno dibattute 12 accuse di aggressione sessuale. A maggio del 2022 Spacey (che si dichiara innocente) è stato incriminato dalla procura della Corona britannica per cinque presunte violenze nei confronti di tre uomini, commesse tra il 2005 e il 2013, in un periodo durante cui Spacey era direttore artistico dell’Old Vic Theatre di Londra. A novembre dell’anno passato sono state poi aggiunte altre sette incriminazioni per violenze sessuali nei confronti di un altro uomo, che avrebbe costretto a una «relazione sessuale non consensuale» tra il 2001 e il 2004.

Le accuse di Anthony Rapp, da cui Spacey è stato poi prosciolto

Come detto, però, le prime accuse per la star di Hollywood erano arrivate già nel 2017, quando a puntare il dito contro di lui era stato il collega Anthony Rapp. Quest’ultimo aveva accusato il collega di averlo molestato sessualmente durante una festa nel 1986, quando Rapp aveva 14 anni e Spacey 26. A ottobre 2022 l’attore due volte Premio Oscar è stato prosciolto: la giuria ha concluso che non avesse toccato le parti intime di Rapp, il quale aveva presentato le accuse sfruttando il Child Victims Act, legge dello stato di New York che permette di rendere temporaneamente ammissibili vecchie accuse di molestie, anche trascorsi i normali tempi della prescrizione.

Kevin Spacey, al via a Londra il processo per aggressioni sessuali nei confronti di quattro uomini, avvenute tra il 2001 e il 2013.
Kevin Spacey nel 1999, all’apice della fama (Getty Images)

Dal 2017 Spacey ha praticamente smesso di lavorare come attore

Da quando è stato accusato da Rapp, Spacey ha praticamente smesso di recitare. Nel 2017 le sue scene in Tutti i soldi del mondo, in cui originariamente interpretava J. Paul Getty, sono state tagliate e girate nuovamente con Cristopher Plummer al suo posto. Nello stesso anno è stato escluso da House of Cards, serie Netflix di cui era stato protagonista per cinque stagioni nel ruolo di Frank Underwood. Otto persone della troupe della serie hanno raccontato che il set era un posto «tossico» per i giovani maschi, a causa dei comportamenti inappropriati di Spacey. A gennaio 2023, la decisione del Museo nazionale del Cinema di Torino di consegnargli il premio alla carriera Stella della Mole ha sollevato aspre critiche, proprio a causa dei procedimenti giudiziari in corso.

Scuola, abbassati i voti di condotta degli studenti che hanno colpito la prof con i pallini

Dietro front da parte dell’istituto Viola Marchesini di Rovigo, la scuola dove lo scorso anno due studenti si erano permessi di portare in classe una pistola a pallini con la quale avevano ferito la loro insegnante, Maria Cristina Finatti. Grazie alla richiesta di revisione fatta da parte del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, l’istituto veneto ha preso la decisione di abbassare il voto di condotta dei due responsabili della grave aggressione, da più parti considerato fin troppo alto.

Abbassato il voto di condotta agli studenti che spararono alla loro docente in classe

I fatti risalgono allo scorso 11 ottobre: Finatti si trovava impegnata come ogni giorno a fare lezione di scienze, quando ad un certo punto un ragazzo della sua classe aveva deciso di tirare fuori una pistola a pallini sparandole un paio di colpi, tutto questo mentre un suo compagno complice filmava la scena e mentre gli altri ridacchiavano. Il motivo dietro al gesto sconsiderato dei due giovani era la loro volontà di caricare il filmato sui social, per diventare virali. Peccato che la professoressa in questione, evidentemente sconvolta per quanto accaduto, ha rischiato di perdere un occhio e, alla fine, ha preso la decisione di denunciare l’intera classe.

Giorni fa era emersa la notizia che alcuni dei responsabili del gesto non solo erano stati promossi all’anno successivo, ma che avevano preso persino 9 in condotta, quasi il massimo. Una decisione da parte della scuola che aveva lasciato senza parole non solo la docente ma anche tutta l’opinione pubblica. Da qui il necessario cambio di rotta richiesto dal ministero, con Valditara che aveva dichiarato: «Non basta mandare gli ispettori, interverremo anche sul voto di condottae».

La decisione del consiglio di classe e i nuovi voti

I docenti dell’istituto, riunitisi nelle scorse ore in consiglio di classe, hanno così accolto la richiesta del MIUR e della preside della scuola Isabella Sgarbi: alla fine allo studente che aveva preso 9 in condotta è stato attribuito un 7, mentre agli studenti coinvolti che avevano inizialmente avuto un 8 è stato dato un 6.

Teo Teocoli: età, moglie, figli e malattia del comico

Teo Teocoli, nato a Taranto il 25 febbraio 1945, è un attore, comico, imitatore, cabarettista e conduttore televisivo. Lo si ricorda per le sue imitazioni, tra i tanti, di Gabriele Albertini, Franco Califano, Ray Charles, Maurizio Costanzo e Massimo Moratti ma anche per il personaggio di Felice Caccamo.

Teo Teocoli: biografia e carriera

Nel 1965 ottenne il suo primo contratto discografico e debuttò con la canzone Una mossa sbagliata alla Caravella dei successi di Bari, nella quale conobbe e si fidanzò con Wilma Goich. Teocoli esordì negli Anni 70 come cabarettista al Derby insieme a Massimo Boldi, Cochi e Renato e Giorgio Faletti e continuò la sua carriera da cantante. Arrivò in televisione nel 1973 con una partecipazione di contorno nella trasmissione Il poeta e il contadino trasmesso da Rete 2, con Cochi e Renato. Dopo Drive In e Una rotonda sul mare, nel 1989 propose nella trasmissione Emilio il personaggio di Peo Pericoli (un tifoso del Milan). Sempre negli Anni 80 è diventato protagonista di svariati film come Una vacanza bestiale (1981), Eccezzziunale… veramente (1982) e I miei primi 40 anni (1987), tutti di Carlo Vanzina, e Grandi magazzini (1986) di Castellano e Pipolo. Nel 1991 ha condotto Striscia la notizia, mentre l’anno seguente è stato il presentatore di Scherzi a parte e uno dei primi a condurre Mai dire gol.

Teo Teocoli e la sua carriera, tra film e imitazioni
Teo Teocoli in un suo show (Facebook).

Tra gli Anni 90 e 2000, è stato nel cast di Papà dice messa di Renato Pozzetto del 1996, Bar Sport (2011) di Massimo Martelli, I 2 soliti idioti (2012) di Enrico Lando e Forever Young (2016) di Fausto Brizzi. Tornando alla tv, nella stagione 2006-2007 ha partecipato alla trasmissione Che tempo che fa in onda il sabato sera su Rai 3, a Rockpolitik su Rai 1 e alla Domenica Sportiva su Rai 2. Nel 2014 era entrato a far parte del cast di Ballando con le stelle in coppia con Natalia Titova, ma è stato costretto a ritirarsi dopo tre puntate per problemi fisici. Teocoli è tornato a esibirsi in tv nel novembre del 2021 partecipando a Zelig con il suo celebre personaggio Felice Caccamo.

Teo Teocoli e la sua carriera, tra comicità e vita privata
Teo Teocoli in un suo show (Facebook).

Teo Teocoli: la vita privata e la malattia

Il comico è sposato con Elena Fachini dal 1989, quando nacque anche la loro prima figlia Anna Adele Letizia, seguita dalle sorelle Paola (1991) e Chiara (1992). Purtroppo nel 2021 ha dovuto annullare le tappe del suo spettacolo Tutto Teo a causa di un problema di salute che ha avuto già in passato, circa vent’anni fa. Nella nota ufficiale sui canali social non ha mai fornito ulteriori precisazioni, ma il presentatore nei mesi successivi è apparso sereno e totalmente ristabilito. In un post Facebook aveva scritto: «Ciao a tutti, grazie dell’interessamento, mi ha fatto piacere che molta gente si sia interessata. Mi dispiace anche per le altre serate che purtroppo salteranno, però grande solidarietà e benevolenza. Si è rotta una sequenza di quasi vent’anni senza un intoppo, stavolta c’è stato. Succede, grazie a tutti comunque».

Caltagirone show in Commissione finanze del Senato

Parata da grandi occasioni in Commissione finanze del Senato ad ascoltare Francesco Gaetano Caltagirone, uno dei grandi nomi del capitalismo italiano, convocato per conoscere le sue osservazioni in merito al Ddl Capitali. Il costruttore-editore non ha deluso la platea dei big della politica di solito assenti alle audizioni, discettando contro con il meccanismo della lista del cda per le società quotate, che «rischia, con un’iperbole, di creare una autocrazia». Ad ascoltarlo con grande interesse c’erano Matteo Renzi, che pur facendoci parte in commissione non va quasi mai, e una parata di capigruppo, da Stefano Patuanelli a Francesco Boccia, da Lucio Malan alla portavoce di Azione Mariastella Gelmini.

Spazio, la nuova tuta dell’Esa parlerà anche italiano

Pensatela come la nuova ‘divisa’ spaziale di AstroSamantha. Con un tocco molto italiano. La tuta degli astronauti dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea (7,2 miliardi di euro di bilancio e 2.200 dipendenti), nascerà infatti sulla base di cinque proposte che hanno vinto il concorso lanciato dalla stessa agenzia. Sono arrivati 90 progetti da tutta Europa e la giuria ha scelto i progetti di Alberto Piovesan (Vicenza), Flavio Gentile (Fasano, in provincia di Brindisi), João Montenegro (Lisbona), Oussama Guarraz (Rennes, Francia), Maurizio de Vincentiis (Roma). Il 28enne Piovesan, in particolare, è il direttore creativo di D air Lab, la società di Lino Dainese che oltre ad aver creato l’air bag per i motociclisti, sta elaborando – fra l’altro – le nuove tute per la vita in Antartide. La sua idea però, ha sottolineato, è stata sviluppata al di fuori del D air Lab. I cinque sono stati premiati nel centro aerospaziale vicino Colonia dagli astronauti Marco Alain Sieber, Raphäel Liégeois, Sophie Adenot, Pablo Álvarez Fernández, Meganne Christian.

Spazio, la nuova tuta dell'Esa parlerà anche italiano
Il progetto di Piovesan.

L’obiettivo è realizzare la futura tuta Esa per le attività extraveicolari

L’obiettivo è creare la futura tuta dell’Esa per attività extraveicolari (Eva), tenendo naturalmente conto delle condizioni estreme in cui operano gli astronauti. Ai partecipanti  è stato chiesto di progettare una tuta che fosse immediatamente riconoscibile. La giuria ora è al lavoro per mixare le idee vincitrici. Il nuovo design sarà utilizzato, in prima istanza, per produrre repliche per mostre o registi, per la divulgazione delle attività Esa e dell’esplorazione spaziale in generale. In seguito, i modelli serviranno per realizzare tute di addestramento.

Gli attori di Hollywood minacciano lo sciopero: da Meryl Streep a Rami Malek, cosa chiedono

Dopo gli sceneggiatori, fermi dal 2 maggio, a Hollywood potrebbero incrociare le braccia anche gli attori. Come ha riportato in anteprima Rolling Stone, oltre 300 interpreti del cinema, tra cui importanti star di fama mondiale, hanno inviato una lettera al Sag-Aftra, il sindacato statunitense che ne difende i diritti in termine di retribuzione e condizioni sul posto di lavoro. «Uno sciopero porta incredibili difficoltà a molte persone e nessuno lo vuole», hanno dichiarato in coro gli attori. «Siamo però pronti a farlo per il bene del nostro settore». Il sindacato è infatti impegnato in difficili colloqui con l’Amptp, che rappresenta le società di produzione, per raggiungere un accordo sui contratti entro il 30 giugno. Tra i firmatari spiccano i nomi di Meryl Streep, Glenn Close, Jennifer Lawrence, Brendan Fraser e Rami Malek.

LEGGI ANCHE: Sciopero sceneggiatori di Hollywood: le ricadute sui lavoratori dello spettacolo

Il contenuto della lettera firmata da 300 attori di Hollywood

«Riteniamo che i nostri salari, il mestiere, la libertà creativa e il potere del sindacato si siano indeboliti nell’ultimo decennio», hanno concordato gli attori. «Dobbiamo invertire questa tendenza». Parlando del 2023 come di un punto di svolta senza precedenti, le star hanno sottolineato come «i membri del sindacato potrebbero dover fare sacrifici che la leadership non è pronta ad affrontare». Nel comunicato, hanno ricordato la crescita dello streaming, cui non ha fatto seguito un equo aumento dei compensi, ma anche le difficoltà dei lavoratori con l’assistenza sanitaria, le pensioni e i processi del casting. «Gli occhi della storia sono puntati su di noi», hanno proseguito gli interpreti di Hollywood. «Non è il momento di accontentarsi di un compromesso». Il sindacato Sag-Aftra ha intanto parlato di «colloqui positivi» con le produzioni, anche se il tempo per stipulare un accordo stringe sempre più.

La lettera delle star di Hollywood ha dedicato anche ampio spazio all’evoluzione dell’intelligenza artificiale e al sempre più massiccio ruolo che sta assumendo nella settima arte. Basti pensare alla serie tivù dei Marvel Studios Secret Invasion, i cui titoli di testa sono stati generati mediante l’utilizzo di un software IA. «È vitale che la negoziazione protegga le nostre sembianze», hanno specificato gli attori statunitensi. «Chiediamo che si assicuri un’equa ricompensa quando parte del nostro lavoro serve per addestrare l’intelligenza artificiale». In chiusura, la lettera ha posto l’accento sul senso di appartenenza al sindacato Sag-Aftra di tutti i suoi membri per «arrivare sino in fondo alla questione per il nostro futuro».

Da Jennifer Lawrence a Rami Malek, le star più famose che minacciano lo sciopero

Tra i firmatari della lettera figurano grandi celebrità di Hollywood, tra cui numerosi premi Oscar. Si sono schierati in difesa del settore infatti Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Rami Malek e Brendan Fraser, vincitore nell’ultima edizione come “Miglior attore protagonista”. Sostegno anche da parte di Kevin Bacon, Elizabeth Banks e Jordana Brewster (Mia in Fast and Furious). Impossibile non citare anche Glenn Close, Olivia Cooke (Alicent da adulta in House of the Dragon), Ariana De Bose e David Duchovny (Fox Mulder nella serie X Files). Hanno manifestato il loro appoggio Ben Stiller, Neil Patrick Harris, Maya Hawke (Robin in Stranger Things), Liam Neeson, Elliot Page, Zachary Quinto (il giovane Spock di Star Trek), Amy Schumer, Constance Wu e Mark Ruffalo.

Possibile sciopero delle star di Hollywood contro stipendi bassi e poco spazio alla creatività. Da Meryl Streep a Brendan Fraser, la lista.
Da sinistra Jennifer Lawrence, Brendan Fraser e Meryl Streep (Getty Images).

Pare Parecchio Parigi, al via le riprese del nuovo film di Leonardo Pieraccioni

Pare Parecchio Parigi è il titolo del nuovo film di Leonardo Pieraccioni di cui sono iniziate a Roma le riprese. Nel cast, insieme a lui, anche Chiara Francini, Giulia Bevilacqua e Nino Frassica.

La trama del nuovo film di Pieraccioni

Il ciak di inizio è scattato lunedì 26 giugno 2023. Il nuovo film del regista toscano è prodotto da Levante in collaborazione con Rai Cinema. Pare Parecchio Parigi nasce da un soggetto di Leonardo Pieraccioni e Filippo Bologna, mentre la sceneggiatura è scritta da Leonardo Pieraccioni e Alessandro Riccio.

Leonardo Pieraccioni (Getty Images).

Per esaudire il desiderio, ormai rimpianto, che ha un vecchio e malatissimo padre (Nino Frassica) di non aver fatto un viaggio a Parigi con i figli (Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua), ecco che i tre fratelli che non si parlano da cinque anni fingeranno di partire con lui da Firenze a bordo di un camper, che non uscirà mai dai confini di un maneggio di cavalli. Quel viaggio, messo in scena perché ai figli è stato proibito di allontanare il padre dalla struttura ospedaliera che glielo ha affidato, diventerà una paradossale, avventurosa e irresistibile occasione per tentare di far riavvicinare i fratelli e cercare di riconciliarsi con il loro papà.

Parecchio Parigi, al via le riprese del nuovo film di Leonardo Pieraccioni
Nino Frassica (Getty Images).

Con il motore dell’immaginazione si possono fare migliaia di chilometri: è questo il messaggio che vuol dare Pieraccioni. Se non si può andare a Parigi, Parigi può venire da noi. Dopotutto anche se fai il giro del mondo ritorni sempre nel solito punto, no? La storia narrata nella pellicola è liberamente ispirata ai fratelli Michele e Gianni Bugli che nel 1982 partirono con il padre malato in roulotte e gli fecero credere di essere arrivati a Parigi. Viaggiarono non uscendo quasi mai dal loro podere. Il film è dedicato a loro e a tutti i sognatori, si legge nella presentazione del film che uscirà nelle sale cinematografiche nel 2024 con 01 Distribution.

 

 

Fabio Panetta è il nuovo governatore di Bankitalia

Passaggio di testimone in Bankitalia: il Consiglio dei ministri, nella giornata di martedì 27 giugno, dopo la nomina di Francesco Paolo Figliuolo a commissario alla ricostruzione per l’Emilia-Romagna dopo l’alluvione, ha avviato l’iter per la nomina di Fabio Panetta a governatore della Banca d’Italia. A fine ottobre 2023, l’attuale governatore Ignazio Visco, nominato il primo novembre del 2011, è destinato a completare il suo secondo mandato di sei anni, senza possibilità di rielezione. Come previsto dalla procedura di nomina e dallo Statuto della Banca d’Italia, il decreto di nomina dovrà poi essere sottoposto al presidente della Repubblica.

Il Consiglio dei ministri ha avviato, nella giornata di ieri martedì 27 giugno, l’iter per la nomina di Fabio Panetta a governatore di Bankitalia.
Fabio Panetta, al centro, tra Klaus Regling e Paolo Gentiloni (Getty Images).

Chi è Fabio Panetta, designato governatore Bankitalia

Fabio Panetta, 64 anni, già direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, è anche membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, dal primo gennaio 2020. Tra i consiglieri maggiormente portati alla prudenza, in particolare in riferimento alla stretta sui tassi di interesse, difende quello che nel marzo 2023 ha definito «un approccio dipendente dai dati», come riportato da Il Sole 24 ore.

La sua esperienza in Banca d’Italia inizia nel 1985, poi diventa capo della divisione monetaria e finanziaria nel 1999. Nel 2007 arriva la nomina come capo del Servizio studi di congiuntura e politica monetaria di Banca d’Italia, mentre quattro anni dopo diventa direttore centrale per il coordinamento della partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema. Dal 2010 al 2012 è stato invece direttore responsabile del Rapporto sulla stabilità finanziaria. Al fianco di Visco ha ricoperto il ruolo di vicedirettore generale della Banca d’Italia dal 2012 al 2019.

Nomina di Panetta, sì all’unanimità

Come riportato nella nota di Palazzo Chigi, «il Consiglio dei ministri su proposta del Presidente Giorgia Meloni, visto il parere espresso all’unanimità dal Consiglio superiore della Banca d’Italia, ha deliberato la nomina del dottor Fabio Panetta a Governatore dell’Istituto, a partire dal primo novembre 2023», successivamente «al termine naturale del mandato del Governatore Ignazio Visco, previsto per il prossimo 31 ottobre».

Ilary Blasi e Francesco Totti, prove di pace: lei riconsegna le chiavi della Longarina

Nonostante si siano fatti la guerra per mesi, sembra che tra Ilary Blasi e Francesco Totti stiano emergendo proprio in questi ultimi giorni i primi segnali di disgelo. La conduttrice dell’Isola dei Famosi in modo particolare si sarebbe resa protagonista di un gesto importante con il quale sembra aver voluto seppellire l’ascia di guerra, chissà, magari una volta e per tutte?

Ilary Blasi ha riconsegnato le chiavi della Longarina all’ex marito Francesco Totti

Già a partire dal 30 giugno, quindi fra un paio di giorni appena, il centro sportivo romano La Longarina tornerà finalmente nelle mani della famiglia di Francesco Totti. Ilary Blasi e i suoi familiari, infatti, faranno seguito alla sentenza emessa nei giorni scorsi da parte del giudice della IV sezione locazioni del tribunale di Roma.

Come riporta in anteprima Il Messaggero, Ilary Blasi ha scelto di riconsegnare le chiavi della struttura sportiva all’ex marito onde evitare la riconferma forzosa (è già stato emesso uno sfratto esecutivo, a proposito). Nonostante i suoi legali abbiano specificato che fino a ieri sera (martedì 27 giugno) non fosse arrivata alcuna comunicazione in merito, la scuola di calcio potrà ricominciare le sue attività in modo regolare da subito.

La decisione di Ilary Blasi, dunque, appare come un primo vero segnale di pace di una battaglia legale iniziata lo scorso aprile e che proseguirà da qui ai prossimi mesi. La posta in gioco è altissima: si parla di un patrimonio da spartire di circa 100 milioni di euro.

Lo scontro sulla Longarina

Il mese scorso era stato notificato alla famiglia Blasi lo sfratto dalla struttura che accoglieva al suo interno ben 600 giovani aspiranti calciatori. I familiari della conduttrice avevano dunque risposto con un decreto ingiuntivo da 50 mila euro, lamentandosi del mancato pagamento dei conti della struttura da parte della famiglia Totti. Opposte le versioni delle due famiglie: Silvia Blasi aveva parlato di promesse non rispettate, mentre la famiglia Totti aveva accusato il padre di Ilary di non aver versato i canoni di affitto.

Previsioni meteo, scende la temperatura: poi la nuova perturbazione con pioggia e grandine

Sono stati di giorni di piena estate in tutta Italia, con temperature parecchio alte su praticamente tutto lo Stivale. La bella stagione è iniziata nel migliore dei modi possibili da un punto di vista del meteo, con ampie schiarite quasi ovunque e alte temperature in concomitanza con il solstizio. Ma la situazione è destinata a cambiare molto, molto presto. Ecco le previsioni dei metereologi per le prossime ore.

Previsioni del tempo per i prossimi giorni: l’anticiclone Scipione lascia spazio a un nuovo abbassamento delle temperature

Stando a quanto riporta Lorenzo Medici di IlMeteo.it sembra che nei prossimi giorni l’anticiclone Scipione che ha garantito alte temperature e cielo soleggiato quasi in tutta Italia lascerà la Penisola, lasciando spazio a nuove perturbazioni.

Si prevedono in particolare nelle prossime ore acquazzoni isolati al Nord, soprattutto sull’Appennino e sul basso Piemonte ma anche verso il Centro, con Toscana e Marche come regioni che saranno interessate in modo particolare dai rovesci. Un netto peggioramento però arriverà soprattutto nella giornata di giovedì, quando un vortice di bassa pressione interesserà gran parte del Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta e Ponente Ligure) con le prime piogge (e possibili grandinate) già nel pomeriggio. Il 30 giugno, inoltre, una grossa area di bassa pressione proveniente dall’Islanda porterà con sé rovesci e temporali su Nord-Ovest, Nord-Est e su molte regioni del Centro.

Scipione abbandonerà così l’Italia tornando in Africa, causando in questo modo un abbassamento delle temperature quasi ovunque, seppur non in maniera sostanziale. Al Sud, ad ogni modo, si prevedono giornate piuttosto soleggiate anche nelle ultime ore di giugno.

Le previsioni per il weekend

E per quanto riguarda i primissimi giorni di luglio? L’1 luglio si prevedono trascichi della perturbazione sopracitata con piogge diffuse soprattutto sulle regioni centrali. Per domenica invece il sole tornerà a splendere in gran parte della Penisola, con temperature che però (contrariamente agli ultimi giorni) non dovrebbero essere eccessivamente afose.

Julian Sands è morto, i resti dell’attore trovati sui monti della California dove era disperso

Sono di Julian Sands i resti umani trovati il 24 giugno da alcuni escursionisti sulle montagne vicino a Los Angeles. Lo ha annunciato la polizia della California. Dell’attore si erano perse le tracce il 13 gennaio mentre faceva un’escursione con il cattivo tempo sul Monte San Antonio, conosciuto localmente come Mount Baldy, a 3 mila metri di altitudine.

Julian Sands è morto, dell'attore di Camera con vista i resti umani trovati sui monti della California nel fine settimana.
L’attore Julian Sands, morto a 65 anni (Getty Images).

Ancora da capire la causa della morte

La polizia ha fatto sapere che, in attesa di ulteriori risultati dei test, la modalità della morte è ancora oggetto di indagine. Le ricerche aeree e terrestri erano state ostacolate dal maltempo che aveva colpito la California, tra forti tempeste, gelate e minaccia di valanghe. Già alla fine di gennaio la famiglia aveva spiegato di essersi rassegnata all’idea che Sands fosse morto.

La carriera di Sands tra cinema e tv

Appassionato di montagna, Sands era nato nel 1958 a Oatley, in Inghilterra. Le sue prime interpretazioni lo avevano portato all’attenzione del regista James Ivory, che lo scelte nel 1985 come protagonista di Camera con vista, adattamento cinematografico del romanzo di E. M. Forster, ambientato tra Inghilterra e Firenze: la pellicola ottenne otto nomination e vinse tre premi Oscar (migliore sceneggiatura non originale, migliore scenografia e migliori costumi). Successivamente, Sands interpretò il poeta romantico inglese Percy Bysshe Shelley nel thriller psicologico Gothic, prima di trasferirsi a Hollywood.

Julian Sands è morto, dell'attore di Camera con vista i resti umani trovati sui monti della California nel fine settimana.
Julian Sands (Getty Images).

Protagonista dell’horror Warlock, di Boxing Helena e de Il fantasma dell’Opera di Dario Argento, Sands aveva fatto parte del cast di Via da Las Vegas, Il pasto nudo, Aracnofobia, Millennium – Uomini che odiano le donne. Numerose poi le sue “incursioni” sul piccolo schermo: i suoi ruoli televisivi comprendono un terrorista russo nella fiction televisiva di Kiefer Sutherland 24, il padre biologico di Superman, Jor-El, in Smallville, Piero de’ Medici ne I Medici.

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